Strage nella prateria: caccia ai bisonti (1870-1884)

A cura di Franco Fissore
“Da una distanza stimata di un’ottantina di yards sparai due colpi nei polmoni al più vicino in quell’enorme branco, un maschio di dimensioni spavantose. Sembrò muoversi appena, poi inarcò il dorso e abbassò violentemente la testa soffiando sangue dalle narici, traballò un poco e cadde giù.
Neppure la metà di quelli sdraiati lì attorno si alzò, al rumore degli spari… e nemmeno allarmati più di tanto. Leggi il resto

Il bisonte americano

A cura di Angelo D’Ambra

Il maestoso bisonte americano
Al principio del Novecento, restavano due mandrie selvagge di bisonti, una nell’area canadese dell’Athabasca e un’altra nel Parco Nazionale di Yellowstone. Il Canada aveva emanato delle leggi per la protezione di questi animali già nel 1882, affidando il loro rispetto alle armi della Polizia a Cavallo del Nord-Ovest. Gli Stati Uniti avevano fatto altrettanto, portando i bovidi nello Yellowstone, sotto la protezione delle autorità federali, ma con risultati deludenti. Il bracconaggio sembrava inarrestabile e i censimenti indicavano appena milleseicento esemplari esistenti nel 1904. Leggi il resto

La distruzione delle mandrie di bisonti


Pellicce di bisonti accatastate
Le ferrovie (ben dopo il 1860), con gli enormi campi di lavoro che le circondavano, facevano fuggire i bisonti, rendendo stabile la separazione delle mandrie a nord e sud del Platte.
Il continuo attraversamento delle piste e l’utilizzo intenso dei treni, tra l’altro, inducevano ad una caccia spietata dei capi rimasti in zona, al fine di nutrire i pionieri ed i lavoranti che a migliaia costruivano le nuove tratte ferroviarie.
Pascoli che potevano essere considerati remoti divennero in breve tempo a portata di molte tasche: bastava pagare un biglietto di treno. Cacciatori e curiosi ricercavano le mandrie di bisonti per farsi fotografare a fianco ad un grosso maschio appena ucciso. Leggi il resto

Gli indiani a caccia del bisonte

A cura di Gaetano Della Pepa
Link dello speciale sui bisonti e gli indiani: 1) I bisonti, 2) Gli indiani e la conoscenza del bisonte, 3) Gli indiani a caccia del bisonte, 4) L’utilità del bisonte, 5) I mantelli di pelle di bisonte, 6) Ritualità della caccia al bisonte
La caccia al bisonte era per gli Indiani un’attività legata alla vita stessa dal momento che la sopravvivenza dipendeva completamente da questo animale. Nello stesso tempo era una competizione, una prova di coraggio e di abilità a cui ci si preparava fin da piccoli.
Quando gli studi erano terminati, per il piccolo indiano diventato adulto, arrivava il giorno degli esami: l’aula era la prateria e l’esaminatore il bisonte.
Catlin diceva: “I poveri bisonti sono perseguitati dal loro nemico, l’uomo, durante tutto l’anno e nei mille modi escogitati per ucciderli. Leggi il resto

La danza del bisonte dei Mandan


La danza del bisonte
C’erano tempi in cui i bisonti ricoprivano letteralmente porzioni enormi delle grandi pianure americane, fornendo cibo, coperte e tanto altro agli indiani che dalla caccia dipendenvano per la propria sussistenza.
E finchè le mandrie dei bisonti erano libere di vagare senza essere disturbate nelle loro imperscrutabili migrazioni agli indiani non mancava nulla. Talvolta, però, per motivi inspiegabili, i bisonti si allontanavano dai loro percorsi tradizionali e lasciavano a “bocca asciutta” le tribù indiane. Quando i Mandan restavano senza cibo, con il rischio della carestia davanti le tende, ogni uomo, dopo averla controllata, tirava fuori dalla casa di terra la sua maschera (la pelle di una testa di bisonte con le corna e tutto) che era obbligato a tenere sempre pronta per questa cerimonia. Leggi il resto

Buffalo Bill

A cura di Sergio Mura
Buffalo BillNel 1867, quando fu assunto dalla Union Pacific Railroad, la società che per volontà del presidente Abramo Lincoln stava realizzando la ferrovia transcontinentale che avrebbe collegato New York a San Francisco in otto giorni, Buffalo Bill aveva solo vent’anni e tutti lo conoscevano ancora come William Cody. Per sfamare i milleduecento operai impegnati nella grande opera, la società costruttrice aveva pensato di attingere all’imponente risorsa di bisonti che pascolavano liberamente per le praterie. La scelta della persona a cui affidare l’incarico fu presa in poche ore. Leggi il resto

Il tramonto del bisonte e il rifiuto del cambiamento

A cura di Pietro Costantini

Delegazione Brulé a Washington nel 1870. Da sinistra Quick Bear, Spotted Tail, Swift Bear e Yello
Nel 1867 quasi tutti i Sioux avevano un solo interesse: commerciare con i bianchi, vendere i mantelli di bisonte che si ammucchiavano da circa tre anni, in cambio di fucili, munizioni, coperte, pentole e altre merci. Per questo motivo, nonostante Nuvola Rossa fosse l’unico a comprendere l’importanza della contrattazione da posizioni di forza per far finire la guerriglia che viene chiamata con il suo nome, i Sioux furono ben contenti di firmare il Trattato di Laramie del 1868. Leggi il resto

La seconda battaglia di Adobe Walls, mito e verità

A cura di Paolo Brizzi da un articolo di Mike Venturino

Adobe Walls, 1874 – clicca per INGRANDIRE
Il 27 Giugno 1874 un’orda di guerrieri delle tribù delle pianure meridionali attaccò all’alba un posto commerciale localizzato nel Texas Panhandle, ma furono respinti da solo ventotto uomini bianchi e da una donna. Si pensa normalmente che il motivo della vittoria dei bianchi sia da attribuire al fatto che essi erano cacciatori di bisonti armati coi migliori fucili a lunga gettata del tempo. Leggi il resto

I cacciatori di bisonti e la fine delle grandi mandrie

A cura di Sergio Mura

Cacciatori di bufali in azione
Non vi è tragedia che non venga ricordata con una frase, un gesto o un’immagine che in qualche modo ne sintetizzi lo spirito sciagurato.
E così, anche per la caccia al bisonte – iniziata come semplice necessità di uomini di frontiera, indiani o bianchi, e poi terminata con il quasi totale sterminio di quegli animali e la fine della vita libera delle tribù indiane – vogliamo partire con una frase:
“Lasciate che li uccidano, li scuoino e li vendano fino allo sterminio del bufalo, in quanto questo è l’unico modo per portare una pace duratura e consentire alla civiltà di avanzare”. Generale Philip Sheridan Leggi il resto

Lo sterminio dei bisonti

A cura di Sergio Mura


Nel 1871, in un giorno particolarmente caldo di fine settembre, William “Buffalo Bill” Cody era con un gruppo di facoltosi newyorkesi su una collina erbosa nei pressi del fiume Platte, nel Nebraska. Erano lì per una battuta di caccia che per i ricconi dell’est doveva suonare come avventurosa, pur non riservando alcun rischio. Ad appena due miglia di distanza da loro c’erano sei enormi bestioni color marrone, i bisonti.
Buffalo Bill era già una leggenda della frontiera, e le sue gesta (assolutamente improbabili e perlopiù inventate di sana pianta o, perlomeno, gonfiate fino all’inverosimile) venivano narrate in romanzi da dieci centesimi, i “dime novel”. Leggi il resto

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