La danza del bisonte dei Mandan
La danza del bisonte
C’erano tempi in cui i bisonti ricoprivano letteralmente porzioni enormi delle grandi pianure americane, fornendo cibo, coperte e tanto altro agli indiani che dalla caccia dipendenvano per la propria sussistenza.
E finchè le mandrie dei bisonti erano libere di vagare senza essere disturbate nelle loro imperscrutabili migrazioni agli indiani non mancava nulla. Talvolta, però, per motivi inspiegabili, i bisonti si allontanavano dai loro percorsi tradizionali e lasciavano a “bocca asciutta” le tribù indiane. Quando i Mandan restavano senza cibo, con il rischio della carestia davanti le tende, ogni uomo, dopo averla controllata, tirava fuori dalla casa di terra la sua maschera (la pelle di una testa di bisonte con le corna e tutto) che era obbligato a tenere sempre pronta per questa cerimonia. Leggi il resto
Strage nella prateria: caccia ai bisonti (1870-1884)
A cura di Franco Fissore
“Da una distanza stimata di un’ottantina di yards sparai due colpi nei polmoni al più vicino in quell’enorme branco, un maschio di dimensioni spavantose. Sembrò muoversi appena, poi inarcò il dorso e abbassò violentemente la testa soffiando sangue dalle narici, traballò un poco e cadde giù.
Neppure la metà di quelli sdraiati lì attorno si alzò, al rumore degli spari… e nemmeno allarmati più di tanto. Leggi il resto
Buffalo Bill
A cura di Sergio Mura
Nel 1867, quando fu assunto dalla Union Pacific Railroad, la società che per volontà del presidente Abramo Lincoln stava realizzando la ferrovia transcontinentale che avrebbe collegato New York a San Francisco in otto giorni, Buffalo Bill aveva solo vent’anni e tutti lo conoscevano ancora come William Cody. Per sfamare i milleduecento operai impegnati nella grande opera, la società costruttrice aveva pensato di attingere all’imponente risorsa di bisonti che pascolavano liberamente per le praterie. La scelta della persona a cui affidare l’incarico fu presa in poche ore. Leggi il resto
Il tramonto del bisonte e il rifiuto del cambiamento
A cura di Pietro Costantini
Delegazione Brulé a Washington nel 1870. Da sinistra Quick Bear, Spotted Tail, Swift Bear e Yello
Nel 1867 quasi tutti i Sioux avevano un solo interesse: commerciare con i bianchi, vendere i mantelli di bisonte che si ammucchiavano da circa tre anni, in cambio di fucili, munizioni, coperte, pentole e altre merci. Per questo motivo, nonostante Nuvola Rossa fosse l’unico a comprendere l’importanza della contrattazione da posizioni di forza per far finire la guerriglia che viene chiamata con il suo nome, i Sioux furono ben contenti di firmare il Trattato di Laramie del 1868. Leggi il resto
La seconda battaglia di Adobe Walls, mito e verità
A cura di Paolo Brizzi da un articolo di Mike Venturino
Adobe Walls, 1874 – clicca per INGRANDIRE
Il 27 Giugno 1874 un’orda di guerrieri delle tribù delle pianure meridionali attaccò all’alba un posto commerciale localizzato nel Texas Panhandle, ma furono respinti da solo ventotto uomini bianchi e da una donna. Si pensa normalmente che il motivo della vittoria dei bianchi sia da attribuire al fatto che essi erano cacciatori di bisonti armati coi migliori fucili a lunga gettata del tempo. Leggi il resto
I cacciatori di bisonti e la fine delle grandi mandrie
A cura di Sergio Mura
Cacciatori di bufali in azione
Non vi è tragedia che non venga ricordata con una frase, un gesto o un’immagine che in qualche modo ne sintetizzi lo spirito sciagurato.
