Luke Short

A cura di Omar Vicari
Nel 1907, quando Bat Masterson si trovava a New York come corrispondente sportivo del “Morning Telegraph” e aveva già da tempo abbandonato le scene della frontiera, Alfred Lewis, un editore, lo contattò commissionandogli una serie di articoli su alcuni famosi personaggi del vecchio west. Ecco quello che Masterson scrisse sul suo amico Luke: Il soggetto di questa narrativa sarebbe potuto morire con gli stivali ai piedi per le innumerevoli occasioni in cui si trovò a fronteggiare un nemico, ma così non è stato.
Il fatto che egli visse per morire nel proprio letto, come tutta la buona gente desidererebbe di fare, potrebbe essere stato per mera fortuna, ma forse bisognerebbe ricercare la risposta in un’altra direzione. Si potrebbe asserire, per esempio, che nei momenti critici, probabilmente Luke era sempre stato il più veloce nell’estrarre una colt. Ora quel giorno dell’8 settembre del 1893, Short si trovava disteso moribondo sul suo letto. Egli avvertiva che la fine era vicina, eppure in quegli ultimi istanti la sua faccia, sulla quale la morte aveva già impresso il suo marchio, lanciava ancora un gesto di sfida. Leggi il resto

Scontro mortale a Fort Worth

A cura di Omar Vicari

Luke Short contro Jim Courtright
La sera del 7 febbraio 1887, Luke Short si trovava pensieroso presso l’entrata del saloon “White Elephant“, un locale che Luke gestiva assieme all’amico Jake Johnson. Il “White Elephant”, sicuramente uno dei migliori ritrovi di Fort Worth (Texas), comprendeva oltre alla ristorazione anche diverse sale da gioco. Localizzato al 310 West Main Street, il locale offriva nel proprio menù pesce fresco e ostriche in aggiunta al “Faro Game“, il gioco preferito dalla maggioranza dei giocatori di frontiera. Leggi il resto

Bat Masterson

A cura di Omar Vicari

Bartholomew Masterson è stato sicuramente uno dei più famosi “lawmen e gunfighter” del vecchio West. In contrasto alla sua formidabile reputazione di uomo della “sei colpi”, lo si poteva vedere molto spesso per le strade di Dodge City vestito di tutto punto. F
requentemente portava con se un bastone da passeggio, ma questo era solo un vezzo. Il suo nick name, Bat, non derivava dall’uso pressoché quotidiano di tale bastone, ma semplicemente dalla necessità di abbreviare il suo lungo nome di battesimo. Leggi il resto

Luke Short contro Charley Storms

A cura di Federico Boggio Merlo


Luke Short spara a Charley Storms – clicca per INGRANDIRE

Charley Storms aveva giocato a faraone tutta la notte… e aveva perso un sacco di soldi. Mentre il sole stava sorgendo su un altro torrido mattino dell’Arizona, uno Storms al verde e completamente ubriaco decise di dare sfogo alla sua frustrazione prendendosela con qualcuno dell’Oriental Saloon di Tombstone. Leggi il resto

I pistoleri

A cura di Omar Vicari


La sparatoria – clicca per INGRANDIRE

I numerosi film sulla storia della frontiera americana ci hanno lasciato una lunga sequenza di immagini e situazioni che sono proprie di quell’epoca avventurosa e senza paragoni. Se proviamo a chiudere gli occhi e col pensiero andiamo a uno di quei film sul genere western, subito nella nostra mente riemergono le immagini delle lunghe carovane dei pionieri che andavano all’ovest cariche di nuove speranze. Possiamo ancora vedere gli attacchi alle diligenze e ai treni e i cavalieri del Pony Express che recavano la posta da St. Joseph a San Francisco. Leggi il resto

Il paese dei pistoleri

A cura di Luca Barbieri

Geuda Springs è uno sputo di paese in mezzo a un nugolo di ghost-towns, non me ne vogliano i duecentodieci abitanti ma non trovo altri termini per definire questo pugno di case gettate nella smisurata prateria del Kansas, nell’estremo meridione, quasi a confine con l’altrettanto sconfinato mare d’erba dell’Oklahoma. “Uno sputo di paese”, già, ma qui, ad esempio, venne a morire Luke Short, dandy dal cappello sulle ventitré la cui apparenza da gentiluomo nascondeva uno dei più freddi e spietati killer delle cronache del West, e gli amorevoli Bonnie & Clyde (amorevoli tre loro, è chiaro) ci venivano talvolta a svernare tra una rapina e l’altra; senza contare i fugaci passaggi, simili a frustate di fulmini, dei ragazzi Dalton. Chi abita da queste parti ha dunque familiarità col secco suono di un revolver usato per fendere carne umana; e allora nulla di strano se, recentemente, questo “sputo di paese” è tornato agli onori delle cronache col soprannome di “paese dei pistoleri”. Leggi il resto

Dave “Mysterious” Mather e l’omicidio di Tom Nixon

A cura di Luca Barbieri

“Mysterious” Dave
Se lo chiamavano “Mysterious” Dave un motivo doveva pur esserci, ed infatti di questo ambiguo e sfuggente personaggio della Frontiera americana abbiamo una sola fotografia e poche, vaghe, contraddittorie notizie. Di certo, però, sappiamo che il 21 Luglio 1884 ammazzò a Dodge City il suo rivale in affari e successore alla carica di vice Marshal cittadino, Tom Nixon, semplicemente chiamandolo per nome (allo scopo di farlo voltare per non colpirlo alle spalle) e sparandogli poi quattro volte consecutivamente senza dargli nemmeno il tempo di estrarre la pistola. Un brutale assassinio, indegno di chi, come Mather, aveva in passato rappresentato la Legge nei tumultuosi paesini del West, ma anche del tutto in linea con il personaggi.
Infatti di lui si diceva che fosse un uomo “molto malvagio, un assassino di assassini”, e che avesse sulla coscienza “un maggior numero di morti di qualunque altro pistolero del West”. Per comprendere come si giunse a questo delitto, ricostruiamo le circostanze. Leggi il resto