I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 11
A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.
L’assedio di Fort Henry
Fort Henry era un avamposto americano lungo il fiume Ohio, nel punto dove oggi si trova la cittadina di Wheeling, in West Virginia, in prossimità del confine sud est dello stato dell’Ohio. Il forte era stato fondato nel 1774 e denominato inizialmente Fort Patrick Henry. Aveva un muro di circa 360 metri come perimetro, con una torre di legno a ciascun angolo. Ogni torre aveva feritoie per i moschetti e i fucili ed era collegata alle altre da solide passatoie in legno di quercia e di noce. Negli attacchi e negli assedi quasi tutti i combattenti prendevano posto su queste torri. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 10
A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11.
L’assedio di Bryan Station
I combattimenti continuavano lungo la frontiera occidentale. Con l’aiuto della guarnigione inglese di Fort Detroit, gli Indiani che abitavano a nord del fiume Ohio raddoppiavano i loro sforzi per scacciare i coloni americani fuori dal territorio della West Virginia (che oggi comprende Kentucky e West Virginia). Nel luglio 1782, si tenne un incontro nei villaggi Shawnee vicini alle sorgenti del fiume Mad, nel Territorio dell’Ohio, cui presero parte Shawnee, Delaware, Mingo, Wyandot, Miami, Ottawa, Ojibwa e Potawatomi. Il risultato fu che 150 rangers inglesi, al comando del capitano William Caldwell e circa 1100 guerrieri indiani coordinati dai lealisti della Pennsylvania Alexander McKee, Simon Girty e Matthew Elliot stabilirono di attaccare Wheeling, sul corso superiore dell’Ohio. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 9
A cura di Pietro Costantini
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La Battaglia di Olentangy
Al sorgere del sole del 6 giugno circa 300 Americani avevano raggiunto il villaggio Wyandot abbandonato. Poiché il colonnello Crawford non si trovava, Williamson assunse il comando. Fortunatamente per gli Americani, l’inseguimento dell’esercito in ritirata era male organizzato in quanto Caldwell, comandante in capo delle forze indiane e inglesi, era stato ferito ad entrambe le gambe. Mentre la ritirata continuava, una forza indiana entrò in contatto con il gruppo principale degli Americani sul confine orientale dei Piani di Sandusky, vicino a un ramo del fiume Olentangy. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 8
A cura di Pietro Costantini
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Il massacro di Long Run
Il fatto avvenne il 13 settembre 1781, all’intersezione del torrente Floyd’s Fork con il Long Run Creek, sul “Falls Trace”, un sentiero che percorre l’attuale Contea di Jefferson, nel Kentucky.
Il giorno precedente i coloni della Painted Stone Station, una postazione fondata da Squire Boone, avevano appreso che il forte stava per essere assalito da un grande gruppo di guerra indiano, comandato dal capitano inglese Alexander McKee. La maggior parte degli abitanti avevano scelto di abbandonare il luogo per uno meglio fortificato, vicino a Beargrass Creek, lasciando indietro il ferito Boone ed un’altra famiglia. Altri coloni avevano esitato per due giorni, prima di partire per la Linn’s Station, quindi si erano trovati a non avere almeno una minima protezione da parte di un presidio militare. Questo gruppo cadde in un’imboscata a circa 13 chilometri da Linn’s Station. Diversi coloni rimasero uccisi, mentre non si conoscono le perdite degli Indiani. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 7
A cura di Pietro Costantini
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L’incursione contro Royalton
Nelle prime ore del mattino del 16 ottobre 1780 il tenente Houghton, del 53° Reggimento Fanteria dell’esercito inglese e un singolo granatiere, con 300 guerrieri Mohawk della riserva di Kahnawake, nella Provincia inglese di Quebec, attaccarono e incendiarono gli abitati di Royalton, Sharon e Tunbridge, posti sul fiume White, nell’est del Vermont. Quest’azione venne condotta in concomitanza con altre incursioni guidate dal maggiore Chistopher Carleton, del 29° Reggimento Fanteria, sulle rive dei laghi Champlain e George e da sir John Johnson, del King’s Royal Regiment di New York, nella valle del fiume Mohawk. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 6
A cura di Pietro Costantini
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Altre battaglie (nell’immagine St. Louis, 1779)
Augustin Mottin de la Balme era un ufficiale francese di cavalleria che, durante la Guerra dei Sette Anni, aveva servito l’esercito francese in Europa. Poi era partito per il continente nord americano per arruolarsi nelle truppe degli Stati Uniti nella Guerra di Rivoluzione. Nel 1777 era stato nominato Ispettore Generale della Cavalleria nell’esercito coloniale. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 2
A cura di Pietro Costantini
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L’assedio di Fort Stanwix e la battaglia di Oriskany
Fort Stanwix occupava una posizione strategica sul “portage” occidentale noto come “il passaggio Oneida” (vicino all’attuale Rome, New York), tra il fiume Mohawk, che scorreva a sud est dell’Hudson, e Wood Creek, le cui acque vanno a gettarsi nel Lago Ontario. Costruito dagli Inglesi nel 1758, durante la guerra Franco Indiana, sopra l’unico tratto di suolo asciutto in tutta l’area, il forte era andato in rovina. Leggi il resto
I Nativi nella Guerra di Rivoluzione Americana – 1
A cura di Pietro Costantini
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Il ruolo degli Indiani d’America durante la Rivoluzione Americana fu confuso e tragico. Può avere come simbolo il dipinto di Benjamin West, che oggi si trova alla National Gallery of Art, che ritrae il colonnello Guy Johnson, sovrintendente inglese agli Affari Indiani nel Nord, e Joseph Brant, il grande guerriero Mohawk. Era un ruolo in ombra, ma importante, non solo perché gli Indiani operavano fisicamente dalle foreste dell’interno del Nord America e manifestavano la loro presenza improvvisamente e violentemente contro gli insediamenti costieri, ma perché gli Indiani erano presenti anche nel subconscio dei coloni come una componente essenziale nel conflitto con la madrepatria. Leggi il resto