La battaglia di Trent’s Reach
A cura di Angelo D’Ambra
A partire dal 23 gennaio 1865, una potente flottiglia di navi da guerra confederate bombardò Fort Brady lungo il fiume James e ingaggiò quattro navi della Marina dell’Unione con l’intenzione di sfondare il blocco per attaccare City Point, la base del generale Ulysses S. Grant che stava assediando Petersburg, Virginia. L’azione passò alla storia come battaglia di Trent’s Reach. Leggi il resto
I trapper contro gli Arikara
A cura di Angelo D’Ambra
L’attacco ai trapper
Nella storia del commercio delle pellicce un posto di riguardo spetta a due veterani della guerra del 1812. il generale William Ashley e il maggiore Andrew Henry. Insieme, a St. Louis, nel 1822, fecero pubblicare uno strano annuncio sulla “Missouri Gazette”. Cercavano cercavano “cento giovani intraprendenti” per esplorare le Montagne Rocciose e cacciare castori. Il sovrintendente degli affari indiani, nientedimeno che William Clark, aveva concesso loro la licenza per commerciare con i nativi americani nell’Alto Missouri e li incoraggiava attivamente a competere con il potente commercio di pellicce britannico. Leggi il resto
La battaglia del fiume Little Big horn – 25 giugno 1876
A cura di Sergio Mura
La fase finale della battaglia di Little Bighorn
Il 25 giugno del 1876, nei pressi e lungo il fiume Little Bighorn, nel territorio statunitense del Montana, si svolse quella che è probabilmente la più conosciuta, studiata e famosa battaglia combattuta tra l’esercito degli Stati Uniti e una coalizione di indiani Sioux, Cheyenne e Arapaho. Essa va inserita nel contesto drammatico e più generale delle Guerre indiane, combattute a partire dal Settecento e fin tutto l’Ottocento tra i nativi americani e i coloni prima e successivamente tra i nativi americani e l’esercito statunitense poi. Leggi il resto
I molti miti da sfatare sulla battaglia di Little Big Horn
A cura di Renato Ruggeri
Al riguardo della grande battaglia svoltasi al Little Big Horn tra il 7° Cavalleria e la coalizione di indiani comprendente, tra gli altri, Sioux, Cheyenne e Arapaho, si sono dette e scritte molte cose. All’inizio, al tempo della battaglia, la stampa difettava di informazioni di prima mano e, comunque, viziava i resoconti con un’incredibile farcitura di emozioni e luoghi comuni. In seguito non sono stati fatti grandissimi passi avanti, se non abbastanza recentemente con un fitto intreccio di archeologia, studio delle fonti e il semplice ragionamento storico. Leggi il resto
Il sanguinoso assedio di Milk Creek
A cura di Sergio Mura
Mentre la maggior parte degli storici del Colorado si concentrava sul “Massacro Meeker”, questa importante battaglia, svoltasi al Milk Creek, è passata quasi inosservata.
Tutto ebbe inizio quel martedì 16 settembre del 1879, quando il telegrafista di Fort F. Steele consegnò con una certa premura un dispaccio al suo comandante, il Maggiore Thomas Thornburgh.
Thornburgh diede un’occhiata attenta al testo e subito si girò verso il suo aiutante di campo, il capitano William Henry Bisbee, per comunicargli quanto c’era scritto. Leggi il resto
Fiamme nel Montana: la ribellione di Sword Bearer
A cura di Anna Maria Paoluzzi
La fine di settembre preannunciava un nuovo, freddo inverno nella riserva Crow del Montana. Le giornate si accorciavano sempre di più e, già intorno alle sette di sera, il sole iniziava a calare infreddolito dietro le montagne.
