Storia della cavalleria nel vecchio west

A cura di Luciano Guglielmi

Le vicende della cavalleria Americana, iniziano sin dalla rivoluzione delle “colonie”, che porterà all’indipendenza degli stati dell’Unione.
Nelle colonie gli emigrati Europei cercano di organizzare le forze della rivoluzione e s’appoggiano a ufficiali di cavalleria giunti dall’Europa, in grado d’organizzare le forze di cavalleria. Le vicende proseguono anche dopo la conquista dell’indipendenza, in un alternarsi di eroismi e conquiste e difesa della giovane Unione. La guerra civile divide in due l’Esercito ed anche le formazioni di cavalleria, i personaggi di spicco per la cavalleria sono ancora ufficiali fuoriusciti dagli eserciti d’Europei, i quali cercano d’applicare le conoscenze e gli stili delle cavallerie Europee, sempre in conflitto tra loro. Leggi il resto

I fucili Winchester, conquistatori del west

A cura di Gaetano Della Pepa. Note finali di Mario Raciti.

Del Winchester 73 un famoso esperto di armi, il capitano E. C. Crossman nel 1920 scriveva: “La carabina che… ha ucciso più selvaggina ed Indiani e più soldati degli Stati Uniti quando gli Indiani scoprirono i suoi pregi”. E’ noto che la verità fu piuttosto diversa: le carabine a leva della Winchester solo eccezionalmente comparvero nelle mani delle truppe di stanza sulle frontiere degli Stati Uniti, la strage dei bisonti che ridusse i Nativi alla fame fu operata dagli Sharps e nelle mani dei Sioux a Little Big Horn non c’erano dei modelli 1873 ma dei modelli 1866. Leggi il resto

I francesi e il commercio delle pellicce nel Seicento

A cura di Angelo D’Ambra

Samuel de Champlain
Nel 1607, Samuel de Champlain e Pierre du Gua de Monts poterono consegnare al re di Francia una perfetta mappatura di tutta la costa nordorientale. L’anno seguente Champlain tornò a risalire il San Lorenzo, fondando la città di Quebec. Fu allora che tutto cambiò nel commercio delle pellicce.
Champlain si inserì con astuzia nella discordia tra tribù native, tessendo una fitta rete di trame e relazioni interessate al fine di garantirsi un continuo approvvigionamento di pellicce. Affiancò, poi, la coalizione degli innu, meglio noti come montagnais, degli algonchini e degli uroni in un attacco contro i mohawk nella valle del fiume Richelieu. Leggi il resto

L’affare Crawford

A cura di Paolo Brizzi
Emmet Crawford
Emmet Crawford nacque il 6 Settembre 1844 a Philadelphia e si arruolò nel 71° Fanteria della Pennsylvania, partecipando alla guerra civile. Il 20 Maggio 1867 fu nominato Sottotenente del 39° Fanteria, servendo in Texas, e, alla fine del ’70, fu trasferito in Arizona al 3° Cavalleria. Nel ’72 operò sulle pianure e, il 20 Novembre 1875, ebbe uno scontro con gli indiani a Antelope Station, Nebraska. Il 17 Giugno 1876 patecipò alla battaglia del Rosebud come comandante di compagnia. Tornato in Arizona, Crawford fu nominato comandante militare a San Carlos nel Settembre 1882 e nella primavera seguente partecipò alla grande spedizione di Crook nella Sierra Madre, dove ebbe un ruolo chiave, tanto che a lui si dovette in buona parte il successo della campagna. Leggi il resto

I ciboleros

A cura di Valentina Santoli

A caccia di bisonti con la caratteristica lunga lancia
Benchè non particolarmente conosciuti oggi, i messicani Ciboleros (dallo spagnolo “cìbolo”, bisonte) sono stati veri protagonisti del loro tempo. Spesso associati ai Comancheros, erano in realtà un altro gruppo di cacciatori di bisonti, attivi per quasi due secoli nella zona del Llano Estacado, tra Texas e New Mexico. Leggi il resto

La Corsa del Secolo che segnò la fine del west

A cura di Giovanni Vezzoni

La grande corsa dei cowboy del 1893
Gli americani non si sono mai fermati. La Guerra Civile aveva diviso la nazione e liberato gli schiavi. La grande depressione li avrebbe abbattuti ma avrebbe portato anche nuove opportunità. Ogni nuova generazione di coloni ha aggiunto qualcosa a quanto fatto dalla precedente. Fino alla chiusura della frontiera, un evento (nel 1890) che formalmente dichiarava che il west era vinto, conquistato. Ma ancora molto restava vivo dei tempi selvaggi e ancora nel 1893 qualcosa dal sapore antico accadeva…
In quel giugno del 1893 il paese si stava muovendo di nuovo e il Vecchio West stava morendo e il cambiamento forse non era mai sembrato tanto netto. Leggi il resto

Il tomahawk, la scure di guerra degli indiani


Un guerriero con un tomahawk e la sua vittima
Il Tomahawk, strumento di offesa per eccellenza insieme ad arco e frecce al tempo dei primi scontri tra bianchi e indiani (e anche prima, nell’uso quotidiano delle varie tribù), è la scure da combattimento dei Nativi Americani. In verità fu utilizzata per lungissimo tempo anche dai coloni Europei poichè aveva numerosi pregi e, tra questi, vi era che si prestava anche ad essere lanciata. Leggi il resto

I comancheros

A cura di Sergio Mura

I comancheros in un quadro di Joe Beeler
Alcuni storici e scrittori hanno detto che i “Comancheros” erano dei commercianti messicani. In realtà i commercianti provenienti dal Messico furono coinvolti solo occasionalmente nei traffici dei Comancheros, mentre è ampiamente dimostrato che la maggior parte di essi proveniva dal New Mexico, oppure erano ispanici o persone di etnia mista.
Qualunque fosse la loro provenienza, se mai c’è stata una figura veramente controversa agli occhi della gente della frontiera, ebbene questa figura è incarnata pienamente dai “Comancheros”. Leggi il resto

Popoli guerrieri

Guerrieri Brule
I continui spostamenti dei gruppi di indiani nomadi, specialmente dopo la “scoperta del cavallo” causavano frequenti scontri tra le diverse nazioni.
I Sioux, ad esempio, attraversavano spesso i territori di caccia dei Pawnee o dei Crow, e da ciò ne derivava una continua lotta. L’Indiano, di norma, non era ostile se non provocato.
Tra le varie nazioni però non esisteva un rapporto pacifico in quanto la condizione naturale era quella conflittuale. La guerra, come la caccia, era un mezzo per procurarsi onore e prestigio in seno alla tribù.
Le spedizioni venivano organizzate da una o più persone che ricercavano il successo, per acquistare o aumentare il loro valore. Leggi il resto

I rapinatori


Frank e Jesse James rapinano una banca
Quando si parla di rapinatori del West, la prima banda che viene in mente è quella dei fratelli James, celebrati dalle cronache, dalle ballate popolari e dal cinema, e passati alla storia come prototipi dei fuorilegge romantici che rapinano i ricchi (yankee) per dare ai poveri (del Sud).
Ma la loro storia presenta ancora molti punti oscuri. Ai James furono attribuite, tra il 1866 e il 1881, venticinque rapine, a un ritmo di due all’anno fino al 1874, quando diventano improvvisamente sei, due delle quali consecutive (7 e 8 dicembre), una nel Mississippi e l’altra nel Kansas! Leggi il resto

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