Tra gli indiani Manahoac

A cura di Gianni Albertoli

Agli inizi del XVII secolo la gran parte delle aree pedemontane della Virginia erano occupate da alcune tribù Siouan. I villaggi dei Monacan erano siti lungo le sponde dei fiumi James e Rivanna, dominando le aree limitrofe e contrastando le avanzate delle popolazioni algonchine; nelle terre poste più a nord, lungo il corso del Rappahannock River e del suo affluente Rapidan, vi erano alcuni insediamenti che andavano a formare la confederazione dei Manahoac.


Nativi della Virginia con le autorità coloniali britanniche


Un libro dedicato agli indiani della Virginia

Ricordiamo che le aree tra i confini orientali del territorio e le aree delle tribù Manahoac, andavano ad estendersi fino alle rapide del Rappahannock; mentre sulla riva destra del Potomac erano posizionati gruppi di indiani algonchini, alcuni dei quali fortemente influenzati dalla Confederazione Powhatan.


Lungo il Rappahannock River

Chiaramente gli Algonchini servivano da barriera tra le aree coloniali e le genti stanziate presso le rapide del Rappahannock River. Comunque, dei Manahoac gli inglesi conoscevano ben poco e soltanto saltuariamente entrarono in contatto con qualche loro elemento. Nei primi tempi nessuna fonte britannica parlava di loro e nessun europeo aveva visitato uno dei loro insediamenti (1608).


Indiani della Chesapeake Bay

Evidentemente gli inglesi non entrarono nelle aree poste a ovest delle rapide fin dopo l’abbandono dei villaggi e la dispersione della loro popolazione. Durante la primavera del 1608 i coloni di Jamestown, guidati dal capitano John Smith, organizzarono ben due spedizioni esplorative fin sulle sponde e sulle isole della Chesapeake Bay, per poi entrare in vari estuari di fiumi che si buttavano nella baia. Nella seconda spedizione lo Smith si sarebbe mosso lungo il corso del Rappahannock per entrare in contatto con i Manahoac.


In agguato

Le informazioni riguardanti questi indiani erano molto scarse, ma i nomi di quattro villaggi, due sulle rive del Rapidan e due su quelle del Rappahannock, vennero riportati da un nativo chiamato “Amorolek” – un Manahoac originario dell’insediamento noto come “Hassininga” -, che era stato ferito e poi catturato dagli inglesi. La seconda spedizione lasciava Jamestown il 24 luglio 1608, sarebbe rientrata alla base nei primi giorni di settembre.

Le fonti riportavano che, nel tardo agosto, dopo aver esplorato varie terre della baia, giunsero alla foce del Rappahannock per risalire il fiume fino ad un villaggio nativo chiamato “Moraughtacund”, un insediamento localizzato in una mappa del 1624 sulla riva sinistra del fiume. Continuando a risalire il corso del fiume gli inglesi ebbero un “serio incontro” con gli indiani sul Rappahannock, il cui villaggio – designato come “Toppahannock” -, viene anch’esso riportato sulla sponda sinistra. Il giorno successivo ad un piccolo scontro con gli indiani, i bianchi continuarono a risalire il fiume fin quando il corso era navigabile, e la barca poteva muoversi liberamente, alla fine il corso fu ostruito dalle rocce sotto una grande isola.


Coloni in Virginia

Qui sbarcarono per esplorare il paese e, di fronte all’estremità superiore dell’isola, si estendeva il territorio dei Manahoac. In prossimità delle cascate del Rappahannock, furono attaccati dagli indiani; il combattimento sarebbe durato una mezz’ora circa, fin quando i nativi “svanirono all’improvviso mentre si avvicinavano” e alla fine “scomparvero nel nulla”. Un indiano venne trovato gravemente ferito e fu portato sulla barca, dove Mosco “tentò di attaccarlo”, ma gli venne impedito; “nel frattempo noi aiutavamo il Mosco a raccogliere le frecce nemiche, molte erano nelle braccia dell’indiano… con i nostri alleati che si gloriavano non poco”.

