Il Kid scappa

A cura di Omar Vicari

Il Kid scappa
Verso la fine del 1880, nello Stato del New Mexico, lo sceriffo Pat Garrett aveva acquisito una notevole reputazione quale cacciatore di ladri di bestiame e fuorilegge in genere.
Decisamente egli era un uomo molto popolare e il 20 di Dicembre di quell’anno il “Las Vegas Daily Optic” dichiarò che Garrett avrebbe potuto essere confermato quale sceriffo della contea di Lincoln per almeno altri 250 anni e che alla fine di quel tempo la carica sarebbe di sicuro stata riconfermata.
Il popolare sceriffo fu previdente nel ritirare la taglia di 500 dollari che pendeva sulla testa di Billy The Kid.
In fatto di denaro, il modo di comportarsi di Garrett non era certo diverso da quello di altri sceriffi. Egli considerava la ricompensa sulla cattura di ogni fuorilegge come un indennità accessoria. I Texas Rangers non erano da meno ed erano assai svelti nell’intascare qualsiasi taglia.
Mentre Garrett cercava qualche buon posto dove spendere i soldi della taglia, una processione di uomini armati si dava da fare per recapitargli il Kid dopo il processo a Mesilla (New Mexico). Garrett attendeva il Kid a Lincoln per la sua esecuzione come aveva sentenziato il giudice Bristol.
Il giudice Bristol
Una squadra di uomini formata da Tom Williams, Billy Mathews, D.M. Reade, John Kinney e W.A. Lockart guidata dai due Deputies Bob Olinger e Dave Woods presero in consegna il Kid. Appena fuori dalla prigione di Mesilla, all’editore del “Semi-Weekly” Simeon Newman che lo intervistava, Billy disse che quello era il posto peggiore dove fosse mai stato.
Sollevando le catene che gli tenevano i piedi legati, il Kid salì sul carro che lo avrebbe trasportato a Lincoln.
Un velo di malinconia apparve sul suo viso quando lo legarono a uno dei sedili del carro.
Al posto di guida Lockart frustò i quattro cavalli. Ai lati del carro e in retroguardia cavalcavano Woods, Williams e Reade. All’interno del carro, accanto al Kid sedeva John Kinney e all’altro lato c’era Billy Mathews,
John Kinney era uno dei peggiori killer del territorio e Billy Mathews aveva fatto parte della squadra responsabile della morte di John Tunstall. Insomma, due canaglie…ma nel west a quei tempi era consuetudine passare da una parte all’altra della legge con una certa facilità.
Accovacciato sul sedile di fronte a lui sogghignava Bob Olinger, un personaggio a cui piaceva mostrare i muscoli e colpire i mal capitati col calcio del suo fucile a canne mozze.


L’edificio di Mesilla (New Mexico) dove il Kid fu processato

Molte volte durante il tragitto, Olinger, accarezzando il fucile, chiese a Billy se avrebbe avuto piacere di assaggiarlo. La squadra aveva un triplice scopo. Il primo era evitare la fuga del Kid. Il secondo prevenire qualsiasi tentativo di liberarlo e il terzo proteggerlo da eventuali vendette. Il Kid doveva morire soltanto sulla forca come sentenziato dal giudice al processo.
Malgrado i loro intenti, nella mente di ognuno echeggiavano le parole di Simeon Newman, l’editore del “Semy-Weekly” : “Noi aspettiamo ogni giorno di apprendere che il Kid è scappato”.
La squadra che accompagnava il Kid arrivò a Lincoln (New Mexico) senza incidenti. Il Kid fu trasferito al secondo piano dell’edificio che una volta era stato l’emporio di Murphy-Dolan, ora sede del tribunale.
Bob Olinger
Il 27 Aprile 1881, il giorno prima che il Kid scappasse, Pat Garrett lasciò Lincoln per White Oaks non prima di aver fatto le sue raccomandazioni affinché il Kid fosse guardato a vista.
Le scale dell’edificio dove Billy era tenuto prigioniero e che conducevano al secondo piano, terminavano in un atrio dal quale si accedeva all’ufficio di Garrett, un vano che precedentemente era stata la camera da letto di Murphy.
Una larga finestra ricavata nel muro di adobe fronteggiava la strada principale di Lincoln e un’altra finestra dava sul cortile. Sino alla sua esecuzione, quella sarebbe stata la sistemazione del Kid.
Non c’erano sbarre alle finestre o alle porte, ed eccetto per le catene che tenevano il Kid legato al pavimento, la stanza non somigliava a una prigione.


La strada principale di Lincoln (New Mexico)

Una volta assicurato Billy con le catene al pavimento, Garrett licenziò gli uomini della squadra ad eccezione di Bob Olinger al quale lasciò l’incombenza di sorvegliare il Kid sino alla sua esecuzione.


