Bill Doolin, i Dalton e la tragedia di Coffeyville
A cura di Omar Vicari
Bill Doolin con i Dalton – clicca per INGRANDIRE
Quando si parla dei fuorilegge del vecchio West, un posto di tutto rispetto va riservato a quegli uomini che cavalcarono la frontiera nel Territorio Indiano e nell’Oklahoma in genere. Furono questi i posti dove si concentrarono le bande più pericolose e temerarie allo stesso tempo. Erano tutti ladri di cavalli, razziatori di bestiame, assassini e assaltatori di treni.
Le loro azioni resero L’Oklahoma il territorio più malfamato e insicuro negli ultimi anni di fine secolo. Nessuna banda a quel tempo raggiunse, in imprese criminose, la fama della banda Doolin.
Bill Tilghman, uno dei tre guardiani del giudice Parker, giustamente definì Bill Doolin il re dei banditi dell’Oklahoma.
Michael “Mack” Doolin a cinquanta anni era un vedovo mezzadro con tre figlie ed un figlio quando nel 1850 partì dalla contea di Newton (Arkansas) per la contea di Johnson dopo la morte della sua prima moglie. Si sposò in seconde nozze con Artemina Beller e nel 1858 nacque William “Bill” Doolin seguito dalla sorella Tennesee nel 1859.
Nel 1860 il padre acquistò una piccola fattoria sul Big Piney Creek a circa trenta miglia dall’odierna città di Clarksville. In questo posto Bill e i suoi fratelli trascorsero la loro adolescenza.
Quando nel 1865 il padre morì, Bill aiutò la madre nelle faccende della fattoria ancora per diversi anni, ma nel 1881, a ventitre anni, vagliate le opportunità per gente come lui desiderosa di un lavoro, decise di spostarsi all’ovest. Seppure giovane, era già esperto nel tiro con la pistola e con il fucile, per cui non ebbe nessun problema ad essere assunto come aiutante nel trasporto delle merci in partenza per Caldwell vicino la frontiera con il Kansas. Qui, nel 1882, fece l’incontro con Oscar D. Halsell, un allevatore texano che possedeva l’ “HH“ ranch sul fiume Cimarron, tredici miglia ad est dell’odierna Guthrie (Oklahoma).
Il fiume Cimarron in un passaggio spettacolare
Doolin lavorò per Oscar Halsell e suo fratello aiutandoli nella costruzione del corral e nelle riparazioni delle strutture del ranch. Sebbene non sapesse né leggere né scrivere, con l’aiuto di Halsell Bill riuscì a gestire anche i libri del ranch. I due uomini avevano rispetto l’uno dell’altro e Halsell considerava Doolin una persona del tutto affidabile. Dopo il terribile inverno del 1882-83 che decimò intere mandrie, i fratelli Halsell tornarono nel Texas allo scopo di comprare nuovo bestiame. Essi possedevano ranch diversi sul fiume Cimarron, ma Doolin lavorò per tutti e due con lo stesso impegno.
L’Oklahoma odierna non ha nulla oggi che possa ricordare quella del 1880. Non esistevano terre coltivate in quella zona conosciuta col nome di “Texas Panhandle” e tutto il Territorio Indiano era un insieme di foreste selvagge. La sezione centrale del territorio che sarebbe in seguito diventata l’insieme delle contee di Kingfisher, Logan, Canadian, Oklahoma e Cleveland dopo la vendita delle terre nel 1889, era considerata “terra non assegnata”. Vi pascolavano numerose mandrie ed il territorio era considerato il paradiso degli allevatori, vista la gran quantità di corsi d’acqua e la lussureggiante vegetazione. Nel 1888 il governo impose agli allevatori di sgombrare quelle terre perché nella primavera del 1889 ci sarebbe stata la vendita delle stesse in favore dei coloni.
Come conseguenza, i fratelli Halsell spostarono le loro mandrie, ma Doolin non volle seguirli preferendo accasarsi per diversi mesi presso il ranch “Bar X Bar“ vicino l’agenzia Pawnee alla confluenza dei fiumi Arkansas e Cimarron. Nell’inverno del 1888, Doolin lavorò per la Wyeth Cattle Company distinguendosi tra i vari cowboy per la tranquillità e l’attaccamento al lavoro.
La grande corsa alle terre libere dell’Oklahoma del 22 Aprile 1889 cambiò le prospettive degli allevatori e dei loro cowboy. Gli allevatori dovettero sgombrare le terre in favore dei coloni che si apprestavano a edificare quei pascoli e la conseguenza di questo fu che molti cowboy si ritrovarono sulla strada senza un lavoro. Bill Doolin fu uno di questi.
