La fucilata più incredibile della storia della frontiera

A cura di Gian Mario Mollar

Uno sparo. Il percussore di uno Sharp che incendia la polvere nera di una cartuccia calibro .50. Gli indiani che si stagliano sul tramonto sono grandi come soldatini di piombo, assolutamente fuori portata, eppure, mentre il rombo cupo del fucile da bisonti risuona ancora nell’aria, si vede un guerriero indiano cadere da cavallo.
Come d’incanto, l’assedio finisce, i ventotto cacciatori di bisonti, che da tre giorni sono asserragliati in una stamberga coperta di zolle d’erba, sono salvi. Billy Dixon, artefice del miracolo balistico entrerà nella storia. Leggi il resto

Quanah Parker, l’Aquila dei Comanche

A cura di Renato Ruggeri

Ciò che, oggi sappiamo su Quanah Parker e la sua vita proviene dai suoi ricordi e dalle testimonianze di bianchi che dissero di averlo conosciuto, più o meno bene. Vi sono, però, molti misteri e zone d’ombra sui quali vogliamo provare a fornire qualche chiarimento rispetto alle biografie che è facile reperire in libreria e in rete.
D’altra parte non è mai stato semplice ricavare certezze al riguardo dei più noti guerrieri indiani, specialmente laddove non siano ricavabili da testimonianze dei bianchi. Leggi il resto

Quanah Parker, capo dei Comanche


Quanah Parker

Le storie dei bambini bianchi rapiti e allevati dalle tribù indiane hanno riempito per decenni le pagine dei romanzi e le pellicole dei film western riuscendo sempre ad attirare l’attenzione del lettore o dello spettatore.
Certo, la materia prima di film e racconti è assolutamente esagerata, troppo gonfiata, ma casi isolati di rapimenti ed adozioni si verificarono realmente nel west, specialmente nel periodo centrale del XIX secolo, allorquando gli assalti alle fattorie dei coloni erano un evento per niente raro. Leggi il resto

Una trave salvò i cacciatori ad Adobe Walls

A cura di Giacomo Ferrari


L’attacco ad Adobe Walls
Sulla battaglia di Adobe Walls si è discusso lungamente grazie a preziose testimonianze apparse a più riprese nel tempo. In particolare ha sempre colpito la fortunata casualità che aiutò i cacciatori ad accorgersi dell’arrivo degli indiani. Di quel fatto esistono altre interpretazioni e tra queste una è molto attendibile perciò ve la proponiamo.
«Quel mattino i cacciatori sarebbero stati tutti trucidati nel sonno, poiché non avevano predisposto neppure un minimo servizio di sentinelle. Leggi il resto

La guerra del Llano Estacado

A cura di Sergio Mura

Il lungo periodo di battaglie che pose fine alla libertà delle nazioni indiane delle pianure meridionali viene chiamata generalmente del “Llano Estacado” (Staked Plains per gli Americani) o del “Red River”.
Si sviluppò entro la prima metà degli anni ’70 del XIX secolo e fu un terrificante susseguirsi di scontri armati tra popolazioni e soldati bianchi (rafforzati dai soliti moltissimi “volontari” di pelle bianca e di pelle rossa, magari desiderosi di sistemare vecchi conti intertribali) e tribù di indiani che vedevano l’invasore minacciare seriamente il loro futuro. Leggi il resto

L’incredibile storia di Herman Lehmann

Herman Lehmann
Herman Lehmann, rapito da una banda di guerrieri Apache quando ancora era un bambino, era figlio di Moritz (Maurice) e di Augusta Johanna (Adams) Lehmann, immigrati tedeschi, era nato il 5 giugno del 1859 nei dintorni della Loyal Valley nella parte sud-orientale della Mason County. I suoi genitori si erano sposati in Texas nel 1849 e quando suo padre morì, nel 1864, sua madre sposò in seconde nozze Philipp Buchmeier (Buchmeyer) nel 1866. Leggi il resto

Cynthia Ann Parker, storia della giovane texana che divenne Comanche

A cura di Sergio Mura

Cynthia Parker mentre allatta la figlia e Quanah, altro suo figlio, capo dei Comanche
Cynthia Ann Parker, una bimba texana di appena nove anni, fu rapita dagli indiani Comanche mentre la sua famiglia veniva brutalmente massacrata davanti ai suoi occhi.
Dopo che l’isolato avamposto texano fu attaccato da un gruppo di guerra di Comanche, la piccola Cynthia venne allontanata da sua madre, portata via a cavallo e allevata per vivere come una delle donne della tribù.
Per 24 anni la donna dagli occhi azzurri, dapprima prigioniera, rimase volontariamente con i suoi rapitori, sposandosi con un Comanche e facendo nascere dei figli, dimenticando perfino la sua lingua d’origine. Leggi il resto

I Comanche


Un guerriero Comanche
Sono piuttosto bassi di statura, diceva George Catlin riferendosi ai Comanche. “Ma da un’andatura sgraziata e goffa a piedi – continuava nella sua descrizione – passano rapidamente all’incredibile eleganza della loro postura a cavallo.
“Questa abilità, usata in battaglia, finì per far temere i Comanche quanto bastava per fare intervenire l’esercito americano in difesa dei coloni.”
Nulla contava il fatto incontestabile che i bianchi si trovavano nelle terre ancestrali delle popolazioni indiane. Leggi il resto

Quanah Parker e la via dei bianchi


Quanah Parker
Quanah Parker, figlio di un indiano e di una donna bianca, coraggioso guerriero e capo riconosciuto dei Comanche, seppe vivere e combattere da indiano contro i bianchi che si insediavano negli antichi territori dei Comanche. Combatté per trenta lunghissimi anni tra alterne vicende, ma si seppe rendere conto in tempo che tutto il suo popolo – che non era composto solo da guerrieri, ma anche di semplici famiglie, vecchi e bambini – era stanco di guerre che non si potevano vincere e che non solo avevano ridotto la sua gente ad una condizione di grave difficoltà, ma che persino avrebbero potuto portare al completo annientamento della sua Nazione. Leggi il resto

La battaglia di Beecher Island

A cura di Domenico Rizzi

L’idea di costituire una forza mobile per contrastare le frequenti incursioni degli Indiani delle Pianure Centrali degli Stati Uniti era venuta al generale Philip Henry Sheridan, comandante del Dipartimento Militare del Missouri.
Dopo la fine della Guerra Civile (1861-65) ad ovest del Mississippi imperversavano bande di Lakota-Sioux, Cheyenne, Kiowa, Arapaho e Comanche, assalendo carovane, diligenze, convogli ferroviari, fattorie e centri abitati.
La dura repressione attuata a Sand Creek dai Volontari del Colorado nel 1864, per iniziativa del colonnello John M. Chivington, aveva provocato una forte reazione da parte degli indiani. Una serie di razzie fu portata a segno in tutto il territorio compreso fra il fiume Platte (Nebraska) e la frontiera settentrionale del Texas, con numerose vittime civili e militari.
Anche al nord, nelle regioni del Wyoming e del Montana, l’esercito aveva subito un brutto e durissimo colpo con il massacro dell’intera colonna del capitano William J. Fetterman, caduto il 21 dicembre 1866 con tutti i suoi 80 uomini in un’imboscata dei Sioux di Nuvola Rossa. Leggi il resto

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