Quando il ferito si riprese, “sembrava migliorare, mangiava e parlava”, allora “chiedevamo a Mosco chi fosse, e quali paesi vi fossero al di là delle montagne”; il “povero selvaggio rispondeva gentilmente”, e dichiarava che la sua gente era di “Hassininga”, dove “vi erano altri tre re”, quelli di “Stegora, di Tauxuntania e di Shakahonea”, capi che si erano riuniti a “Mohaskahod”, che è un insediamento di caccia, che fungeva da confine tra “il regno dei Mannahock e quello dei Nandtaughtacunds”.


Truppe coloniali in Virginia

Gli inglesi chiesero cosa vi fosse “al di là dei monti”, il prigioniero rispose semplicemente “il Sole”, certamente nulla sapeva, “perché i boschi non erano bruciati”, e così non potevano vedere oltre.


Massawomek


Monacan

Gli storici si sono spesso e volentieri posti “queste e molte altre domande” riguardanti gli indiani “Massawomek e Monacan”, ma anche riguardanti il loro paese e dove erano posizionati “i re di Stegora, di Tauxsintania e anche altri”.


Il prigioniero

Il prigioniero ferito riportava che i Monacan “erano loro vicini e amici, e dimoravano nelle regioni collinari lungo piccoli fiumi, vivendo di radici e frutti, ma principalmente di caccia”; invece i Massawomek “dimoravano su acque più grandi e avevano molte barche e così tanti uomini che facevano guerra a tutto il mondo”, per “i loro re, erano andati tutti in diversi modi con i loro uomini a caccia, ma quelli che con lui vennero lì a pescare finché non ci videro, poi sarebbero stati tutti insieme di notte a Mohaskahod”.


Patawomeck

Poco dopo si ebbe un breve incontro con questi misteriosi indiani dell’interno che, stando alle fonti, vennero trattati con la massima gentilezza possibile, e dissero loro che “gli altri tre re avrebbero dovuto fare lo stesso, e che poi il grande re del nostro mondo sarebbe stato loro amico”. Poi, velocemente, la spedizione abbandonava il territorio lasciando “quattro o cinquecento dei nostri allegri Mannahock, cantando, ballando e facendo festa”, e salparono per “Moraughtacund”. Questo fu sicuramente il primo rapporto accertato tra gli inglesi e i capi di diverse tribù dei Manahoac.

Nella sua “The Description of Virginia” (1612), il capitano Smith riportava che il terzo fiume navigabile era chiamato “Toppahanock”, riportando la sua navigabilità a circa 130 miglia, poi annotava che, “alla testa del fiume”, vi era una popolazione chiamata “Mannahoackes” e stanziata nelle aree prossime alle montagne ma, ricordiamo lo Smith non sarebbe entrato nelle terre di questi indiani. Indiscutibilmente, molti degli insediamenti nativi vennero indicati sulle mappe della Virginia, e fra queste quella del 1624, dove le posizioni sembrano essere molto accurate e rimarcabili. Quando il capitano descrisse le varie tribù ricordava che, “… sulla sorgente del fiume Toppahanock vi è un popolo chiamato Mannahoacks. A questi si aggiungono i Tauxsnitania, gli Shackaconia, gli Outponca, i Tegonea, i Whonkentya, gli Stegarakes, gli Hassinnunga e diversi altri; tutti confederati con i Monacan, sebbene molto diversi nella lingua. Tutti sono molto barbari, e vivono per la maggior parte di bestie selvagge e di frutti”. In un paragrafo dello stesso Smith, molto simile a questo e riportato nello “Strachey manuscripts”, troviamo che alcuni nomi differiscono e, troviamo anche alcune variazioni importanti.
William Strackey
Il William Strackey riportava che, “… al di là delle sorgenti del fiume Tappahanock vi è un popolo chiamato Mannahoacks, a questi si aggiungono i Tanxsnitaniani, gli Shackaconias, gli Outpankas, i Teogoneas, i Whonkentias, gli Stogaras, gli Hassinugas e diversi altri, tutti confederati con i Monacan, sebbene molti di loro diversi nella lingua e molto barbari, vivendo per la maggior parte sulle bestie selvagge e di frutti, … e questi hanno sempre assistito i Monacan in passato, specialmente contro i Powhatan, e possono anche essere trattati da noi in amicizia”. Sebbene sia un peccato che non siano disponibili maggiori informazioni sugli usi e sugli stili di vita delle tribù Manahoac, è gratificante rendersi conto di quanto è stato raccolto e preservato come risultato del breve contatto fra i coloni inglesi e gli indiani nell’agosto 1608. Se non fosse stato per la casualità di un nativo ferito e catturato, anche questo non sarebbe stato registrato.