Oklahoma Land Rush del 1889
Tom Waggoner, un allevatore del Texas, si assicurò dei diritti di pascolo in una parte del Territorio Indiano a nord-est di Tulsa e il nuovo insediamento prese il nome di “3-D“ ranch. Assieme ad altri cowboys, al ranch arrivò anche Bill Doolin accompagnato da Bill Blake, alias Tulsa Jack.
Doolin rimase al “3-D“ sino al 1890. Lavorò ancora per Halsell durante l’inverno del 1890-91 dopo di ché preferì tornare al lavoro del cowboy presso i vecchi amici del ranch “Bar X Bar“.
E’ impossibile raccontare la vita di Bill Doolin senza parlare dei fratelli Dalton della cui banda Doolin fece per l’appunto parte. I membri componevano tutti un’unica banda sotto la guida di Bob Dalton sino al disastro di Coffeyville, dopo il quale fu Doolin ad assumerne il comando. Tutti i componenti avevano più o meno la stessa età e tutti erano cowboy il cui lavoro aveva risentito delle conseguenze dell’apertura dei territori dell’Oklahoma.
Il bandito Bob Dalton
I fratelli Dalton non erano diventati da subito dei fuorilegge. La famiglia, partita dal Missouri, si era spostata dapprima in Colorado, poi nel Kansas, quindi nel Territorio Indiano spinta dalle difficoltà causate dalla guerra civile. Componevano la famiglia il padre James Lewis Dalton e la madre Adeline Lee Younger sorella del colonnello Henry Younger (padre di Cole, Jim e Bob Younger, compagni di Frank e Jesse James). C’erano poi quindici figli di cui dieci maschi e cinque femmine.
La madre governava la famiglia con mani di ferro. Non voleva assolutamente che i suoi figli imboccassero la strada dei cugini Younger e infatti per un breve periodo essi servirono la legge come Deputy Marshals. Il più vecchio dei fratelli, Frank Dalton, era Deputy Marshal presso il tribunale di Fort Smith nel Teritorio Indiano. Il 27 Novembre 1887 in uno scontro con la banda Dixon, Frank Dalton fu ucciso. Da più parte i fratelli furono incoraggiati a prendere il posto di Frank.
Grat Dalton che si era spostato in California assieme al fratello Bill, tornò nel Territorio Indiano e proseguì il lavoro del fratello. Bob Dalton fu Deputy Marshal presso il tribunale federale di Wichita (Kansas). Emmett aveva solo sedici anni quando il fratello Frank moriva nello scontro con la banda Dixon, ma non perdeva occasione di far parte dei gruppi organizzati per la caccia ai fuorilegge.
Emmett comunque oltre a far questo, lavorava anche al “Bar X Bar“ ranch come cowboy e fu qui che strinse amicizia con alcuni membri della futura banda. Si legò a Bill Doolin e a William St. Power, alias Bill Powers, alias Tom Evans. Conobbe Charlie Pierce, George Newcombe, Charlie Bryant e Richard “Dick” Broadwell, alias Texas Jack, alias John Moore.
Non si conosce molto di Bill Powers se non il fatto che venne dal Texas al seguito di una mandria proveniente da un ranch sul fiume Pecos.
Ancora Bill Dalton
Dick Broadwell veniva da una prominente famiglia vicino Hutchinson (Kansas). All’apertura del territorio dell’Oklahoma, rivendicò la proprietà di una fattoria della zona. Conobbe una giovane donna proprietaria di una fattoria attigua alla quale fece una proposta di matrimonio. La donna, fingendo di accettare, gli propose di vendere entrambe le proprietà e di seguirla a Fort Worth (Texas) dove poi scomparve regolarmente con il denaro. A Broadwell non restava che tornare presso il “Bar X Bar” ranch vicino l’agenzia Pawnee.
Charlie Pierce veniva dal Missouri dove aveva alcuni conti in sospeso con la giustizia.
George Newcombe, conosciuto come Bitter Creek Newcombe, veniva da Fort Scott nel Kansas.
Charlie Bryant veniva dalla contea di Wise nel Texas. Egli aveva una macchia nera sulla guancia causata da una bruciatura da polvere da sparo ed era perciò conosciuto come “Black-Faced Charlie”.
Durante il servizio nelle forze di polizia di Osage, Bob Dalton fu accusato della vendita illegale di wiskey per cui fu costretto a dimettersi. Anche Grat ebbe dei guai con la giustizia e di conseguenza venne allontanato per condotta sconveniente.
