Cheyenne, il popolo eletto
Il grande e famoso popolo dei nativi Cheyenne è una popolazione indiana dell’area delle Grandi Pianure, situate nell’America Settentrionale. La Nazione Cheyenne si compone di due tribù unite, quella dei Só’taa’e (conosciuti come Sutai) e dei Tsé-tsêhéstâhese (al singolare: Tsêhéstáno; conosciuti come Tsitsistas). La popolazione totale, composta di 6.591 individui, si ritrova oggi nei 2 stati federali statunitensi dell’Oklahoma e del Montana. Leggi il resto
Il fucile Winchester 1897 a pompa
A cura di Gian Carlo Benedetti
Il primo fucile a canna liscia con funzionamento a pompa o “slide action” prodotto dalla Winchester fu il Modello 1893, ennesimo parto del grande inventore John Moses Browning (Brev. Nr, 441.390 del 25 Novembre 1890). In verità non fu il primo fucile del genere a comparire nel mercato nordamericano poiché esisteva sin dal 4 aprile 1882 il brevetto nr. 255894 rilasciato al noto Cristopher M. Spencer ed a Sylvester H. Roper. Si trattava dello Spencer-Roper Mod. 1882 offerto nei calibri 12 e 10 con cartucce a polvere nera poi migliorato nel Mod. 1886. Leggi il resto
La storia di Orrin Porter Rockwell, l’imbattibile “Guardiano di Joseph Smith”
Orrin Porter Rockwell
Orrin Porter Rockwell è una figura emblematica nella storia del mormonismo e del west americano, noto per la sua lealtà a Joseph Smith e il suo spirito indomito. Nato il 28 giugno 1813 nel Vermont, Rockwell crebbe in un contesto caratterizzato da instabilità religiosa e sociale, che influenzò profondamente il suo destino.
Nel 1831, Rockwell si trasferì con la sua famiglia in Ohio, dove entrò in contatto con il movimento mormone. La sua conversione al mormonismo non fu solo una questione di fede, ma segnò un cambiamento radicale nella sua vita. Leggi il resto
Bill Doolin, i Dalton e la tragedia di Coffeyville
A cura di Omar Vicari
Bill Doolin con i Dalton – clicca per INGRANDIRE
Quando si parla dei fuorilegge del vecchio West, un posto di tutto rispetto va riservato a quegli uomini che cavalcarono la frontiera nel Territorio Indiano e nell’Oklahoma in genere. Furono questi i posti dove si concentrarono le bande più pericolose e temerarie allo stesso tempo. Erano tutti ladri di cavalli, razziatori di bestiame, assassini e assaltatori di treni. Leggi il resto
L’assalto dei Comanches alla grande città di Saltillo
A cura di Renato Ruggeri
Nel Dicembre 1840, i razziatori Comanches attraversarono il Rio Grande e entrarono nel Coahuila.
I guerrieri iniziarono la scorreria seguendo il corso del Rio Sabinas, vicino al confine del Nuevo Leon, colpendo i villaggi lungo la via, San Juan de Sabinas, Soledad Berroteran, Oballos e altri. Resoconti disperati si levarono dai ranches e dalle città quando gli invasori cambiarono direzione e puntarono a Sud. Descrivevano case saccheggiate e donne rapite a Santa Gertrudis, famiglie terrorizzate e piangenti, nascoste sui tetti a San Buenaventura, indiani dagli occhi selvaggi che correvano, urlando,nelle strade di Nadadores, case in fiamme villaggio dopo villaggio e mucchi di animali massacrati nel recinto di Don Vicente Arreola. Leggi il resto
Cavallo Pazzo
A cura di Sergio Mura
Cavallo Pazzo – clicca per INGRANDIRE
Cavallo Pazzo (in lingua Lakota Tashunke Witko, ossia, letteralmente, “His-Horse-Is-Crazy” o “His-Horse-Is-Spirited”) è stato un capo di guerra dei Lakota Oglala. Si ritiene che sia nato intorno al 1840, ma in assenza di certezze c’é anche chi si spinge fino al 1845… E’ certa invece la data in cui venne ucciso da un soldato all’interno di Fort Robinson: il 5 Settembre 1877. Leggi il resto
Storia della cavalleria nel vecchio west
A cura di Luciano Guglielmi
Le vicende della cavalleria Americana, iniziano sin dalla rivoluzione delle “colonie”, che porterà all’indipendenza degli stati dell’Unione.
Nelle colonie gli emigrati Europei cercano di organizzare le forze della rivoluzione e s’appoggiano a ufficiali di cavalleria giunti dall’Europa, in grado d’organizzare le forze di cavalleria. Le vicende proseguono anche dopo la conquista dell’indipendenza, in un alternarsi di eroismi e conquiste e difesa della giovane Unione. La guerra civile divide in due l’Esercito ed anche le formazioni di cavalleria, i personaggi di spicco per la cavalleria sono ancora ufficiali fuoriusciti dagli eserciti d’Europei, i quali cercano d’applicare le conoscenze e gli stili delle cavallerie Europee, sempre in conflitto tra loro. Leggi il resto
Le guerre indiane nell’Ovest (1840-1890)
A cura di Sergio Amendolia
“Lassù morì il sogno di un popolo” pronunciò amaramente Alce nero parlando dell’eccidio avvenuto il 29 dicembre 1890 sulle rive del torrente Wounded Knee in South Dakota, ove quasi 300 tra uomini, donne e bambini Sioux perirono sotto le armi del 7° cavalleria, quel medesimo reggimento che quasi quindici anni prima, agli ordini di Custer, era stato praticamente annientato a Little Big Horn da una coalizione di tribù composta in buona parte proprio da guerrieri Sioux. Leggi il resto
Piccolo catalogo illustrato delle armi del west
A cura di Sergio Mura
La copertina del libro con copertina rigida
Cari amici, c’è una grande notizia per tutti gli appassionati di storia del west… è finalmente uscito l’attesissimo nuovo libro di Mario Raciti – autentica colonna di Farwest.it e già scrittore di altri libri sul west – dedicato alle armi del west. È il Piccolo Catalogo Illustrato delle Armi del West. Si tratta di uno spettacolare libro che siamo riusciti a vedere in anteprima e che reputiamo immancabile nelle librerie di ogni appassionato di storia del west. Leggi il resto
Battaglia al Warbonnet Creek
A cura di Isabella Squillari
Buffalo Bill solleva il copricapo di Yellow Hand
All’inizio del luglio 1876, i soldati del 5° Cavalleria del colonnello Wesley Merritt, stanchi e disperati, maledicevano il caldo, la polvere e la loro sfortuna. Per un mese avevano camminato attraverso i deserti del Wyoming e del Nebraska, sopravvivendo con gallette dure e acqua torbida, alla ricerca continua degli Indiani ostili che pare fossero confluiti a nord come un’orda assetata di sangue, desiderosi di unirsi ai Sioux e agli Cheyenne sotto la guida di un grande uomo di medicina chiamato Toro Seduto. Il 5° non trovò Indiani, e certamente nemmeno la gloria, soltanto una successione senza fine di terrapieni sabbiosi e spinosi arbusti di artemisia. Leggi il resto