Come precedentemente menzionato, soltanto cinque siti riconducibili ai Manahoac vengono indicati nella mappa del 1624, di cui uno – ricordato come “hunting town” -, era chiaramente un accampamento temporaneo di caccia, mentre gli altri quattro portavano, probabilmente, il nome dei capi con cui gli inglesi entrarono in contatto presso le rapide del fiume. Oltre a questi altri venivano riportati nel testo, “ma non nella mappa”, erano questi “Outponcas, Tegoneaes e Whonkentyaes”.
Per quanto riguarda il vero significato degli otto nomi, non è noto se fossero nomi di luoghi che sarebbero stati applicati ad insediamenti per un lungo periodo di anni, o nomi di capi che, nel 1608, furono riconosciuti e anche da altri e il cui popolo dominava una regione che corrispondeva alla posizione del nome posto sulla mappa. L’indiano “Amoroleck” si sarebbe definito “fratello di Hassininga”, il quale in seguito venne ricordato come “re di Hassininga”; evidentemente questo “Amoroleck” era un fratello del capo chiamato “Hassininga”, il cui villaggio sorgeva allora sulle rive del Rappahannock, poco sopra la sua confluenza con il Rapidan River.


Lungo il Rapidan River

Se questa ipotesi è corretta, allora si dovrebbe supporre che gli otto nomi fossero riconducibili a individui piuttosto che a territori. I nomi potrebbero essere stati forniti dagli stessi quattro capi che, contemporaneamente, avrebbero indicato le posizioni geografiche relative ai loro villaggi come successivamente riportato sulla mappa. Comunque finora non è stato possibile tradurre i nomi come forniti dallo Smith e dallo Strachey, anche se, “erano senza dubbio in qualche dialetto Siouan, e inoltre furono raccontati agli inglesi da un indiano algonchino”.


La scogliera che si erge dalla riva del fiume Rappahannock

Tracce di vari insediamenti indigeni sono state scoperte sulle rive del Rapidan e del Rappahannock sopra le cascate, alcuni dei quali furono sicuramente occupati nel 1608 ma, probabilmente, non sarà mai possibile determinare l’esatta posizione di nessuno degli otto villaggi che lo compongono, menzionati nei primi racconti.


Mappa del fiume Rappahannock

Molto probabilmente, “Mahaskahod” era il nome applicato ad un campo nativo e, quasi sicuramente era un accampamento temporaneo, quindi ben distinto da uno permanente; questo veniva designato come un “hunting town” dove diverse centinaia di indiani si riunivano provenendo da almeno quattro insediamenti, o da distanti villaggi annotati nell’agosto del 1608.

La posizione di “Hassuiuga” può essere identificata con un grado di certezza maggiore rispetto a qualsiasi altro sito, sia sul Rapidan che sul Rappahannock, probabilmente era sito sulle rive del Rappahannock, a poca distanza dalla foce del Rapidan. Invece il nome “Tannsnitania” appare anch’esso nella mappa del 1624, l’insediamento era posto sul Rappahannock anche se, questa regione nella mappa viene vagamente indicata e il territorio colonizzato nei primi anni del XVIII secolo.


