Il ruolo dei gestori di saloon nelle comunità del west
A cura di Sergio Mura
Combination Saloon, Utah
Nel corso del XIX secolo, specialmente nelle cittadine in espansione dell’Ovest americano, i gestori di saloon rivestirono un ruolo importante nella vita quotidiana. I loro locali non erano semplici punti vendita di alcolici, ma spesso fungevano da centri comunitari informali, luoghi in cui si intrecciavano la socialità, il commercio locale e le relazioni tra abitanti. Gestire un saloon richiedeva capacità imprenditoriali, senso dell’ospitalità e una buona dose di abilità interpersonali. Leggi il resto
John Bull, alla frontiera tra carte truccate e pistole
A cura di Sergio Mura
Un ritratto di John Bull
John Edwin Bull nacque in Inghilterra nel 1836. Non si conoscono i dettagli della sua infanzia né quando emigrò negli Stati Uniti, ma già all’inizio degli anni ’60 dell’Ottocento era una figura ben inserita nel mondo dei campi minerari e delle boomtowns dell’Ovest. Non era un minatore, né un colono: era un giocatore d’azzardo professionista, e tale rimase per tutta la vita, alternando il tavolo del monte truccato alla pistola.
Il primo episodio documentato che lo vide protagonista avvenne il 25 agosto 1862 a Gold Creek, nel Montana. Arrivò in paese armato di fucile a due canne e revolver Colt Navy, insieme a un compagno di nome Fox. Leggi il resto
Bodie, la città fantasma dove il west non è mai morto
A cura di Sergio Mura
Una vista su Bodie
Sulle colline desertiche a est della Sierra Nevada, nella contea di Mono, in California, sorge Bodie. O meglio, resiste. A 2.554 metri d’altitudine, a una manciata di chilometri da Bridgeport e un centinaio da Lake Tahoe, Bodie appare oggi come un relitto perfettamente conservato dell’epopea del selvaggio West: una città fantasma che racconta, con i suoi edifici scricchiolanti e le strade polverose, una delle storie più affascinanti della corsa all’oro americana.
La scintilla che diede vita alla leggenda scoppiò nel 1876, quando la Standard Company individuò una vena d’oro così ricca da trasformare quello che era un accampamento di cercatori dimenticato in una vera e propria boomtown. Leggi il resto
La “Dodge City War”
A cura di Omar Vicari
Quando a Luke Short, giocatore e proprietario del “Long Branch“ saloon, venne imposto di lasciare Dodge City, egli se ne andò. Ma tornò presto e quando lo fece era accompagnato da amici come Wyatt Earp, Bat Masterson, Doc Holliday.
Dodge City, regina incontrastata delle città di frontiera, venne fondata nell’arco di una notte come posto di smercio di wisky.
All’inizio, il paese, se cosi si poteva chiamare, era composto da un’unica tenda piantata in mezzo alla prateria dove era possibile rifornirsi di alcool, dato che nel vicino forte, il colonnello Richard I. Dodge ne aveva vietato la vendita. Leggi il resto
La banda degli Innocenti di Bannack
A cura di Mario Raciti
La banda di Plummer assalta una diligenza
Costruita in fretta per venire incontro ai numerosi minatori della zona, Bannack divenne rifugio di ogni genere di uomini, inclusi disertori della Guerra Civile, pirati dei fiumi, gambler, fuorilegge e malintenzionati vari.
L’anarchia dilagò, e le rapine e gli assassinii divennero episodi quotidiani.
Plummer organizzò allora una banda, nominandola “Gli Innocenti”, e iniziò una serie di rapine e assalti ai viaggiatori carichi d’oro provenienti dai campi auriferi del Montana. Gli “Innocenti” divennero subito una banda unita tanto da stabilire una parola d’ordine, in modo che i componenti potessero riconoscersi l’un l’altro. Leggi il resto
I duelli e le sparatorie
A cura di Omar Vicari
In molti film western, il duello, inteso come lo scontro tra due individui (in genere il buono contro il cattivo), viene rappresentato più o meno sempre alla stessa maniera. In una strada assolata di una sperduta città di frontiera i due antagonisti si affrontano, mano calata sul calcio della pistola, pronti a sparare un unico colpo che ucciderà uno dei due (quasi sempre il cattivo). Leggi il resto
Quattro morti ammazzati in cinque secondi!
A cura di Omar Vicari
Personaggi come Jesse James, Wild Bill Hickok, John Wesley Hardin, Billy The Kid, Doc Holliday oppure Wyatt Earp, tanto per citarne alcuni, sono ormai stelle fisse nel pantheon della frontiera americana. Sulle loro gesta sono stati versati fiumi d’inchiostro e il cinema, dal canto suo, ci ha sciorinato, se pur molto romanzate, le loro storie.
Tra questi “gunmen”, un posto di tutto rispetto spetterebbe a un marshal protagonista assoluto di una sparatoria passata alla storia come quella dei “quattro morti ammazzati in cinque secondi”. Leggi il resto
I pistoleri
A cura di Omar Vicari
La sparatoria – clicca per INGRANDIRE
I numerosi film sulla storia della frontiera americana ci hanno lasciato una lunga sequenza di immagini e situazioni che sono proprie di quell’epoca avventurosa e senza paragoni. Se proviamo a chiudere gli occhi e col pensiero andiamo a uno di quei film sul genere western, subito nella nostra mente riemergono le immagini delle lunghe carovane dei pionieri che andavano all’ovest cariche di nuove speranze. Possiamo ancora vedere gli attacchi alle diligenze e ai treni e i cavalieri del Pony Express che recavano la posta da St. Joseph a San Francisco. Leggi il resto
Gli implacabili “bounty hunter”
A cura di Sergio Mura
La grande caccia
Fu solo dopo la Guerra Civile che le parole “bounty hunter” divennero molto diffuse sia tra chi rappresentava la legge che tra chi la violava allegramente.
D’altra parte erano tempi in cui la grande espansione verso ovest faceva spuntare quasi ovunque cittadine e paesotti dal giorno alla notte e la gente era talmente concentrata sulla sopravvivenza che era una specie di miracolo quando riusciva ad incaricare qualcuno di difenderla dai soprusi dei prepotenti o dalle violenze dei fuorilegge. Le città di frontiera potevano essere definite fortunate se avevano uno sceriffo in servizio. Leggi il resto
Gli empori nel vecchio West
A cura di Mario Raciti
“F. Prahl grocery and dry goods” a Laramie, 1883 – clicca per INGRANDIRE
Molto spesso, nelle vecchie foto che mostrano le cosidette “street scenes” delle cittadine del West, capitano sott’occhio edifici che portano insegne come “grocery store”, “dry goods” o “general store”. Ma cosa sono di preciso? Sì, sono negozi, ma è errato pensare che i nomi siano intercambiabili perchè la funzione ognuno di essi è diversa da quella degli altri, anche se in alcuni casi possono coesistere.
Storicamente, almeno, la loro nascita è condivisa: essi nacquero in quei territori isolati, lontani dalla grandi città, con lo scopo di rifornire i coloni degli elementi indispensabili alla vita quotidiana. Leggi il resto