Racconti di Nativi Americani: Eroi e Grandi Capi Indiani
Cari amici della frontiera, è uscito un nuovo bel libro dedicato alla nostra passione per la storia del west. È un nuovo segno di vitalità in un contesto in cui i libri nella nostra lingua italiana sono sempre una grande occasione di approfondimento. In questa preziosa serie di ritratti di “Eroi e Grandi Capi Indiani” di Charles Eastman, arricchita da belle foto dell’epoca, si legge tanto orgoglio e fierezza da parte dell’autore nel presentare l’essenza dei Nativi Americani, attraverso i valori che hanno animato questi Grandi Capi e le loro gesta. Certo, non tutti sono stati eroi immacolati, basti pensare al personaggio controverso di Hole in the Day; ma la maggioranza di queste figure storiche native offre vite e comportamenti esemplari, in quella che è stata la drammatica lotta per la sopravvivenza del loro popolo nel periodo più buio. Il senso di Giustizia permea le decisioni di molti di questi eroi, da Sitting Bull (Toro Seduto) a Red Cloud (Nuvola Rossa), da Crazy Horse (Cavallo Pazzo) a Chief Joseph (Capo Giuseppe) e altri. Leggi il resto
Il linguaggio dei segni e altri sistemi di comunicazione nelle grandi pianure
A cura di Gian Carlo Benedetti, da un libro di Jacob P. Dunn del 1886
Un esempio di comunicazione con i segni
Nonostante i frequenti contatti tra le tribù delle grandi pianure, suggellati anche da alleanze come quelle tra Sioux, Cheyenne ed Arapaho, ogni gruppo era geloso della propria lingua e raramente imparava il linguaggio degli altri. Il loro universale mezzo di comunicazione era il linguaggio dei segni, portato dagli indiani ad un livello rimarchevole. La peculiarità di tale linguaggio è probabilmente dovuta alla lingua degli Arapahoes, dura e gutturale quindi molto difficile da comprendere e parlare. Leggi il resto
Maestri incisori di armi del Far West
A cura di Gian Carlo Benedetti
Locandina d’epoca che reclamizza la Colt Walker 1847 cal. 44
Una particolarità che purtroppo non tutti condividono è il gusto del bello. Manufatti di uso comune, più o meno funzionali, possono essere abbelliti e pure resi opere d’arte. Il nostro paese, patria da sempre di grandi artisti, è stato una delle prime nazioni a praticare “il disegno sull’acciaio” sulle armi specie nella culla di Gardone Val Trompia. Esistono naturalmente altre antiche scuole europee come la francese, inglese e in particolare tedesca ognuna caratterizzata da gusti e peculiarità. Leggi il resto
La guerra della Contea di Johnson
A cura di Omar Vicari
Il 25 giugno 1876, giorno del massacro di Custer al Little Big Horn, è una data di fondamentale importanza nella storia degli Stati Uniti d’America.
A parte la riluttanza dell’intera nazione ad accettare la cruda realtà, l’annientamento cioè di circa 260 cavalleggeri col loro generale, l’evento costrinse il Congresso degli Stati Uniti a risolvere una volta per tutte la questione indiana. Gli scontri successivi avrebbero portato alla definitiva sconfitta della nazione Sioux, alla scomparsa di personaggi come Cavallo Pazzo e al trasferimento nelle riserve dei pochi sopravvissuti. Leggi il resto
Le più importanti battaglie della Guerra Civile
A cura di Matteo Pastore
Queste battaglie furono tra le più cruciali del conflitto più sanguinoso d’America. Quando i ribelli del sud bombardarono Fort Sumter nella Carolina del Sud nell’aprile 1861, fu l’inizio di una guerra tra l’Unione e gli Stati Confederati d’America che si sarebbe protratta per quattro sanguinosi anni.
La guerra causò un tributo brutale. Secondo le statistiche, compilate dal National Park Service, 110.100 uomini dalla parte dell’Unione hanno perso la vita in combattimento e altri 275.174 sono rimasti feriti in azione, mentre 94.000 confederati sono stati uccisi e altri 194.026 sono rimasti feriti. Leggi il resto
Quanah Parker, l’Aquila dei Comanche
A cura di Renato Ruggeri
Ciò che, oggi sappiamo su Quanah Parker e la sua vita proviene dai suoi ricordi e dalle testimonianze di bianchi che dissero di averlo conosciuto, più o meno bene. Vi sono, però, molti misteri e zone d’ombra sui quali vogliamo provare a fornire qualche chiarimento rispetto alle biografie che è facile reperire in libreria e in rete.
D’altra parte non è mai stato semplice ricavare certezze al riguardo dei più noti guerrieri indiani, specialmente laddove non siano ricavabili da testimonianze dei bianchi. Leggi il resto
L’ultima guerra indiana
A cura di Giampaolo Galli
Nel momento stesso in cui la frontiera americana veniva consegnata al mito grazie alla narrativa e alle prime pellicole western in bianco e nero, una serie di sanguinosi incidenti tra allevatori e alcune bande di indiani paiute, sembrarono riportare indietro le lancette della storia. Le vicende abbracciano un arco di tempo che va dal 1915 al 1923 e costituiscono l’ultimo scontro armato tra nativi americani ed esercito degli Stati Uniti, anche se, ad onor del vero, il ruolo dei militari fu piuttosto marginale ed interessò maggiormente i rapporti con i civili. Leggi il resto
James Bowie
A cura di Rino Di Stefano
James Bowie nasce nella primavera del 1796 a Terrapin Creek, nella Louisiana francese, dal presbiteriano Rezin Bowie e dalla metodista Elve Catesby Jones. Aveva cinque fratelli.
Nel 1803 il presidente Jefferson acquista la Louisiana dalla Francia.
L’8 gennaio 1815 James si arruola insieme al fratello Rezin nella compagnia del capitano Coleman A. Martin che darà poi forma ai 17°, 18° e 19° Consolidated Louisiana Militia Regiments. I due fratelli stanno sotto le armi soltanto per due mesi e 23 giorni ricevendo ognuno 23,93 dollari di paga.
Sono tempi di grandi cambiamenti. Nel 1808 il Congresso degli Stati Uniti aveva abolito il traffico di schiavi dall’Africa. Leggi il resto
I guerriglieri di Quantrill, soldati e assassini
A cura di Renato Panizza
Il raid dei guerriglieri di Quantrill a Lawrence
Ancora oggi nello Stato del Missouri molti considerano i guerriglieri di Quantrill valorosi patrioti che si batterono durante la Guerra Civile per difendere la loro Patria dall’invasione degli “yankee”. Lo stesso presidente Truman, nato in Missouri nel 1884 e membro dei “Figli dei Veterani della Confederazione”, pur sapendo delle loro gesta efferate, ebbe parole di comprensione. Leggi il resto
Colt 1873: generazioni e cronologia
A cura di Gian Carlo Benedetti
Colt SAA 1873
Tutti conoscono per avela vista in tanti films western in mano a buoni e cattivi la inconfondibile silhouette della Colt SAA (Single Action Army) o modello 1873, la più famosa della casa di Hartford ed ancora in produzione da un secolo e mezzo. Qullo meno noto è che non sono tutte uguali poiché nel tempo hanno avuto varie modifiche e migliorìe, od almeno supposte tali, sempre mantenendo inalterato il feeling generale, fatto che ne permette una corretta datazione, matricola a parte, visto anche il valore collezionistico. Leggi il resto