Raffaella Milandri è Mauna Kea Edizioni

A cura di Cristiano Sacco

Alcuni libri editi da Mauna Kea
Animata dalle sue forti passioni per i Nativi Americani e per la letteratura, una donna straordinaria ha dato vita ad una nuova casa editrice che pubblica libri di diverso genere, ma con una particolare attenzione per i Nativi Americani, la loro storia, le loro attuali condizioni di vita. Lei è Raffaella Milandri: giornalista, scrittrice, antropologa, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice, editore e naturalmente studiosa ed esperta di storia ed attualità dei Nativi Americani, al punto tale da essere stata addirittura adottata dalle tribù Crow (in Montana) e Cherokee (in Louisiana). Raffaella si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, attraverso i quali ha promosso campagne di sensibilizzazione, informazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali, anche mediante appelli, petizionI, conferenze, filmati, libri e interviste. Leggi il resto

I Mandan

A cura di Alessandra Pedrazzini

I Mandan in una loro cerimonia

I Mandan erano una nazione indiana che abitava il Nord America. Avevano una lingua appartenente al ceppo linguistico “Siouan”; erano indiani sedentari dell’area delle grandi pianure ed erano strettamente collegati ai loro “vicini” del fiume Missouri, gli Arikara e gli Hidatsa. I Mandan erano caratterizzati da certi tratti culturali tra cui una particolare rilevanza ricopriva il cosiddetto “mito delle origini” in cui si narrava che i loro antenati erano risaliti da sotto la terra, arrampicandosi sulle radice della vite. Secondo quanto tramandatoci, i Mandan abitavano la riva orientale del fiume Missouri, ma successivi movimenti li portarono lungo quella occidentale. Leggi il resto

Gli Apache Tonto (Dilzhé’é)

A cura di Gianni Albertoli

La Verde Valley ha una lunga tradizione storica dovuta a tutto un susseguirsi di cambiamenti culturali ed anche continuità per vari gruppi indigeni. Il territorio, nonostante quello che possiamo pensare, era ricco di selvaggina e piante vegetali tanto amate dagli indiani dell’area, senza dimenticare la grande abbondanza di acqua. Questo territorio avrebbe dato a gruppi nativi la base per la loro sussistenza, fra questi vi erano popolazioni che lo consideravano la loro terra originaria. Erano questi gli indiani Yavapai, una popolazione tradizionalmente semi-nomadica di cacciatori-raccoglitori che migravano stagionalmente alla ricerca di cibo. Leggi il resto

I pistoleri tra mito e realtà

A cura di Gian Carlo benedetti

Un duello tra pistoleri
“Questo è il West, amico!.Quando la leggenda diventa un fatto, stampa la leggenda”. Questa lapidaria frase tratta dal Film “L’uomo che uccise Liberty Valance” del grande John Ford, dettata per un classico e sleale duello al sole, condensa la narrazione della vita, gesta e morte del Pistolero, divenuto emblema, tradizione e paradigma del Far West pur se apparteneva ad una esigua, temuta, evitata. minoranza il cui contributo alla sua conquista fu esiguo. Leggi il resto

Antietam, il destino di una nazione

A cura di Pietro Costantini

Una fase della battaglia
La battaglia si svolse in un periodo particolarmente demoralizzante per l’Unione, pieno di perdite militari che si susseguivano rapidamente.
La Confederazione era diventata sempre più audace, al punto da compiere una vera e propria maratona per attraversare il Maryland verso nord.
Si trattava della prima incursione sudista nel territorio del Nord. Se avesse vinto qui, l’esercito ribelle avrebbe potuto attraversare il territorio dell’Unione e colpire chissà dove: Filadelfia, Baltimora, persino Washington D.C. Nessun luogo sarebbe stato sicuro. “Jeff Davis si proclamerà Presidente degli Stati Uniti”, scrisse il “New Yorker”, in preda al panico. “Gli ultimi giorni della Repubblica sono vicini”. Leggi il resto

