Raffaella Milandri è Mauna Kea Edizioni

A cura di Cristiano Sacco

Alcuni libri editi da Mauna Kea
Animata dalle sue forti passioni per i Nativi Americani e per la letteratura, una donna straordinaria ha dato vita ad una nuova casa editrice che pubblica libri di diverso genere, ma con una particolare attenzione per i Nativi Americani, la loro storia, le loro attuali condizioni di vita. Lei è Raffaella Milandri: giornalista, scrittrice, antropologa, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice, editore e naturalmente studiosa ed esperta di storia ed attualità dei Nativi Americani, al punto tale da essere stata addirittura adottata dalle tribù Crow (in Montana) e Cherokee (in Louisiana). Raffaella si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, attraverso i quali ha promosso campagne di sensibilizzazione, informazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, anche mediante appelli, petizionI, conferenze, filmati, libri e interviste. Leggi il resto

Racconti di Nativi Americani: Eroi e Grandi Capi Indiani

Cari amici della frontiera, è uscito un nuovo bel libro dedicato alla nostra passione per la storia del west. È un nuovo segno di vitalità in un contesto in cui i libri nella nostra lingua italiana sono sempre una grande occasione di approfondimento. In questa preziosa serie di ritratti di “Eroi e Grandi Capi Indiani” di Charles Eastman, arricchita da belle foto dell’epoca, si legge tanto orgoglio e fierezza da parte dell’autore nel presentare l’essenza dei Nativi Americani, attraverso i valori che hanno animato questi Grandi Capi e le loro gesta. Certo, non tutti sono stati eroi immacolati, basti pensare al personaggio controverso di Hole in the Day; ma la maggioranza di queste figure storiche native offre vite e comportamenti esemplari, in quella che è stata la drammatica lotta per la sopravvivenza del loro popolo nel periodo più buio. Il senso di Giustizia permea le decisioni di molti di questi eroi, da Sitting Bull (Toro Seduto) a Red Cloud (Nuvola Rossa), da Crazy Horse (Cavallo Pazzo) a Chief Joseph (Capo Giuseppe) e altri. Leggi il resto

Fools Crow, saggezza e potere

A cura di Monica Andreucci, per gentile confessione di Gagarin Magazine
Tra le tante, c’è una biodiversità molto importante da tutelare: quella culturale dei Popoli indigeni. Un libro, tra i tanti, per cominciare a capire.
Il 27 novembre 1989, con la Natura che pareva dolersi scatenando una gran tempesta di neve, il Carro arrivava per Frank Fools Crow, tra i più importanti capi spirituali dei Sioux Teton- Lakota.
Vale la pena ricordarlo non solo in omaggio al grande carisma che aveva ma soprattutto per la straordinaria missione di guaritore, tanto rigorosamente condotta da essere considerato uno dei pochi intoccabili da tutti i Nativi americani. Una Vita davvero intensa, quella del vecchio signore degli uomini sacri che ancora stupisce ed insegna .
Anche chi, nell’epopea Western, abbia sempre fatto il tifo per pionieri e cow boy, potrebbe capire meglio come stavano in realtà le cose leggendo Fools Crow: Saggezza e Potere – le conoscenze segrete di un grande uomo-medicina. Leggi il resto

Il periodo d’oro

A cura di Domenico Rizzi
Link dello speciale sul genere western: 1) Il tesoro del west, 2) Il trionfo della leggenda, 3) L’ascesa del western, 4) Il periodo d’oro, 5) Ombre rosa nella prateria, 6) Orizzonti sconfinati, 7) I sentieri del cinema, 8) Orizzonti sconfinati, 9) La quarta frontiera

Con Max Brand ed alcuni scrittori suoi contemporanei il western entrò nella sua fase “industriale”, cioè di produzione su vasta scala che registrava un interesse sempre crescente da parte del pubblico.
Questa performance, se da un lato spinse il genere ai suoi massimi livelli quantitativi, finì a volte per penalizzarlo sotto l’aspetto qualitativo. Leggi il resto

Non c’è ombra in South Dakota

A cura di Gian Mario Mollar
La Bella copertina del libro
Ci sono romanzi che ti piacciono. E ci sono romanzi di cui ti innamori. Mi è successo con “Non c’è ombra in South Dakota” di Andrea B. Nardi, edito da Robin Edizioni.
La storia ruota intorno a La Calahorra, un puntino di case di legno perduto nelle Grandi Praterie tra un oceano di erba ondeggiante e un cielo altrettanto sconfinato. Inizia con un uomo, Isaac Colquitt, che arriva tra le baracche in un giorno di pioggia del 1875, e ne diventa lo sceriffo. Per scoprire qual è il suo segreto e che cosa l’abbia portato proprio lì, nel bel mezzo del nulla, dovrete attendere proprio fino alla fine: quello che c’è nel mezzo è la storia di un ragazzo, un trovatello abbandonato da una carovana di quaccheri, che si intreccia con le anime di quel remoto villaggio. Il bambino diventerà un uomo e abbandonerà quel mondo disperato e incantato, salvo poi rimpiangerlo al punto di farvi nuovamente ritorno. Leggi il resto