Nel Luglio del 1890 Bob, Grat e Emmett Dalton furono addirittura accusati di furto di cavalli vicino Claremore (Territorio Indiano) e di aver rivenduto gli stessi nel Kansas. Annusato il pericolo, Bob e Emmett lasciarono il Territorio Indiano per spostarsi in California e raggiungere il fratello Bill. Grat invece fu arrestato e spedito in prigione. Rilasciato per mancanza di indizi, lasciò anch’egli il Territorio Indiano per raggiungere i fratelli in California.
Nella notte del 6 febbraio 1891 il treno della Southern Pacific Rail Road fu rapinato presso Alila (California). I Dalton furono accusati della rapina. Ancora una volta Bob e Emmett furono costretti a lasciare lo stato mentre Grat venne arrestato. Bob e Emmett fecero ritorno nel Territorio Indiano e subito ripresero i contatti con Charlie Bryant e Bitter Creek Newcombe coi quali rapinarono un treno a Wharton nel maggio del 1891. Subito dopo la rapina, Charlie Bryant cadde ammalato e in conseguenza di ciò fu trasportato da un medico a Hennessy (Oklahoma). In città Bryant non sfuggì all’occhio del Deputy Marshal Ed Short che lo arrestò nell’albergo in cui si stava riprendendo dal suo malanno. A Hennessy non esistevano celle in cui sistemare il fuorilegge, per cui il Deputy fu costretto a portare Bryant in treno sino alla prigione federale di Wichita.
Durante il tragitto Bryant fece un disperato tentativo di fuga nel quale riuscì a procurarsi una pistola. Con quella cominciò a sparare contro Short che rispose al fuoco. Sia il fuorilegge che il Deputy morirono centrati entrambi dai rispettivi colpi. La successiva rapina ad un treno avvenne a Leliaetta vicino Wagoner in Oklahoma. Con Bob e Emmett c’erano Bitter Creek Newcombe, Bill Powers, Dick Broadwell, Charlie Pierce e Bill Doolin. Nella notte del 15 settembre 1891, essi fermarono il treno e lo rapinarono ricavandone un bottino di 2500 dollari.
Lavoratori della Southern Pacific Rail Road
Intanto in California, il 3 luglio 1891, una giuria trovava Grat Dalton colpevole della rapina al treno di Alila. Mentre era in attesa della sentenza, il 18 settembre Grat riusciva a scappare di prigione.
Tornato in Oklahoma, Grat si riuniva ai suoi fratelli. Alla fine di maggio del 1892, ai fratelli Dalton si univano Newcombe, Powers, Broadwell e Doolin col progetto di una nuova rapina a un treno.
Il primo di giugno del 1892 nei pressi della stazione di Red Rock, il gruppo al completo si appostò e attese l’arrivo del treno. Quando il treno entrò in stazione, i fuorilegge, intuendo che le vetture avessero qualcosa di strano all’interno, decisero all’istante di ritirarsi in buon ordine. All’improvviso però si accorsero di un secondo treno che entrava in stazione e allora senza perdere tempo salirono su questo e cominciarono a rapinarlo. A lavoro terminato i fuorilegge si resero conto di quanto fossero stati esatti i loro sospetti. Il primo treno infatti, era pieno di funzionari di polizia a protezione di una somma di 70.000 dollari della Sac & Fox Company. Sfortunatamente per loro, nell’attacco al secondo treno i banditi riuscirono a racimolare soltanto 50 dollari.
Il 14 luglio 1892 la banda fece la sua ultima rapina a un treno nei pressi di Adair in Oklahoma.
Il treno era pieno di guardie armate, ma i banditi furono talmente lesti e silenziosi nel loro lavoro che i poliziotti non si accorsero neppure della rapina che in pratica stava avvenendo sotto i loro occhi. Dopo la rapina di Adair i fuorilegge si separarono e andarono ognuno per la propria strada.
Bill Doolin
Con la legge alle calcagna, i Dalton progettarono di compiere un’ultima rapina con lo scopo di avere abbastanza soldi per lasciare il paese.
Il piano, ambizioso, prevedeva di rapinare due banche nella stessa città e nel medesimo istante, tale da soddisfare sia il bisogno di denaro che la vanità di poter essere ricordata come la prima banda capace di un’azione del genere. I cugini Younger non erano mai arrivati a tanto.
La scelta cadde su Coffeyville (Kansas) e le due banche erano la Condon National Bank e la First National Bank.
