La Guerra Indiana del Nord Ovest

A cura di Pietro Costantini
ANTEFATTI – LA POTENZA IROCHESE

Occorre premettere che qui il Nord Ovest non è la regione classica etno-geografica che si intende di solito parlando di Nativi americani, e cioè quella compresa fra le Montagne Rocciose e il nord Pacifico. Questo è il Nord Ovest della giovane America uscita dalla Rivoluzione. Per le 13 ex colonie, infatti, era la regione compresa tra i fiumi Ohio e Mississippi, più o meno comprendente gli attuali stati di Ohio, Indiana, Illinois, Michigan e Wisconsin, cui i coloni bianchi guardavano avidamente per impadronirsi di terre che apparivano fertili e facilmente coltivabili. Leggi il resto

Illinois 1812, il massacro di Fort Dearborn

A cura di Renato Ruggeri

La mattina di sabato 15 agosto 1812 una forza composta da circa 500 guerrieri, in gran parte Potawatomi, assalì un gruppo di soldati, miliziani e civili che stavano evacuando Fort Dearborn, costruito sul luogo dove, oggi, sorge la grande metropoli di Chicago ma che, a quel tempo, era nominalmente il Territorio dell’Illinois ma, a tutti gli effetti, ” Indian Country” o “ Wilderness”. La battaglia che ne seguì è conosciuta come “il massacro di Fort Dearborn”.
Nel corso del 1600 i Potawatomi furono scacciati dallo loro patria ancestrale nel Michigan centro-meridionale e spinti a ovest dagli Irochesi durante le guerre del castoro, una serie di conflitti che causarono un massiccio spostamento di tribù Indiane e provocò lo spopolamento di un vasto territorio compreso tra i Grandi Laghi e il fiume Ohio, un’area che oggi chiamiamo Indiana, Ohio, Michigan e Illinois, in parte. Leggi il resto

I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 3

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

La battaglia di Wyoming
Dopo la vittoria della forze della Pennsylvania contro il New England nella “Prima Guerra Yankee-Pennamite” (1769-1771) (1), i coloni del Connecticut continuarono a infiltrarsi nella Valle del Wyoming. Negli anni seguenti si verificò un’altra serie di duri scontri nella valle del Susquehanna superiore, con perdite modeste e definizione non chiara su che fossero i vincitori o i perdenti. Le ostilità culminarono nel giorno di Natale del 1775, con la battaglia di Rampart Rocks, nel pressi dell’attuale West-Nanticoke, dove gli Yankees sconfissero una forza della Pennsylvania di circa 600 uomini. Leggi il resto

I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 2

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

L’assedio di Fort Stanwix e la battaglia di Oriskany
Fort Stanwix occupava una posizione strategica sul “portage” occidentale noto come “il passaggio Oneida” (vicino all’attuale Rome, New York), tra il fiume Mohawk, che scorreva a sud est dell’Hudson, e Wood Creek, le cui acque vanno a gettarsi nel Lago Ontario. Costruito dagli Inglesi nel 1758, durante la guerra Franco Indiana, sopra l’unico tratto di suolo asciutto in tutta l’area, il forte era andato in rovina. Leggi il resto

I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 1

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

Il ruolo degli Indiani d’America durante la Rivoluzione Americana fu confuso e tragico. Può avere come simbolo il dipinto di Benjamin West, che oggi si trova alla National Gallery of Art, che ritrae il colonnello Guy Johnson, sovrintendente inglese agli Affari Indiani nel Nord, e Joseph Brant, il grande guerriero Mohawk. Era un ruolo in ombra, ma importante, non solo perché gli Indiani operavano fisicamente dalle foreste dell’interno del Nord America e manifestavano la loro presenza improvvisamente e violentemente contro gli insediamenti costieri, ma perché gli Indiani erano presenti anche nel subconscio dei coloni come una componente essenziale nel conflitto con la madrepatria. Leggi il resto

