La battaglia di Wolf Mountain

A cura di Cesare Bracchi

L’immediata reazione dei vertici dell’esercito degli Stati Uniti, alla inaspettata quanto scioccante notizia della disfatta del 7° cavalleria a Little Bighorn, fu quella di ordinare l’invio di parecchi reggimenti nel Montana sud-occidentale allo scopo di liquidare il più in fretta possibile la “pratica” degli indiani ostili.
E’ in questo ambito che va collocato il trasferimento di 6 compagnie del 5° Fanteria, al comando del colonnello Nelson A. Miles, dalla loro base di Fort Leavenworth nel Kansas al Territorio del Montana, nella zona del fiume Tongue. Leggi il resto

Buffalo Bill, il mito eterno

Centenario della morte di Buffalo Bill (10-1-1917/10-1-2017)
Nostra intervista a Domenico Rizzi.

La grande caccia al bisonte del 1895 – clicca per INGRANDIRE

Buffalo Bill è una leggenda della storia del west, uno di quei miti così robusti da poter dire tranquillamente che è quasi impossibile trovare una persona che non l’abbia almeno sentito nominare.
In occasione del centenario della sua morte (10 gennaio 1917) abbiamo pensato di fare una ampia chiacchierata su questo famosissimo personaggio con lo scrittore western Domenico Rizzi, uno degli autori di Farwest.it.
A lui abbiamo posto delle domande che speriamo ci aiutino a comprendere meglio chi c’era realmente dietro la patina mitologica del grande cacciatore di bisonti e di indiani, poi anche imprenditore con il Wild West Show. Leggi il resto

Hump (Gobba), Sioux “ostile”

A cura di Carlo Galliano

Gobba nacque nel 1848 (la sua data di nascita non è conosciuta con certezza) nella banda Shunka Yute Shni (Non Mangiano Cani) della suddivisione Minneconjou del grande popolo dei Sioux.
Il suo nome indiano era Etokeah.
Di lui non si conosce quasi nulla, almeno per quanto riguarda i fatti occorsi fino al 1866.
Era nipote del grande capo Canku Wakatuya (Schiena Alta), che fu maestro riconosciuto di Cavallo Pazzo sui modi più efficaci per combattere contro i bianchi e uno dei capi e guerrieri protagonisti nella battaglia “Fetterman”, combattuta nei pressi di Fort Phil Kearney nel Wyoming. Il padre si chiamava Collana di Pelle di Cane.
Gobba prese parte a molte battaglie, piccole e grandi, e molte tra queste le combattè a fianco a guerrieri famosissimi come Cavallo Pazzo e Nuvola Rossa. E’ importante ricordare la sua partecipazione attiva alla battaglia del Rosebud dove, con la sua banda, riuscì a fermare la colonna del generale Crook che stava cercando di riunirsi a quella del generale Custer. Leggi il resto

Un bambino di nome Lento

A cura di Ferruccio Gianola

Il piccolo Toro Seduto
Le informazioni intorno alla data e al luogo di nascita di Toro Seduto sono piuttosto incerte. Lui stesso affermava di essere nato sul Missouri, ma soltanto perché qualcuno della sua banda glielo aveva detto. Insomma sui dati precisi rimangono dubbi.
In teoria gli anni che vanno dal 1831 al 1837 possono essere tutti collegati alla sua nascita, come possono essere buoni tutti i luoghi affacciati sulle sponde meridionali del Grand River, oppure molto più a sudest, sul Willow Creek. Gli studiosi e gli storici, tuttavia, tendono ad affibbiare a Many Caches e al 1831, il luogo e la data più probabile.
Ora, secondo questi resoconti storici, doveva essere il mese di marzo quando il leggendario guerriero venne al mondo.
Suo padre era il capo di un tiyospaye Hunkpapa, si chiamava Toro Seduto e con il consiglio di sua moglie La-Sua-Porta-Sacra, decisero di chiamare il neonato Tasso Balzante: nome che sarebbe stato sostituito più avanti da un altro più adatto, quando il bambino avrebbe mostrato che tipo d’uomo era. Leggi il resto

Un Ligure contro Toro Seduto

A cura di Sergio Mura

“Feci la prima telefonata alla parrocchia di S. Stefano d’Aveto, ma non ebbi risposta, provai allora con quella di Borzonasca dove purtroppo non risultò essere nato nessun Agostino Luigi, ma il parroco mi assicurò che i Devoto erano originari di quei luoghi e che nei pressi di Caregli esiste una borgata chiama “Devoti”. Il giorno seguente telefonai al parroco di Temossi, dove speravo di avere una conferma, ma anche lì la risposta fu negativa. Stavo ormai perdendomi d’animo, ma provai a fare l’ultimo tentativo presso la parrocchia di Mezzanego, dove dall’elenco risultavano iscritti solo cinque Devoto. Il parroco don Olivieri, mi disse subito che sarebbe stato difficile trovare il mio personaggio presso la sua parrocchia, dato che il cognome è originario di Borzonasca, ma dietro mia insistenza accettò di controllare; per fortuna, dopo una rapida ricerca negli archivi egli mi confermò invece che aveva trovato quello che cercavo, Agostino Luigi Devoto era nato a Borgonovo di Mezzanego il 27 febbraio 1851, da Giuseppe fu Agostino e Cassinelli Angela fu Luigi.” Leggi il resto