La mattina del 5 ottobre 1892 cinque membri della banda, Bob, Grat, Emmett, Bill Powers e Dick Broadwell cavalcarono sino a Coffeyville. Entrati in città, lasciarono i loro cavalli in un vicolo vicino le due banche, quindi si divisero in due gruppi. Grat Dalton, Bill Powers e Dick Broadwell attraversarono la strada ed entrarono nella Condon National Bank, mentre Bob e Emmett Dalton si affrettarono verso la First National Bank. Le cose cominciarono subito a mettersi male poiché i banditi vennero riconosciuti da alcuni cittadini e l’allarme venne di conseguenza lanciato. La strada si riempì di gente e molti corsero a casa a rifornirsi di armi. Nella First National, Bob e Emmett si fecero consegnare qualche migliaio di dollari, poi, facendosi scudo coi cassieri, mossero verso la porta. Appena fuori, furono accolti da una scarica di fucileria, per cui ripiegarono all’interno della banca.
Coffeyville
Per loro fortuna trovarono aperta la porta posteriore e poterono cosi uscire con il bottino infilato in un sacco. Alla Condon Bank, Grat, Powers e Broadwell furono meno fortunati. In quel momento l’orologio segnava le nove e quarantadue e il cassiere disse che quella della banca era una cassaforte a tempo, che si sarebbe aperta soltanto alle nove e quarantacinque. I fuorilegge pagarono con la vita quei tre minuti di ritardo. Un colpo dall’esterno fracassò i vetri e ferì Broadwell ad un braccio.
Fu in quel momento che Grat sentì sparare la pistola di Bob per tre volte consecutive: era il segnale della ritirata. I tre fuorilegge uscirono dalla banca accolti da una grandinata di proiettili e in quel inferno di fuoco cercarono di guadagnare i cavalli. Intanto Bob e Emmett, usciti dalla First National andarono a scontrarsi, nella confusione più totale, con un tale che cercava di sbarrare loro la strada.
Bob gli scaricò addosso il winchester e lo uccise sul colpo. Poi, mentre correva verso i cavalli, Bob vide due uomini verso i quali nutriva del rancore; si fermò, li prese di mira e li uccise entrambi.
Con la stessa determinazione riuscì a ferire gravemente anche il cassiere della banca che nel frattempo era uscito in strada armato di un fucile. Nel vicolo Bob e Emmett incontrarono gli altri, tutti incolumi ad eccezione di Broadwell ferito ad un braccio. I fuorilegge stavano per montare in sella quando una scarica di proiettili li investì in pieno. Il cavallo di Powers venne abbattuto e Bob Dalton venne sbalzato di sella. In quel momento entrò nel vicolo lo sceriffo Charmes T. Connelly con le pistole in pugno, ma Grat Dalton fu più veloce e lo uccise col suo winchester.
Grat Dalton
Nel frattempo John J. Kloher, uno stalliere che aveva fama di gran tiratore, si era portato dietro la staccionata alla quale i banditi avevano legato i cavalli. Bob Dalton lo vide e lo prese di mira, ma Kloher fu più veloce e lo colpì allo stomaco. Grat vide il fratello cadere e tentò allora di colpire Kloher, ma lo stalliere anche questa volta si dimostrò più veloce. Grat crollò a terra colpito da un proiettile nel collo. Bill Powers, balzato sul cavallo di Grat, venne anche lui raggiunto da una pioggia di proiettili e cadde morto con la faccia nella polvere. Broadwell, a sua volta, incappò in una scarica di fucileria nei pressi del vicolo e rotolò di sella crivellato di colpi.
Emmett, l’unico dei Dalton ancora incolume, con un gesto disperato, sotto una pioggia di proiettili, tentò di recuperare il corpo di Bob. Nel farlo venne colpito a entrambe le braccia e solo allora lasciò cadere il corpo del fratello. Nel medesimo istante, la scarica di una doppietta nelle gambe lo fece rotolare nella polvere. La battaglia era finita e quando i cittadini di Coffeyville cominciarono a uscire dai loro nascondigli, uno spettacolo apocalittico si presentò ai loro occhi. Cinque banditi giacevano nella polvere e quattro erano morti. Dispersi qua e la c’erano i cadaveri di quattro cittadini e le carcasse di quattro cavalli. Il winchester di Kloher aveva abbattuto tre fuorilegge, Bob, Grat e Powers mentre Broadwell era stato ucciso dalla scarica di fucileria della cittadinanza.
