“Old Man” Clanton
Old Man Clanton con il bandito James Crane
Newman Haynes Clanton, conosciuto in tutto il west come “Old Man” Clanton, era un allevatore di bestiame che visse una vita alquanto turbolenta a causa del coinvolgimento in numerosi eventi criminosi.
Newman Clanton nacque intorno al 1816 nella contea di Davidson (Tennessee) e sposò Mariah Sexton Kelso nella contea di Callaway (Missouri) il 5 gennaio 1840. Newman e Mariah avevano cinque figli e due figlie: John Wesley, Phineas “Fin” Fay, Joseph “Ike “Isaac, Mary Elsie, Ester Ann, Peter Alonzo e William “Billy” Harrison. Leggi il resto
L’assalto dei Comanches alla grande città di Saltillo
A cura di Renato Ruggeri
Nel Dicembre 1840, i razziatori Comanches attraversarono il Rio Grande e entrarono nel Coahuila.
I guerrieri iniziarono la scorreria seguendo il corso del Rio Sabinas, vicino al confine del Nuevo Leon, colpendo i villaggi lungo la via, San Juan de Sabinas, Soledad Berroteran, Oballos e altri. Resoconti disperati si levarono dai ranches e dalle città quando gli invasori cambiarono direzione e puntarono a Sud. Descrivevano case saccheggiate e donne rapite a Santa Gertrudis, famiglie terrorizzate e piangenti, nascoste sui tetti a San Buenaventura, indiani dagli occhi selvaggi che correvano, urlando,nelle strade di Nadadores, case in fiamme villaggio dopo villaggio e mucchi di animali massacrati nel recinto di Don Vicente Arreola. Leggi il resto
L’affare Crawford
A cura di Paolo Brizzi
Emmet Crawford
Emmet Crawford nacque il 6 Settembre 1844 a Philadelphia e si arruolò nel 71° Fanteria della Pennsylvania, partecipando alla guerra civile. Il 20 Maggio 1867 fu nominato Sottotenente del 39° Fanteria, servendo in Texas, e, alla fine del ’70, fu trasferito in Arizona al 3° Cavalleria. Nel ’72 operò sulle pianure e, il 20 Novembre 1875, ebbe uno scontro con gli indiani a Antelope Station, Nebraska. Il 17 Giugno 1876 patecipò alla battaglia del Rosebud come comandante di compagnia. Tornato in Arizona, Crawford fu nominato comandante militare a San Carlos nel Settembre 1882 e nella primavera seguente partecipò alla grande spedizione di Crook nella Sierra Madre, dove ebbe un ruolo chiave, tanto che a lui si dovette in buona parte il successo della campagna. Leggi il resto
Popoli guerrieri
I continui spostamenti dei gruppi di indiani nomadi, specialmente dopo la “scoperta del cavallo” causavano frequenti scontri tra le diverse nazioni.
I Sioux, ad esempio, attraversavano spesso i territori di caccia dei Pawnee o dei Crow, e da ciò ne derivava una continua lotta. L’Indiano, di norma, non era ostile se non provocato.
Tra le varie nazioni però non esisteva un rapporto pacifico in quanto la condizione naturale era quella conflittuale. La guerra, come la caccia, era un mezzo per procurarsi onore e prestigio in seno alla tribù.
Le spedizioni venivano organizzate da una o più persone che ricercavano il successo, per acquistare o aumentare il loro valore. Leggi il resto
Victorio, il grande capo Apache
A cura di Josephine Basile
Victorio ebbe fama tra i suoi contemporanei, amici e nemici, come valoroso capo degli Apache Mimbres, appartenenti alla famiglia dei Chiricahua. Nacque nel 1825 in tempi in cui ancora la vita degli Apache scorreva lungo binari certamente difficili, ma ancora accettabili, tra lotte con altre tribù indiane e Messicani. I tempi, però mutarono molto presto e già dagli anni ’50 del secolo XIX gli Apache furono impegnati sul fronte della dura sopravvivenza, stretti tra l’invasione incontrollabile dei coloni bianchi e la voglia di rivalsa dei Messicani, sempre in caccia di scalpi e ben disposti a pagarli pur di avere la conferma della morte di più Apache possibile. Leggi il resto
I Pima
I Pima (il cui vero nome è Akimel O’odham) sono gli indiani americani che abitano nella fetta di territorio compreso tra l’Arizona centrale e meridionale, negli Stati Uniti, e lo stato del Sonora in Messico.
