Kinch, un romanzo sulla sparatoria di Hide Park

A cura di Angelo D’Ambra
La copertina del libro
Nato in Oklahoma in una famiglia di allevatori, Matthew Braun scrisse innumerevoli romanzi western caratterizzati da grande accuratezza storica ed un’incredibile capacità di saper ritrarre le complesse personalità celate dietro i rocciosi volti della frontiera. Nella scrittura riversò tutta la sua conoscenza del west maturata attraverso ricerche e raccolta di fonti, nonché le sue esperienze in quei territori selvaggi in cui ancora echeggiava lo scalpiccio dei cavalli di banditi, mandriani, cherokee e osage.
“Kinch” è uno dei suoi più grandi successi, il racconto di un mistero, una storia vera rimasta senza grandi risposte che porta per nome “Il massacro di Newton”. I fatti si svolsero nell’agosto del 1871. Una banda di texani minacciava i residenti di Newton, una cowtown nel Kansas, lungo il Chisholm Trail, a pochi chilometri da Abilene. Un uomo di legge di nome McCluskie finì ammazzato, ma novanta secondi dopo, appena novanta, cinque dei suoi aggressori erano morti, fulminati da un ragazzetto tisico di diciassette anni di cui poi si persero le tracce. Leggi il resto

La morte di Billy The Kid, la testimonianza diretta di John W. Poe

A cura di Sergio Mura

Nel luglio del 1881, nelle ore silenziose di una notte d’estate nel remoto Fort Sumner del Nuovo Messico, si concluse la vita di uno dei personaggi più controversi e mitizzati dell’intera epopea del West americano: Billy the Kid, nato William H. Bonney. Morì per un singolo colpo di pistola esploso da Pat Garrett, lo sceriffo incaricato di catturarlo. Ma l’uomo che quella notte fu accanto a Garrett, e che visse in prima persona l’intera scena, era John William Poe, vice maresciallo federale, ex cacciatore di bisonti e testimone diretto. Leggi il resto

La Grande Impiccagione di Gainesville

A cura di Matteo Pastore

Un esempio di paura, razzismo, mancanza di comunicazione e disumanità nei confronti di altre persone si verificò Gainesville, Contea di Cooke (Texas), a metà ottobre 1862.
Quella che passò alla storia come “la Grande Impiccagione di Gainesville” ebbe le sue radici nell’acredine tra Nord e Sud nei periodi antecedenti e successivi alla Guerra Civile.
Gainesville, una cittadina a circa 60 miglia a nord di Forth Worth e Dallas, nacque come un piccolo avamposto della Butterfield Overland Stage Company. Leggi il resto

Asino o mulo? Differenze e ruolo nel vecchio West

A cura di Sergio Mura

Chi ha familiarità con le cronache dell’Ovest americano, dai diari dei pionieri alle memorie dei cercatori d’oro, dai racconti dei cowboys alle relazioni militari, avrà notato la presenza ricorrente di due animali spesso confusi, ma profondamente diversi: l’asino e il mulo. La loro comparsa non è affatto marginale, perché entrambi hanno avuto un ruolo determinante nel sostegno materiale dell’espansione verso occidente, fornendo forza lavoro nei territori dove le macchine non erano ancora arrivate e dove spesso anche i cavalli non bastavano. Leggi il resto

La battaglia di Trent’s Reach

A cura di Angelo D’Ambra

A partire dal 23 gennaio 1865, una potente flottiglia di navi da guerra confederate bombardò Fort Brady lungo il fiume James e ingaggiò quattro navi della Marina dell’Unione con l’intenzione di sfondare il blocco per attaccare City Point, la base del generale Ulysses S. Grant che stava assediando Petersburg, Virginia. L’azione passò alla storia come battaglia di Trent’s Reach. Leggi il resto

George Armstrong Custer e l’orso delle Black Hills

A cura di Sergio Mura

Una versione colorata della famosissima immagine
L’immagine che molti americani conservano di George Armstrong Custer è quella del generale dal tragico destino, ritratto su una collina che domina il fiume Little Bighorn, i riccioli scompigliati dal vento, la sciabola sollevata in segno di sfida mentre attorno a lui i soldati del 7° Cavalleria cadono sotto i colpi di Cavallo Pazzo e dei Sioux.
Questa visione fu resa popolare da un dipinto di Cassilly Adams, usato a scopo pubblicitario dalla Anheuser-Busch alla fine dell’Ottocento. Leggi il resto

Le mille ipotesi sull’avventurosa vita di John Colter

A cura di Gualtiero Fabbri

John Colter incontra gli indiani
John Colter nacque nel 1774 o nel 1775 ad Augusta County (Virginia) da Joseph Colter ed Ellen Shields e morì il 7 maggio 1812. Sulla data della morte esiste anche l’ipotesi del 22 novembre 1813. L’incertezza sulle date è strettamente collegata all’assenza, a tutt’oggi, di prove certe che avvalorino un’ipotesi piuttosto che un’altra.
Nel 1780 la famiglia si trasferisce in Kentuky nei pressi dell’odierna Maysville e qui, forse, Colter per un certo periodo ha servito nei Rangers di Simon Kenton. Leggi il resto

Omaha

A cura di Gianni Albertoli

Big Elk degli Omaha in un dipinto di George Catlin
Il nome “Omaha” significava “andare controcorrente” nella loro lingua ed era stato dato a questi indiani poco prima del 1541, ovvero l’anno in cui l’Hernando de Soto incontrava gli affini Quapaw; chiaramente il termine faceva riferimento alla separazione avvenuta durante la risalita e la discesa del fiume. La tradizione riportava semplicemente che, “…durante l’attraversamento di un grande fiume si scatenò una tempesta e così”, gli Iowa e gli Omaha riuscirono ad attraversarlo, mentre i Quapaw lo dovettero discendere e “non furono più visti”. Leggi il resto

Vita, fede e tradizioni degli Ojibwe

A cura di Angelo D’Ambra

Molto tempo fa il Primo Popolo, gli anishinaabe, aveva vissuto sulle rive della grande distesa di acqua salata ad est, cacciando, pescano e godendo della benevolenza di Gitchie Manitou che aveva sollevato la Megis, una gigantesca conchiglia marina, al di sopra dell’acqua, e i raggi del sole le scintillavano sulla superficie fornendo luce, salute e saggezza agli anishinaabe. Un giorno, però, la conchiglia sprofondò sotto l’acqua salata e sul Primo Popolo calò l’oscurità, la malattia, la morte. Leggi il resto

Corsa all’oro in California

A cura di Cesare Bartoccioni

Nelle città e nei centri dell’Est, sembrava quasi come al tempo della guerra. Migliaia di uomini lasciavano le loro case e le loro famiglie e partivano per la California. Le donne si trasferivano dai parenti o provvedevano a se stesse. I bambini scrivevano lettere ai loro padri lontani ed aspettavano impazientemente che tornassero a casa. Era il 1849, e la corsa all’oro della California era iniziata. Leggi il resto

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