Bill Powers, Bob Dalton, Grattan Dalton, Dick Broadwell
La folla cominciò a radunarsi attorno ai corpi dei Dalton e dei loro compagni e quello che successe poi fu l’epilogo di una tragedia in cui ciò che restava dei corpi di quei poveretti veniva preso come macabro trofeo da mostrare un giorno ai propri nipoti. Vennero tagliati ciocche di capelli, pezzi di vestiti e quant’altro. I cadaveri vennero fotografati, mentre Emmett, il solo sopravvissuto, venne portato in albergo e curato. Dopo alcuni giorni, però, la folla cominciò a parlare di linciaggio e solo l’intervento di Kloher e del vice sceriffo salvarono la vita del fuorilegge. Emmett venne processato e condannato ai lavori forzati a vita. Tuttavia dopo quattordici anni di buona condotta, ottenne il perdono e venne rilasciato. Sposò Julia Johnson, la donna che l’aveva atteso per tanti anni e con lei si trasferì a Hollywood in California. Scrisse le sue memorie, “ When the Dalton rode”, dalle quali naturalmente venne tratto un film. Incassò i diritti d’autore e con quel denaro mise su un’impresa di costruzioni. Morì nel 1937, ricco e ormai stimato dalla società.
La tragedia dei Dalton comunque non finì quel maledetto giorno a Coffeyville, ma continuò nel destino della madre, sopravvissuta ai suoi ragazzi e in quello dell’altro fratello, Bill Dalton.
Bill era infatti un membro rispettato del parlamento californiano e sebbene avesse superato con successo il periodo di crisi seguito alla notte in cui Grat si era rifugiato in casa sua, ferito, dopo l’assalto al treno della Southern Pacific, la tragedia di Coffeyville lo costrinse a dimettersi.
Emmett Dalton
Deluso, tornò in Oklahoma; tentò un’azione legale contro la cittadinanza di Coffeyville per il modo barbaro col quale erano stati trattati i suoi fratelli dopo la morte, ma venne coperto di ridicolo.
Sempre più deluso e depresso, contattò Bill Doolin che nel frattempo aveva raccolto la leadership della banda. Per quanto riguarda la rapina, alcuni storici sostengono la presenza di un sesto uomo quel giorno a Coffeyville. Lo stesso Heck Thomas sostenne questa tesi. Probabilmente un sesto uomo c’era, rimasto nell’ombra nel vicolo a custodire i cavalli. Era forse Bill Doolin il sesto uomo o forse il fuorilegge per qualche saggia ragione aveva deciso di non partecipare alla rapina?
La leggenda vuole che il futuro capobanda, sentendo odore di bruciato, adducesse la scusa del cavallo azzoppato e si tirasse fuori all’ultimo minuto.
Con la morte dei Dalton, Bill Doolin prese il controllo della banda. Incluso se stesso, erano ancora vivi cinque membri della banda e il 12 ottobre 1892 spedì un messaggio alla cittadinanza di Coffeyville con il quale prometteva vendetta. La gente fu presa dal panico quando si seppe che il treno a Caney nel Kansas era stato assalito da quattro uomini mascherati. Ognuno pensò che i responsabili fossero i componenti della nuova banda formata da Doolin.
Bill Doolin era ora il leader di una propria banda che comprendeva oltre a Newcombe e Pierce anche Oliver “ Ol” Yantis e Rchard “Little Dick” West.
Alla prima rapina messa a segno a Spearville (Kansas) contro la banca locale, la banda racimolò un bottino di 4.500 dollari. La stampa locale riportò che “Little Dick” West galoppò su e giù per la strada principale del paese urlando e sparando verso le case seminando il terrore tra la gente.
A cose fatte, la banda si separò per confondere il gruppo degli inseguitori e pochi giorni dopo “Ol” Yantis venne sorpreso presso la fattoria della sorella a Orlando, a nord di Guthrie (Oklahoma), da una squadra composta da Heck Thomas, Chris Madsen, Tom Houston e Chalk Beeson sceriffo della contea di Ford (Kansas). Il bandito venne ucciso all’alba nell’attacco alla fattoria.
Heck Thomas
Verso la fine dell’anno, Doolin pensò di infoltire la banda chiamando alcune vecchie conoscenze del “ 3-D “ ranch. All’appello risposero Bill Blacke (alias Tulsa Jack), Richard Clifton (alias Dynamite Dick), George Waightman (alias Red Buck) e William “Little Bill” Raidler. Al gruppo si aggiunse anche Bill Dalton, un uomo praticamente distrutto dalla tragedia dei fratelli che non aveva più nulla da perdere e da chiedere alla vita.
