Luke Short contro Charley Storms

A cura di Federico Boggio Merlo


Luke Short spara a Charley Storms – clicca per INGRANDIRE

Charley Storms aveva giocato a faraone tutta la notte… e aveva perso un sacco di soldi. Mentre il sole stava sorgendo su un altro torrido mattino dell’Arizona, uno Storms al verde e completamente ubriaco decise di dare sfogo alla sua frustrazione prendendosela con qualcuno dell’Oriental Saloon di Tombstone.
Dopo essersi guardato attorno fissando a uno a uno i presenti con uno sguardo bieco, come se fossero loro i responsabili delle sue ingenti perdite di denaro, alla fine fece un movimento come per dare uno schiaffo in faccia a un mazziere di faraone, un ometto piccolo e insignificante, un tipo che, sostiene Bat Masterson, “[Storms] avrebbe potuto tranquillamente prendere a schiaffi senza temere conseguenze”.
L’ometto piccolo e insignificante risultò però essere Luke Short, che, sebbene minuscolo e sostanzialmente dalle buone maniere, girava sempre armato ed era un tipo pericoloso.


Luke Short

Mettendosi in mezzo ai due uomini, Masterson riuscì a bloccare Storms e lo portò fuori dal locale, a debita distanza da eventuali problemi, e accompagnò l’ubriaco su per Fifth Street fino alla San Jose House, dove Storms alloggiava. Quando arrivarono in camera, Masterson consigliò caldamente a Storms di mettersi a dormire per smaltire la sbornia.
Quando più tardi ritornò all’Oriental, Masterson trovò Short fuori dal saloon con altre persone; se la stavano tutti prendendo comoda e chiacchieravano al sole (era ormai quasi mezzogiorno). Masterson stava iniziando a dire a Short di non prendersela troppo, perché in fondo Storms era “una persona molto per bene”, quando all’improvviso apparve proprio Storms, che sbucò barcollando fuori dal saloon (evidentemente ancora in preda ai fumi dell’alcol). Molto probabilmente Storms aveva lasciato la sua stanza e si era diretto al saloon entrando dalla porta sul retro (lato nord). Non trovando all’interno la persona su cui aveva intenzione di scaricare il suo odio, raggiunse il marciapiede uscendo dall’ingresso principale del saloon. Si slanciò con impeto tra Masterson e Short e, afferrato Short per un braccio, gli urlò in faccia con rabbia: “Vieni con me!”.
Mentre cercava di trascinare Short in mezzo alla via, Storms aveva estratto dalla giacca una Colt .45 a canna corta e continuava con le sue invettive: “Continuerai a startene buono come hai fatto stamattina?”.


Charley Storms

Rendendosi conto all’istante della gravità della situazione, Short riuscì a liberarsi dalla stretta di Storms e corse a ripararsi dietro la tenda parasole all’angolo dell’Oriental, inseguito da Storms, e nel frattempo anche lui aveva estratto la pistola. I due uomini erano vicinissimi. “Sarò buonissimo!” rispose Short, e ficcando la canna della sua pistola contro il petto di Storms, proprio all’altezza del cuore, tirò il grilletto. Mentre il giocatore ubriaco stava cadendo Short sparò di nuovo.
Qualche tempo dopo, Masterson ebbe modo di scrivere: “Storms era già morto quando crollò a terra”.
Conseguenze e stranezze
Luke Short fu prosciolto dall’accusa di omicidio, ma, nonostante questo, lasciò l’Arizona per sempre. Diverse fonti affermano che il processo di svolse a Tucson, sebbene a quel tempo la Cochise County fosse già stata fondata. Questo fatto induce a porsi la domanda sul perché, di fatto, Short non fosse stato trattenuto e processato direttamente a Tombstone.


Luke Short colpisce Charley Storms

Purtroppo, molte edizioni dei giornali di Tombstone dei primi mesi del 1881 non furono mai archiviate, e quindi non sono disponibili, un fatto che rende oggi praticamente impossibile conoscere maggiori dettagli di questo scontro a fuoco e sull’esatto svolgersi degli avvenimenti successivi.
I diari di George W. Parsons (un avvocato di Washington D.C. diventato bancario e successivamente giornalista del Tombstone Epitaph, noto per avere annotato minuziosamente gli eventi di cui fu testimone a Tombstone) riportano che il 1° marzo 1881 “Hanno sparato a un altro uomo verso le quattro di stamattina, e probabilmente morirà. […] Negli ultimi tempi l’Oriental è praticamente diventato un mattatoio. Oggi è stato sparso ancora sangue. Sono state tirate fuori le pistole. Il gioco d’azzardo all’Oriental è stato proibito da [Milt] Joyce. Fa caldo.”.


Ancora un ritratto di Luke Short

Tre giorni più tardi, il Phoenix Herald scriveva: “Ieri sera, domenica, a Tombstone c’è stato un piccolo diverbio a causa di un fraintendimento tra Wyatt Earp e un certo Lyons (meglio noto come Dublin), un tale che era in società nel business del gioco d’azzardo con il fu C.S. Storm. Alla fine a Lyons venne ordinato di lasciare la città, cosa che lui fece”. Questo articolo del Phoenix Herald è stato ritrovato di recente. Alcuni studiosi della vita di Wyatt Earp dubitano della sua autenticità, ma in ogni caso l’articolo è una scoperta interessante, soprattutto se C.S. Storm si dovesse riferire a Charley Storms.

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