Sparatoria a Tascosa (Tascosa gunfight)
A cura di Antonio Briola
La sparatoria al saloon – clicca per INGRANDIRE
La cittadina del Texas che oggi si chiama Desdemona ed è praticamente disabitata, al tempo della sua fondazione – avvenuta nel 1857 – veniva chiamata Hogtown per la sua vicinanza al fiume Hog. All’inizio era solo un semplice fortino eretto a difesa degli attacchi degli Comanche, ma dopo pochi anni si espanse, finché – nel 1877 – prese il suo nome attuale dalla figlia del giudice di pace. Leggi il resto
Quel giorno in cui Doc Holliday fronteggiò Milt Joyce
A cura di Gianluca Pozzi
Il 10 Ottobre del 1880 due popolari “ossi duri” del selvaggio west, John Tyler and John Henry “Doc” Holliday, si stavano scambiando parole pesanti durante una partita a carte all’Oriental Saloon. Una volta persa completamente la pazienza, Holliday chiese di riavere indietro la sua pistola (custodita, per sicurezza di tutti, dietro il bancone del bar da Milton Joyce), ma la sua richiesta gli venne negata. Diversi clienti dell’Hotel, allora, intervennero per tentare di separare i due contendenti e, sia pure con notevole fatica, ci riuscirono. Tyler, visibilmente agitato, lasciò il locale. Leggi il resto
El Paso, città violenta
A cura di Omar Vicari
El Paso, oggi la sesta città del Texas per grandezza, è localizzata nella parte meridionale dello Stato, sulla riva nord del Rio Grande a ridosso della città messicana di Ciudad Juarez. El Paso fu una cittadina di frontiera assai turbolenta e perciò ad essa abbiamo deciso di dedicare questo approfondimento.
Nell’aprile del 1598, Juan De Onate prese formalmente possesso dell’area in nome di Filippo II, re di Spagna. Leggi il resto
Johnny Ringo, il pistolero che declamava Shakespeare
A cura di Gualtiero Fabbri
Nel tempo sono state diffuse molte informazioni poco precise o, peggio, false riguardanti Johnny Ringo. Una gran parte di queste provengono da scrittori come Stuart Lake (“Wyatt Earp: Frontier Marshal”), Walter Noble Burns (“Tombstone”) e William M. “Billy” Breakenridge (“Helldorado”). Questi autori parlano delle sue numerose uccisioni e di una mortale precisione con la pistola, contribuendo a restituirci l’impressione di un pistolero micidiale e impossibile da fronteggiare con speranza di sopravvivere…
A ciò dobbiamo sommare la gran messe di altre affermazioni più generali come quelle dell’ex vice-sceriffo della Cochise County, William M. “Billy” Breakenridge, il quale disse che Ringo era un uomo colto e aveva una vasta collezione di libri classici che leggeva in originale, in latino e greco. Leggi il resto
Il destino di Johnny Ringo
A cura di Gian Carlo Benedetti
La morte di Johnny Ringo – clicca per INGRANDIRE
È noto che il 14 luglio 1882, mentre transitava per i Monti Chihuahua in Arizona, John Yost notò una persona seduta tra cinque querce nere e ritenne che stesse riposandosi. Il suo cane però lo indusse ad avvicinarsi e notò che si trattava del corpo esanime del famoso pistolero Johnny Bolton Ringo deceduto per un colpo di pistola alla tempia destra.
Nella mano il cadavere destra teneva ancora la Colt calibro 45 matricola 222 con cinque colpi nel barilotto. Leggi il resto
I pistoleri
A cura di Omar Vicari
La sparatoria – clicca per INGRANDIRE
I numerosi film sulla storia della frontiera americana ci hanno lasciato una lunga sequenza di immagini e situazioni che sono proprie di quell’epoca avventurosa e senza paragoni. Se proviamo a chiudere gli occhi e col pensiero andiamo a uno di quei film sul genere western, subito nella nostra mente riemergono le immagini delle lunghe carovane dei pionieri che andavano all’ovest cariche di nuove speranze. Possiamo ancora vedere gli attacchi alle diligenze e ai treni e i cavalieri del Pony Express che recavano la posta da St. Joseph a San Francisco. Leggi il resto
Jim Levy, il pistolero dimenticato
A cura di Gian Mario Mollar
La polvere ha cancellato il nome di James “Jim” Levy. Del suo volto sfregiato non rimane nemmeno un dagherrotipo sbiadito. Eppure vi fu un tempo in cui la sua fama di pistolero era seconda soltanto a quella del grande Wild Bill Hickock. Sopravvisse a ben sedici duelli, e venne menzionato con rispetto da leggende del calibro di Wyatt Earp e di Bat Masterson, che lo lodarono per la sua freddezza: nei duelli non sparava per primo, ma si prendeva il tempo necessario per mirare, dimostrando che l’accuratezza della mira è più importante della velocità nell’estrarre la pistola. Leggi il resto
L’ultimo scontro a fuoco di Wild Bill Hickok
A cura di Valentina Santoli
Ad Abilene, Kansas, la stagione estiva del bestiame era ben lungi dal finire e Wild Bill Hickok, lo sceriffo in carica, era riuscito nel difficile compito di mantenere l’ordine in città. Il suo predecessore, il leggendario Thomas J. Smith, aveva invece perso la vita in servizio, compiendo il proprio dovere.
Abilene, il cui nome deriva dall’omonima regione ricca di pascoli e di terre fertili di cui si parla nella Bibbia, è stata la prima vera “città del bestiame”. Prima di diventarlo, era stata una fermata della diligenza ed in seguito un mero punto di sosta sui binari della Divisione Orientale della Ferrovia Union Pacific: tale rimase fino all’arrivo di Joseph McCoy, un commerciante di bestiame dell’Illinois desideroso di trovare un punto di partenza per il commercio delle vacche in cui non vigessero restrizioni di sorta. Leggi il resto
Jesse James
A cura di Omar Vicari
Jesse James e la sua banda
A volte, nelle notti di luna piena passando per le sterminate pianure del midwest, può capitare all’improvviso di sentire tra il silenzio di quei luoghi un rumore sordo nel cielo. Nessuno ci fa caso, ma se chiedete a qualcuno del posto vi sentirete rispondere che è Jesse che cavalca ancora sul suo destriero, il volto coperto e le pistole in pugno, ultimo difensore degli ideali del Sud.
Questa romantica rappresentazione, figlia della leggenda del desperado fuorilegge, ha radici profonde nella realtà drammatica degli Stati Uniti attorno agli anni 1850-1860. Leggi il resto
La saga di “Buckskin” Frank Leslie, pistolero di Tombstone
A cura di Omar Vicari
Un giovane “Buckskin” Frank Leslie
La città di Tombstone e i pittoreschi personaggi che calcarono le sue strade negli anni ’80 di fine ottocento, hanno evocato più libri di quanti ne siano stati scritti su tutte le città dell’intero west.
Uomini come gli Earp, i McLowery, i Clanton, Holliday e Ringo, sono familiari a tutti gli americani come pure alle centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Una ragione di ciò è che la città, già nel 1879 aveva un giornale, l’Epitaph, che preservò la storia di Tombstone e che le confezionò lo slogan “The Town too Tough to Die”, cioè la città troppo dura per morire. Leggi il resto