Dalla primavera del 1893 la banda si sarebbe rivelata come una delle più efficienti organizzazioni operanti sul territorio degli Stati Uniti negli ultimi anni di fine secolo. Fu anche in quella primavera che Bill Dooln si sposò con Edith Ellsworth, figlia di un predicatore, con la quale si stabilì a Ingalls (Oklahoma). Probabilmente Edith sapeva già della vita di Doolin e per questa ragione tenne segreto il loro matrimonio. Ebbero un solo figlio, Jay Doolin, che più tardi avrebbe preso il nome del patrigno, il colonnello Samuel Meek.
Per il regalo di matrimonio, nel giugno 1893, i banditi pensarono bene di rapinare il treno a Cimarron (Kansas). Inseguiti, Doolin si prese un proiettile nella gamba sinistra, una ferita che gli procurò un’andatura claudicante e che avrebbe giocato un ruolo nella sua cattura alcuni anni dopo.
Dopo la rapina al treno di Cimarron, entrarono a far parte della banda anche due ragazze incontrate casualmente ad una festa da ballo: Annie Mc Doulet (alias Cattle Annie) e Jennie Stevens (alias Little Britches). Cattle Annie si era completamente infatuata di Red Buck per il quale, a suo dire, avrebbe fatto qualsiasi cosa. L e due ragazze non partecipavano agli scontri armati, ma avevano soltanto il compito della custodia dei cavalli o quello dello smercio del whiskey.
Attorno all’estate del 1893 un ragazzo di diciannove anni, Roy Daughery (alias Arkansas Tom Jones) si unì alla banda. Sfortunatamente per lui, la legge stringeva il cerchio attorno ai banditi in modo sempre più serrato, ragion per cui la sua presenza non sarebbe durata a lungo.
Il primo settembre 1893 alcuni Deputies, accortisi della presenza della banda a Ingalls, tentarono di organizzare un’imboscata. John Hixon, il marshal al comando dell’operazione fece sistemare i suoi uomini in posizioni strategiche in modo da impedire la fuga dei fuorilegge. Bitter Creek Newcombe che forse annusava qualcosa, si mise a camminare sospettoso verso la stalla. Il Deputy Dick Speed lo prese di mira e cominciò a sparare verso il bandito. Arkansas Tom, seppure malato, dalla sua stanza d’albergo riuscì a colpire il Deputy. Nella battaglia che seguì, tre poliziotti furono uccisi come pure due innocenti cittadini. Furono feriti Doolin, Newcombe, un cittadino e Arkansas Tom venne catturato. Il resto della banda riuscì a fuggire. Nel gennaio del 1894 il Marshal Bill Tilghman riuscì a trovare i fuorilegge per puro caso. Egli non stava neppure cercando la banda Doolin, ma semplicemente era sulle tracce di alcuni razziatori di bestiame. Mentre stava cavalcando infreddolito assieme ad un collega, si accorse del fumo proveniente da una casa dietro un cumulo di neve. La temperatura era rigida e Tilghman voleva passare la notte sotto qualcosa che lo riparasse.
Nell’entrare si rese conto che la stanza era buia; non poteva scorgere chi c’era dentro, ma sentiva una tensione spasmodica attorno a se. Con calma chiese ad un uomo seduto vicino l’entrata le indicazioni per arrivare al ranch di Bill Dunn, un nascondiglio per fuorilegge e spacciatori di whiskey. La risposta dell’uomo fu sgarbata e Tilghman, ringraziando, uscì. Una volta fuori, prontamente estrasse le sue pistole aspettando che qualcosa succedesse. Dall’interno non ci fu nessuna reazione e allora Tilghman fece cenno al suo collega di allontanarsi poiché la casa era certamente piena di fuorilegge. La mattina successiva , Tilghman tornò con dei rinforzi, ma dei banditi non c’era più traccia. L’uomo che la sera prima aveva risposto in modo scortese, era ora felice di vedere i poliziotti. Egli spiegò a Tilghman che era stato costretto a comportarsi in quel modo per salvare loro la vita. Dall’uomo che risultò poi essere lo stesso Bill Dunn, Tilghman apprese che dentro la baracca c’erano otto fuorilegge compresi Doolin, Bill Dalton, Red Buck, Bitter Creek Newcombe e Bill Raider. Tilghman apprese anche che Red Buck avrebbe voluto ucciderlo all’istante, ma che Bill Doolin si era opposto all’uccisione del marshal in quella maniera.
