Il fucile Winchester 1897 a pompa

A cura di Gian Carlo Benedetti

Il primo fucile a canna liscia con funzionamento a pompa o “slide action” prodotto dalla Winchester fu il Modello 1893, ennesimo parto del grande inventore John Moses Browning (Brev. Nr, 441.390 del 25 Novembre 1890). In verità non fu il primo fucile del genere a comparire nel mercato nordamericano poiché esisteva sin dal 4 aprile 1882 il brevetto nr. 255894 rilasciato al noto Cristopher M. Spencer ed a Sylvester H. Roper. Si trattava dello Spencer-Roper Mod. 1882 offerto nei calibri 12 e 10 con cartucce a polvere nera poi migliorato nel Mod. 1886.
Pur avendo un peculiare sistema di armamento, l’otturatore oscillava sopra e sotto la culatta, l’arma ebbe un certo successo che però non scongiurò nel 1889 la bancarotta della gloriosa Spencer Repeating Arms, peraltro poi acquisita dalla Winchester con operazione di killeraggio industriale della possibile concorrenza. Comunque il brevetto dell’arma fu acquisito dal noto mercante di “militaria” di New York Francis Bannerman IV che continuò a produrla come Bannerman Mod. 1890 e quindi Mod. 1896.

Rispettivamente pump action Spencer Roper Mod. 1882 e 1886 e Bannerman Mod. 1890 e 1896. Gli esemplari delle due produzioni si distinguono solo per la lunghezza del manicotto di armamento.

E’ bene comunque precisare che un sistema “Pump Action” ma su carabine a canna rigata era dal 1884 in commercio con il Colt Lightining Rifle ideato dal prolifico inventore Andrew Burgess. Il nome “lightining” derivava dalla fulminea cadenza di fuoco manovrando la slitta col grilletto tirato. Per inciso Colt “Lightining” è anche il nome commerciale ma non ufficiale del revolver a doppia azione Mod. 1877 in calibro 38.

Rifle Colt Lightining prodotto dal 1884 al 1904 in vari calibri e configurazioni in poco meno di 90 mila esemplari.

La Winchester produsse inizialmente lo shotgun Mod. 1893 a pompa in calibro 12 sino al 1897 data in cui ne rafforzò la chiusura per l’uso delle nuove cartucce caricate a polvere infume.

Winchester Mod. 1893 a pompa con canna liscia cal. 12 lunga 30 pollici. Era disponibile anche da 32 pollici oppure con canna da 20 pollici per uso di polizia denominata “riot gun”.

Azione del Winchester Mod. 1893 in apertura. L’arretramento del manicotto sgancia e fa arretrare, tramite l’asta di armamento, l’otturatore dopo averne abbassato il blocco di chiusura oscillante verso il basso.

Non si tratta del primo shotgun a ripetizione della ditta che ne stava producendo dal 1887 uno a leva sempre su progetto del genio mormone.

Winchester Mod. 1887/1901 a leva e canna liscia e caricatore tubolare offerto in calibro 10 o 12. Il Mod. 1887 fu prodotto in 64.855 esemplari ed il migliorato Mod 1901 in 13.550.

Il sistema di chiusura del Winchester Mod. 1893 e dell’identico Mod. 1897 sono simili al surrichiamato Spencer Roper del 1882 e pertanto Francis Bannerman, che ne aveva rilevato i diritti, nell’ottobre del 1894 intentò un azione legale per violazione di brevetto contro J.M. Browning ma nel giugno 1896 la corte rigettò l’istanza.
Il Winchester Mod. 1897 è in definitiva un Mod. 1893 migliorato ed irrobustito per l’uso della polvere infume, sempre col caratteristico cane esterno, caricatore tubolare con 5 o 6 colpi e privo del disconnettitore. Ciò significa che può sparare “quasi” a raffica manovrando velocemente la pompa con grilletto premuto, come il citato Colt Lightining di A. Burgess. Come il modello da cui deriva funziona con otturatore a blocco oscillante comandato dal manicotto collegato con una astina di armamento.
L’M. 1897, a differenza dell’M. 1893 ha sistemi di sicurezza tra cui quelli che impediscono lo sparo in caso di imperfetta chiusura e per la manovra con la cartuccia in canna. Tutti i “pump action” moderni hanno un funzionamento simile pur se aggiungono il “disconnetitore” che interrompe la catena di scatto impedendo lo sparo successivo se non si rilascia prima il grilletto.
Inoltre hanno due astine di armamento invece di una sola.

