Pionieri ed esploratori – Pillole di storia del west 3

Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.

Pionieri diretti verso il west, la terra promessa
Il grandioso ed epico viaggio degli esploratori Lewis e Clark, svoltosi tra il 1803 e il 1806, costituì solo il punto di partenza delle esplorazioni nelle regioni di frontiera del West e gli esploratori successivi si basarono quassi sempre sulle orme lasciate da chi era passato prima, tracciando nuove strade per chi sarebbe seguito poi. Infatti, mentre i due ritornavano a Saint Louis, Zebulon Pike nel 1805-1806 stava già conducendo una spedizione militare nel Minnesota; l’anno successivo sarebbe partito per un epico viaggio attraverso le pianure sino al Colorado e sulle Montagne Rocciose e su per il fiume Arkansas.
Ma la seconda guerra con la Gran Bretagna fece accantonare le esplorazioni commissionate dal governo sino a dopo il 1820. Nel frattempo, alcuni continuarono a riversarsi lentamente nelle praterie e sulle montagne per avere opportunità di guadagno. John Colter portò le trappole per i castori sulle Montagne Rocciose, seguito da pochi altri coraggiosi, i precursori degli “Uomini della montagna”, i mountain men.


Una spedizione guidata da Zebulon Pike

Quando videro ciò che costoro riportavano a valle, le società delle pellicce organizzarono a loro volta spedizioni e raduni annuali di cacciatori dal 1825 al 1840. Ogni anno, questi uomini portarono progressive informazioni fuori dalle regioni montane e la conoscenza dei bianchi sulle zone selvagge arrivò a interessare regioni che si trovavano sempre più a ovest.
Altri studiarono a fondo i territori del sud-ovest e, nel 1821, Robert McKnight inaugurò la via che dal Missouri andava a Santa Fe. Poi arrivarono i commercianti e i coloni che seguivano la Santa Fe Trail; nel frattempo altri uomini avventurasi scoprirono l’antica Via Spagnola che, passando per il deserto, conduceva alla California e al Pacifico.


La pista di santa Fe (Santa Fe Trail)

Jedediah Smith, nel 1826, con un primo gruppo sperimentò quel passaggio, raggiungendo San Diego; quindi esplorò il nord attraverso i territori messicani sino a San Francisco. L’anno successivo ci riprovò, questa volta marciando su per la costa pacifica fino a raggiungere il fiume Columbia. Anno dopo anno il West diventava sempre più piccolo e sempre più venivano riempite le zone vuote della cartina, mentre non era ancora cominciato l’afflusso dei colonizzatori.


Jedediah Smith

Nel 1832 Nathaniel Wyeth condusse la prima colonna di migranti dal Missouri attraverso le pianure su una pista scoperta da Smith che conduceva nell’Oregon. Venne aperta così la Oregon Trail, la via dell’Oregon. Nel giro di pochi anni queste vie di comunicazione incominciarono a pullulare di persone, animali, carri carichi di pochi averi, di sementi, e dei sogni di una vita. Nel frattempo, l’avvento dei battelli a ruota che scivolavano su fiumi navigabili come il Missouri e lo Yellowstone, favorì l’arrivo di altri coloni.


I battelli a vapore andavano verso il west con facilità

Non si trattava di un viaggio rapido. La strada percorribile dai carri richiedeva alle volte cinque o più mesi per raggiungere il Pacifico. Lungo il percorso si incontravano animali pericolosi, talvolta indiani ostili, fiumi in piena, improvvise tormente di neve e ogni altra calamità naturale.


La ferrovia attraversò il paese e unì est ed ovest

Tuttavia migliaia e migliaia di persone raggiunsero il loro obiettivo e quando alfine anche la ferrovia collegò le due coste del Paese, nel 1869, nemmeno la natura potè più opporsi all’ondata umana.

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