Guerrieri Lakota

A cura di Isabella Squillari e Giuseppe santini

“Quando i guerrieri scoprirono un grande villaggio di tepee nei pressi di una piccola insenatura nella zona delle Grandi Pianure…” Inizia così il racconto, frutto di lontani ricordi, di uno degli uomini che partecipò all’azione guerresca che segue “…era in corso una grande danza e al centro dello spazio dove si svolgeva la cerimonia, si ergeva un piccolo palo sul quale sventolava una bandiera indiana”. All’uomo balenò nella mente un piano. Lui insieme ad alcuni compagni ben addestrati si sarebbero staccati dal gruppo principale e avrebbero attaccato di sorpresa gli abitanti del villaggio. Essi avrebbero caricato a cavallo, attraversando “quella porzione di villaggio che era la più lontana dal raduno dei danzatori” e avrebbero fatto qualsiasi cosa fosse stata necessaria per aggiudicarsi l’onore di conquistare il vessillo nemico. Leggi il resto

Frank Grouard, l’avventuriero che ingannò Toro Seduto

A cura di Anna Maria Paoluzzi

Un ritratto di Frank Grouard
Eccezionale e contraddittoria sono forse gli aggettivi che meglio definiscono la storia del West americano e che sono forse l’essenza dei suoi protagonisti, nelle cui personalità vediamo allo stesso tempo tratti di coraggio e lealtà, come di doppiezza e vigliaccheria.
Frank Grouard fu in questo senso un vero uomo del West. Di origine oscura, coraggioso fino alla temerarietà ma anche bugiardo e millantatore, divenne forse il più famoso scout nella storia delle guerre indiane degli anni Settanta, vicino a figure come Toro Seduto, George Crook e Cavallo Pazzo, nelle cui vicende ricoprì un ruolo chiave.
Le origini di Frank Grouard sono state per molto tempo oggetto di discussione: ritenuto inizialmente un mezzosangue Lakota, pare però ora accertato che fosse nato intorno al 1850 nell’arcipelago della Isole della Società, terzo figlio di un missionario mormone, Benjamin Grouard e di Nahina, una donna polinesiana. Leggi il resto

Toro Seduto

Toro Seduto è forse il capo indiano più conosciuto nel mondo in particolare perché seppe incarnare le virtù cardinali degli indiani delle pianure, unendole ad una grande forza ed una grande coraggio che lo resero capo amato e temuto nello stesso tempo.

Sotto la sua bandiera si raccolse la più grande coalizione di pellerossa di ogni tempo per battersi contro la cavalleria guidata dal generale Custer.
L’accampamento che ne nacque contava circa 12.000 indiani e decine di migliaia di cavalli al punto che una delle guide di Custer credette di aver visto una grande prateria calpestata laddove vedeva il color marrone dei cavalli che pascolavano. Leggi il resto

Che ne sarà di Toro Seduto?

A cura di Maurizio Molinari (Corrispondente da New York per La Stampa)

Toro seduto (Sitting Bull)Un memoriale da dodici milioni di dollari in South Dakota, un antico sito funerario fra i boschi del North Dakota, un’elegante teca nel museo Smithsonian di Washington oppure la sepoltura sul campo di battaglia di Little Bighorn dove sconfisse il generale Custer: la sorte delle ossa di Toro Seduto fa discutere l’America per via del braccio di ferro sull’ipotesi di dedicargli un monumento destinato a diventare punto di attrazione turistica.
Ad aver progettato il memoriale sono due fan del famosissimo guerriero e capo Sioux che nel 1876 contribuì a sconfiggere il 7° Cavalleggeri del Generale Custer. Leggi il resto

Le spoglie di Toro Seduto

A cura di Cesare Bracchi

Toro Seduto
Dopo le discussioni riguardanti la destinazione finale delle spoglie di Toro seduto, documentate anche su questo sito, a far riportare all’attenzione della cronaca il grande capo Sioux sono, questa volta, vicende che fanno riferimento ad alcune reliquie.
La notizia, del settembre scorso, è che una ciocca di capelli e un paio di gambali che erano stati sottratti da un medico dell’esercito al cadavere di Toro seduto, saranno restituiti al pronipote del capo indiano dal Museo Nazionale di Storia Naturale. Il Museo ha annunciato la decisione dopo una attenta verifica, durata 5 anni, della reale discendenza di Ernie LaPointe, 59 anni di Lead nel South Dakota, e delle sue tre sorelle maggiori, dal grande capo indiano. Leggi il resto

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