Bass Reeves, un vice-sceriffo nero
A cura di Paolo Secondini
Bass Reeves
Bass Reeves nacque in una fattoria a Crawford County, nello Stato dell’Arkansas, nel luglio del 1838. Schiavo nero, ebbe il cognome del suo proprietario, il ricco possidente terriero e uomo politico George Reeves, con il quale fu in ottimi rapporti, tanto da diventarne confidente e guardia del corpo.
Non si hanno notizie sicure circa l’improvvisa rottura di Bass con il proprio padrone. Secondo alcuni si dovette a un violento litigio fra i due, durante il quale lo schiavo colpì con un pugno il volto di Reeves. Dopodiché si diede alla fuga, per non incorrere in una severa punizione: in questo caso anche la morte. Leggi il resto
Buffalo Soldiers
A cura di Pietro Costantini
I Buffalo Soldiers
Alla fine della Guerra di Secessione più di 180.000 afroamericani avevano prestato servizio nell’esercito dell’Unione come membri dei reggimenti volontari “di colore”. Malgrado le resistenze di molti dei componenti del Dipartimento della Guerra e delle alte gerarchie militari, nel 1866 il congresso varò una legge che permetteva agli afroamericani di entrare nell’esercito anche in tempo di pace, una carriera in precedenza proibita, anche se molti patrioti neri liberi avevano partecipato alla guerra d’Indipendenza. Leggi il resto
Nat Love, detto “Deadwood Dick”
A cura di Sergio Mura
Nat Love, il secondo in piedi da sinistra nel quadro
Nat Love, successivamente conosciuto come “Deadwood Dick”, era un cowboy afro-americano ed un ex-schiavo divenuto famoso nel periodo successivo alla guerra civile americana. Nacque schiavo nella piantagione di Robert Love nella Contea di Davidson, nel Tennessee, nel giugno del 1854 e morì a 67 anni nel 1921. Suo padre era una sorta di caposquadra tra gli schiavi ed aveva una certa responsabilità nei campi della piantagione e sua madre era la responsabile della cucina. Nat Love aveva due fratelli, una sorella maggiore, Sally, e un fratello maggiore, Jordan. Leggi il resto
Rebecca Cumpler, la prima afro-americana a laurearsi in medicina (durante la guerra civile!)
A cura di Marco Vecchioni
Nel maggio 1869, un medico fece un discorso al raduno annuale della Masschussetts Anti-Slavery Society. La schiavitù era stata abolita nel 1865 e chi parlava espresse grandi speranze per il futuro della popolazione di colore. Fece anche una profezia: ci sarebbe voluto “Un duro lavoro per assicurare a tutti i giusti e dovuti diritti.” Leggi il resto
La grande fuga dei neri verso nord
Grazie a Sergio Bonelli Editore
La fuga verso la libertà – clicca per INGRANDIRE
Il grande esodo del 1879 dei neri americani verso gli Stati del nord fu un momento terribile della storia degli Stati Uniti. Le circostanze che lo determinarono furono queste: dopo le elezioni (molto contestate) del 1876, il partito repubblicano aveva riconquistato la Casa Bianca e patteggiato con i democratici perché le ultime truppe federali fossero richiamate dal sud. Leggi il resto
Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 17
A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.
LA CRESCITA DEL WEST
La crescita del West, – come veniva intesa, nei primi decenni dell’Ottocento, l’area compresa fra i Monti Appalachiani ed il fiume Mississippi – era un fenomeno inarrestabile.
Dal 1810 al 1830 la popolazione di Kentucky, Tennessee, Ohio, Louisiana, Indiana, Illinois, Mississippi, Alabama e Missouri era aumentata da 1.073.000 persone di razza bianca o mista a quasi 3.400.000 e rappresentava oltre un quarto degli abitanti degli Stati Uniti. Leggi il resto
Le guerre indiane dal 1680 al 1840 – 14
A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.
UN BAGNO DI SANGUE
Il 39° Battaglione Fanteria fu il primo ad irrompere nella postazione fortificata, perdendo subito un maggiore ed alcuni soldati. Poi il grosso delle truppe di Jackson avanzò risolutamente incontro agli Indiani, con le baionette inastate.
Diversi Creek, comprendendo che la battaglia era perduta in partenza, cercarono scampo verso il fiume, ma i tiratori scelti li sterminarono senza pietà, uccidendo anche coloro che tentavano di salvarsi a nuoto. Comunque, la maggior parte dei guerrieri – che erano comandati da Menawa – si mostrarono determinati a resistere ad oltranza, nonostante la schiacciante superiorità numerica degli avversari. Leggi il resto