The Dodge City War, c’era anche Doc Holliday?
A cura di Omar Vicari
La Commissione di Pace di Dodge City
Questa fotografia, universalmente nota nella storia della frontiera americana, si riferisce alla cosiddetta Dodge City War (la guerra di Dodge City) nella quale alcuni tra i più famosi pistoleri della frontiera, si schierarono a favore del ritorno in città di Luke Short che era stato precedentemente allontanato dal sindaco Webster a causa di divergenze sulla conduzione dei loro saloon. Quando questi pistoleri arrivarono in città, si sparse il panico tra la popolazione. Venne chiamata la cavalleria a dipanare lo scontro e allora si arrivò a un compromesso che permetteva a Luke Short di riprendere la conduzione del Long Branch Saloon. Tutto questo avveniva nel Giugno del 1883.
Nella foto in questione non appare Doc Holliday e molti anni dopo né Wyatt Earp e né Bat Masterson citarono Doc Holliday come partecipante alla vicenda.
Eppure nei giornali del tempo il nome di Holliday apparve spesso sulle loro cronache in riferimento a quel fatto e questo perché il personaggio Holliday si vendeva bene forte della sua reputazione. La gente alla fine si persuase veramente della sua presenza sulla faccenda della guerra di Dodgec ity.
Ma rimane la domanda: “Holliday che in quel momento si trovava a Leadville in Colorado, poteva aver lasciato il Colorado per trovarsi da quelle parti in Kansas?”
Doc Holliday
Non lo sappiamo, anche se abbiamo una fonte sicura che proverebbe il fatto, ed è quella che raccontò sempre negli anni Alice Earp, la figlia di Newton Jasper Earp , figlio della prima moglie di Nicholas Earp, Abigail Storm Earp, quindi fratellastro di Wyatt.
L a figlia di Newton Earp, a quel tempo una ragazzina di nove anni viveva col padre a Garden City, una cittadina a pochi chilometri ad ovest di Dodge City.
Ella raccontò che un pomeriggio (siamo nell’anno 1883 o forse 1884) vide arrivare due persone a cavallo a casa del padre. Appena scesi da cavallo, la ragazzina riconobbe subito Wyatt lo zio, che a mala pena la salutò entrando in casa per parlare col padre, mentre l’altro uomo restò fuori con lei.
Alice non riconobbe l’uomo venuto assieme allo zio. Quell’uomo le sorrise e le chiese se poteva sedere vicino a lei. Lei rispose di si e i due iniziarono a parlare tra loro del più e del meno come si fa tra persone che si conoscono.
Alice rimase incantata dall’interesse che mostrava per lei e dalle maniere gentili di quell’uomo che non aveva mai visto. Alla fine l’uomo le chiese se poteva assentarsi per pochi minuti dicendole che sarebbe tornato al più presto. L’uomo inforcò il suo cavallo e scomparve dalla vista della bambina. Sicura del suo ritorno lei aspettò.
Poco tempo dopo l’uomo riapparve consegnando ad Alice una bambola coi suoi complimenti e un largo sorriso. Quando alcuni minuti dopo lo zio Wyatt uscì dalla casa dopo aver parlato con suo padre, Alice li vide andare via a galoppo sui loro cavalli.
Allora il padre tenendo la mano sulla spalla della bambina mentre guardava il fratello allontanarsi disse che l’uomo che era stato così gentile con lei altri non era che il famoso Doc Holliday.
Alice rimase affascinata da quel personaggio che non conosceva e questo per l’interesse che aveva mostrato nei suoi confronti. Negli anni a venire ella mostrò sempre con orgoglio a tutti la bambola ricevuta sostenendo sempre che quell’uomo era veramente Doc Holliday, una persona gentile in contrasto al freddo comportamento di suo zio Wyatt. Lo stesso comportamento ricordato anni dopo da Billy Hattich che lo aveva conosciuto a Tombstone.