Battaglia al Warbonnet Creek
A cura di Isabella Squillari
Buffalo Bill solleva il copricapo di Yellow Hand
All’inizio del luglio 1876, i soldati del 5° Cavalleria del colonnello Wesley Merritt, stanchi e disperati, maledicevano il caldo, la polvere e la loro sfortuna. Per un mese avevano camminato attraverso i deserti del Wyoming e del Nebraska, sopravvivendo con gallette dure e acqua torbida, alla ricerca continua degli Indiani ostili che pare fossero confluiti a nord come un’orda assetata di sangue, desiderosi di unirsi ai Sioux e agli Cheyenne sotto la guida di un grande uomo di medicina chiamato Toro Seduto. Il 5° non trovò Indiani, e certamente nemmeno la gloria, soltanto una successione senza fine di terrapieni sabbiosi e spinosi arbusti di artemisia. Leggi il resto
Le guerre Sioux – 11
A cura di Pietro Costantini
Tutte le puntate dell’articolo: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.
Mappa 14. Il piano della Campagna di Sheridan
Nel 1876 l’esercito della Frontiera aveva accumulato anni d’esperienza nelle Grandi Pianure americane. Tuttavia la maggiore esperienza nella guerra offensiva era stata acquisita dall’esercito nelle Pianure Meridionali contro Cheyenne, Comanche e Kiowa. Il generale Sheridan aveva orchestrato con successo due grandi campagne nelle pianure del sud, la Guerra delle Pianure Meridionali (1868-69) e la Guerra del fiume Rosso (1874). Nella prima Sheridan condusse una coraggiosa campagna invernale. Leggi il resto
Tall Bull, capo di Dog Soldiers e Cheyenne Meridionali
A cura di Sergio Mura da un articolo di Robert Pyle
Un Dog Soldier
La storia prende avvio in un caldo pomeriggio estivo del 1853 nei paraggi di un accampamento dei Pawnee lungo lo Red Shield River, con sei giovani guerrieri Cheyenne, appartenenti al clan dei Dog Soldiers, nascosti nell’erba…
Quando gli scout si era convinti che era meglio ritornare indietro verso il gruppo principale della banda, uno dei giovani ebbe l’idea di restare in zona, coprirsi con delle coperte, entrare nel campo, scatenare la rissa e contare dei buoni colpi.
Un’ideuzza mica male per dei giovani guerrieri desiderosi di vedersi riconosciuti meriti di coraggio e impudenza, ma non del tutto convincente per gli altri del gruppo che, più ragionevolmente, rifiutarono, ricordando che il loro compito era solo di individuare il villaggio nemico e segnalarlo al gruppo principale affinché lo attaccasse. Leggi il resto