Tom Horn, un killer d’eccezione

A cura di Omari Vicari

I grandi allevamenti di bestiame intesi come modo e stile di vita cozzavano con l’idea dell’ordine che piano piano stava prendendo il sopravvento nel west. Era la civiltà che arrivava e il west che se ne andava.
Un mondo antico spazzato via da quello nuovo, un mondo che ha fatto sognare milioni di persone perché in quel mondo c’erano i nostri sogni e i nostri eroi. Leggi il resto

Frank Grouard, l’avventuriero che ingannò Toro Seduto

A cura di Anna Maria Paoluzzi

Un ritratto di Frank Grouard
Eccezionale e contraddittoria sono forse gli aggettivi che meglio definiscono la storia del West americano e che sono forse l’essenza dei suoi protagonisti, nelle cui personalità vediamo allo stesso tempo tratti di coraggio e lealtà, come di doppiezza e vigliaccheria. Leggi il resto

La storia di Olive Oatman

A cura di Massimo Bencivenga

Olive Oatman
I racconti e la cinematografia, i fumetti e i libri, le canzoni e le ballate ci hanno abituato ad immaginare un bianco, bambino o adulto, che vive pacificamente con i Nativi.
Ma le cose non andavano sempre così lisce, né tantomeno così pacificamente. Andremo un po’ a vedere la storia di Olive Oatman, una storia che parte dalla visione nel 1823 di Joseph Smith, che a suo dire ricevette un libro e l’incarico di fondare una nuova religione da un Angelo di nome Moroni. Era l’alba del mormonismo, o della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Ora, gli Oatman erano mormoni, una religione che ha in somma considerazione il passato e una terra promessa, un luogo edenico dove vivere in armonia. Leggi il resto

John Martin alias John Martin

A cura di Raffaele Di Stasio

Il luogo di origine del trombettiere di Custer a Little Bighorn, l’immigrato italiano noto come Giovanni Martini, ma per la storia John Martin, “l’ultimo bianco ad aver visto il generale vivo”, è stato a lungo conteso tra vari comuni e città: Sala Consilina in Campania, Apricale in Liguria, Roma; né è mancato chi pensò ad origini inglesi. Al di là delle fonti dubbie, che sono risultate alla fine errate – come quella ligure, relativa soprattutto a un Giovanni Battista Martini del 1847, anch’egli, al pari del vero John Martin, con esperienze garibaldine alle spalle, o come quella inglese, relativa a un John Albert Martin del 1849, anch’egli emigrato e arruolato nella cavalleria americana, e forse presente sullo scenario della guerra indiana che portò alla battaglia di Little Bighorn, tuttavia inquadrato nel Quinto Cavalleria e non nel Settimo –, al di là delle fonti dubbie, dicevo, in passato la difficoltà di identificare il luogo di origine di John Martin era probabilmente dovuta a due ragioni. Leggi il resto

Ned Christie

Ned Christie con le sue armi
Ned Christie (14 dicembre 1852 – 3 novembre 1892), noto anche come NeDe WaDe, fu un uomo di stato Cherokee. Christie era membro del consiglio esecutivo nel senato della Nazione Cherokee e servì come uno dei tre consiglieri del Capo Principale Dennis Bushyhead. Membro della Società Keetoowah, Christie sostenne la sovranità Cherokee e cercò di resistere all’invasione dei bianchi. Leggi il resto

Il Marshall Paden Tolbert (1863-1904)

A cura di Matteo Pastore

Paden Tolbert con il suo fucile
Durante i giorni più difficili e selvaggi del XIX secolo visse e divenne famosa, negli Stati Uniti, una generazione leggendaria di sceriffi. Fu in quel tempo che un giovane, Paden Tolbert, nato nel 1862, scelse di abbandonare la tranquillità del lavoro di maestro di scuola per vivere una vita solitaria e pericolosa, quella del marshall. Con la sua reputazione e le sue azioni, avrebbe incarnato il motto dell’agenzia: “Giustizia, integrità e servizio”. Lavorando per il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Fort Smith, Arkansas, Tolbert si occupava dell’Arkansas e del difficile Territorio Indiano (ora parte dell’Oklahoma). Leggi il resto