La foce del Great Run

Una fonte del 1717 parlava delle terre poste presso la foce del Great Run e faceva menzione di un’area dove anticamente vi era un villaggio nativo; questo era senza dubbio il villaggio di “Manahoac” indicato sulla mappa dello Smith come “Tanxsnitania”, con i “campi di veleno” identificati come l’area adiacente alle Fauquier White Sulphur Springs.


Tanxsnitania

Come indicato sulla mappa del 1624, “Shackaconia” fu il primo insediamento sul Rapidan sopra la sua foce, ma probabilmente non sapremo mai la sua posizione esatta, anche se il villaggio poteva occupare uno dei siti scoperti dagli archeologi. Il villaggio di “Stegara” poteva essere sulle rive del fiume Rapidan, nella attuale Orange County. Tuttavia, quella sarebbe stata ben distante dalle cascate, nei pressi delle quali il “re di Stegora” venne accolto dagli inglesi nell’agosto del 1608. Inoltre, gli archeologi trovarono parti di un grande “tumulo” appartenuto al villaggio, questo conteneva molte sepolture; inoltre, numerose punte di frecce, asce e altri oggetti di origine autoctona sono stati scoperti sparsi sulla superficie e in prossimità del “tumulo”.


Il fiume Rivanna

Non possiamo allora escludere che potesse essere un antico villaggio dei Saponi, chiamato “Monasukapanough”, e posizionato sulle rive del fiume Rivanna a circa 15 miglia di distanza. Grandi cambiamenti avvennero tra il 1608 e il 1670, e sebbene ci fosse stata una popolazione relativamente numerosa che viveva in accampamenti e villaggi lungo il corso dei torrenti all’inizio del secolo, nel 1670 il paese era praticamente deserto. Durante l’estate del 1670 il viaggiatore tedesco John Lederer, di cui sappiamo ben poco, attraversò il “territorio selvaggio” fino alle Blue Ridge.

All’inizio dell’anno aveva visitato diversi villaggi dei Monacan nella valle del fiume James, lasciandoci un breve resoconto della sua terza e ultima spedizione. Dalle cascate del Rappahanock, in Virginia, spingendosi a ovest fino alle cime delle “Apalatean Mountains”, faceva riferimento ad una regione che poco tempo prima era stata la dimora delle sparse tribù Manahoac. Piccoli gruppi di indiani potrebbero essere rimasti nelle vicinanze, ma non sono stati menzionati e potrebbero anche non essere stati incontrati.


Mappa di Lederer

Senza dubbio seguirono un sentiero indiano, ma il nome di questi indiani non venne usato dal Lederer in riferimento alle tribù native, sebbene fosse stato impiegato nei documenti precedenti. Possiamo allora ritenere che i nomi “Mahoc e Mahock” del suo racconto fossero altre forme della parole usate nelle epoche successive. Come spesso raccontato nella storia, qualche tempo prima della primavera del 1656 un gran numero di indiani, probabilmente appartenenti ad un intero villaggio, con tutti i loro averi, “si stabilirono presso le cascate del fiume James, in numero di sei o settecento”. Erano “venuti come amici alla ricerca di una nuova casa, non come nemici, e desideravano la pace e non la guerra”. Qualche tempo dopo questi pacifici indiani sarebbero stati attaccati dai coloni britannici, ben decisi ad espellerli dal territorio.


