Lewis, Clark e i grizzly

A cura di Angelo D’Ambra

L’incontro con un grizzly
Ci sono diverse pagine dei diari del viaggio di Lewis e Clark che ancora oggi destano interesse, per esempio quelle in cui si apprende la bizzarra vicenda di come, nell’arco di poche ore, presso le Great Falls, Lewis sia stato attaccato da un serpente a sonagli, da un ghiottone, da un bisonte e da un orso grizzly. Quella notte, nel suo quaderno, scrisse con ironia: “L’intero regno animale ha cospirato contro di me!”. Leggi il resto

Abel

A cura di Gian Mario Mollar
Nella prateria piuttosto piatta e monotona del western contemporaneo (e di quello italiano in particolare) “Abel”, il nuovo romanzo di Alessandro Baricco pubblicato pochi giorni fa da Feltrinelli, si staglia contro il cielo come una mesa dallo strano profilo. Questa breve recensione è una cavalcata per esplorarne da più vicino le pendici e gli anfratti.
“Un western metafisico”: il sottotitolo ci mette sulla buona strada. Il West raccontato in questo romanzo ha poche coordinate spazio-temporali, è un fondale poco più che abbozzato per raccontare una storia, anzi diverse storie, brutali e innocenti come la vita stessa, “un unico respiro di meraviglia, sangue, sperma e orrore”. Sta forse in questo il fascino più profondo e segreto della narrativa di Frontiera: nell’eliminazione dei dettagli e del superfluo. In un mondo come quello contemporaneo, oberato di dettagli, accessori e opzioni, il West ci invita, o forse ci costringe, all’essenziale. E una volta tolto tutto il superfluo, quello che rimane sono le “questioni di vita e di morte”, quelle che Cormac McCarthy, che di western metafisici se ne intendeva, definiva come le uniche cose di cui si debba occupare la letteratura. Leggi il resto

Quattro Racconti del West

A cura di Sergio Mura
Cari amici della frontiera, vogliamo segnalarvi l’uscita di un nuovo libro legato alla nostra comune passione, scritto da Cesare Bartoccioni, un bravissimo scrittore e appassionato di storia del west. Il titolo è “Quattro Racconti del West” ed è una raccolta di romanzi ambientati nel west. In questi racconti emergono con decisione sia l’amore dell’autore per il west, sia la sua bella prosa, capaci di trascinare i lettori nel mezzo della storia, fino a farli sentire immersi nella narrazione. I racconti sono agili e serrati nel ritmo.
Le quattro storie, che per ovvi motivi non vogliamo anticiparvi, trattano i seguenti argomenti:

  • Un personaggio particolare racconta una delle storie più narrate del West.
  • Un cacciatore di taglie cavalca verso la sua prossima preda.
  • Un uomo ferito e distrutto cerca la sua vendetta.
  • Un duello diventa subito leggenda.

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Il massacro del fiume Sand Creek (29-11-1864)

L’attacco al Sand Creek
Mentre ad est le truppe americane si combattevano in una guerra fratricida, ad ovest nell’estate del 1864 il governo ordinò alle tribù di insediarsi nei dintorni di Fort Lyon, nel Colorado. Vuoi perchè alcuni gruppi non vennero a conoscenza dell’ingiunzione, vuoi perchè altri gruppi non si fidavano certo dei bianchi e vuoi, infine, perchè molti non intendevano obbedire alle ingiunzioni dei soldati, sta di fatto che gli indiani restarono prevalentemente dove si trovavano, senza preoccuparsi troppo. Perciò il colonnello Chivington organizzò il 3° Reggimento dei Volontari del Colorado, uomini senza troppi scrupoli reclutati per cento giorni soltanto, col compito di massacrare quanti più indiani possibile, rifacendosi ad un proclama di quell’anno del governatore di quel Territorio, Evans, che esortava la popolazione a cacciare ed eliminare il numero maggiore di Nativi. Leggi il resto