I Miti dell’Emersione nella cultura dei nativi americani

A cura di Marco Maculotti per Axis Mundi

Secondo molte tradizioni mitiche, in principio i primi membri della razza umana furono generati nelle viscere della Terra, all’interno di mondi sotterranei simili a uteri cavernosi. I miti di emersione, particolarmente diffusi tra le popolazioni native americane, ci forniscono i migliori esempi di tali regni sotterranei. I racconti mitici narrano di come i primi esseri umani vennero portati in superficie per vivere alla luce del sole solo dopo essere rimasti a lungo sotto la superficie terrestre, allo stato—per così dire—«larvale», e dopo aver sviluppato una forma fisica rudimentale e una coscienza umana. Secondo le popolazioni native, questa emersione dal mondo sotterraneo segna la nascita dell’uomo dell’era attuale—o, per usare una locuzione tipica delle popolazioni americane, del «Quinto Sole»—e rappresenta anche la transizione dall’infanzia e dalla dipendenza dal grembo della Madre Terra alla maturità e all’indipendenza. Leggi il resto

Dalle “guerre del lutto” alle guerre franco-indiane

A cura di Pietro Costantini

Il coinvolgimento come alleati nei conflitti tra Europei che avvennero tra il 1676 e il 1760 rappresentò un cambiamento rivoluzionario nell’approccio irochese al modo di fare guerra. Le “Guerre del Lutto” (mourning wars) che prendevano origine dalla necessità di rimpiazzare un parente deceduto e che prevedevano raids a grande distanza e spesso su larga scala contro nazioni native rivali per procurarsi prigionieri che potessero essere o adottati o ritualmente torturati e uccisi, erano tipiche della storia militare irochese del periodo precedente e dell’inizio del contatto. Leggi il resto

Nouvelle France

A cura di Pietro Costantini

“Prima qui in Canada non hanno mai fatto la guerra. Non sono mai stati su un campo di battaglia. Lasciare Montreal con un distaccamento, andare per i boschi, prendere alcuni scalpi, questo è ciò che chiamano guerra, campagna, successo, vittoria” (Louis Antoine de Bougainville (1729 – 1811), aiutante di campo di Montcalm).
La storia politica e militare della Nuova Francia è soprattutto una storia di come un regime feudale autocratico tentò di rispondere alle sfide del mercantilismo e del commercio globale, perdendo clamorosamente la battaglia. Fin dall’inizio della sua avventura coloniale la Francia, inizialmente in opposizione alla Spagna, e poi all’Inghilterra (e all’Olanda), coniò la leggenda del génie coloniale, ossia quella sorta di “intuizione” che permetteva ai conquistatori francesi di entrare in un’atmosfera di sintonia e rispetto con le popolazioni indigene conquistate che, di conseguenza, erano riconoscenti e vogliose di sottoporsi alla missione civilizzatrice della Francia stessa. Leggi il resto

Come finì il regno di Manitù

A cura di Siegmund Ginsberg

George Washington
Gli ordini venivano direttamente da Washington. Non si sarebbe dovuto mostrare la minima esitazione nell’operazione contro «le tribù ostili delle sei nazioni», e i loro «sodali e clienti». Niente compromessi, nessun «tentativo di pacificazione», quando è in gioco la sicurezza dell’America. «La nostra sicurezza futura risiede nel renderli incapaci di danneggiarci e nel terrore che la severità della punizione saprà instillare nelle loro menti», suonavano gli ordini firmati da George Washington il 31 maggio 1779, indirizzati al maggior-generale John Sullivan. «L’obiettivo immediato è la distruzione totale dei loro insediamenti e la cattura del maggior numero di prigionieri di entrambi i sessi e di tutte le età… sarà essenziale devastare i campi impedendo il raccolto in corso e quelli futuri… consiglio e raccomando di insediarsi al centro del territorio indiano con una scorta sufficiente di vettovaglie munizioni e da lì far partire le spedizioni contro i villaggi all’intorno, dando istruzioni di farlo nel migliore e più efficace dei modi, così che il paese non venga semplicemente saccheggiato, ma distrutto…» Leggi il resto

Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 3

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.


LA LEGA IROCHESE

Gli Irochesi costituivano, dopo gli Algonchini, uno dei maggiori gruppi linguistici del Nordamerica.
Quando Francesi e Inglesi misero piede nel Nuovo Mondo, compresero subito che si sarebbero dovuti misurare, nella conquista del continente, con le loro potenti nazioni.
Fino al secolo XVI, le tribù erano sparse in un raggio molto ampio, che si estendeva dai Grandi Laghi fino ad alcune regioni centro-orientali della Costa Atlantica. Infatti comprendevano gli Uroni, gli Erie, i Cayuga, i Mohawk, i Neutral, gli Oneida, gli Onondaga, i Petun, i Seneca, i Tuscarora ed altre suddivisioni minori. Leggi il resto

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