La scala miracolosa di San Giuseppe a Santa Fe

La scala miracolosa
Nel settembre 1852, alcune Suore di Loreto andarono ad installarsi nel Sud-Ovest degli Stati Uniti, tra il Kentucky, il Missouri ed il Kansas. Un viaggio difficile ed ad alto rischio nel corso del quale la superiora, Madre Mathilde, morì di colera. Esse si fermarono a Santa Fe, nel Nuovo Messico.
Suor Madeleine (nominata superiora da Mons. Lamy), Suor Catherine, Suor Hilaire e Suor Robert si installarono in una casetta, in mezzo ad una popolazione composta principalmente da messicani e da indiani. Leggi il resto

Un’incredibile fucilazione

A cura di Renato Panizza

La fucilazione
Il soldato medio della Guerra Civile era un cattivo tiratore, ma nessuno potrebbe immaginare ciò che realmente successe in alcune esecuzioni. Emblematico è il caso di Edward Latham e George Elliot, originariamente arruolati nel 14° Connecticut. I due soldati facevano comunella per disertare e poi presentarsi di nuovo ai bandi di reclutamento… e riscuotere un’altra volta il premio di arruolamento.
A un certo punto il “giochetto” non riuscì più: i due furbastri vennero scoperti e si ritrovarono in men che non si dica di fronte al plotone di esecuzione! Il rituale che precedeva il momento della fucilazione si svolse secondo la regola più classica. Leggi il resto

Il Kid scappa

A cura di Omar Vicari

Il Kid scappa
Verso la fine del 1880, nello Stato del New Mexico, lo sceriffo Pat Garrett aveva acquisito una notevole reputazione quale cacciatore di ladri di bestiame e fuorilegge in genere.
Decisamente egli era un uomo molto popolare e il 20 di Dicembre di quell’anno il “Las Vegas Daily Optic” dichiarò che Garrett avrebbe potuto essere confermato quale sceriffo della contea di Lincoln per almeno altri 250 anni e che alla fine di quel tempo la carica sarebbe di sicuro stata riconfermata.
Il popolare sceriffo fu previdente nel ritirare la taglia di 500 dollari che pendeva sulla testa di Billy The Kid. Leggi il resto

La spedizione di Lewis e Clark e il commercio di pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Visita ad un villaggio indiano
Episodio cardine nella storia dei cacciatori di pellicce è una delle più grandi avventure della storia nordamericana. Parliamo della spedizione di Lewis e Clark, la prima a raggiungere il Pacifico via terra. Fu un pericolosissimo viaggio di tredicimila chilometri, andata e ritorno, da St. Louis, lungo i fiumi Ohio e Missouri sino alle Montagne Rocciose e poi nelle acque del Columbia per arrivare all’oceano. Leggi il resto

I revolver ad avancarica del West

A cura di Alfredo Barattucci, con il contributo di Gualtiero Fabbri

Sparatoria con la Colt Dragoon
Ai tempi del vecchio West – contrariamente a quanto si vede al cinema – i revolver a retrocarica non erano affatto di uso comune e ne circolavano pochissimi. Infatti cominciarono a diffondersi solo dopo il 1873, anno in cui fu prodotta la celebre Colt SAA, cioè il modello denominato “Single Action Army”. Prima di quella data, se si esclude qualche prototipo, o qualche arma modificata, anche i più famosi pistoleri erano armati di revolver ad “avancarica del tamburo”, come la Colt Dragoon, la pistola Remington, la Colt modello Army del 1860, e la Colt Modello 1851. Leggi il resto

L’artiglieria da campo dell’Armata del Nord Virginia

A cura di Angelo D’Ambra

L’Army of Northern Virginia fu il principale esercito della Confederazione, quello meglio organizzato ed equipaggiato, il più efficiente sui campi di battaglia. Guidato dal brillante generale Robert E. Lee, l’esercito del Nord Virginia rappresentò il nemico più temuto dall’Unione e il rilievo che in esso assunse l’artiglieria da campo fu un aspetto peculiare e modernissimo.
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Luke Short

A cura di Omar Vicari
Nel 1907, quando Bat Masterson si trovava a New York come corrispondente sportivo del “Morning Telegraph” e aveva già da tempo abbandonato le scene della frontiera, Alfred Lewis, un editore, lo contattò commissionandogli una serie di articoli su alcuni famosi personaggi del vecchio west. Ecco quello che Masterson scrisse sul suo amico Luke: Il soggetto di questa narrativa sarebbe potuto morire con gli stivali ai piedi per le innumerevoli occasioni in cui si trovò a fronteggiare un nemico, ma così non è stato.
Il fatto che egli visse per morire nel proprio letto, come tutta la buona gente desidererebbe di fare, potrebbe essere stato per mera fortuna, ma forse bisognerebbe ricercare la risposta in un’altra direzione. Si potrebbe asserire, per esempio, che nei momenti critici, probabilmente Luke era sempre stato il più veloce nell’estrarre una colt. Ora quel giorno dell’8 settembre del 1893, Short si trovava disteso moribondo sul suo letto. Egli avvertiva che la fine era vicina, eppure in quegli ultimi istanti la sua faccia, sulla quale la morte aveva già impresso il suo marchio, lanciava ancora un gesto di sfida. Leggi il resto

John “Grizzly” Adams

A cura di Angelo D’Ambra

John “Grizzly” Adams accanto alla sua capanna
Di John Boyden Adams si raccontano storie non meno movimentate di quelle vissute da Mangiafegato Johnston. Nacque a Medway, nel Massachusetts, da Eleazer e Sybil Adams il 12 ottobre 1812. Crebbe in povertà e senza istruzione. Adolescente, iniziò a lavorare come calzolaio, professione che abbandonò a ventuno anni per divenire un cacciatore nelle foreste del New England. Leggi il resto

Le guerre tra i Navajo e gli Ute

A cura di Marco Aurilio

Un gruppo di guerra degli Ute
“Nodaii, i nemici che mi vogliono sempre combattere”, con questo nome i Navajos si sono riferiti gli Ute per molto tempo. Nel corso della storia l’inimicizia tra le due tribù è sempre stata accesa e spesso è sfociata in veri e propri periodi di guerra intensa. Uno dei primi scontri di una certa entità risale alla fine del 700..intorno al 1795-96 ed è stato portato alla luce dall’antropologo Richard Van Valkenburgh. Leggi il resto

Le abitazioni degli indiani


I tepee
Chi tra noi dovesse essere interpellato in merito alla conoscenza di un tipo di abitazione dei nativi americani invariabilmente finirebbe per rispondere indicando il “tepee”, ovvero quella tenda conica composta da una struttura di pali di legno sulla quale si adagiava una copertura di pelli di bisonte.
Questa era la “casa” degli indiani delle pianure, quei nomadi che trascorrevano la propria vita migrando al seguito dell’animale da cui dipendeva la propria vita: il bisonte. Leggi il resto

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