Una mappa raffigurante il territorio tribale dei Pamunkey

Gli inglesi si servivano di alleati nativi sotto la guida del capo chiamato “Totopotomi”, erano questi i ben noti guerrieri Pamunkey; né seguì un violentissimo scontro nel quale gli inglesi subirono pesanti perdite, e i loro alleati furono duramente sconfitti e respinti. La data esatta della battaglia non è nota, ma sembra avvenne dopo il 27 marzo 1656 ma, molto probabilmente avvenne tra il 23 aprile e il 4 giugno 1656 sul Mohawk Creek, come sembrano suggerire alcuni riferimenti riguardanti coloniali. Circa 15 anni dopo il disastroso incontro il Lederer ne parlò e scrisse, “un grande re indiano chiamato Tottopottoma venne qui per essere ucciso in battaglia, combattendo per i cristiani contro i Mahock e i Nahyssana”.


Un’immagine del James River in Virginia

Questi ultimi provenivano dall’alto corso del James River, ma ora si ritiene che gli indiani “Mohock” (“Mahock”) erano venuti da lontano, e si presumeva che fossero un villaggio, o gruppo Manahoac, costretto ad abbandonare il proprio paese verso nord, lungo il Rappahannock e il fiume James. Rapidan. Sembra proprio che la forte pressione esercitata dalle tribù nemiche, provenienti dal nord, avrebbe provocato la dispersione di questi indiani dalla regione che avevano occupato nel 1608. Stando agli studiosi, il movimento potrebbero essere iniziati subito dopo la metà del secolo, in un periodo in cui gli Irochesi conducevano una implacabile guerra contro gli Erie, lasciando così le tribù a sud libere di agire in modo offensivo. Le cascate del Rappahannock erano a quel tempo oltre la frontiera della colonia, ed è facile immaginare che “i Susquehannock, e altri indiani del nord”, durante le loro incursioni meridionali, avessero attraversato la regione in direzione ovest, entrando spesso nella valle del Rappahannock. Ciò avrebbe provocato la dispersione delle tribù native dell’area, ormai costrette a cercare nuove terre altrove. Sembra evidente che i Manahoac, o meglio una parte di loro, si spostarono verso sud partendo dalla valle del Rapidan, o del Rappahannock, per arrivare al James, dove potrebbero essere rimasti prima di proseguire lungo il corso fino alle cascate. Il luogo in cui si accamparono gli indiani “venuti da lontano” era sicuramente nelle vicinanze delle cascate del James River, ma si trovavano presso le sorgenti dello Shaccoe Creek, o nelle vicinanze di esse, sorgenti che sfociano tutte nel James, proprio all’interno dell’odierna città di Richmond. Possiamo ipotizzare che il nuovo nome “Shaccoe” derivi proprio da quello degli indiani che si erano stabiliti qualche anno prima nelle vicinanze, e che si ritiene provenissero proprio dal villaggio di “Shackaconia”. Se questa teoria è corretta, fu proprio la tribù Shakaconia – della Confederazione Manahoac -, i Mahock del Lederer, a sconfiggere i coloni e i loro alleati Pamunkey in uno degli scontri più importanti, tra gli inglesi e gli indiani, registrati negli annali delle colonie. Questa fu sicuramente l’ultima grande battaglia, combattuta in Virginia, tra le tribù Siouan e Algonquian.

Nel 1682, il Cadwalader Jones, allora comandante dei “Rappahannock Rangers”, esplorò l’estremo ovest per attraversare la regione precedentemente menzionata dal Lederer e potrebbe anche aver attraversato le Blue Ridge.

Tra i suoi compagni vi era il John Taliaferro, un personaggio che qualche anno dopo avrebbe testimoniato di essere stato con il Jones nel 1682 e avrebbe annotato i fiumi South e North Rivers, in pratica il Rapidan e il Rappahannock. Era questo uno dei territori storici dei Manahoac. Indiani presi in considerazione anche dal John R. Swanton nella sua opera “The Indian Tribes of North America”.


Inglesi

Lo studioso riportava che il significato del loro nome, come ricordato nel 1895 dal Tooker era “they are very merry”, quindi “molto allegri”; significato che, comunque, sembra proprio improbabile. Poi riportava che i Manahoac erano anche conosciuti come “Mahock”, sicuramente una forma abbreviata del nome. Per quanto riguardava le loro connessioni annotava che appartenevano al ceppo linguistico Siouan e che, probabilmente, avevano strette connessioni con i Monacan, i Moneton e i Tutelo.