Bill Tilghman
Dopo questo episodio, il 23 gennaio 1894 la banda assalì una banca a Pawnee (Oklhoma) e subito dopo una stazione ferroviaria a Woodward (Oklahoma).
Il primo aprile 1894 Bill Dalton e Bitter Creek si scontrarono con il deputy Bill Carr a Sacred Heart (Oklahoma), mentre in maggio Doolin, Pierce, Tulsa Jack, Dynamite Dick, Red Buck, Raidler e West assalirono la banca di Southwest City in Missouri. Nello scontro venne ferito un bandito, un cittadino venne ucciso e tre vennero feriti. La banda che aveva rischiato una seconda Coffeyville, si dileguò con 15.000 dollari.
Doolin ad un certo momento considerò che la banda era probabilmente troppo ampia, che strutturata a quel modo attirava troppa attenzione su se stessa. Quindi pensò di dividerla in piccoli gruppi. Bill Dalton allora si staccò da essa per formare una sua banda a parte.
Il 23 maggio 1894 Bill assieme a Jim Wallace, Jim Knight, Big Asa Knight e George Bennett assalirono la First National Bank a Longview (Texas). Nello scontro rimasero uccisi Bennett e un cittadino mentre altri tre furono feriti. La carriera di Bill Dalton come capobanda non durò molto perché l’otto giugno 1894 venne sorpreso e ucciso presso Ardmore (Oklahoma) dal Deputy Lawson Hart.
Il 3 aprile 1895 la banda Doolin assalì il Rock Island Train vicino Dover (Oklahoma). Nello scontro che seguì la rapina, Tulsa Jack Blake venne ucciso dai poliziotti guidati da Chris Madsen.
Il corpo di Tulsa Jack
La banda stava cominciando a perdere i suoi componenti e il cerchio della legge si stava stringendo sempre più attorno al suo capo.
Il primo luglio 1895 toccò a Bitter Creek e Charlie Pierce. Essi furono sorpresi e uccisi mentre dormivano presso il ranch di Bill Dunn. Bill Dunn assieme ai suoi cugini John e Dal portarono vigliaccamente i corpi dei due fuorilegge a Guthrie e intascarono la taglia di 5.000 dollari.
A questo punto, Doolin cominciò seriamente a pensare di arrendersi alla legge. Per tre volte si offrì al marshal Evett Nix in cambio di una sentenza clemente e per tre volte l’offerta venne rifiutata.
Non avendo altra scelta pensò allora di riunirsi all’amico Little Dick West che nel frattempo era fuggito nel Nuovo Messico.Little Dick era destinato ad avere la carriera più lunga come fuorilegge.
Appena sedicenne aveva trovato lavoro come cowboy in Texas nel 1881. Passato alle dipendenze di Oscar Halsell, era diventato un buon amico di Bill Doolin e nel 1892 era diventato un membro effettivo della banda. Nel momento in cui la banda cominciò a dividersi, Little Dick si spostò verso ovest trovando impiego nei pascoli della contea di Socorro nel Nuovo Messico.Questa era stata la terra degli Apache di Victorio soltanto venti anni prima, la stessa terra che aveva visto le scorribande di Massai e di Apache Kid in più di una occasione. In quel territorio selvaggio, un vero paradiso per i fuorilegge, Doolin rimase per qualche settimana.
Intanto nel settembre del 1895 Bill Tilghman riuscì a ferire e catturare Little Bill Raidler vicino Pawhuska. Il bandito fu trovato colpevole per la rapina al Rock Island Train presso Dover e per questo condannato a dieci anni di lavori forzati.
Il corpo di Little Dick
Doolin nel frattempo, sentendo nostalgia della famiglia, lasciò il Nuovo Messico. Egli era ora il padre di un bambino di due anni e volentieri avrebbe lasciato il suo stile di vita per un poco di tranquillità. Tilghman, saputo che Doolin era tornato nella zona del Territorio Indiano, si mise sistematicamente alla sua ricerca. Dopo aver vagato per il Texas e il Territorio Indiano, Tilghman si fermò a Burden, una cittadina a circa trenta miglia da Arkansas City (Kansas), dove pare si trovasse la moglie con il figlio. Tilghman si fermò alcuni giorni spiando i movimenti della donna nella speranza di vedere apparire il fuorilegge. Per caso venne a sapere che il medico di Burden, che non conosceva il bandito, aveva curato Doolin per i suoi reumatismi consigliandogli le terme di Eureka Springs in Arkansas.
