I fucili Winchester, conquistatori del west

A cura di Gaetano Della Pepa. Note finali di Mario Raciti.


Del Winchester 73 un famoso esperto di armi, il capitano E. C. Crossman nel 1920 scriveva: “La carabina che… ha ucciso più selvaggina ed Indiani e più soldati degli Stati Uniti quando gli Indiani scoprirono i suoi pregi”. E’ noto che la verità fu piuttosto diversa: le carabine a leva della Winchester solo eccezionalmente comparvero nelle mani delle truppe di stanza sulle frontiere degli Stati Uniti, la strage dei bisonti che ridusse i Nativi alla fame fu operata dagli Sharps e nelle mani dei Sioux a Little Big Horn non c’erano dei modelli 1873 ma dei modelli 1866. Leggi il resto

Alce Nero un «beato» tra i Sioux

Quello che vi presentiamo oggi è un libro per certi versi straordinario perché partendo dalla vita religiosa di un grande nativo americano, tratta un intero spaccato di storia. E oltre agli aspetti legati alla conversione alla fede cattolica, a fare da fulcro della narrazione c’è anche la visione di Alce Nero quanto al destino del su popolo.
Sullo sfondo della grande epopea del West cresce il giovane Alce Nero, indiano della nazione Dakota e della tribù Oglala. A 13 anni combatte a Little Big Horn, nella battaglia che segna la sconfitta del Generale Custer. A 27 anni è ferito a Wounded Knee, durante il massacro che pone termine alle Guerre Indiane. Nello scontro con la civiltà dei bianchi il suo mondo, il cerchio della sua nazione, si sta spezzando. Ancora bambino, Alce Nero ha avuto delle visioni. Una “Grande Visione” che gli ha dato la speranza di poter ancora salvare il suo popolo.
Il filo conduttore della sua vita è la struggente nostalgia di un recupero della vita tradizionale e dell’unità del suo popolo ma neanche il viaggio in Europa con il circo di Bufalo Bill gli fa trovare nel mondo dei bianchi una “medicina”. Leggi il resto

La storia di Billy Thompson il fratello pistolero di Ben Thompson

A cura di Gianluca Pozzi

Un ritratto di Billy Thompson
Billy Thompson, meglio conosciuto come “Texas” Billy Thompson (1845 – 6 settembre 1897), era un noto pistolero, giocatore d’azzardo ed anche il fratello minore dell’altrettanto noto pistolero e uomo di legge Ben Thompson. Il giovane Thompson non arrivò mai a raggiungere la stessa fama di suo fratello maggiore, bensì nella sua vita fu ? principalmente indicato come imprevedibile ed il “fratello problematico” di Ben Thompson. Di fatto comunque, malgrado fosse un uomo pericoloso, era sicuramente un avversario formidabile e temibile negli scontri a fuoco. Leggi il resto

“Fare l’indiano”: cinque storie in cui la maschera diventa volto

A cura di Gian Mario Mollar

Almeno una volta nella vita, abbiamo giocato tutti a “fare gli indiani”. Con un arco improvvisato tra le mani e lanciando urla acute, quattro alberi si trasformavano in una foresta e il cortile di un condominio nella sconfinata prateria del west.
Il fascino della cultura nativa per il mondo occidentale è racchiuso in questo gioco infantile: un sogno di libertà e di comunione con la natura che la nostra civiltà, tecnologica e “progredita”, ha dapprima raso al suolo e poi guardato con nostalgia e incanto.
In questo articolo, racconteremo le storie di uomini che trasformarono questo gioco nella loro stessa vita, che indossarono la maschera del nativo americano fino a trasformarla in volto. Leggi il resto

Che succede a Fort Defiance?

