I francesi e il commercio delle pellicce nel Seicento

A cura di Angelo D’Ambra

Samuel de Champlain
Nel 1607, Samuel de Champlain e Pierre du Gua de Monts poterono consegnare al re di Francia una perfetta mappatura di tutta la costa nordorientale. L’anno seguente Champlain tornò a risalire il San Lorenzo, fondando la città di Quebec. Fu allora che tutto cambiò nel commercio delle pellicce.
Champlain si inserì con astuzia nella discordia tra tribù native, tessendo una fitta rete di trame e relazioni interessate al fine di garantirsi un continuo approvvigionamento di pellicce. Affiancò, poi, la coalizione degli innu, meglio noti come montagnais, degli algonchini e degli uroni in un attacco contro i mohawk nella valle del fiume Richelieu. Leggi il resto

Kit Carson, leggenda del west

A cura di Federico Boggio Merlo

Kit Carson – clicca per INGRANDIRE
Uomo di frontiera, cacciatore di pellicce, soldato e guida, Christopher Carson, meglio noto come Kit Carson, è uno dei grandi eroi del vecchio West. Agli inizi del XIX secolo Carson era un leggendario uomo delle montagne e commerciante del sud-ovest americano, e si era guadagnato un’ottima reputazione per il suo commercio di pelli e per le sue eccezionali qualità di guida lungo le piste selvagge dal New Mexico alla California. Leggi il resto

Difficoltà e fallimenti nel commercio delle pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Il commercio delle pellicce
Far fortuna con la caccia al castoro non era cosa semplice. Molti persero soldi facendo dei clamorosi buchi nell’acqua. Il capitano Benjamin L. E. Bonneville, partito con centodieci uomini da Fort Osage, dopo aver ottenuto un congedo di due anni dall’esercito, tentò la fortuna inoltrandosi verso le Montagne Rocciose per cacciare. Viaggiò attraverso il South Pass e, all’incrocio tra Horse Creek e il Green River, fondò una rozza fortificazione cui diede il suo nome. La abbandonò al primo invero e spostò il suo accampamento sul fiume Salmon, dove fu costruito un secondo Fort Bonneville. Divise i suoi uomini e li inviò in spedizioni di caccia in quei territori, ma solo il gruppo capeggiato da Joseph Reddeford Walker tornò con un buon numero di pellicce. Leggi il resto

La Hudson’s Bay Company e i suoi rivali

A cura di Angelo D’Ambra

Un posto di scambio per cacciatori e trapper
Nel 1787 varie piccole compagnie canadesi e numerosi mercanti scozzesi di Montreal costituirono la Northwest Fur Company (NFC) facendo affari nell’area del Lago Athabasca e presentandosi subito come pericolosi competitori per gli interessi della HBC. Dal 1783 al 1820 la North West Company ebbe la meglio sui rivali ed esercitò la sua influenza da Montréal al Pacifico. Al suo culmine aveva oltre centoquindici forti e avamposti tutti legati in una rete di rifornimenti e trasporti, ma la vera forza era data dai suoi uomini. Leggi il resto

La Hudson’s Bay Company

A cura di Angelo D’Ambra

Commercio di pellicce ad un posto di scambio della compagnia
L’Inghilterra, dopo il trattato di Saint-Germain-en-Laye, si era ritrovata padrona del commercio di pellicce del New England. L’intera regione della Baia di Fundy era sotto il controllo britannico. Molto, ma poco, rispetto alle entrate che le pellicce canadesi garantivano alla Francia. La vera ascesa degli inglesi era iniziata con la fondazione della Hudson’s Bay Company. Leggi il resto

La spedizione di Lewis e Clark e il commercio di pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Visita ad un villaggio indiano
Episodio cardine nella storia dei cacciatori di pellicce è una delle più grandi avventure della storia nordamericana. Parliamo della spedizione di Lewis e Clark, la prima a raggiungere il Pacifico via terra. Fu un pericolosissimo viaggio di tredicimila chilometri, andata e ritorno, da St. Louis, lungo i fiumi Ohio e Missouri sino alle Montagne Rocciose e poi nelle acque del Columbia per arrivare all’oceano. Leggi il resto

Strage nella prateria: caccia ai bisonti (1870-1884)

A cura di Franco Fissore
“Da una distanza stimata di un’ottantina di yards sparai due colpi nei polmoni al più vicino in quell’enorme branco, un maschio di dimensioni spavantose. Sembrò muoversi appena, poi inarcò il dorso e abbassò violentemente la testa soffiando sangue dalle narici, traballò un poco e cadde giù.
Neppure la metà di quelli sdraiati lì attorno si alzò, al rumore degli spari… e nemmeno allarmati più di tanto. Leggi il resto

Il commercio delle pellicce in Nord America

A cura di Pietro Costantini

Immagine dal Museum of the Mountain Man – Pinedale – Wyoming
A nord dell’attuale Messico, il vasto territorio degli Stati Uniti e del Canada venne tutto esplorato, vennero combattute guerre, e culture indiane distrutte nella ricerca di pelli di castoro e pelli di bisonte. Nonostante il commercio europeo di pellicce comprenda un’ampia varietà di animali da pelliccia, gli uomini di montagna e i rendez vous sono praticamente sinonimo di castoro. La stragrande maggioranza delle pelli di castoro venivano inviate in Inghilterra per fare cappelli. Leggi il resto

Come la Hudson’s Bay Company cambiò la vita dei nativi

A cura di Angelo D’Ambra

Per il reperimento di pellicce, gli inglesi della Hudson’s Bay Company si affidarono ai nativi. Volevano prevenire l’insorgere di contrabbando e la concorrenza tra società indipendenti e scelsero di concentrare tutto nelle mani degli indiani. A procacciarsi le pellicce non dovevano più essere gli europei, ma i cacciatori nativi e costoro avrebbero poi dovuto raggiungere le stazioni commerciali della compagnia per consegnare la merce.
I nativi, esperti nel catturare animali e nel lavorarne le pellicce, si dedicarono con solerzia a quest’attività durante tutto l’invero, quando i manti dei castori sono più folti, per rivendere le pellicce agli europei in primavera. Leggi il resto

Dai coureurs des bois ai trapper

A cura di Angelo D’Ambra

I coureurs des bois
In Europa il manto dei castori era estremamente ricercato e apprezzato. La moda dei cappelli aveva portato, all’alba del XVI secolo, all’estinzione di questi animali e, tuttavia, la domanda di pellicce restava alta. Fu il Nuovo Mondo a rispondere ai mercati e così prese inizio quella “corsa alle pellicce” che finì col rappresentare una delle più energiche spinte all’esplorazione ed alla colonizzazione del Nord America. Una vicenda che solcò tre secoli e consegnò alla storia cacciatori animati da fiero spirito d’avventura, abituati a vivere all’aria aperta, in dispregio agli agi, usi a guadagnarsi da vivere in un solo modo: piazzare trappole. Leggi il resto

Pagina successiva »