Quel venerdì 30 settembre 1887, l’agente degli Absaroka Henry Williamson e sua moglie, seduti nella veranda della loro residenza, erano così presi dai loro sforzi volti a catturare l’ultimo filo di luce che non prestarono molta attenzione alle grida e al rumore di cavalli in corsa proveniente dalla zona opposta dell’agenzia. Il giorno dopo era prevista la distribuzione settimanale delle razioni e gli indiani, sempre affamati e pronti a protestare per la scarsità dei beni distribuiti, dovevano evidentemente già aver iniziato a radunarsi intorno ai carri in attesa di essere scaricati. Leggi il resto
La battaglia del Rosebud (17 giugno 1876)
A cura di Sergio Mura
Nel corso dei primi mesi del 1876 fu chiaro a tutti, ad eccezione degli indiani considerati ostili dal governo degli stati Uniti, che si stava muovendo la più grande forza militare contro gli ultimi resistenti delle pianure del nord-ovest.
L’ingiunzione a tutte le bande ancora fuori dagli stretti ambiti delle riserve, a farvi rientro (o ad entrarvi se era la prima volta) abbandonando la vita libera, fu la mossa decisiva.
Una pretesa che considerava solo l’esigenza della gente bianca e del governo americano, ma assai poco rispettosa delle usanze e delle necessità delle tribù indiane.
L’ordine, infatti, fu emanato intimando tempi molto ristretti e imponendo l’obbedienza degli indiani in pochissime settimane, cosa impossibile con l’inverno alle porte. Leggi il resto
La Battaglia di Brice’s Crossroads
A cura di Angelo D’Ambra
Un quadro che illustra la battaglia
Venerdì 10 giugno 1864. Una spedizione nordista partita da Memphis, in Tennessee, con 4.800 fanti e 3.300 cavalieri, sotto il comando del generale di brigata Samuel D. Sturgis, fu sconfitta da una forza confederata di circa 2.000 cavalieri, sotto il comando del maggiore generale Nathan Bedford Forrest. Fu una sconfitta vergognosa per il Nord. Forrest inflisse perdite pesantissime, catturò più di 1.600 prigionieri di guerra, 18 pezzi di artiglieria e quasi 200 carri pieni di armi e rifornimenti. Una volta raggiunto Memphis, Sturgis chiese di essere sollevato dal suo comando. Leggi il resto
Il massacro Kidder in Kansas
A cura di Sergio Mura
Il 1 giugno 1867 l’allora tenente colonnello George A. Custer lasciò Fort Hays, nel Kansas, con circa 1.100 uomini del 7° cavalleria con l’ordine di provvedere a sedare l’insurrezione delle tribù indiane che stava minacciando l’intera area.
Dopo aver pattugliato a nord verso Fort McPherson lungo il fiume Platte – vicino all’attuale North Platte, nel Nebraska – Custer ed i suoi uomini presero a dirigersi a sud verso le forche del fiume Republican, nei dintorni di Benkleman, nel Nebraska. Leggi il resto
La battaglia di Cedar Mountain
A cura di Angelo D’Ambra
Nel 1862 il presidente Abraham Lincoln, provocato dagli oppositori e incalzato dalla stampa che alimentava il malcontento dell’opinione pubblica per la lentezza dell’Army of the Potomac di George McClellan, impegnò il suo esercito nel tentativo di aprire un secondo fronte su Richmond. Il 26 giugno autorizzò la costituzione dell’U.S. Army of Virginia e lo pose sotto il comando del generale John Pope. Pope avrebbe dovuto esercitare ulteriore pressione su Richmond, avanzando da ovest, tuttavia quanto pianificato ebbe degli intoppi: mentre l’U.S. Army of Virginia si muoveva contro Gordonville, in Virginia, nodo ferroviario di vitale importanza per lo spostamento e i rifornimenti delle truppe della Confederazione, il generale sudista Robert E. Lee, alleggerito dopo la sconfitta di McClellan nelle battaglie dei Sette Giorni, divise le sue forze e inviò l’Army of the Valley del generale Stonewall Jackson contro Pope. Leggi il resto