Difficoltà e fallimenti nel commercio delle pellicce

A cura di Angelo D’Ambra

Il commercio delle pellicce
Far fortuna con la caccia al castoro non era cosa semplice. Molti persero soldi facendo dei clamorosi buchi nell’acqua. Il capitano Benjamin L. E. Bonneville, partito con centodieci uomini da Fort Osage, dopo aver ottenuto un congedo di due anni dall’esercito, tentò la fortuna inoltrandosi verso le Montagne Rocciose per cacciare. Viaggiò attraverso il South Pass e, all’incrocio tra Horse Creek e il Green River, fondò una rozza fortificazione cui diede il suo nome. La abbandonò al primo invero e spostò il suo accampamento sul fiume Salmon, dove fu costruito un secondo Fort Bonneville. Divise i suoi uomini e li inviò in spedizioni di caccia in quei territori, ma solo il gruppo capeggiato da Joseph Reddeford Walker tornò con un buon numero di pellicce. Leggi il resto

Jedediah Smith, scopritore di piste e trapper

A cura di Sergio Mura

Il grande Jedediah Smith è rimasto giustamente nella memoria della storia del west come il più famoso scopritore di piste, trapper, guida e persino buon partner di ben due aziende commerciali impegnate nel commercio e nei traffici collegati alle pellicce.
Fu grazie a queste peculiarità che Jedediah Smith ebbe modo e opportunità di esplorare lande che ai suoi tempi erano perlopiù sconosciute, oltreché considerate pericolose, nello Utah e più in generale nel West. Leggi il resto

L’Hubbell Trading Post

A cura di Angelo D’Ambra

Hubbell Trading Post (Hubbell è seduto)
Lorenzo Hubbel nacque nel 1853 a Pajarito, nel New Mexico. Era figlio di James Lawrence Hubbell, nativo del Vermont, i cui genitori erano inglesi, e Juliana Gutierrez, figlia di un’antica e orgogliosa famiglia pioniera spagnola. Visse tra i mormoni dello Utah da cui poi scappò in seguito ad una colluttazione, fu curato dai Paiute e poi finì a vivere tra gli Hopi. Prima di dedicarsi al commercio lavorò come traduttore per l’esercito e poi acquistò quello che sarebbe diventato l’Hubbell Trading Post nel 1878. Leggi il resto

Il trading post di James Bordeaux

A cura di Sergio Mura


Una spettacolare vista del trading post
Il piccolo e caratteristico trading post (stazione commerciale) di cui vi parliamo in questo articolo prende il nome da James Bordeaux, un commerciante molto attivo nel traffico di pelli di bufalo, di pellicce e di pony con gli indiani a partire dagli anni ’30 del XIX secolo. La postazione commerciale si trovava nelle vicinanze di Fort Laramie ed era stato interamente costruito nel 1837 e affidato a Bordeaux che ne fece uso per gli scambi con gli indiani Sioux del Nebraska nord-occidentale che portavano le loro merci sopracitate per scambiarle con perline, coperte, pistole e persino whisky. Leggi il resto

I trading post, avanguardie della frontiera

A cura di Pietro Costantini


Un trading post della Hudson Bay Company

Il termine trading post fa in particolare riferimento a quelle strutture che nel Nord America del XVII e XVIII secolo erano situate lungo le rotte commerciali ed in modo particolare in luoghi di frontiera o scarsamente abitati per commerciare o barattare beni con le popolazioni native.
Il trading post, nato con finalità puramente commerciali, finì per svolgere nel tempo anche un ruolo sociale, sia ai fini dell’integrazione fra colonizzatori e popolazioni native, sia in quanto punto di incontro e aggregazione per lo scambio di notizie sulle evoluzioni politiche ed anche militari. Leggi il resto

Mercanti di tappeti navajo

A cura di Angelo D’Ambra

Oltre a Lorenzo Hubell altre figure di commercianti bianchi concorsero al successo della tessitura navajo. Ricordiamo anzitutto Clinton Neal Cotton, l’uomo che trasformò la coperta in tappeto!
Clinton Neal Cotton divenne socio di Hubbell.
Cotton nacque il 12 aprile 1859 in una fattoria nel centro dell’Ohio. Adulto si diresse verso ovest e divenne un operatore telegrafico per la ferrovia. A Gallup, dove finì a lavorare, fece amicizia con Juan Lorenzo Hubbell che all’epoca era già proprietario del Pueblo Colorado Trading Post. Tre anni dopo i due erano in affari e restarono soci sino a quando Cotton aprì un suo negozio a Gallup, nel New Messico, a quasi 50 miglia da Ganado. Leggi il resto

Nunaga, di Duncan Pryde

A cura di Angelo D’Ambra

Duncan Pryde con i suoi cani da slitta in Canada
“Nunaga” è una storia vera e biografica ambientata nel Grande Nord negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. E’ la storia dello scozzese Duncan Pryde, un racconto di vita che ha dell’incredibile, dell’avventuroso, forse del folle.
A diciotto anni, con alle spalle tre di servizio nella marina mercantile e poi un tranquillo impiego alla Singer, Pryde si presentò in un ufficio della Compagnia della Baia di Hudson e si fece assumere. Leggi il resto

La seconda battaglia di Adobe Walls, mito e verità

A cura di Paolo Brizzi da un articolo di Mike Venturino

Adobe Walls, 1874 – clicca per INGRANDIRE
Il 27 Giugno 1874 un’orda di guerrieri delle tribù delle pianure meridionali attaccò all’alba un posto commerciale localizzato nel Texas Panhandle, ma furono respinti da solo ventotto uomini bianchi e da una donna. Si pensa normalmente che il motivo della vittoria dei bianchi sia da attribuire al fatto che essi erano cacciatori di bisonti armati coi migliori fucili a lunga gettata del tempo. Leggi il resto

Il trading post di Jean Louis Légaré

A cura di Sergio Mura

Il trading post di Jean Louis Légaré
Il famoso Jean-Louis Légaré era un mercante franco-canadese e uno dei membri fondatori di Willow Bunch, una comunità della regione del Saskatchewan in Canada. Una parte della sua fama la si deve anche all’attività di scambi commerciali praticata presso il suo omonimo trading post di frontiera. E tra gli scambi del trading post una grandissima notorietà la conquistarono quelli sviluppatisi con i Sioux di Toro Seduto, a quei tempi in esilio nella “Terra della Nonna” (così gli indiani chiamavano il Canada con riferimento alla Regina inglese, ndr).
Légaré nacque a Saint-Jacques, in Quebec (Canada), il 25 ottobre 1841 e abbastanza giovane, nel 1866, partì alla ricerca di un lavoro redditizio. Leggi il resto

I trading post

A cura di Michele de Concilio


Un vecchio trading post

Agli inizi del XXIX secolo le grandi compagnie inviarono spedizioni su per la valle del Platte a caccia di castori e altri animali ricercati per la loro pelliccia pregiata. In breve tempo le tremende avversità che questi pionieri incontrarono assunsero proporzioni gigantesche. Prima della costruzione di trading post in numero soddisfacente, la loro vita era una continua lotta per la sopravvivenza, dato che le compagnie non erano in grado di far arrivare sufficienti provviste negli insediamenti più lontani. Il fucile era perciò l’unico mezzo per rifornirsi di cibo. Leggi il resto