Il 15 gennaio 1896 Tilghman individuò Doolin che usava ora lo pseudonimo di Tom Wilson, lo stesso nome col quale era conosciuto a Burden. Tilghman riuscì ad arrestare Doolin e a portarlo a Guthrie (Oklahoma) senza far ricorso alle armi.
Mentre Tilghman portava Doolin in carcere, altri Deputies erano sulle tracce di Red Buck.
Poco si conosce della vita di Red Buck se non il fatto che , una volta nella banda Doolin, era conosciuto per essere più velenoso di un serpente a sonagli. Nell’autunno del 1890 venne arrestato da Heck Thomas, ma riuscì a scappare di prigione e a riunirsi ai suoi compagni. Uccideva per il solo gusto di farlo e probabilmente avrebbe ucciso anche Tilghman nella capanna di Bill Dunn se non fosse intervenuto Doolin. Egli venne ucciso il 4 marzo 1896 presso Arapaho (Oklahoma). Il suo corpo venne legato ad un asse di legno e fotografato.
Dinamite Dick Clifton venne arrestato a Paris (Texas) nel giugno del 1896 per vendita illegale di whiskey. Venne portato a Guthrie in Oklahoma dal Marshal Frank Canton ( per inciso lo stesso che ebbe una parte fondamentale nell’assassinio di Nathan Champion e Nick Rae nella guerra della contea di Johnson nel Wyoming del 1892). Appena otto giorni dopo, Doolin e Dynamite Dick riuscirono a evadere dal carcere. Il marshal Heck Thomas, confidando che Doolin stesse tornando dalla famiglia, cercò di individuarlo sulla strada che portava a Lawson (Oklahoma) dove viveva la moglie con il figlio. Il 24 agosto 1896 Heck Thomas lo sorprese mentre a cavallo e con un winchester in mano percorreva un tratto deserto di strada alla periferia di Lawson. Il marshal gli intimò di arrendersi, ma Doolin, in un estremo tentativo di difesa aprì il fuoco. Il gruppo guidato da Thomas rispose al fuoco con una scarica di fucileria che spezzò la vita del fuorilegge. Più tardi, ad un attento esame, si poterono contare sul corpo del bandito le tracce di almeno una ventina di proiettili. Il cadavere venne sistemato ed esibito a Guthrie e finalmente sepolto nel Summit View Cemetery a Guthrie (Oklahoma). Dynamite Dick visse soltanto due mesi in più.
Il corpo di Bill Doolin
Dopo la fuga dalla prigione, egli si incontrò con Litte Dick West col quale continuò a rubare qua e là prima di unirsi alla banda di Al Jennings. Questi assieme al fratello Frank aveva riunito una banda il cui operato consistette in due rapine ai treni praticamente fallite, mentre un terzo tentativo fruttò la misera somma di sessanta dollari a testa. L’intera banda venne arrestata poco tempo dopo dallo sceriffo Bud Ledbetter. Dinamite Dick che assieme a West si era staccato dalla tragicomica banda Jennings, venne comunque intercettato e ucciso da Heck Thomas nei pressi di Checotah il 7 novembre 1896. Diciotto mesi più tardi Heck Thomas, Bill Tilghman, William Forrest ed altri Deputies riuscirono a portarsi sulle tracce di Little Dick West che nel frattempo lavorava nel ranch Fitzgerald vicino Guthrie. I poliziotti circondarono il ranch e il fuorilegge cadde sotto il fuoco degli agenti l’8 aprile 1898. Il suo corpo venne fotografato e poi seppellito accanto a Bill Doolin nel Summit View Cemetery a Guthrie. Arkansas Tom Daugherty fu l’unico membro del Wild Bunch a vivere. Ritenuto colpevole per la faccenda di Ingalls, venne condannato a cinquanta anni di galera e quando qualche anno dopo venne messo in libertà condizionata, ottenne un lavoro come commesso grazie all’intervento di Bill Tilghman. Più tardi gestì un ristorante e fu anche contabile, un lavoro procuratogli dall’ex marshal Evett Nix. Purtroppo ritornò sulla strada del crimine e nel 1924 venne ucciso in uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine a Joplin nel Missouri. Con Tom Daugherty se ne andava l’ultimo degli “Oklahombres”. Heck Thomas se ne era già andato qualche tempo prima nel 1912. Bill Tilghman venne ucciso nel 1924 a Cromwell (Oklahoma) da un agente federale completamente ubriaco. Il solo Chris Madsen sarebbe vissuto ancora per molto tempo sino al 1944.
Si era in piena seconda guerra mondiale e gli Stati Uniti stavano per lanciare la loro prima bomba atomica su Giappone. Il West era davvero lontano.