La ricostruzione di una tipica abitazione degli indiani Tutelo

La loro posizione geografica era nella Virginia settentrionale, “tra le rapide dei fiumi e le montagne dell’est e dell’ovest, e tra i fiumi Potomac e North Anna a nord e a sud”.


Great Falls del Potomac River


Il Mohawk River

Poi riportava le suddivisioni della nazione, annotando le sottotribù, o tribù della Confederazione conosciute, ovvero:

  • “Hassinunga”, presso la sorgente e sull’alto corso del Rappahannock River
  • “Manahoac proper”, stando al Jefferson (1801), nelle contee Stafford e Spottsylvania
  • “Ontponea”, nella contea Orange
  • “Shackaconia”, sulla riva meridionale del Rappahannock River, nella contea Spottsylvania
  • “Stegaraki”, lungo il corso del Rapidan River, nella contea Orange
  • “Tanxnitania”, sulle sponde settentrionali dell’alto corso del Rappahannock River, nella
    contea Fauquier
  • “Tegninateo”, nella contea Culpeper, presso la sorgente del Rappahannock River
  • “Whonkentia”, nella contea Fauquier, presso la sorgente del Rappahannock River

Lo stesso Swanton elencava poi un solo insediamento, era quello di “Mahaskahod” sul fiume Rappahannock. In riferimento alla loro storia, sembra che i loro antichi territori fossero nella Ohio Valley ma, nel 1608, il John Smith li avrebbe localizzati affermando che erano grandi alleati dei Monacan, e da lungo tempo in guerra contro i Powhatan e gli “Irochesi”, molto probabilmente da intendere come gli indiani Susquehannock.

Dopo questo primo contatto, i Manahoac scomparvero dalla scena storica ma, non possiamo escludere che venissero segnalati sotto altri nominativi e non possiamo escludere che fossero una di quelle popolazioni stanziate presso le rapide del James River nel 1654 e nel 1656, popolazioni distrutte da forze combinate di inglesi della Virginia, coloni e indiani delle coste virginiane.

Stando allo Swanton, sarebbero poi stati scacciati dai Susquehannock e, probabilmente, sarebbero rimasti per qualche tempo nelle aree dei Monacan, erano questi i “Mahock” incontrati dal Lederer nel 1670 sul James River. In effetti, sempre secondo lo studioso, di questi Mahock il Bushnell avrebbe identificato il sito di un loro vecchio insediamento, si trattava di “Massinacack”, inoltre, il fatto che un corso d’acqua che entra nel James in questo punto sia chiamato “Mohawk” rende “la sua tesi piuttosto forte”.

Probabilmente i vecchi abitanti si erano ritirati nell’insediamento dei gruppi più meridionali dei Monacan, villaggio noto come “Mowhemencho”. Nel 1700 il gruppo “Stegaraki” venne localizzato a Fort Christanna con i “Mepontsky” al loro fianco, questi indiani potrebbero essere stati gli “Ontponea”. Comunque, si sentì parlare dei primi indiani ancora nell’anno 1723, e vi sono buone ragioni per credere che si unirono ai Tutelo e ai Saponi, seguendone le loro sorti, e che sotto questi due nomi fossero inclusi tutti i resti degli indiani Manahoac.


Un Pow-wow moderno

Per quanto riguarda la popolazione, nel 1928 il Mooney stimava che, all’inizio del XVII secolo vi fossero almeno 1.500 indiani Manahoac, ma questa cifra sembra essere troppo alta, poiché il loro numero e quello dei Tutelo insieme sembrano essersi attestati intorno alle 600-700 nell’anno 1654. Tuttavia è anche possibile che queste cifre coprano soltanto i Manahoac, mentre quelle del Mooney potrebbero includere parte dei Saponi e dei Tutelo.

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