A cura di Cesare Bartoccioni
Arizona, tardo Ottocento. Fort Defiance è un avamposto isolato, ai margini della Riserva Navajo, dove vive un centinaio di persone e non succede mai niente. Quando viene ucciso l’agente indiano T.J.Milton, la piccola comunità ne è sconvolta. Il comandante del forte, per evitare che la quiete nel paese sia compromessa da un’inchiesta governativa, decide di investigare in forma privata, affidando le indagini al sottotenente Thornton e allo scout Hastíin. Tra imbrogli, superstizioni, diffidenze,gelosie, Thornton e Hastíin scoprono che il forte è molto meno tranquillo di quanto si creda. Eppure sembra proprio che non riescano a sopportarsi e tantomeno a scoprire chi ha ucciso Milton…
La recensione
Mi sono imbattuto in questo romanzo per caso, incuriosito dalla vetrina di Youcanprint. Fort Defiance, per un appassionato del West come me, è un nome che di per sé evoca un mondo intero di avventura, ricordi di letture passate, memorie di film che hanno segnato un’epopea. Leggi il resto

I discorsi di Capo Giuseppe

A cura di Carla Marchetti

Capo Giuseppe dei Nez Perce
I primi uomini bianchi del vostro popolo che arrivarono nella nostra terra si chiamavano Lewis e Clark. Portarono molte cose che la nostra gente non aveva mai visto. Parlavano chiaro e la nostra gente li festeggiò per dimostrare che i loro cuori erano amichevoli. Essi offrirono doni ai nostri capi e la nostra gente offrì loro doni. Noi avevamo moltissimi cavalli e cedemmo loro quelli di cui avevano bisogno, ed essi ci diedero in cambio fucili e tabacco. Tutti i Nez Percés fecero amicizia con Lewis e Clark e acconsentirono a lasciarli passare per la loro terra e non fare mai la guerra all’uomo bianco. Questa promessa i Nez Percés non l’hanno mai infranta. Leggi il resto

Il pane nella vita di frontiera

A cura di Mario Raciti

Scorta di pane militare
Nel West, come in ogni altro luogo, e ieri come oggi, il pane era la forma principale di sussistenza. Noi lettori di romanzi e spettatori di film abbiamo l’idea, stereotipata e che dovrebbe essere confutata, di una precisa quotidianità alimentare del West: carne e fagioli.
Quasi mai viene in mente il pane, nonostante lo si mangi tutti i giorni e sia il principale sostentamento degli uomini fin dalla preistoria. Quest’idea, quindi, che abbiamo del cibo nel West è incompleta, ma non inesatta perché sì gli uomini della Frontiera avevano nella loro dieta sia carne che fagioli, ma non soltanto quelli; il pane era una componente fondamentale, praticamente sempre presente sulle tavole degli abitanti del West, fossero essi pionieri, allevatori, cowboy, cittadini, soldati. Leggi il resto

I fucili Sharps alla conquista del west


Anche se non fu il primo fucile a retrocarica, lo Sharps fu il primo ad essere universalmente accettato e, con l’avvento della Guerra Civile Americana, ad essere prodotto su scala industriale.
Si dice che Christian Sharps, mentre lavorava alle dipendenze della Harpers Ferry Arsenal negli anni ’30 del 1800, ebbe modo di conoscere il fucile a retrocarica inventato dal capitano John Hall. Proprio le carenze di questo fucile lo stimolarono a studiare nuove soluzioni e ad introdurre parti completamente intercambiabili. Leggi il resto

Coyote ruba il sole e la luna (racconto Zuni)

A cura di Ginetta Rocchi

Un amuleto realizzato dagli Zuni e raffigurante un coyote
Il Coyote era un cattivo cacciatore che non uccideva mai nulla. Un giorno osservò l’Aquila che cacciava conigli, prendendoli uno dopo l’altro: più coniglio di quanti potesse mangiarne. Coyote penso: “Mi unirò ad Aquila, così potrò avere carne a sufficienza”. Il Coyote stava tramando qualcosa.
Amica – disse Coyote ad Aquila, – dovremmo cacciare insieme. Due possono prendere più di una.
Perché no? – disse Aquila e così cominciarono a cacciare insieme. Leggi il resto

Le guerre indiane nell’Ovest (1840-1890)

A cura di Sergio Amendolia

“Lassù morì il sogno di un popolo” pronunciò amaramente Alce nero parlando dell’eccidio avvenuto il 29 dicembre 1890 sulle rive del torrente Wounded Knee in South Dakota, ove quasi 300 tra uomini, donne e bambini Sioux perirono sotto le armi del 7° cavalleria, quel medesimo reggimento che quasi quindici anni prima, agli ordini di Custer, era stato praticamente annientato a Little Big Horn da una coalizione di tribù composta in buona parte proprio da guerrieri Sioux.  Leggi il resto

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