Le lettere di George A. Custer dal territorio Sioux
A cura di Carla Marchetti
Custer venne inviato nel cuore del territorio dei Sioux per ben due volte, in occasione di altrettante missioni, entrambe abbastanza importanti. La prima, nel 1874, alla guida di una spedizione scientifica che si prefiggeva di tracciare la mappa di quei posti allora completamente sconosciuti alla quasi totalità dei bianchi e di verificare la voce circolante secondo la quale c’era l’oro nelle Black Hills, le colline sacre dei pellerossa. Leggi il resto
Toro Seduto, uomo sacro dei Sioux
132° anniversario dell’uccisione di Toro Seduto (15-12-1890 / 15-12-2022)
Toro Seduto fu capo e uomo sacro per gli Hunkpapa Lakota e sotto la sua guida si radunarono tutti i Sioux nella disperata lotta per la sopravvivenza nelle pianure settentrionali.
Toro Seduto fu per tutta la vita assai insofferente nei confronti dello strapotere militare degli americani e delle loro promesse continuamente rinnegate. Leggi il resto
Custer, il 7° Cavalleria e le guerre contro gli indiani
A cura di Dario Fidora
Il generale George Armstrong Custer
Reso leggendario da innumerevoli film western, Custer è il comandante del 7° Cavalleria morto alla testa del suo distaccamento, sterminato dagli indiani Sioux di Cavallo Pazzo e Toro Seduto nella battaglia di Little Big Horn. Uno spirito ribelle, una “testa calda”, ultimo del suo corso per allievi ufficiali (34º su 34, con un ammontare record, per West Point, di 726 note di demerito).
Conosciuto come “Generale Custer”, in realtà George Armstrong Custer (5 dicembre 1839 – 25 giugno 1876) morì con il grado effettivo di tenente colonnello. Leggi il resto
Alla ricerca dei luoghi di Toro Seduto
A cura di Sergio Mura da un lavoro del caro amico Bill Markley
Toro Seduto ha impegnato l’intera sua vita nel tentativo di preservare intatto lo stile di vita del suo popolo per come l’aveva ereditato dai suoi avi e nella difesa delle terre dei Lakota Sioux. Apparteneva alla tribù Hunkpapa del popolo Lakota, a sua volta parte integrante dei Sioux. Il suo nome originario, Tatanka Iyotake – tradotto come Toro Seduto nella nostra lingua – significa più precisamente “bisonte maschio testardo che siederà sulle zampe posteriori e combatterà fino alla morte”. Leggi il resto
Curley era con Custer? Sì, ma non fino alla fine…
A cura di Sergio Mura
Curley, scout Crow
L’immagine più nota è quella che ci ha tramandato un film del 1909, On The Little Big Horn, con Curley in piedi a fianco di Custer mentre lotta sulla Last Stand Hill. Fino alla fine.
In quell’occasione ad interpretare Curley era stato chiamato proprio… Curley! Ormai prossimo alla cinquantina, l’ex scout di Custer aveva provato a fissare con la recitazione un concetto che sembrava abbastanza scontato: lui aveva combattuto con Custer, lo aveva difeso fino a che lo stesso generale lo aveva mandato via coprendolo con una coperta di pelliccia di bisonte. Leggi il resto
Ghiaccio (Ice)
A cura di Carlo Galliano
Un raro ritratto di Ice (a destra), con White Bull
Nacque nel 1834 nella banda O’mi’sis (Mangiatori), della tribù degli Cheyenne del Nord, ed era figlio del capo Mocassino Nero.
Il suo nome indiano era Hotoa’Ohvo’Komaestse che, tradotto letteralmente, significa “Orso Bianco”, ma tra i bianchi era conosciuto soprattutto con il nome “Ghiaccio” (Ice).
Fece parte di due importanti Società di guerra degli Cheyenne: prima degli Hotamimasaw (Cani Pazzi) e poi degli Himoiyoqis (Lance Ricurve). Leggi il resto
La scoperta della fine di Custer
A cura di Cesare Bracchi
La tremenda scoperta
Sulla battaglia di Little Big Horn si ormai detto e scritto di tutto, analizzando nei minimi dettagli ogni singola fase dell’evento.
Tuttavia, c’è un momento che non presenta nessuna valenza dal punto di vista militare né lascia spazio a interpretazioni fantasiose o misteriose, che però merita di essere proposto all’interesse degli appassionati.
Si tratta del momento in cui l’esercito scoprì l’esito della battaglia e la conseguente disfatta di Custer e del 7° Cavalleria. Leggi il resto
La battaglia del fiume Little Big horn – 25 giugno 1876
A cura di Sergio Mura
La fase finale della battaglia di Little Bighorn
Il 25 giugno del 1876, nei pressi e lungo il fiume Little Bighorn, nel territorio statunitense del Montana, si svolse quella che è probabilmente la più conosciuta, studiata e famosa battaglia combattuta tra l’esercito degli Stati Uniti e una coalizione di indiani Sioux, Cheyenne e Arapaho. Essa va inserita nel contesto drammatico e più generale delle Guerre indiane, combattute a partire dal Settecento e fin tutto l’Ottocento tra i nativi americani e i coloni prima e successivamente tra i nativi americani e l’esercito statunitense poi. Leggi il resto
La battaglia del Rosebud
A cura di Sergio Mura
Nel corso dei primi mesi del 1876 fu chiaro a tutti, ad eccezione degli indiani considerati ostili dal governo degli stati Uniti, che si stava muovendo la più grande forza militare contro gli ultimi resistenti delle pianure del nord-ovest.
L’ingiunzione a tutte le bande ancora fuori dagli stretti ambiti delle riserve, a farvi rientro (o ad entrarvi se era la prima volta) abbandonando la vita libera, fu la mossa decisiva.
Una pretesa che considerava solo l’esigenza della gente bianca e del governo americano, ma assai poco rispettosa delle usanze e delle necessità delle tribù indiane.
L’ordine, infatti, fu emanato intimando tempi molto ristretti e imponendo l’obbedienza degli indiani in pochissime settimane, cosa impossibile con l’inverno alle porte. Leggi il resto
John Martin, lo “scampato al Little Big Horn”
A cura di Marian Cecchi
John Martin (Giovanni Martini) riceve il biglietto da Cooke
Le tre e mezzo del pomeriggio del 25 giugno del 1876, nella zona del Little Big Horn.
Scopo della missione: rintracciare i Sioux e dar loro una “severa lezione” per l’allontanamento abusivo dalle riserve. Il capitano Benteen, comandante del 1° gruppo squadroni del 7° reggimento cavalleria, mentre stava ripensando, dubbioso, agli ordini del “generale” Custer, che gli erano sembrati improvvisati e cervellotici, sentì il suo primo sergente che lo chiamava: “Signore! Guardate là avanti!”. Leggi il resto