Il massacro di Wounded Knee
133° anniversario del massacro di Wounded Knee (29-12-1890 / 29-12-2023)
Una distesa di cadaveri in ogni direzione – clicca per INGRANDIRE
La notizia dell’uccisione di Toro Seduto si diffuse nelle grandi pianure con la velocità del lampo ed arrivò anche, com’era logico, fino alla banda di Sioux Minneconjou di Piede Grosso (Si Tanka, 1825-1890).
Giunse portata da alcuni Hunkpapa della banda di Toro Seduto in fuga dai soldati.
Appena il capo apprese la notizia, sentì a tal punto l’imminenza del pericolo che preferì decidere lo smantellamento del campo e la partenza della sua gente verso Pine Ridge, nella speranza di potersi mettere sotto la protezione di Nuvola Rossa. Leggi il resto
Il massacro del fiume Sand Creek (29-11-1864)
L’attacco al Sand Creek
Mentre ad est le truppe americane si combattevano in una guerra fratricida, ad ovest nell’estate del 1864 il governo ordinò alle tribù di insediarsi nei dintorni di Fort Lyon, nel Colorado. Vuoi perchè alcuni gruppi non vennero a conoscenza dell’ingiunzione, vuoi perchè altri gruppi non si fidavano certo dei bianchi e vuoi, infine, perchè molti non intendevano obbedire alle ingiunzioni dei soldati, sta di fatto che gli indiani restarono prevalentemente dove si trovavano, senza preoccuparsi troppo. Perciò il colonnello Chivington organizzò il 3° Reggimento dei Volontari del Colorado, uomini senza troppi scrupoli reclutati per cento giorni soltanto, col compito di massacrare quanti più indiani possibile, rifacendosi ad un proclama di quell’anno del governatore di quel Territorio, Evans, che esortava la popolazione a cacciare ed eliminare il numero maggiore di Nativi. Leggi il resto
La storia di Olive Oatman
A cura di Massimo Bencivenga
Olive Oatman
I racconti e la cinematografia, i fumetti e i libri, le canzoni e le ballate ci hanno abituato ad immaginare un bianco, bambino o adulto, che vive pacificamente con i Nativi.
Ma le cose non andavano sempre così lisce, né tantomeno così pacificamente. Andremo un po’ a vedere la storia di Olive Oatman, una storia che parte dalla visione nel 1823 di Joseph Smith, che a suo dire ricevette un libro e l’incarico di fondare una nuova religione da un Angelo di nome Moroni. Era l’alba del mormonismo, o della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Ora, gli Oatman erano mormoni, una religione che ha in somma considerazione il passato e una terra promessa, un luogo edenico dove vivere in armonia. Leggi il resto
Arizona 1872, massacro degli Yavapai a Skeleton Cave
A cura di Renato Ruggeri
Questa tragica, ma anche eroica storia, inizia nel 1871. Era un periodo molto pericoloso per le famiglie Yavapai, braccate dall’esercito che stava conducendo spietate campagne militari attraverso l’Arizona centrale.
Con l’aiuto di alleati Pima e Maricopa i soldati attaccavano i villaggi Yavapai senza alcun avvertimento e ne abbattevano gli abitanti mentre fuggivano. Per due secoli i Pima e i Maricopa avevano rapito i bambini Yavapai per poi venderli in schiavitù alle comunità della Nuova Spagna e del Messico. Nel 1871 i Pima catturarono un giovane Kwevkepaya di nome Wassaja e le sue due sorelle. Leggi il resto
Il massacro dell’albero solitario (Lone Tree Massacre)
A cura di Sergio Mura
I guerrieri Cheyenne all’attacco della missione topografica
All’inizio del 1874 la contea di Meade (nel Kansas) era quasi totalmente disabitata e frequentata solo da mandrie di bisonti e da altri animali selvatici che vagavano da una parte all’altra liberamente e indisturbati. Non c’erano neppure gli indiani che erano stati allontanati da quelle terre o rinchiusi all’interno di riserve nel cosiddetto “territorio Indiano”, l’Oklahoma. Quell’equilibrio durò pochissimo perché il governo aveva fretta di risolvere la questione indiana una volta per tutte. Leggi il resto
Il massacro Grattan
A cura di Valentina Magagnin
Un’immagine della battaglia – clicca per INGRANDIRE
Correva l’anno 1851. Tra il governo degli Stati Uniti e le tribù Sioux, Cheyenne, Arapaho, Crow, Assiniboin, Mandan, Atsina, Arikara venne stipulato il trattato di Fort Laramie con cui venivano riconosciuti ai Nativi i territori delle Grandi Pianure “fintanto che l’acqua scorri e le aquile volino”.
Gli indiani permettevano il passaggio dei bianchi sulla pista dell’Oregon: in cambio gli Stati Uniti avrebbero versato loro 50.000 dollari l’anno per cinquant’anni. Contributo che qualche anno dopo il Congresso decise di tagliare. Leggi il resto
Black Kettle (Pentola Nera)
A cura di Marco Chiornio
Black Kettle, Pentola Nera
Si hanno a disposizione solo poche note sulla vita del capo dei Cheyenne del Sud Pentola nera (????-1868), ma i suoi ripetuti sforzi per assicurare al suo popolo una pace dignitosa, nonostante le promesse non mantenute dall’uomo bianco e diversi attentati di cui fu vittima, ci fanno capire che grande condottiero sia stato e ci insegnano quanto fosse determinata la sua fiducia nella coesistenza tra la società dei bianchi e la cultura dei popoli delle pianure. Leggi il resto
Terra insanguinata
A cura di Lino De Rosa
Dall’Oklahoma al Colorado, la storia delle guerre indiane del 1868 nelle pianure del sud è tragica da raccontare.
Due mesi separarono le due battaglie del 1868 tra esercito statunitense e indiani, la prima a Beecher Island e la successiva presso il fiume Washita.
Una di queste è conosciuta per l’eroismo mostrato da entrambe le fazioni. L’altra è conosciuta come una battaglia “a senso unico”, in parole povere, un massacro. Leggi il resto
Il sanguinoso assedio di Milk Creek
A cura di Sergio Mura
Mentre la maggior parte degli storici del Colorado si concentrava sul “Massacro Meeker”, questa importante battaglia, svoltasi al Milk Creek, è passata quasi inosservata.
Tutto ebbe inizio quel martedì 16 settembre del 1879, quando il telegrafista di Fort F. Steele consegnò con una certa premura un dispaccio al suo comandante, il Maggiore Thomas Thornburgh.
Thornburgh diede un’occhiata attenta al testo e subito si girò verso il suo aiutante di campo, il capitano William Henry Bisbee, per comunicargli quanto c’era scritto. Leggi il resto
La sanguinosa rapina di Bisbee
A cura di Gian Carlo Benedetti
Cinque banditi contro un’intera cittadina
L’episodio cruento di cui vogliamo parlarvi in questo articolo è una rapina finita nel sangue che causò la morte di numerosi innocenti e poi l’impiccagione dei responsabili. Si tratta di quello che alle cronache è noto come “Il massacro di Bisbee” o “Il raid di Bisbee” e che si concluse con dieci vite stroncate tra fuorilegge (cinque più uno) e vittime (quattro), compresa quella di una donna incinta. Leggi il resto