Buona Pasqua e un ricordo di John Wayne

A cura di Lorenzo Barruscotto

John Wayne, in un bellissimo ritratto di Lorenzo Barruscotto
Buona Pasqua dalla Frontiera!
Sapete, il sottoscritto oltre ad avere un animo un po’ nerd, nonostante le 42 primavere sul groppone, è anche molto appassionato del genere western. E fin qui, direte… “che c’è di strano”.
A dire la verità sono appassionato proprio di West, incluso il punto di vista storico che su numerosi fatti realmente accaduti viene inevitabilmente ammantato da un velo più o meno spesso di leggenda, velo che talvolta finisce per essere considerato la vera verità. Leggi il resto

Quel giorno in cui Doc Holliday fu arrestato a Denver

A cura di Omar Vicari

Il 17 aprile 1882, più o meno al tempo in cui Wyatt Earp metteva fine alla sua vendetta e con la sua squadra raggiungeva Albuquerque, Bat Masterson veniva eletto marshal di Trinidad, la città del Colorado considerata la naturale porta di accesso per il New Mexico attraverso il Raton Pass. Soltanto il giorno prima, John Allen, un ex poliziotto aveva ucciso Frank Loving, un amico di Doc Holliday dei tempi di Dodge City. Leggi il resto

Curiosità sulla storia del west

A cura di Domenico Rizzi

Le molte curiosità generate dallo studio della storia del west restano spesso insoddisfatte per via della difficoltà a reperire documenti o ad approfondire le fonti. E anche quando si riesce a mettere le mani su quelli, è comunque difficile discernere tra verità, leggenda, falso storico ed esagerazioni. Gli stessi storici mostrano spesso di arrivare a ricostruzioni completamente diverse, pur partendo da basi identiche. Leggi il resto

Il linguaggio dei segni e altri sistemi di comunicazione nelle grandi pianure

A cura di Gian Carlo Benedetti, da un libro di Jacob P. Dunn del 1886

Un esempio di comunicazione con i segni
Nonostante i frequenti contatti tra le tribù delle grandi pianure, suggellati anche da alleanze come quelle tra Sioux, Cheyenne ed Arapaho, ogni gruppo era geloso della propria lingua e raramente imparava il linguaggio degli altri. Il loro universale mezzo di comunicazione era il linguaggio dei segni, portato dagli indiani ad un livello rimarchevole. La peculiarità di tale linguaggio è probabilmente dovuta alla lingua degli Arapahoes, dura e gutturale quindi molto difficile da comprendere e parlare. Leggi il resto

Gli indiani e il cavallo


Un indiano Yakima e il suo cavallo – clicca per INGRANDIRE
Chiunque si accosti con passione alla storia del west finisce rapidamente per ritenere che il cavallo e la bravura nell’utilizzarlo siano state prerogative degli indiani americani, che lo adoperavano egregiamente per andare a caccia del bisonte e per combattere contro i nemici. La realtà è un po’ diversa… Leggi il resto

Donne nel west

A cura di Mario Raciti

Le donne, nel vecchio West, erano senza dubbio la classica eccezione alla regola. In un immenso territorio qual era il West, selvaggio e solitario, duro e violento, abitato quasi esclusivamente solo da uomini, le rappresentanti del sesso femminile erano le cosiddette “mosche bianche” della situazione. Vi arrivavano semplicemente come componenti delle numerosissime carovane che partivano dall’Est e dovevano raggiungere l’Ovest, più raramente (ma è successo), come “merce” per cercatori d’oro, cowboy, avventurieri e proprietari di saloon e bordelli che le richiedevano per poterci guadagnare sopra qualcosa assumendole come ballerine o come “lucciole”. Leggi il resto

Mangas Coloradas

A cura di Maria Rosa Valentino e Wichasa Hita Pi Yo
Mangas coloradas (1790 circa – 17 gennaio 1863) era un capo Apache e la sua data di nascita, come per quasi tutti gli indiani, non è certa e alcune fonti lo riportano nato nel 1790, altre nel 1793.
Divenne la guida unica della guerriglia Apache negli anni precedenti alla guerra civile americana e finché restò in vita.
Alcune fonti lo ritengono il capo più significativo degli Apache del 19° secolo, anche se alcune bande Apache (Lipan, White Mountain) non lo riconoscevano come loro guida.
Gli americani e i messicani che lo conobbero ed in particolare John Cremony, lo descrivono come una figura imponente, alto circa due metri, fronte alta e spaziosa, viso affilato e naso aquilino, bocca grande, lunghi capelli sciolti e corvini, occhi piccoli e impenetrabili come il ghiaccio e sguardo altero.
Una leggenda lo vuole per metà bianco: padre Apache Mimbreno e madre messicana.
Per molti fu sinonimo di terrore e di violenza, altri lo descrivono come una guida misurata e sincera, amante della pace e della convivenza; l’unico suo interesse era che l’uomo bianco non attraversasse le terre ancestrali degli Apache. Leggi il resto

La scala miracolosa di San Giuseppe a Santa Fe

La scala miracolosa
Nel settembre 1852, alcune Suore di Loreto andarono ad installarsi nel Sud-Ovest degli Stati Uniti, tra il Kentucky, il Missouri ed il Kansas. Un viaggio difficile ed ad alto rischio nel corso del quale la superiora, Madre Mathilde, morì di colera. Esse si fermarono a Santa Fe, nel Nuovo Messico.
Suor Madeleine (nominata superiora da Mons. Lamy), Suor Catherine, Suor Hilaire e Suor Robert si installarono in una casetta, in mezzo ad una popolazione composta principalmente da messicani e da indiani. Leggi il resto

Un’incredibile fucilazione

A cura di Renato Panizza

La fucilazione
Il soldato medio della Guerra Civile era un cattivo tiratore, ma nessuno potrebbe immaginare ciò che realmente successe in alcune esecuzioni. Emblematico è il caso di Edward Latham e George Elliot, originariamente arruolati nel 14° Connecticut. I due soldati facevano comunella per disertare e poi presentarsi di nuovo ai bandi di reclutamento… e riscuotere un’altra volta il premio di arruolamento.
A un certo punto il “giochetto” non riuscì più: i due furbastri vennero scoperti e si ritrovarono in men che non si dica di fronte al plotone di esecuzione! Il rituale che precedeva il momento della fucilazione si svolse secondo la regola più classica. Leggi il resto

Il Kid scappa

A cura di Omar Vicari

Il Kid scappa
Verso la fine del 1880, nello Stato del New Mexico, lo sceriffo Pat Garrett aveva acquisito una notevole reputazione quale cacciatore di ladri di bestiame e fuorilegge in genere.
Decisamente egli era un uomo molto popolare e il 20 di Dicembre di quell’anno il “Las Vegas Daily Optic” dichiarò che Garrett avrebbe potuto essere confermato quale sceriffo della contea di Lincoln per almeno altri 250 anni e che alla fine di quel tempo la carica sarebbe di sicuro stata riconfermata.
Il popolare sceriffo fu previdente nel ritirare la taglia di 500 dollari che pendeva sulla testa di Billy The Kid. Leggi il resto

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