Adobe Walls, 1874, battaglia al trading post.
A cura di Omar Vicari
Nella primavera del 1874, una trentina di persone, tra cui alcuni cacciatori di bisonti e una donna, raggiunsero una zona desertica a nord del Canadian River nella prateria della Panhanlde del Texas.
Seguendo le tradizionali piste dei bisonti, i cacciatori intendevano costruire una stazione commerciale che potesse servire da base per le loro battute di caccia.
Dal terreno circostante, i cacciatori ricavarono delle zolle erbose con le quali costruirono alcuni edifici che nel complesso presero il nome di Adobe Walls. Leggi il resto
Il massacro Grattan
A cura di Valentina Magagnin
Un’immagine della battaglia – clicca per INGRANDIRE
Correva l’anno 1851. Tra il governo degli Stati Uniti e le tribù Sioux, Cheyenne, Arapaho, Crow, Assiniboin, Mandan, Atsina, Arikara venne stipulato il trattato di Fort Laramie con cui venivano riconosciuti ai Nativi i territori delle Grandi Pianure “fintanto che l’acqua scorri e le aquile volino”.
Gli indiani permettevano il passaggio dei bianchi sulla pista dell’Oregon: in cambio gli Stati Uniti avrebbero versato loro 50.000 dollari l’anno per cinquant’anni. Contributo che qualche anno dopo il Congresso decise di tagliare. Leggi il resto
La fucilata più incredibile della storia della frontiera
A cura di Gian Mario Mollar
Uno sparo. Il percussore di uno Sharp che incendia la polvere nera di una cartuccia calibro .50. Gli indiani che si stagliano sul tramonto sono grandi come soldatini di piombo, assolutamente fuori portata, eppure, mentre il rombo cupo del fucile da bisonti risuona ancora nell’aria, si vede un guerriero indiano cadere da cavallo.
Come d’incanto, l’assedio finisce, i ventotto cacciatori di bisonti, che da tre giorni sono asserragliati in una stamberga coperta di zolle d’erba, sono salvi. Billy Dixon, artefice del miracolo balistico entrerà nella storia. Leggi il resto
La battaglia di Yellow House Canyon
A cura di Renato Ruggeri
All’inizio del 1877 il capo Quahadi Tu-Ukumah (Black Horse o Nigger Horse, come veniva chiamato dai cacciatori di bisonte) apprese dello sterminio degli ultimi bisonti, le cui carcasse, prive di pelli, gobba e lingua, venivano lasciate a marcire nella prateria e abbandonò la riserva senza permesso, con circa 300 guerrieri.
Si accamparono nello Yellow House Canyon, o Casa Amarilla, un canalone vicino al limite orientale del Llano Estacado. Loro intenzione era di andare a caccia e distruggere gli accampamenti dei cacciatori. A metà Febbraio circa 50 guerrieri lasciarono il villaggio per assalire i bivacchi dei buffalo hunters.
Alcuni furono trovati vuoti,e così si limitarono a sparare, rubare i cavalli e bruciare le pile di pelli. La sorte peggiore toccò a Marshall Sewell, assalito nel suo “shooting stand” dai Comanches. Leggi il resto
L’ultima guerra indiana
A cura di Giampaolo Galli
Nel momento stesso in cui la frontiera americana veniva consegnata al mito grazie alla narrativa e alle prime pellicole western in bianco e nero, una serie di sanguinosi incidenti tra allevatori e alcune bande di indiani paiute, sembrarono riportare indietro le lancette della storia. Le vicende abbracciano un arco di tempo che va dal 1915 al 1923 e costituiscono l’ultimo scontro armato tra nativi americani ed esercito degli Stati Uniti, anche se, ad onor del vero, il ruolo dei militari fu piuttosto marginale ed interessò maggiormente i rapporti con i civili. Leggi il resto
Il massacro di Wounded Knee
132° anniversario del massacro di Wounded Knee (29-12-1890 / 29-12-2022)
Una distesa di cadaveri in ogni direzione – clicca per INGRANDIRE
La notizia dell’uccisione di Toro Seduto si diffuse nelle grandi pianure con la velocità del lampo ed arrivò anche, com’era logico, fino alla banda di Sioux Minneconjou di Piede Grosso (Si Tanka, 1825-1890).
Giunse portata da alcuni Hunkpapa della banda di Toro Seduto in fuga dai soldati.
Appena il capo apprese la notizia, sentì a tal punto l’imminenza del pericolo che preferì decidere lo smantellamento del campo e la partenza della sua gente verso Pine Ridge, nella speranza di potersi mettere sotto la protezione di Nuvola Rossa. Leggi il resto
La battaglia di Pierre’s Hole
A cura di Gualtiero Fabbri e di Giuseppe Santini
Nel 1832, l’avvenimento più importante dell’ottavo rendez-vous fu la battaglia di Pierre’s Hole. Questa battaglia è stata il più grande combattimento tra i mountain men e gli indiani nelle Montagne Rocciose durante il periodo dei grandi Rendez-vous.
Secondo il Dr. Fred Gowans, che ha svolto una ricerca meticolosa utilizzando immagini satellitari, la battaglia di Pierre’s Hole si è svolta nell’area paludosa nei pressi del bivio di Fox Creek e il fiume Teton. Gowans localizza l’accampamento principale della Società Rocky Mountain Fur Co. un poco a monte di dove la Highway 33 attraversa il Teton Creek sul lato sud di Driggs, Idaho. Leggi il resto
Terra insanguinata
A cura di Lino De Rosa
Dall’Oklahoma al Colorado, la storia delle guerre indiane del 1868 nelle pianure del sud è tragica da raccontare.
Due mesi separarono le due battaglie del 1868 tra esercito statunitense e indiani, la prima a Beecher Island e la successiva presso il fiume Washita.
Una di queste è conosciuta per l’eroismo mostrato da entrambe le fazioni. L’altra è conosciuta come una battaglia “a senso unico”, in parole povere, un massacro. Leggi il resto
La battaglia di Apache Pass
A cura di Gianluca Pozzi
La battaglia di Apache Pass si svolse nel 1862 ad Apache Pass, in Arizona, negli Stati Uniti, fra un gruppo di guerrieri Apache ed i volontari dell’esercito dell’Unione della California Column in marcia tra la California ed il Texas (1400 km) con lo scopo di andare a combattere le forze Confederate dell’Arizona e allo stesso tempo di rinforzare l’armata dell’Unione in New Mexico. Fu una delle maggiori battaglie che si siano svolte fra l’esercito Americano ed i Chiricahua durante il periodo delle guerre contro gli Apache. I 2500 uomini della California Column viaggiarono attraverso l’arido sud-ovest americano a gruppi scaglionati al fine di ottimizzare il rifornimento delle risorse d’acqua. Leggi il resto
La “Mason County Hoo Doo War”
A cura di Isabella Squillari
Il furto di bestiame e le severe misure di cui erano oggetto i presunti ladri erano forse tra le cause della guerra nella contea di Mason, ma ben presto questa violenta faida texana divenne, più che un conflitto etnico, una guerra sempre più estesa. Tutto ebbe inizio con quella che venne definita l’invasione tedesca del Texas e che ebbe inizio nel 1840 a causa delle enormi difficoltà che la Germania attraversava in quel periodo, grazie anche all’incoraggiamento che i componenti dell’Adelsverein Society operavano nei confronti dell’immigrazione. Leggi il resto