Il massacro di Wounded Knee

133° anniversario del massacro di Wounded Knee (29-12-1890 / 29-12-2023)

Una distesa di cadaveri in ogni direzione – clicca per INGRANDIRE
La notizia dell’uccisione di Toro Seduto si diffuse nelle grandi pianure con la velocità del lampo ed arrivò anche, com’era logico, fino alla banda di Sioux Minneconjou di Piede Grosso (Si Tanka, 1825-1890).
Giunse portata da alcuni Hunkpapa della banda di Toro Seduto in fuga dai soldati.
Appena il capo apprese la notizia, sentì a tal punto l’imminenza del pericolo che preferì decidere lo smantellamento del campo e la partenza della sua gente verso Pine Ridge, nella speranza di potersi mettere sotto la protezione di Nuvola Rossa. Leggi il resto

“Volevo essere un eroe”. Il caso di Molti Cavalli

A cura di Anna Maria Paoluzzi

Molti Cavalli (Plenty Horses)
Il giorno 8 gennaio 1891, tutti i giornali degli Stati Uniti riportarono un tragico evento, verificatosi nel bel mezzo dei tumulti che in quello stesso periodo stavano infiammando le riserve Sioux del South Dakota. Un abile e popolare ufficiale dell’esercito era stato ucciso a tradimento da un giovane guerriero Sioux mentre tentava di entrare in uno degli accampamenti ostili per avviare una trattativa di pace. Leggi il resto

Si Tanka (Big Foot, Piede Grosso)


Si Tanka (o Piede Grosso) e la sua banda di Sioux Minneconjou richiamano alla mente il massacro in cui furono vittime a Wounded Knee il 29 dicembre del 1890 ad opera delle truppe americane. Un terribile massacro che illumina con una luce davvero sinistra la tragica conclusione delle guerre indiane.
Piede Grosso e la sua gente, dopo aver preso parte a tutte le più importanti battaglie contro i soldati, vivevano ormai da tempo, dal 1877 circa, nella riserva di Cheyenne River nell’attuale Sud Dakota. Leggi il resto

Le guerre Sioux – 16

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate dell’articolo: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

Le ultime battaglie dei Sioux
La notizia della disfatta di Custer a Little Bighorn paralizzò le colonne di Crook e di Terry per più di un mese. Il grande accampamento Sioux si era disperso poco dopo la battaglia. La maggior parte delle bande si ritirarono a sud ovest, verso i Monti Bighorn, soddisfatte della loro grande vittoria. Dopo qualche settimana di festeggiamenti fra le montagne, le bande più grandi si misero in viaggio verso le pianure, a nord est. Leggi il resto

Wounded Knee: viaggio nell’altra faccia dell’America

A cura di Giuseppe Danovaro

La riserva, oggi
Ed eccomi finalmente a Billings (Montana), sede iniziale di un viaggio che ci avrebbe portato a percorrere le grandi pianure americane, consentendoci di visitare alcune tra le più caratteristiche Riserve indiane, attraverso il Whyoming, il Nebraska ed infine il South Dakota.
Già all’Aeroporto di Washington avevo provato una sensazione di indescrivibile, quasi infantile emozione.
Non ero mai stato negli Stati Uniti, anche se questo paese era sempre stato nei miei sogni.
Ultimamente stavo per rinunciare, per arrendermi davanti alle difficoltà che inevitabilmente si presentavano, quando proponevo alle varie Agenzie di Viaggio il mio itinerario. Un simile percorso era infatti troppo al di fuori dai consueti parametri turistici, per cui non esistevano punti di riferimento certi sui quali fare affidamento.
La notizia che esisteva a Genova, proprio nella mia città di appartenenza, una associazione, l’Hunkapi, che, dopo aver nello scorso anno effettuato un viaggio in queste zone, ne stava programmando un altro, molto più mirato, per il prossimo mese di Giugno, rappresentò la insperata soluzione dei miei problemi. Leggi il resto

Wovoka il profeta

Con lui si diffonde la Ghost Dance e si arriva fino al massacro di Wounded Knee

Un’immagine di Wovoka
Conosciuto come il Messia tra i suoi seguaci, Wovoka era il mistico Paiute le cui teorie religiose diffusero la Ghost Dance tra le molte tribù indiane dell’ovest americano.
Wovoka nacque nell’ovest del Nevada, in quella che ora è la contea di Esmeralda nel 1856 circa.
Poco si sa del primo periodo della sua vita, ma è certo che a 14 anni circa perse il padre e che fu successivamente cresciuto dalla famiglia di David Wilson, un allevatore bianco.
Wovoka prese allora il nome di Jack Wilson con il quale era generalmente conosciuto dai vicini bianchi ed indiani e lavorò nel ranch dei Wilson sino all’età adulta.
Imparò a parlare l’inglese ed apparentemente ebbe un certo numero di contatti con la religione cristiana.
A circa 30 anni Wovoka cominciò a subire l’influsso religioso della Ghost Dance. Egli stesso, oltretutto, aveva una ricca tradizione mistica a cui appellarsi. Leggi il resto