Le guerre Sioux – 6

A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate dell’articolo: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

Mappa 7. L’assedio di Fort Phil Kearny
Nuvola Rossa, influente capo degli Oglala Sioux, si era fortemente opposto ai tentativi americani di costruire forti lungo la pista di Bozeman. Egli si era convinto, da episodi come l’“Affare di Grattan” e la ritorsione del generale Harney, che gli Oglala Sioux non avrebbero più potuto continuare a vivere nella regione del fiume Platte nelle vicinanze di Fort Laramie. Ragion per cui gli Oglala, verso la fine degli anni ’50 del XIX secolo, si spostarono ad ovest, nella piana del fiume Powder, sperando di restare lontani dalle continue migrazioni di Americani. Egli considerava la regione del Powder come l’ultimo rifugio del suo popolo contro quei bianchi invadenti.
Quasi subito dopo che Carrington aveva cominciato la costruzione dei forti sulla Pista Bozeman, cominciarono le ostilità fra i Sioux e l’esercito americano. Carrington concentrava tutte le sue limitate risorse nella costruzione di Fort Kearny; non si curava di condurre operazioni di offensiva e si limitava a reagire alle incursioni indiane con inseguimenti inefficaci. D’altro canto, Nuvola Rossa concentrava la maggior parte del suo impegno in sporadiche azioni di disturbo contro Fort Kearny e il traffico lungo la Bozeman. I suoi guerrieri erano diventati molto abili nel furto del bestiame e nelle minacce contro i gruppi di taglialegna. I Sioux evitavano tutti i rischi non necessari ed evitavano facilmente la maggior parte dei tentativi di inseguimento da parte dell’esercito, cosa che demoralizzava i soldati a causa della loro incapacità di portare gli Indiani ad una battaglia in campo aperto. I guerrieri di Nuvola Rossa rappresentavano anche una costante minaccia di attacco lungo la Pista Bozeman. Le guarnigioni del forte avevano a malapena le risorse per proteggere loro stesse, così gli emigranti viaggiavano lungo pista tutto meno che tranquilli. In sostanza, la pista divenne una strada militare e la maggior parte dei transiti era limitata al traffico militare del trasporto di rifornimenti. La strategia di Nuvola Rossa, di un assedio da distante, aveva negato la scorciatoia per le miniere d’oro del Montana.


Sentiero di Guerra Lakota” – dipinto di James Ayers

Nel mese di novembre Carrington ricevette un piccolo contingente di rinforzi. Questi includevano il capitano (col grado onorario di tenente colonnello) William J. Fetterman e il capitano (grado onorario di maggiore) James Powell, entrambi con esperienza di veterani combattenti nella Guerra Civile. Fetterman, dal carattere molto aggressivo, si accordò subito con altri ufficiali frustrati per spingere Carrington ad un’azione offensiva contro gli Indiani. Sfortunatamente, come molti dei suoi ufficiali al forte, egli non aveva esperienza alcuna di guerra indiana. Nel dicembre 1866 gli Indiani si sentivano incoraggiati dal successo delle loro azioni di disturbo ai forti e decisero di tentare di attirare un distaccamento dell’esercito in un’imboscata. Nello stesso momento Carrington, avendo completato i lavori essenziali nel forte, decise di cominciare le operazioni di offensiva. Aveva pianificato di controbattere alla prossima incursione con un suo attacco a due punte: aveva dato istruzioni al capitano Fetterman di inseguire gli assalitori e spingerli fino al Peno Creek; Carrington stesso avrebbe allora condotto un secondo gruppo di soldati oltre Lodge Trail Ridge e avrebbe tagliato la ritirata ai guerrieri. Il 6 dicembre 1866 gli Indiani attaccarono i carri della legna e Carrington eseguì il piano di contrattacco prestabilito. Nel combattimento che seguì, i tenenti Bingham e Grummond disobbedirono agli ordini, inseguendo un gruppo di Indiani che fungevano da esca e caddero in un’imboscata nella quale trovarono la morte Bingham ed un altro ufficiale. Quel giorno solo la severa disciplina e l’azione tempestiva poste in atto da Fetterman, che avanzò verso il rumore degli spari dei fucili, evitarono una tragedia più grande.


L’assedio al forte – mappa

La schermaglia del 6 dicembre convinse Carrington a sospendere i suoi piani di azioni offensive ed invece a concentrarsi sull’addestramento. I Sioux, al contrario, si sentirono incoraggiati dal successo ottenuto e continuarono a raffinare le loro tecniche di imboscata. Il 19 dicembre essi, con un attacco ai carri della legna, fecero un altro tentativo di indurre un distaccamento militare a cadere in un’imboscata. Il capitano Powell guidò una spedizione di soccorso ma prudentemente evitò di inseguire gli attaccanti. I Sioux pianificarono il loro prossimo attacco per il 21 dicembre.

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