Toro Seduto, uomo sacro dei Sioux

132° anniversario dell’uccisione di Toro Seduto (15-12-1890 / 15-12-2022)
Toro Seduto fu capo e uomo sacro per gli Hunkpapa Lakota e sotto la sua guida si radunarono tutti i Sioux nella disperata lotta per la sopravvivenza nelle pianure settentrionali.
Toro Seduto fu per tutta la vita assai insofferente nei confronti dello strapotere militare degli americani e delle loro promesse continuamente rinnegate. Leggi il resto

Le malattie dei bianchi contro gli indiani


Nel corso dei lunghi decenni di guerre indiane che caratterizzarono la conquista del west da parte delle popolazioni bianche, un’ampia parte nel ridurre le ribellioni dei popoli nativi la fecero le malattie europee. Il contatto con i bianchi, infatti, non portò agli indiani solamente lo spostamento forzato di decine e decine di tribù da un posto ad un altro e poi ad un altro ancora; portò anche la spettacolare diffusione di numerose malattie che gli indiani non erano in grado di fronteggiare. Leggi il resto

La religione nella vita degli indiani americani


Una cerimonia religiosa
Il tema della religione pervade tutti gli studi sulla cultura indiana. Gli indiani erano un popolo particolarmentè pio e devoto, che considerava se stesso un’estensione della natura animata ed inanimata. La religione e il rituale erano quindi in funzione di qualsiasi attività: la ricerca del cibo e gli altri modi di sopravvivenza, la tecnologia, l’organizzazione sociale e politica, la guerra e l’arte. La religione e la magia erano connesse con la scienza pratica, in quanto la preghiera era usata in collegamento con le tecniche della caccia e della pesca, e gli incantesimi accompagnavano i rimedi a base di erbe per curare le malattie. Per gli indiani i fenomeni naturali erano inseparabili da quelli sovrannaturali. Leggi il resto

Poteri misteriosi

A cura di Pietro Costantini

Nell’inverno del 1535, un inverno terribile, Jacques Cartier era a capo di una missione che esplorava – avanguardia fatale di un’imminente conquista – la silenziosa Baia del San Lorenzo, in nome della Francia e del suo re. In novembre il freddo s’era fatto intenso. Così tremendo da superare l’immaginazione e le forze di ogni buon marinaio francese. Già i primi uomini cedevano, sopraffatti dalla fatica, dal gelo e dalla malnutrizione. Leggi il resto

La religiosità dei Nativi

Un uomo della medicinaUn uomo della medicina
Il capo religioso era un uomo estremamente importante. Venne chiamato dagli europei sciamano, nome di origine siberiana che significa «colui che è sconvolto». Gli erano stati dati particolari poteri dal Grande Spirito, o Grande Mistero (così i missionari chiamarono «Wakan Tanka», il creatore del mondo presso gli Indiani delle pianure), e da questi gli erano stati insegnati determinati riti nonché i metodi per curare malattie e ferite.
Ogni tribù possedeva la Sacra Pipa, rappresentazione del mondo e dell’unione dell’uomo con il mondo stesso.
Ai Sioux era stata donata alle origini: il fornello rappresentava la terra, e con essa era fatto, la cannuccia di legno raffigurava tutte le cose che crescono. Le dodici penne d’aquila erano la rappresentazione di tutti gli uccelli del ciclo. Leggi il resto

Riti sanguinari

Grazie a Sergio Bonelli Editore

Uno Skidi Pawnee
Gli Skidi Pawnee (sanguinaria tribù che celebrava sacrifici umani) erano parte integrante della Nazione Pawnee anche se, in alcuni casi, persino da questa erano temuti. Anche se l’origine e il destino di questo popolo (in conflittuale rapporto con le altre tribù Pawnee) sono avvolti nel mistero, la loro pratica dei sacrifici umani in onore alla Stella del Mattino è cosa accertata.
L’illustre studioso George E. Hyde (nato a Omaha nel 1882 e morto nel 1968) nella sua opera dedicata ai Pawnee e disponibile anche in italiano (i Pawnee, Mursia 1991), ci indica persino date precise di singoli sacrifici.
L’ultimo certamente documentato risale al 22 aprile 1838, ai danni di una quattordicenne Oglala di nome Haxti, rapita dal suo villaggio. La sua esecuzione fu decretata da un consiglio di ottanta notabili. Questi terribili sacrifici venivano celebrati a scopo propiziatorio, nell’imminenza delle stagioni di caccia o del raccolto del grano, ma anche per chiedere alle stelle di fugare le epidemie. Leggi il resto