Come la Hudson’s Bay Company cambiò la vita dei nativi

A cura di Angelo D’Ambra

I commerci della Hudson’s Bay Company
Per il reperimento di pellicce, gli inglesi della Hudson’s Bay Company si affidarono ai nativi. Volevano prevenire l’insorgere di contrabbando e la concorrenza tra società indipendenti e scelsero di concentrare tutto nelle mani degli indiani. A procacciarsi le pellicce non dovevano più essere gli europei, ma i cacciatori nativi e costoro avrebbero poi dovuto raggiungere le stazioni commerciali della compagnia per consegnare la merce. Leggi il resto

I francesi e il commercio delle pellicce nel Cinquecento

A cura di Angelo D’Ambra

Scambi commerciali operati dai francesi
La storia del commercio delle pellicce in Nord America affonda le sue radici nel Cinquecento, quando il francese Jacques Carier sbarcò per la prima volta nel Nuovo Mondo. Sperava di trovare grandi ricchezze come aveva fatto Hernan Cortes, invece andò incontro ad una grande delusione. Tra il 1534 ed il 1542, esplorò il fiume San Lorenzo e non trovò affatto oro, ma solo rocce, foreste e villaggi nativi. Eppure riuscì ad individuare qualcosa destinato a rivelarsi altrettanto importante. Lo colpirono quelle enormi quantità di folte e morbide pellicce di lontra, visone, martora e volpe che i nativi cedevano volentieri in cambio di coltelli e pentole. Leggi il resto

La distruzione delle mandrie di bisonti


Pellicce di bisonti accatastate
Le ferrovie (ben dopo il 1860), con gli enormi campi di lavoro che le circondavano, facevano fuggire i bisonti, rendendo stabile la separazione delle mandrie a nord e sud del Platte.
Il continuo attraversamento delle piste e l’utilizzo intenso dei treni, tra l’altro, inducevano ad una caccia spietata dei capi rimasti in zona, al fine di nutrire i pionieri ed i lavoranti che a migliaia costruivano le nuove tratte ferroviarie.
Pascoli che potevano essere considerati remoti divennero in breve tempo a portata di molte tasche: bastava pagare un biglietto di treno. Cacciatori e curiosi ricercavano le mandrie di bisonti per farsi fotografare a fianco ad un grosso maschio appena ucciso. Leggi il resto

Kit Carson, leggenda del west

A cura di Federico Boggio Merlo

Kit Carson – clicca per INGRANDIRE
Uomo di frontiera, cacciatore di pellicce, soldato e guida, Christopher Carson, meglio noto come Kit Carson, è uno dei grandi eroi del vecchio West. Agli inizi del XIX secolo Carson era un leggendario uomo delle montagne e commerciante del sud-ovest americano, e si era guadagnato un’ottima reputazione per il suo commercio di pelli e per le sue eccezionali qualità di guida lungo le piste selvagge dal New Mexico alla California. Leggi il resto

I francesi e il commercio delle pellicce nel Seicento

A cura di Angelo D’Ambra

Samuel de Champlain
Nel 1607, Samuel de Champlain e Pierre du Gua de Monts poterono consegnare al re di Francia una perfetta mappatura di tutta la costa nordorientale. L’anno seguente Champlain tornò a risalire il San Lorenzo, fondando la città di Quebec. Fu allora che tutto cambiò nel commercio delle pellicce.
Champlain si inserì con astuzia nella discordia tra tribù native, tessendo una fitta rete di trame e relazioni interessate al fine di garantirsi un continuo approvvigionamento di pellicce. Affiancò, poi, la coalizione degli innu, meglio noti come montagnais, degli algonchini e degli uroni in un attacco contro i mohawk nella valle del fiume Richelieu. Leggi il resto

Difficoltà e fallimenti nel commercio delle pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Il commercio delle pellicce
Far fortuna con la caccia al castoro non era cosa semplice. Molti persero soldi facendo dei clamorosi buchi nell’acqua. Il capitano Benjamin L. E. Bonneville, partito con centodieci uomini da Fort Osage, dopo aver ottenuto un congedo di due anni dall’esercito, tentò la fortuna inoltrandosi verso le Montagne Rocciose per cacciare. Viaggiò attraverso il South Pass e, all’incrocio tra Horse Creek e il Green River, fondò una rozza fortificazione cui diede il suo nome. La abbandonò al primo invero e spostò il suo accampamento sul fiume Salmon, dove fu costruito un secondo Fort Bonneville. Divise i suoi uomini e li inviò in spedizioni di caccia in quei territori, ma solo il gruppo capeggiato da Joseph Reddeford Walker tornò con un buon numero di pellicce. Leggi il resto

La Hudson’s Bay Company e i suoi rivali

A cura di Angelo D’Ambra

Un posto di scambio per cacciatori e trapper
Nel 1787 varie piccole compagnie canadesi e numerosi mercanti scozzesi di Montreal costituirono la Northwest Fur Company (NFC) facendo affari nell’area del Lago Athabasca e presentandosi subito come pericolosi competitori per gli interessi della HBC. Dal 1783 al 1820 la North West Company ebbe la meglio sui rivali ed esercitò la sua influenza da Montréal al Pacifico. Al suo culmine aveva oltre centoquindici forti e avamposti tutti legati in una rete di rifornimenti e trasporti, ma la vera forza era data dai suoi uomini. Leggi il resto

La Hudson’s Bay Company

A cura di Angelo D’Ambra

Commercio di pellicce ad un posto di scambio della compagnia
L’Inghilterra, dopo il trattato di Saint-Germain-en-Laye, si era ritrovata padrona del commercio di pellicce del New England. L’intera regione della Baia di Fundy era sotto il controllo britannico. Molto, ma poco, rispetto alle entrate che le pellicce canadesi garantivano alla Francia. La vera ascesa degli inglesi era iniziata con la fondazione della Hudson’s Bay Company. Leggi il resto

La spedizione di Lewis e Clark e il commercio di pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Visita ad un villaggio indiano
Episodio cardine nella storia dei cacciatori di pellicce è una delle più grandi avventure della storia nordamericana. Parliamo della spedizione di Lewis e Clark, la prima a raggiungere il Pacifico via terra. Fu un pericolosissimo viaggio di tredicimila chilometri, andata e ritorno, da St. Louis, lungo i fiumi Ohio e Missouri sino alle Montagne Rocciose e poi nelle acque del Columbia per arrivare all’oceano. Leggi il resto

Strage nella prateria: caccia ai bisonti (1870-1884)

A cura di Franco Fissore
“Da una distanza stimata di un’ottantina di yards sparai due colpi nei polmoni al più vicino in quell’enorme branco, un maschio di dimensioni spavantose. Sembrò muoversi appena, poi inarcò il dorso e abbassò violentemente la testa soffiando sangue dalle narici, traballò un poco e cadde giù.
Neppure la metà di quelli sdraiati lì attorno si alzò, al rumore degli spari… e nemmeno allarmati più di tanto. Leggi il resto

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