Gli scorridori Kiowa della Rainy Mountain

A cura di Matteo Pastore

In primo luogo, non è affatto una montagna. È una collina liscia, dalla cima rotonda e ricoperta d’erba, alta circa duecento metri. Si trova al di fuori della catena montuosa del Wichita, nella nazione Kiowa, nell’Oklahoma occidentale, a circa nove miglia a sud-ovest dell’attuale Mountain View.
Ma c’è una cosa che riguarda la piccola Rainy Mountain: i Kiowa la usano come luogo di ritrovo da quando, prima del 1800, hanno lasciato la loro vecchia casa nelle Black Hills e lungo il fiume Yellowstone. Leggi il resto

Il calendario del west del 2024

A cura di Sergio Mura
La copertina del calendario
Cari amici della frontiera, appassionati di storia del west, anche quest’anno abbiamo riservato a voi un bel regalo western di Natale.
Come lo scorso anno, si tratta di un lavoro interamente pensato, progettato e realizzato dal nostro bravissimo Mario Raciti, amministratore di questo forum, autore di bellissimi articoli, scrittore di due preziosi e ricchi libri di storia del west (QUI e QUI), autore di Western Campfire e vera anima grafica di Farwest.it.
Stiamo parlando del calendario di Farwest.it del 2024, personalizzato per autentici appassionati di Wild West con bellissime ed evocative immagini per ogni mese dell’anno.
Ve lo presentiamo in due file, uno per chi lo stamperà a casa ed uno (con indicatori tipografici) per chi lo farà stampare in copisteria. Leggi il resto

Igiene e pulizia (e salute) nel vecchio e sporco west

A cura di Sergio Mura

Pulizia nel fiume – clicca per INGRANDIRE
Quando pensano al west, gli appassionati si riferiscono a quei tempi come ai “good old days”, ma lo era davvero? In questo articolo non vogliamo parlarvi dei rischi per la vita, ma di pulizia e igiene.
Ogni volta che viene sollevata la questione dell’igiene personale alla frontiera, tutti si precipitano a pensare che a quel tempo le persone erano puzzolenti. Certo, c’erano molte persone puzzolenti, ma è anche ingiusto fare di tutta l’erba un fascio inserendo tutti gli abitanti della frontiera in un grande gruppo di puzzoni. Leggi il resto

Tempi duri sul Bad River

A cura di Pietro Costantini

Gli Indiani avvistano Lewis e Clark
Alla fine di settembre del 1804, molti Sioux Lakota della banda Brulé di Black Buffalo erano accampati vicino al luogo in cui l’odierno fiume Bad incontra il Missouri. Avrebbe dovuto essere come qualsiasi altra stagione autunnale: un momento per prepararsi ai rigori dell’inverno in pianura. Ma poi, la solita vita del villaggio fu interrotta dall’arrivo di stranieri dalla valle del fiume.
Tali estranei e i loro oggetti non erano una novità. I Lakota Sioux (Tetons) avevano anni di esperienza con i commercianti bianchi di St. Louis e delle postazioni della Compagnia del Nord Ovest sui fiumi Des Moines e St. Peters. Leggi il resto

Gli indomabili Kickapoo

A cura di Gianni Albertoli

Nel decennio precedente alla Civil War (1861-65), i Southern Kickapoo furono molto attivi, inquieti e particolarmente bellicosi. Dopo varie peripezie, tra il Messico e il Territorio Indiano, molti di loro accettarono di stabilirsi in una piccola Riserva presso gli indiani Sauk & Fox. Almeno tre significativi movimenti della storia dei Southern Kickapoo si sarebbero verificati nel periodo antecedente la Civil War. Uno fu la loro partecipazione al movimento di Wildcat, che avrebbe coinvolto una migrazione a nord del Messico ed un successivo rapido ritorno nel Territorio Indiano. Leggi il resto

Grant in battaglia a Fort Donelson

A cura di Angelo D’Ambra

Fu nella battaglia di Fort Donelson, combattuta dall’11 al 16 febbraio 1862, che iniziò improvvisamente l’ascesa di Grent verso la fama. Fino ad allora non era stato che un semplice ed oscuro generale di brigata.
All’inizio di quell’anno, i confederati di Albert Sidney Johnston erano arroccati dall’Arkansas sino al passo di Cumberland Gap, un valico tra i Monti Cumberland, tra il Kentucky, la Virginia ed il Tennessee. Grant, in pochi giorni, li scacciò. Leggi il resto

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