Lewis e Clark – Pillole di storia del west 2

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Lewis e Clark in un punto di osservazione
Con l’’acquisizione del vasto territorio della Louisiana, rilevato dalla Francia nel 1803, la superficie degli Stati Uniti raddoppiò e ciò costituì a un tempo una opportunità e una sfida. Tutto quel territorio attendeva di essere sfruttato, ma ancora nessuno sapeva esattamente che cosa serbasse. Non c’erano mappe né rilevamenti topografici, ma solo alcuni resoconti alquanto frammentari e imprecisi provenienti da quei pochi uomini bianchi che erano penetrati in alcune parti di quel territorio quasi totalmente “selvaggio”.
Il presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, e una giovane America, ansiosi di far fruttare la loro nuova acquisizione, decisero che volevano saperne ancora di più e assai meglio.
Fu così che Jefferson si rivolse al suo segretario Meriwether Lewis e al figlio dell’eroe rivoluzionario George Rogers Clark, William Clark, e commissionò loro una grande e importante spedizione di scoperta e di rilevamenti. Sarebbero dovuti partire per Saint Louis e per la foce del fiume Missouri e quindi risalire la corrente fino alle fonti, attraversare la divisione continentale (Continental Divide) e trovare una via percorribile verso il Pacifico. Lungo il percorso, gli esploratori vennero a contatto con le tribù indiane. Raccolsero e studiarono campioni di flora, annotarono le risorse minerali della regione e prepararono mappe per i coloni e gli esploratori che da quel momento in poi sarebbero partiti per attraversare quelle stesse zone.


Il Presidente Thomas Jefferson

Lewis e Clark raccolsero 44 uomini tra soldati e civili per la propria spedizione e trascorsero l’autunno e l’inverno del 1803-4 preparando l’equipaggiamento e allenandosi vicino a Saint Louis. La primavera successiva partirono con tre barche sul Missouri, raggiunsero il Dakota e passarono l’inverno con i Mandan e gli Arikara.
La primavera successiva proseguirono sulle canoe in direzione ovest. Con loro ora c’era una donna degli Shoshone di nome Sacajawea, cioè “donna uccello”, che faceva da interprete e diplomatica con le tribù che essi incontravano. Grazie al suo aiuto essi raggiunsero in quell’estate le Montagne Rocciose, at” traversarono il confine con l’attuale Idaho e quindi marciarono per la Bitter Root Valley, trovandosi davanti a una serie di fiumi che alla fine li portarono al grande Columbia. Seguendo il suo corso, ai primi di novembre arrivarono al Pacifico.
Ma il loro viaggio era solo a metà. Lewis e Clark costruirono Fort Clatstop dove passarono un inverno terrifìcante prima di intraprendere il viaggio nel marzo del 1806. A questo punto i due divisero la compagnia in tre gruppi in modo da esplorare la maggior parte del territorio e fornire più mappe.


Lewis e Clark vengono accolti dai Mandan

Essi inclusero il percorso dello Yellowstone e degli affluenti del Missouri; quindi si ricongiunsero per il tratto finale fino a Saint Louis. Quando arrivarono a destinazione nel settembre del 1806,avevano esplorato più di seimila chilometri di terre vergini, le loro barche erano ricolme di ogni genere di suppellettili, i loro diari debordanti di informazioni registrarono una sola perdita, quella di un uomo morto per malattia mentre un altro aveva semplicemente abbandonato il gruppo. Lungo il percorso, sebbene avessero qualche paura, non spararono un solo colpo agli indiani che avevano incontrato, e grazie a Sacajawea si lasciarono alle spalle dei buoni rapporti. Lewis e Clark aprirono nel vero senso della parola l’accesso al West e allo stesso tempo immortalarono i propri nomi dato che questa fu la più fortunata spedizione fatta dagli americani, sino allo sbarco sulla Luna.

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