Mangas Coloradas

A cura di Maria Rosa Valentino e Wichasa Hita Pi Yo
Mangas coloradas (1790 circa – 17 gennaio 1863) era un capo Apache e la sua data di nascita, come per quasi tutti gli indiani, non è certa e alcune fonti lo riportano nato nel 1790, altre nel 1793.
Divenne la guida unica della guerriglia Apache negli anni precedenti alla guerra civile americana e finché restò in vita.
Alcune fonti lo ritengono il capo più significativo degli Apache del 19° secolo, anche se alcune bande Apache (Lipan, White Mountain) non lo riconoscevano come loro guida.
Gli americani e i messicani che lo conobbero ed in particolare John Cremony, lo descrivono come una figura imponente, alto circa due metri, fronte alta e spaziosa, viso affilato e naso aquilino, bocca grande, lunghi capelli sciolti e corvini, occhi piccoli e impenetrabili come il ghiaccio e sguardo altero.
Una leggenda lo vuole per metà bianco: padre Apache Mimbreno e madre messicana.
Per molti fu sinonimo di terrore e di violenza, altri lo descrivono come una guida misurata e sincera, amante della pace e della convivenza; l’unico suo interesse era che l’uomo bianco non attraversasse le terre ancestrali degli Apache. Leggi il resto

Hugh Glass, il trapper leggendario

A cura di Isabella Squillari e di Giuseppe Santini

Un bel ritratto di Hugh Glass
Ognuno dei presenti riuniti lì attorno conosceva il vecchio “procione” Hugh Glass, e sapeva benissimo quanto egli fosse coriaceo, per questo mantenevano fisso lo sguardo incredulo su ciò che gli implacabili artigli dell’orsa, lunghi tre pollici, avevano risparmiato del vecchio trapper. Quel poco che si poteva scorgere attraverso il lordume che lo ricopriva, un miscuglio di sangue, foglie, muschio e terriccio, creatosi durante la lotta, li aveva inorriditi. Lo scalpo pendeva a brandelli, il volto sfigurato, il torace, su cui le striature che lo solcavano ricordavano un campo arato, lasciava scorgere tra le profonde ferite il biancore delle costole, le braccia e le mani, che avevano tentato un’inutile estrema difesa, erano un mucchio di carne sanguinolenta. Leggi il resto

Old Jack Hinson, storia di un cecchino, del suo fucile e della sua vendetta

A cura di Gian Mario Mollar

Old Jack Hinson, tiratore infallibile
Nei libri di storia americana non si parla spesso di “Old Jack” Hinson (1807 – 1874). La sua vita non è che una pennellata nel grande e sanguinoso quadro della Guerra Civile, eppure la sua storia è così epica da sembrare la trama di un film western.
Siamo in Tennessee, più precisamente nella Contea di Stewart, al confine con il Kentucky, nel 1862. La Guerra Civile è scoppiata un anno prima e la violenza dilaga. Gli eserciti, giacche blu contro giacche grigie, si contendono il territorio. Le campagne pullulano di bushwacker, milizie irregolari schierate con la Confederazione degli Stati del Sud. Leggi il resto

Un uomo chiamato Geronimo

A cura di Paolo Brizzi

Yanosha, Chappo, Fun e Geronimo nel marzo 1886
L’uomo era imbronciato. Passeggiava a testa bassa attorno alla sua capanna, con le mani unite dietro la schiena. Bofonchiava e ogni tanto calciava via un sassolino. Stava ribollendo di rabbia per l’impensabile rimprovero che aveva appena ricevuto.
Il suo nome era conosciuto in due emisferi ed era sinonimo di energia, elusività, per gli spietati raids compiuti su agricoltori, allevatori, minatori e viaggiatori su entrambi i lati del confine tra due grandi nazioni. Oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare il terrore provocato dal grido che squarciava la notte: “Geronimo! Geronimo!” Leggi il resto

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