Le armi dei corrieri

A cura di Marco Vecchioni

Sin dall’inizio, i trasporti organizzati e le prime spedizioni di beni di valore richiesero un potente sistema di difesa. Diceva Granville Stuart, subito dopo la Guerra Civile: “Un gruppo di passeggeri ammassati in una diligenza hanno poche speranze di uscire indenni da un incontro con qualche bandito armato di pistole”. Il fucile shogun era la migliore arma di difesa per la protezione dei passeggeri, della posta e dei preziosi.
J. T. Morley lavorò come postiglione per la Wells Fargo, California, tra il 1870 e il 1880 circa. Leggi il resto

Le armi all’origine della disfatta al Little Big Horn?

A cura di Gualtiero Fabbri
Ormai molti “miti” nati attorno alla famosa battaglia di Little Big Horn sono stati sfatati definitivamente e alcuni di questi riguardano le cause che portarono alla sconfitta del 7° Reggimento di Cavalleria degli Stati Uniti comandato dal tenente colonnello G.A.Custer.
Uno di questi “miti” riguarda la presunta concausa del disastro di Custer, individuata nell’inadeguatezza delle armi in dotazione ai cavalleggeri. Leggi il resto

La saga del Winchester “Yellow Boy”

A cura di Gian Carlo Benedetti

Il primo luglio del 1865 Oliver Fisher Winchester, in società col figlio William Wirth e l’amico John M. Davies, rilevò la decotta ditta armiera New Haven Arms Co., di cui era il maggior azionista, fondando a Bridgeport (Connecticut) la Winchester Arms Co. e ponendola sotto la sovrintendenza del capace capo tecnico Nelson King. L’avveduto uomo d’affari aveva rilevato la New Haven produttrice della carabina Henry mod. 1860 la quale, pur avendo dato buona prova durante la guerra civile, non ne aveva però risollevato le sorti finanziarie a causa del surplus di armi a buon mercato della fine del conflitto fratricida ed alla preferenza accordata dall’U.S. Army alla rivale carabina ideata da Cristopher M. Spencer. Leggi il resto

Il Winchester “Uno su Mille”

A cura di Gian Carlo Benedetti

Il Winchester “Uno su Mille”
Verso la metà degli anni ’70 del 1800 le carabine a leva della Winchester si apprestavano ad acquistare la imperitura fama di “The Gun that Won the West”. In questa frase c’è una parte di verità ma anche una buona dose di pubblicità che la ditta intelligentemente, come la rivale Colt di Hartford, faceva. In ciò erano avvantaggiate dal fallimento di diverse ditte dopo la fine della Guerra Civile che aveva saturato di armi a buon mercato la frontiera. Leggi il resto

Le armi da fuoco che hanno conquistato il west

A cura di Mario Raciti

Armi del west – clicca per INGRANDIREI
l West, lo sappiamo, fu conquistato principalmente con il sudore, la forza, il coraggio, il lavoro e la pazienza di migliaia e migliaia di pionieri, agricoltori, cercatori d’oro e cowboy che vi si riversarono, e nel giro di poco meno di un secolo lo trasformarono nel futuro dell’America, che a quell’epoca si basava essenzialmente sulle industrie, l’economia e la politica dell’Est. Leggi il resto

Le armi lunghe nell’epopea del west

A cura di Nino Polimeni

Armi lunghe – clicca per INGRANDIRE
Dopo aver parlato delle pistole e delle rivoltelle che erano più in uso all’epoca del selvaggio West, passiamo ad occuparci ora, per completare l’argomento oggetto della nostra ricerca, delle armi lunghe che sono state utilizzate in quello stesso periodo sulle frontiere dell’Ovest. Anche in questo settore è il caso di limitarsi a fornire un quadro d’insieme generale ed indicativo, ma, al contempo, abbastanza documentato ed esauriente, in quanto i contenuti di un articolo semplice e sintetico possono racchiudere e condensare solo gli elementi più significativi ed essenziali di un settore vastissimo: basti pensare, per intenderci, che soltanto su alcuni modelli della Colt e della Winchester esistono tutta una serie di testi e tante di quelle pubblicazioni da costituire una vera e propria letteratura. Leggi il resto

Il fucile Springfield “Trapdoor”, l’immortale

A cura di Riccardo Rosso

Lo Springfield Trapdoor fu usato al Little Bighorn
Nell’ampio resoconto che dedichiamo in questo sito alla cosiddetta “battaglia dei cassoni dei carri”, nel corso della quale gli indiani si trovarono per la prima volta di fronte ad un volume di fuoco, da parte dei soldati americani, che stravolse completamente la loro tattica di assalto. Leggi il resto

La seconda battaglia di Adobe Walls, mito e verità

A cura di Paolo Brizzi da un articolo di Mike Venturino

Adobe Walls, 1874 – clicca per INGRANDIRE
Il 27 Giugno 1874 un’orda di guerrieri delle tribù delle pianure meridionali attaccò all’alba un posto commerciale localizzato nel Texas Panhandle, ma furono respinti da solo ventotto uomini bianchi e da una donna. Si pensa normalmente che il motivo della vittoria dei bianchi sia da attribuire al fatto che essi erano cacciatori di bisonti armati coi migliori fucili a lunga gettata del tempo. Leggi il resto

Il fucile Henry nella frontiera

A cura di Gian Carlo Benedetti

Il 18 febbraio 1857 Oliver F. Winchester rilevò la fallimentare ditta “Volcanic Repeating Arms” dai soci H. Smith e D. B. Wesson della quale era il maggior creditore. La società produceva armi a ripetizione a leva progettate dal versatile Walter Hunt, ma con il grosso handicap di essere alimentate da proiettili autopropellenti (rocket ball) di scarsissima potenza.
Grazie alla inventiva del dipendente Benjamin Tyler Henry che, con il brevetto nr. 30446 del 16 ottobre 1860, oltre ad averne migliorato il meccanismo, aveva ideato una più performante cartuccia calibro .44 a percussione anulare (quelle a fuoco centrale non erano ancora state inventate). Leggi il resto

Sharps 1874, il fucile da bisonte

A cura di Massimo Castiglione

Il fucile Sharps 1874
Il fucile Sharps modello 1874 può essere considerato uno dei capisaldi fondamentali fra le armi progettate e costruite negli Stati Uniti, Paese ove ricoprì anche un ruolo storico non trascurabile. I motivi di tanto successo sono facilmente ricordabili: grande affidabilità di funzionamento, buona precisione di tiro, possibilità di impiegare munizioni di potenza tale da permettere la caccia a tutte le specie presenti nel Nord America. Lo Sharps è soprattutto ricordato come il fucile dei cacciatori di bisonti; nell’ultimo quarto del XIX secolo la caccia a questi ungulati nelle pianure dell’Ovest diventò un’attività economica importante che diede lavoro non solo a migliaia di cacciatori professionisti, ma anche a chi faceva lo scuoiatore di pelli o il commerciante. Certo, nel “ciclo di sfruttamento” del bisonte la figura che è entrata nella storia è il cacciatore: romantico personaggio che spesso rischiava la vita, ricordato per i bivacchi notturni mentre fondeva le palle dello Sharps e ne ricaricava le cartucce riempiendo i bossoli di polvere nera. Leggi il resto

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