Il nome Akimel O’odham significa “Popolo del fiume”, tali popolazioni sono strettamente collegate con i Tohono O’odham (che significa “popolo del deserto”, già noti col nome di Papago), e con gli Hia C-ed O’odham, e gli Sobaipuri, attualmente estinti.
Invece il termine “Pima” sempra significare la contrazione della frase “non so” o “non capisco” pronunciata ripetutamente nella loro lingua nei loro primi contatti con gli europei, probabilmente invece parlanti lo spagnolo. Leggi il resto
Mangas Coloradas
A cura di Maria Rosa Valentino e Wichasa Hita Pi Yo
Mangas coloradas (1790 circa – 17 gennaio 1863) era un capo Apache e la sua data di nascita, come per quasi tutti gli indiani, non è certa e alcune fonti lo riportano nato nel 1790, altre nel 1793.
Divenne la guida unica della guerriglia Apache negli anni precedenti alla guerra civile americana e finché restò in vita.
Alcune fonti lo ritengono il capo più significativo degli Apache del 19° secolo, anche se alcune bande Apache (Lipan, White Mountain) non lo riconoscevano come loro guida.
Gli americani e i messicani che lo conobbero ed in particolare John Cremony, lo descrivono come una figura imponente, alto circa due metri, fronte alta e spaziosa, viso affilato e naso aquilino, bocca grande, lunghi capelli sciolti e corvini, occhi piccoli e impenetrabili come il ghiaccio e sguardo altero.
Una leggenda lo vuole per metà bianco: padre Apache Mimbreno e madre messicana.
Per molti fu sinonimo di terrore e di violenza, altri lo descrivono come una guida misurata e sincera, amante della pace e della convivenza; l’unico suo interesse era che l’uomo bianco non attraversasse le terre ancestrali degli Apache. Leggi il resto
Un uomo chiamato Geronimo
A cura di Paolo Brizzi
Yanosha, Chappo, Fun e Geronimo nel marzo 1886
L’uomo era imbronciato. Passeggiava a testa bassa attorno alla sua capanna, con le mani unite dietro la schiena. Bofonchiava e ogni tanto calciava via un sassolino. Stava ribollendo di rabbia per l’impensabile rimprovero che aveva appena ricevuto.
Il suo nome era conosciuto in due emisferi ed era sinonimo di energia, elusività, per gli spietati raids compiuti su agricoltori, allevatori, minatori e viaggiatori su entrambi i lati del confine tra due grandi nazioni. Oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare il terrore provocato dal grido che squarciava la notte: “Geronimo! Geronimo!” Leggi il resto
Il massacro di Santa Rita del Cobre
A cura di Josephine Basile
Guerrieri Apache
Molto è stato scritto sul cosiddetto ”Massacro Johnson”, noto anche come il “Massacro di Santa Rita del Cobre” dove – a quanto riferiscono diversi autori – sarebbe stato massacrato il gruppo del capo Apache Juan Josè Compà, dai più ritenuto un Apache Mimbreno (Tchihendè).
J.L. Rieupejrout afferma che questo massacro avvenne nel 1835, nella piazza di Santa Rita del Cobre, nel Nuovo Messico sud-occidentale. Leggi il resto
L’ultimo grido degli Yaqui
A cura di Josephine Basile
Guerrieri Yaqui con un prigioniero
Avremmo saputo poco della vera sorte degli Yaqui – schiavizzati e deportati ancora nel xx secolo – se non fosse stato per John Kenneth Turner (1879-1948), un coraggioso ed onesto giornalista nato in Oregon, che volle vedere con i propri occhi gli ultimi scorci della loro triste odissea, che per la verità durava da secoli, fin da quando il feroce conquistador Diego de Guzman, nel 1533, giunse sul Rio Yaqui in cerca di schiavi.
Ma gli Yaqui diedero battaglia e il suo tentativo fallì. Guzman rimase impressionato dalla fierezza di questi Indios, così come i suoi soldati, che affermarono di non aver mai visto, in nessun luogo della Nuova Spagna, guerrieri così valorosi sul campo di battaglia. Leggi il resto