La Court House a Lincoln dove il Kid fu tenuto prigioniero


Esterno della casa con la finestra a destra al secondo piano da dove sparò il Kid


Interno della casa con la finestra da dove il Kid sparò a Bob Olinger

Pat Garrett sapeva delle polemiche su Olinger, che era un tipo non tanto per la quale, un uomo alto e tutto muscoli con sangue Cherokee nelle vene. Era temuto in quanto rozzo e pronto alla rissa.
Altri invece lo tolleravano perché tra le poche qualità che aveva c’era quella della dedizione al proprio lavoro sebbene talvolta ci fosse scappato il sangue in qualche suo intervento.
Nondimeno Garrett scelse Olinger come guardiano del Kid perché sapeva dell’odio esistente tra i due. Essi avevano combattuto su fronti diversi durante la guerra della contea di Lincoln e Bob Beckwith, stretto amico di Olinger, era morto mentre chiedeva la resa di Alexander McSween, il socio di John Tunstall. Bob Olinger accusava Billy di essere stato uno dei responsabili della morte di Beckwith. Inoltre Olinger considerava Billy quale assassino di James Carlyle, altro amico di Olinger, presso il Greathouse Ranch.
Alexander McSween
Ora che aveva a portata di mano la sua rivincita, Bob Olinger scherniva pesantemente il Kid dicendogli che il giorno dell’esecuzione sarebbe stato lui ad aprire con piacere la botola della forca.
Il Deputy J. W. Bell, un uomo dal carattere quieto, era l’altro agente scelto da Garrett per sorvegliare il Kid. A differenza di Olinger, Bell portava solo una sei colpi in una fondina.
La mattina del 28 Aprile, Bob Olinger seduto dinanzi al Kid, caricò otto grani di pallettoni in ciascuna canna del suo fucile. Guardando Billy dritto negli occhi, col solito ghigno disse: “l’uomo che riceverà questo piombo lo sentirà bene”.
Bob Olinger non poteva saperlo che quel piombo di li a poco sarebbe toccato a lui e che lo avrebbe certamente sentito.
A mezzogiorno di quel 28 Aprile, Olinger venne rilevato da Bell. Il Deputy ripose il suo fucile carico nell’ufficio di Garrett senza richiudere l’apposito contenitore e uscì dall’edificio per avviarsi verso il “Wortley Restaurant” situato al di là della strada.
Appena Olinger si fu allontanato, Billy chiese a Bell il permesso per usare la latrina fuori della casa.
In accordo a quanto scritto da più parti, una volta entrato, Billy trovò una colt avvolta da alcune pagine di giornale e certamente messa là da qualche suo amico.
Nascosta la pistola dentro la sua camicia, Billy risalì le scale della Courthouse assieme a Bell che lo scortava. Appena in cima alle scale, Billy si voltò puntando la pistola verso Bell.
Sorpreso, il Deputy tentò di ridiscendere i gradini della scala, al che Billy sparò due colpi verso l’agente. Entrambi i colpi mancarono il bersaglio, ma uno dei proiettili, di rimbalzo sul muro, finì per centrare il corpo di Bell. Colpito a morte, l’agente barcollò sin nel giardino accanto alla casa dove si accasciò morente tra le braccia del custode Godfrey Gauss.
Immediatamente il Kid si precipitò verso l’ufficio di Garrett impossessandosi del fucile lasciato da Olinger. Quindi si avvicinò a una della finestre dell’edificio che dava sul cortile ma che permetteva di avere una visuale anche sulla strada principale di Lincoln.
Un ghigno apparve sulla faccia del Kid quando vide Olinger che usciva di corsa dal ristorante per precipitarsi verso la Courthouse.


La scala da dove il Kid sparò a Bell


Il muro in fondo alla scala scheggiato dai colpi del Kid


Un illustrazione in cui il Kid uccide Olinger

Appena Olinger mise piede nel cortile, trovò Gauss vicino al corpo di Bell e disse: “ Il Kid ha appena ucciso Bell”. Puntando gli occhi verso il piano superiore, Olinger vide Billy che puntava il fucile contro di lui e le sue ultime parole furono: “Si….e ha ucciso anche me”.
Billy fece fuoco uccidendo all’istante Bob Olinger. Approfittando della situazione, il Kid, pur con le catene ai piedi, uscì fuori nel cortile e sparò un altro colpo nel corpo di Olinger.
“Prendi… che tu sia dannato… non mi seguirai più con quel fucile”.
Il Kid si rivolse poi a Godfrey Gauss affinché lo liberasse dalle catene che aveva ancora ai piedi.
Una volta libero, a cavallo passando accanto al corpo di Bell, borbottò: “Mi dispiace….ho dovuto ucciderlo, non ho potuto farci nulla”.
Accanto al corpo di Olinger invece, Billy mostrò tutto il suo odio. Toccando con la punta degli stivali il cadavere del Deputy disse: “Non mi darai più fastidio”.
Poi, dopo aver stretto le mani di molti cittadini di Lincoln, Billy spronò il cavallo e sparì in direzione di Fort Sumner (New Mexico)
Tutto questo succedeva il 28 Aprile 1881. Sono passati ormai circa 134 anni ed ancora resta il mistero della pistola con la quale Billy uccise l’agente Bell.
Come può averla avuta il Kid?
Tra le varie versioni, una, caldeggiata dallo scrittore Walter Noble Burns, racconta di come Billy, durante una partita di poker, riuscisse a sfilare le sue mani dalle manette e che afferrasse la pistola di Bell con la quale poi uccise l’agente. Questa versione fu screditata dal giudice Lucius Dills il quale affermò invece che la pistola dell’agente fu trovata ancora nella fondina quando il corpo venne rimosso. La versione di Garrett invece dice che il Kid, uscendo dalla latrina fuori della casa, arrivò in cima alla scala molto prima dell’agente Bell e che ebbe il tempo di procurarsi la pistola nel suo ufficio rimasto sguarnito.
C’è un’altra versione della faccenda, quella della tradizione popolare che dice che la pistola venne piazzata da un ragazzo, Josè Aguayo, all’interno della latrina fuori della casa.
Un giovane ammiratore del fuorilegge che lasciò la pistola avvolta tra le pagine di un giornale e messa nel posto dove il Kid potesse trovarla. La verità non verrà mai a galla, ma rimarrà avvolta nella leggenda assieme a molte altre leggende che fanno parte della storia del west.

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