Il mio west – intervista a Domenico Rizzi


Domenico Rizzi e un collage di alcune copertine di suoi libri
Domenico Rizzi, ormai storica colonna tra gli autori di Farwest.it, è anche un prolifico scrittore di libri di storia del west. Ne ha scritti tanti e in essi appare con grande precisione il suo amore per la realtà storica, insieme alla grande onestà con cui Domenico la ricerca e la propone. Si tratta di doni speciali, sopratutto quando sono applicati alla narrazione storica di periodo controversi come la storia del west.
Recentemente, Domenico Rizzi ha ampliato gli orizzonti della sua proposta letteraria dedicandosi con successo alla narrativa. Abbiamo voluto parlare con lui per parlare di west e della sua attività di scrittore. Leggi il resto

Gli hopi di Martin Cruz Smith (L’ala della notte)

A cura di Angelo D’Ambra
La copertina del libro
La fortuna di Tony Hillerman è stata seminale, ha dato il via ad un filone di successo nel quale si sono cimentati più giallisti, pronti a cogliere nelle riserve indiane della seconda metà del Novecento un mondo di ombre e misteri. Tuttavia già nel 1970, anno in cui Hillerman pubblicò il suo primo thriller, “Il canto del nemico” (The Blessing Way), un altro autore intraprendeva la stessa strada. Parliamo di Martin Cruz Smith, di origini pueblo.
Dei suoi “thriller etnici”, il solo che ci risulta tradotto e pubblicato in Italia è “L’ala della notte”, una mistery novel profondamente imbevuta di tradizioni religiose hopi, che si sviluppa sui profili della loro riserva in Arizona, con canyon e caverne che assumono quasi le sembianze di cattedrali e cripte gotiche. Una spruzzata di horror rende la trama più avvincente.
Il vice sceriffo Youngman Duran si ritrova a indagare sulla morte di Abner Tasupi, uno stregone hopi novantenne che fa uso di datura, che stava conducendo un sortilegio per fermare le avide mani della El Paso Gas. Leggi il resto

Il primo dizionario Italiano-Lakota

Non c’è un solo appassionato di storia e cultura del popolo Sioux che non abbia desiderato conoscere la lingua Lakota. Alcuni si sono arrangiati attraverso alcuni supporti esistenti in internet o attraverso scambi epistolari con Nativi Americani. Ma tutti indistintamente abbiamo desiderato poter disporre di un vero dizionario italiano-lakota… Ebbene, adesso possiamo finalmente averlo e di ottima qualità, grazie alle bravissime autrici Raffaella Milandri e Myriam Blasini che hanno curato l’edizione che vi proponiamo in questo articolo. E’ infatti uscito “Lessico Lakota”, il primo dizionario in italiano della lingua Lakota, pubblicato dalla casa editrice di San Benedetto del Tronto, Mauna Kea. L’obiettivo, come ci hanno spiegato le autrici, è quello di contribuire a salvare una preziosa lingua nativa americana con una edizione in italiano del dizionario. Leggi il resto

Cheyenne il popolo guerriero

A cura di Sergio Mura
La bella copertina del libro
Il popolo Cheyenne, indomito, fiero e guerriero merita un libro interamente italiano dedicato a lui. Ed ora abbiamo questo capolavoro, l’ennesimo di Domenico Rizzi, che riempie uno spazio lasciato quasi vuoto per chissà quale combinazione. Infatti, se si fa una ricerca tra i libri in lingua italiana in cui si parli di Cheyenne, risulta davvero poca roba.
La cosa che ci riempie di soddisfazione non è solo vedere e poter leggere un libro ben fatto sui Cheyenne, ma anche un discreto balenottero, ricco di capitoli e di note, tutto scritto con una prosa degna di nota e senza sbavature, capace di portarci in mezzo agli eventi fin quasi a guardarli dal vivo con i nostri occhi di appassionati di storia del west. Leggi il resto

Il diavolo indiano

Ancora una conferma, un’ottima conferma, della vitalità del genere western in questo bel romanzo di esordio del giovane e talentuoso scrittore Marco Vaccher, classe 1982. Un bel libro, dicevamo, perché in esso si assommano alcuni punti che per noi di Farwest.it sono molto importanti: la ricerca storica, una buona prosa, una storia valida e credibile.
Ebbene, Marco Vaccher pare avere avuto bene in mente tutti questi elementi, visto che il suo libro è chiaramente frutto di uno studio, presenta una storia molto ben ricamata con l’inchiostro, personaggi credibili e immersi in un contesto accettabile da qualunque appassionato del genere western.
Siamo pertanto felici di presentarvi questo libro e, nel rispetto di una trama che non deve essere svelata, di anticiparvi perlomeno il contesto generale. Leggi il resto

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