Il massacro Grattan

A cura di Valentina Magagnin

Un’immagine della battaglia – clicca per INGRANDIRE
Correva l’anno 1851. Tra il governo degli Stati Uniti e le tribù Sioux, Cheyenne, Arapaho, Crow, Assiniboin, Mandan, Atsina, Arikara venne stipulato il trattato di Fort Laramie con cui venivano riconosciuti ai Nativi i territori delle Grandi Pianure “fintanto che l’acqua scorri e le aquile volino”.
Gli indiani permettevano il passaggio dei bianchi sulla pista dell’Oregon: in cambio gli Stati Uniti avrebbero versato loro 50.000 dollari l’anno per cinquant’anni. Contributo che qualche anno dopo il Congresso decise di tagliare. Leggi il resto

Billy the Kid e la “Fuga dalla casa di McSween”

A cura di Sergio Mura

La fuga dalla casa di McSween
Billy the Kid, al secolo William H. Bonney, è entrato nella leggenda fin da giovane, in seguito alle numerose imprese che dividevano la gente del tempo tra quelli che le vedevano favorevolmente e quelli che le vedevano sfavorevolmente. Al giovane “fuorilegge” sono stati attribuiti tanti episodi e tra i più importanti e avvincenti della sua vita c’è la cosiddetta “Fuga di McSween” o “Fuga dalla casa di McSween”, un evento che si è svolto nel 1878 a Lincoln, nel territorio del New Mexico e che ha segnato profondamente la sua storia.
In quel periodo, Billy the Kid era coinvolto attivamente nella Guerra delle fazioni di Lincoln (o, più comunante, Guerra di Lincoln), una faida sanguinosa e violenta tra due gruppi rivali. Leggi il resto

Il west di Mario Raciti – recensione del Piccolo Prontuario del Vecchio West

A cura di Domenico Rizzi
La stupenda copertina del libro
Fra le innumerevoli pubblicazioni riguardanti il West e le sue storie, per fortuna ogni tanto qualcuno si prende la briga di studiare e approfondire l’ambiente, le abitudini, le tradizioni e tutti quei particolari che solitamente sfuggono agli storici impegnati a rievocare battaglie e massacri.
Mario Raciti, che studia la storia della Frontiera americana da almeno vent’anni ed è un prezioso collaboratore di Farwest.it, dopo avere pubblicato di recente “Piombo, polvere e sangue. La violenza nella storia del West 1848-1900” ha realizzato nel 2023 questo “Piccolo Prontuario del Vecchio West” suddiviso in tre parti, che, come recita il sottotitolo, è una “miscellanea di curiosità, aneddoti, fatti e dati della Frontiera americana ad uso di curiosi e scrittori.” Già, perché concordo pienamente con l’autore che il western non corrisponda del tutto alla finzione cinematografica che conosciamo, con la cavalleria americana che fa strage di Indiani servendosi del Winchester o di altre armi a ripetizione peraltro mai avute in dotazione in quel periodo e neppure la successione di duelli e sparatorie più volte rirproposta dai cineasti del genere con una credibilità non sempre sufficiente. Leggi il resto

Jedediah Smith, scopritore di piste e trapper

A cura di Sergio Mura

Il grande Jedediah Smith è rimasto giustamente nella memoria della storia del west come il più famoso scopritore di piste, trapper, guida e persino buon partner di ben due aziende commerciali impegnate nel commercio e nei traffici collegati alle pellicce.
Fu grazie a queste peculiarità che Jedediah Smith ebbe modo e opportunità di esplorare lande che ai suoi tempi erano perlopiù sconosciute, oltreché considerate pericolose, nello Utah e più in generale nel West. Leggi il resto

I Revolver della Winchester

A cura di Gian Carlo Benedetti

Winchester Swing-Out Cylinder
Il marchio Winchester evoca un arma lunga a leva e solo pochi sono a conoscenza di progetti della rinomata ditta per accedere al mercato dei revolvers i cui risultati pur innovativi non fuono coronati dal meritato successo. Questo fatto va inquadarato in una “guerra commerciale”, peraltro già iniziata sulla concorrenza nelle doppiette, con la rivale per eccellenza Colt MfG conclusasi con un accordo o “gentlemen’s agreement”.
Il tutto ebbe luogo dal 1869 alla scadenza del prorogato bevetto nr. 12648 del 3 aprile 1855 di Rollin White (1817-1892) concernente la foratura delle camere del tamburo dei revolvers trasformandoli a retrocarica. Leggi il resto

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