Tre storie di spettri nel far west

A cura di Gian Carlo Benedetti
Visto il rinnovato interesse per le storie “di confine” legate nella storia del west, ho scelto, tra le molte, di proporre ai lettori di Farwest.it tre storie di spettri.
Tali storie sono assai comuni a tutte le culture del mondo, anche avanzate ed il Far West, per l’estensione e varietà dei paesaggi, il crogiolo di razze (ove ogni cultura portava i suoi incubi) e per la violenza della colonizzazione, si prestava molto bene ad alimentare queste leggende – ormai parte del folklore – ma in certi periodi ritenute credibili, come abbiamo visto nel recente interessante articolo sui vampiri e non-morti, credenza questa importata dagli emigranti dall’Europa centrale.
Questa è certamente una parte del West meno letta poiché le sono stati preferiti gli scrittori narranti le terre riarse dal sole del Grande Bacino, dei deserti e delle immense praterie centrali di “erba blu”, spazzate dal vento, tipo gli Zane Grey, Owen Wister, Luois L’Amour ed altri ed (il mio oggi preferito) Cormac McCarthy. Leggi il resto

Navi perdute del vecchio West

A cura di Gian Mario Mollar


La Nave della Morte sul fiume Platte
In Wyoming, nei pressi della città di Casper, c’è un’ansa lungo il fiume platte. Il luogo ha una fama sinistra perché, quando l’autunno cede il posto ai rigori dell’inverno, può talvolta accadere di vedere emergere un veliero tra la foschia che ricopre le acque.
Il primo avvistamento della “nave della morte” risale al 1862, quando Casper era ancora un semplice avamposto militare chiamato Platte Bridge Station, di frequente assaltato dagli indiani. Leggi il resto

Gli skinwalkers

A cura di Gian Mario Mollar

Skinwalkers – clicca per INGRANDIRE
“Skinwalker”, “Colui che cammina nella pelle”, è una parola inglese che traduce in modo impreciso il termine navajo “Yenaldooshi” o “Naglooshi”, che significa letteralmente “con esso, cammina su tutte e quattro”. Entrambe queste definizioni si riferiscono a un particolare tipo di “mutaforma” del folklore Navajo, uno stregone in grado di assumere le forme di diversi animali indossandone la pelle. Gli Skinwalkers possono tramutarsi in lupo, cervo, corvo, gufo o anche in palle di fuoco sfreccianti nel cielo, ma la metamorfosi più ricorrente che viene a loro associata è quella in coyote. Leggi il resto

Devil’s Tower, la Montagna Sacra

A cura di Pietro Costantini

Una spettacolare vista della Devil’s Tower
A questo luogo sono legati da motivi culturali, geografici o storici i seguenti popoli: Sioux Lakota, Cheyenne, Crow, Arapaho, Shoshone – tutte tribù delle Pianure Settentrionali – e Kiowa, delle Pianure Meridionali. Queste sei popolazioni hanno vissuto (in periodi differenti) nella regione oggi conosciuta come Black Hills o nelle sue immediate vicinanze. La Torre del Diavolo è situata nell’angolo di nord ovest di questa regione. Leggi il resto

La strega dei Bell

A cura di Gian Mario Mollar

Un poltergeist nel Tennessee dei pionieri
Siamo nel 1817. Negli Stati Uniti, James Monroe succede a James Madison alla presidenza, lo stato del Mississippi diventa la ventesima stella sulla bandiera americana e in Florida il Generale Andrew Jackson, che vedremo ricomparire più tardi in questa storia, è impegnato nella prima Guerra Seminole. Dopo la guerra con gli Inglesi del 1812, l’atmosfera negli Stati Uniti si è fatta un po’ più distesa, almeno in apparenza: è la cosiddetta “era dei buoni sentimenti”. Leggi il resto

I Ghost Riders e la “caccia selvaggia”

A cura di Gian Mario Mollar


“Un vecchio cowboy uscì a cavallo in una giornata fosca e ventosa/si riposò su una cresta mentre andava per la sua strada.” Inizia così una delle più belle e famose canzoni country di tutti i tempi, “(Ghost) Riders in the Sky: A Cowboy Legend.”
Scritta nel 1948 da Stan Jones, sulle note di un motivo tradizionale irlandese dell’Ottocento, la canzone ha avuto tantissime cover e interpretazioni: da Burl Ives, il primo a renderla famosa, fino ai R.E.M., dai Blues Brothers ai Doors, che la trasformarono nella lisergica e inquietante Riders on the Storm, da Elvis Presley alla versione western-metal dei Dezperadoz. Leggi il resto

Queho

A cura di Gian Mario Mollar

Quello di Queho (si pronuncia Key-Ho) è un racconto inquietante e poco noto, che sta a metà tra la storia e la leggenda. Fatti realmente accaduti e dicerie popolari si sono impastati con paure ataviche, fino a creare l’epopea dell’Indiano Pazzo che si aggira tra i canyon del fiume Colorado, lasciando dietro di sé una scia di sangue. Le nebbie del tempo ci impediscono di stabilire se si sia trattato veramente di un serial killer, l’antesignano nativo di ben più noti psicopatici americani, o di un semplice capro espiatorio, cui vennero affibbiati in modo sommario svariati omicidi irrisolti. La verità rimane un mistero, ma la storia merita di essere raccontata.
Si pensa che Queho sia nato attorno al 1880 a Cottonwood Island, vicino alla città di Nelson, nel Nevada. La madre faceva parte della tribù dei Cocopah, e morì poco dopo averlo dato alla luce. L’identità del padre è il primo dei molti misteri di questa vicenda. Leggi il resto

Le quattro streghe (da una leggenda del popolo Navajo)

A cura di Paolo Secondini

Un giorno il Distruttore, figlio del Sole, se ne andò per il mondo in cerca di quattro terribili streghe, i cui nomi erano Freddo, Fame, Miseria, Morte.
La sua intenzione era quella di ucciderle, in quanto era persuaso che solo così gli uomini sarebbero riusciti ad avere un’esistenza un po’ migliore.
Strada facendo incontrò la prima strega, Freddo, la quale, sebbene indossasse un pesante mantello, tremava in tutte le parti del corpo.
«Io so chi tu sei,» gli disse la strega. «Tu sei il Distruttore, figlio del Sole.»
«In persona,» quegli rispose. «Sai anche perché sono qui?»
«Questo lo ignoro.»
«Sono venuto per ucciderti.» Leggi il resto