Tecumseh, Nuvola Rossa e Toro Seduto

A cura di Isabella Squillari

Tecumseh, Nuvola Rossa e Toro Seduto furono tre grandissimi capi indiani. Caratterizzarono la loro vita con un ampio uso di diplomazia, coraggio e carisma.
Molti capi indiani saggi e coraggiosi crearono per sé, e ottennero, rispetto e celebrità tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo. Soltanto qualcuno di essi, comunque, aveva capacità diplomatiche e carisma necessari per andare oltre la guida delle loro stesse bande e tribù, per arrivare a formare e condurre alleanze tra tribù diverse. Leggi il resto

La battaglia del fiume Little Big horn – 25 giugno 1876

A cura di Sergio Mura

La fase finale della battaglia di Little Bighorn
Il 25 giugno del 1876, nei pressi e lungo il fiume Little Bighorn, nel territorio statunitense del Montana, si svolse quella che è probabilmente la più conosciuta, studiata e famosa battaglia combattuta tra l’esercito degli Stati Uniti e una coalizione di indiani Sioux, Cheyenne e Arapaho. Essa va inserita nel contesto drammatico e più generale delle Guerre indiane, combattute a partire dal Settecento e fin tutto l’Ottocento tra i nativi americani e i coloni prima e successivamente tra i nativi americani e l’esercito statunitense poi. Leggi il resto

I molti miti da sfatare sulla battaglia di Little Big Horn

A cura di Renato Ruggeri

Al riguardo della grande battaglia svoltasi al Little Big Horn tra il 7° Cavalleria e la coalizione di indiani comprendente, tra gli altri, Sioux, Cheyenne e Arapaho, si sono dette e scritte molte cose. All’inizio, al tempo della battaglia, la stampa difettava di informazioni di prima mano e, comunque, viziava i resoconti con un’incredibile farcitura di emozioni e luoghi comuni. In seguito non sono stati fatti grandissimi passi avanti, se non abbastanza recentemente con un fitto intreccio di archeologia, studio delle fonti e il semplice ragionamento storico. Leggi il resto

La battaglia del Rosebud (17 giugno 1876)

A cura di Sergio Mura

Nel corso dei primi mesi del 1876 fu chiaro a tutti, ad eccezione degli indiani considerati ostili dal governo degli stati Uniti, che si stava muovendo la più grande forza militare contro gli ultimi resistenti delle pianure del nord-ovest.
L’ingiunzione a tutte le bande ancora fuori dagli stretti ambiti delle riserve, a farvi rientro (o ad entrarvi se era la prima volta) abbandonando la vita libera, fu la mossa decisiva.
Una pretesa che considerava solo l’esigenza della gente bianca e del governo americano, ma assai poco rispettosa delle usanze e delle necessità delle tribù indiane.
L’ordine, infatti, fu emanato intimando tempi molto ristretti e imponendo l’obbedienza degli indiani in pochissime settimane, cosa impossibile con l’inverno alle porte. Leggi il resto

Gall (Pizi)

A cura di Carla Marchetti

Gall (c. 1840-1894) fu un grande capo Hunkpapa-Sioux ed ebbe un ruolo di primo piano nella lunga guerra dei Lakota contro gli Stati Uniti, ma quando il suo popolo fu infine confinato nelle riserve, egli lo incoraggiò ad accettare l’assimilazione.
Gall, che in inglese significa fiele, deve il suo insolito soprannome al fatto che, orfano e affamato, fu capace di cibarsi del fiele di un animale che un suo vicino aveva ucciso.
Egli conquistò fama come guerriero Lakota durante le campagne di Nuvola Rossa, ma, scontento del Trattato di Fort Laramie del 1868 che aveva posto fine alle ostilità, si alleò con Toro Seduto e altri indiani che si erano rifiutati di rimanere confinati nel territorio loro assegnato. Leggi il resto

Toro Seduto, uomo sacro dei Sioux

132° anniversario dell’uccisione di Toro Seduto (15-12-1890 / 15-12-2022)
Toro Seduto fu capo e uomo sacro per gli Hunkpapa Lakota e sotto la sua guida si radunarono tutti i Sioux nella disperata lotta per la sopravvivenza nelle pianure settentrionali.
Toro Seduto fu per tutta la vita assai insofferente nei confronti dello strapotere militare degli americani e delle loro promesse continuamente rinnegate. Leggi il resto

Alla ricerca dei luoghi di Toro Seduto

A cura di Sergio Mura da un lavoro del caro amico Bill Markley

Toro Seduto ha impegnato l’intera sua vita nel tentativo di preservare intatto lo stile di vita del suo popolo per come l’aveva ereditato dai suoi avi e nella difesa delle terre dei Lakota Sioux. Apparteneva alla tribù Hunkpapa del popolo Lakota, a sua volta parte integrante dei Sioux. Il suo nome originario, Tatanka Iyotake – tradotto come Toro Seduto nella nostra lingua – significa più precisamente “bisonte maschio testardo che siederà sulle zampe posteriori e combatterà fino alla morte”. Leggi il resto

Cavallo Pazzo, il grande guerriero Lakota

In ricordo della morte di Cavallo Pazzo, ucciso vigliaccamente il 5 settembre 1877
Cavallo Pazzo
Sulla data di nascita del grande condottiero non vi è unanime accordo; c’é chi sostiene che sia nato nel 1844 e chi insiste sul 1849. Celebrato per il suo coraggio in battaglia, Cavallo Pazzo era visto tra la sua gente come un uomo sacro al quale “la visione” aveva dato incarico di preservare e difendere le tradizioni e il modo di vita dei Lakota Sioux.
Anche se giovane di età, Cavallo Pazzo era un guerriero leggendario. Leggi il resto

Il lungo esilio di Toro Seduto in Canada

A cura di Isabella Squillari

Toro Seduto si incontra con le Giubbe Rosse in Canada
I Mounties canadesi, chiamati originariamente North-West Mounted Police, esistevano da meno di tre anni quando, il 25 giugno 1876, i Sioux di Toro Seduto uccisero o ferirono più della metà del 7° Cavalleria del tenente colonnello George Armstrong Custer durante la battaglia di Little Bighorn. Toro Seduto non ricoprì un ruolo particolarmente significativo in quella circostanza, ma il capo Hunkpapa era famoso per essere un leader saggio e potente, che voleva essere libero di girovagare e cacciare i bisonti. L’estate successiva Toro Seduto arrivò in Canada come profugo e in questa occasione i Mounties ebbero con lui un rapporto stretto e talvolta pericoloso per circa quattro anni. Leggi il resto

Il resoconto della morte di Toro Seduto

A cura di Paolo Scanabucci

Il testo che segue è stato scritto da James Mc Laughlin, Agente Indiano presso la Riserva di Standing Rock al tempo dei tragici eventi che hanno condotto all’uccisione di Toro Seduto. La narrazione risale al 19 gennaio 1891, un mese dopo i fatti ed è stato indirizzato all’Ufficio dell’Associazione per i Diritti degli Indiani, il cui ufficio era sito al numero 1305 di Arch Street a Philadelphia. Si tratta di una narrazione “di parte” in cui la divisione tra “buoni” e “cattivi” viene svolta secondo i canoni dell’uomo bianco.
Di questa premessa occorre tenere presente. Leggi il resto

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