E così, anche per la caccia al bisonte – iniziata come semplice necessità di uomini di frontiera, indiani o bianchi, e poi terminata con il quasi totale sterminio di quegli animali e la fine della vita libera delle tribù indiane – vogliamo partire con una frase:
“Lasciate che li uccidano, li scuoino e li vendano fino allo sterminio del bufalo, in quanto questo è l’unico modo per portare una pace duratura e consentire alla civiltà di avanzare”. Generale Philip Sheridan Leggi il resto
Lo sterminio dei bisonti
A cura di Sergio Mura
Nel 1871, in un giorno particolarmente caldo di fine settembre, William “Buffalo Bill” Cody era con un gruppo di facoltosi newyorkesi su una collina erbosa nei pressi del fiume Platte, nel Nebraska. Erano lì per una battuta di caccia che per i ricconi dell’est doveva suonare come avventurosa, pur non riservando alcun rischio. Ad appena due miglia di distanza da loro c’erano sei enormi bestioni color marrone, i bisonti.
Buffalo Bill era già una leggenda della frontiera, e le sue gesta (assolutamente improbabili e perlopiù inventate di sana pianta o, perlomeno, gonfiate fino all’inverosimile) venivano narrate in romanzi da dieci centesimi, i “dime novel”. Leggi il resto
Sharps 1874, il fucile da bisonte
A cura di Massimo Castiglione
Il fucile Sharps 1874
Il fucile Sharps modello 1874 può essere considerato uno dei capisaldi fondamentali fra le armi progettate e costruite negli Stati Uniti, Paese ove ricoprì anche un ruolo storico non trascurabile. I motivi di tanto successo sono facilmente ricordabili: grande affidabilità di funzionamento, buona precisione di tiro, possibilità di impiegare munizioni di potenza tale da permettere la caccia a tutte le specie presenti nel Nord America. Lo Sharps è soprattutto ricordato come il fucile dei cacciatori di bisonti; nell’ultimo quarto del XIX secolo la caccia a questi ungulati nelle pianure dell’Ovest diventò un’attività economica importante che diede lavoro non solo a migliaia di cacciatori professionisti, ma anche a chi faceva lo scuoiatore di pelli o il commerciante. Certo, nel “ciclo di sfruttamento” del bisonte la figura che è entrata nella storia è il cacciatore: romantico personaggio che spesso rischiava la vita, ricordato per i bivacchi notturni mentre fondeva le palle dello Sharps e ne ricaricava le cartucce riempiendo i bossoli di polvere nera. Leggi il resto
Gli indiani e la conoscenza del bisonte
A cura di Gaetano Della pepa
Link dello speciale sui bisonti e gli indiani: 1) I bisonti, 2) Gli indiani e la conoscenza del bisonte, 3) Gli indiani a caccia del bisonte, 4) L’utilità del bisonte, 5) I mantelli di pelle di bisonte, 6) Ritualità della caccia al bisonte
Anche se gli indiani comprendevano abbastanza bene il comportamento del bisonte, alcuni elementi sfuggivano loro. Principale tra questi c’era il problema dei movimenti. A volte i bisonti coprivano le praterie in ogni direzione a perdita d’occhio, ma altrettanto improvvisamente sparivano da una regione, costringendo i cacciatori a lasciare il campo e a cercarli. Alcune tribù credevano che la terra semplicemente li inghiottisse e li risputasse fuori a intervalli irregolari. Anche oggi non sappiamo molto sui movimenti delle mandrie originarie. Leggi il resto
Caccia al bisonte: le testimonianze
A cura di Giovanni De Sio Cesari
Il momento della caccia era un momento di grande gioia e di eccitazione. La caccia al bisonte era una festa grande come lo sono sempre stati i giorni del raccolto delle civiltà agricole. Vediamo nei racconti di Alce Nero alcuni momenti importanti. Vi era tutto un cerimoniale gioioso nell’avvistamento delle mandrie e naturalmente grande onore spettava al cacciatore che li aveva localizzati per primo.
Una delle vedette rispose: “Sapete dove siamo stati? Siamo saliti fino in cima a una collina e abbiamo visto una mandria piccola di bisonti.” Leggi il resto