Panoplia di Winchester M. 1897 versione da caccia.

Winchester 1897 con otturatore aperto.

Il Mod. 1897 prosegue dalla matricola cui era pervenuto il Mod. 1893 partendo quindi da 34150 per giungere alla importante cifra di 1.024.701. Fu un best seller ed un arma iconica amata dagli statunitensi certamente usata nel crepuscolo del Far West ma soprattutto durante il proibizionismo. Era talmente apprezzata che la sua produzione continuò anche dopo l’uscita del più moderno Mod. 12 con cane interno. La produzione cessò nel 1957. Superfluo aggiungere che ancora oggi ne vengono prodotte copie anche da noi. La stessa Winchester pochi anni or sono aveva promesso di rimetterla in produzione.
Originariamente era prodotto solo nel “solid frame” e nel calibro 12 ma nell’aprile del 1898 fu introdotto il calibro 20 e la versione “take down” detta “C” smontabile in due pezzi per facilitarne il trasporto tanto cara agli americani nel primo novecento. La versione di ingresso costava all’epoca 25 dollari che potevano arrivare a 100 nei modelli finemente incisi.
Le configurazioni e gradi offerti erano: Standard Field, Fancy Standard, Special Trap, Pigeon, Brush, Tournement, Riot e Trench Gun. Il Riot con la canna da 20 pollici era adatto per uso di polizia e guardiani delle prigioni mentre il Trench Gun fu usato dai militari quale “ripulitore di trincee” durante la Prima Guerra Mondiale tenendo presente che il mitra Thompson fu adottato solo a conflitto terminato. Trovò impiego in versione “take down” pure nella Seconda Guerra Mondiale e nei conflitti di Corea e Vietnam.

Il Trench Gun è facilmente identificabile per il copricanna in metallo traforato, l’innesto della baionetta M. 17 ed il marchio militare “US” con bomba fiammeggiante. Si tratta della versione oggi più ricercata dai collezionisti e consta che dei mercanti disonesti abbiano trasformato dei Riot in Trench Gun.

Soldati USA che si allenano col M. 1897 Trench Gun.

Winchester M. 1897 Riot Gun.

Il Trench Gun durante la Prima Guerra Mondiale fu denunciato dal Governo Tedesco come arma disumana a causa della cartuccia spezzata e quindi asseritamente in violazione dei trattati. Minacciarono gli USA di fucilare in loco ogni soldato trovato in possesso del trench Gun.
Ben strana considerazione quella umanitaria in un conflitto in cui si fece largo uso di mitragliatrici e gas letali.

Come già detto l’arma è iconica ed è stata immortalata anche in vari film di azione.

William Holden nella memorabile sparatoria finale in “Wild Bunch” (1969) di Sam Peckinpah.

Burt Lancaster con Riot Gun M. 1897 nel film “I Professionisti” del 1969.

“Gli Intoccabili” (1987) di Brian De Palma con profusione di Riot Guns M. 97.

Winchester M. 97 Riot Gun “take down” (o Mod. “C”) smontato e con finitura militare parkerizzata.

Due armi famose vendute in asta nel 2012: un “Tommy Gun” (130 mila dollari) ed un Winchester 1897 Riot Gun (80 mila dollari) appartenuti a Bonnie Parker e Clyde Barrow.

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