L’assalto dei Comanches alla grande città di Saltillo
A cura di Renato Ruggeri
Nel Dicembre 1840, i razziatori Comanches attraversarono il Rio Grande e entrarono nel Coahuila.
I guerrieri iniziarono la scorreria seguendo il corso del Rio Sabinas, vicino al confine del Nuevo Leon, colpendo i villaggi lungo la via, San Juan de Sabinas, Soledad Berroteran, Oballos e altri. Resoconti disperati si levarono dai ranches e dalle città quando gli invasori cambiarono direzione e puntarono a Sud. Descrivevano case saccheggiate e donne rapite a Santa Gertrudis, famiglie terrorizzate e piangenti, nascoste sui tetti a San Buenaventura, indiani dagli occhi selvaggi che correvano, urlando,nelle strade di Nadadores, case in fiamme villaggio dopo villaggio e mucchi di animali massacrati nel recinto di Don Vicente Arreola. Leggi il resto
Osage, il popolo venuto dalle stelle (1800-1872)
A cura di Pietro Costantini
Blackheart
All’inizio del XIX secolo gli Osage dovettero affrontare, oltre il we- lu-ska (il “piccolo popolo” dei germi) portato dai Francesi e dagli Spagnoli, l’invasione degli Americani, da loro inizialmente chiamati sia “Folte Sopracciglia” sia “Lunghi Coltelli”, dato che i Piccoli non avevano ancora deciso cosa fossero in realtà. Leggi il resto
Gli Apache
A cura di Luana Leonini
I primi popoli Atapascani arrivarono nel Sud-Ovest intorno all’850: erano cacciatori nomadi e raccoglitori di foraggi nella zona dell’attuale Canada occidentale. Si propagarono su tutti gli altipiani aridi del Sud-Ovest, formando numerosi raggruppamenti chiamati Apache dalle altre tribù della regione; forse il nome apache significava “nemici”.
Dopo essersi stabiliti sulle nuove terre gli Apache continuarono a scorazzare per il territorio razziando le popolazioni per avere cibo e schiavi. Siccome erano fieri lottatori e maestri esperti nel sopravvivere nei deserti, erano temuti anche dagli altri abitanti del Sud-Ovest: indiani, pueblo, spagnoli, messicani e americani, che infatti vennero tutti sottomessi.
La loro presenza e le loro vessazioni impedirono qualsiasi espansione spagnola e messicana verso nord. Quando alcuni anni dopo gli Stati Uniti annetterono il Sud-Ovest (1848), divennero i peggiori nemici per gli occupanti anglo-americani e si mostrarono i più ostinati di tutti i guerrieri indiani. Leggi il resto
Victorio, il grande capo Apache
A cura di Josephine Basile
Victorio ebbe fama tra i suoi contemporanei, amici e nemici, come valoroso capo degli Apache Mimbres, appartenenti alla famiglia dei Chiricahua. Nacque nel 1825 in tempi in cui ancora la vita degli Apache scorreva lungo binari certamente difficili, ma ancora accettabili, tra lotte con altre tribù indiane e Messicani. I tempi, però mutarono molto presto e già dagli anni ’50 del secolo XIX gli Apache furono impegnati sul fronte della dura sopravvivenza, stretti tra l’invasione incontrollabile dei coloni bianchi e la voglia di rivalsa dei Messicani, sempre in caccia di scalpi e ben disposti a pagarli pur di avere la conferma della morte di più Apache possibile. Leggi il resto
La rimozione degli indiani (Indian Removal Act, 1830)
Il famigerato Atto di Rimozione degli Indiani del 26 maggio 1830, il cui nome originale è Indian Removal Act, fu la conseguenza di una fortissima spinta in quella direzione da parte di buona parte degli stati meridionali degli USA, in risposta alla grande agitazione della popolazione, parecchio desiderosa di entrare in possesso di vaste estensioni di terreno ritenute incolte, allora occupate dalle cinque tribù “indiane civilizzate”.
In questo movimento si seppe distinguere particolarmente lo stato della Georgia, il più grande stato a quell’epoca, che fu anche coinvolto in un durissimo contenzioso con i Cherokee. Leggi il resto
Sapona e Totero
A cura di Gianni Albertoli
Nello studio di questi indiani non possiamo certamente dimenticarci del James Mooney, autore della splendida opera “The Siouan Tribes of the East”. Lo studioso partiva ricordando una lunga serie di sinonimi indicanti questi indiani. Sentiamolo al riguardo dei Saponi, una popolazione che, certamente, non può essere staccata dai nostri Tutelo. Indiscutibilmente, queste due tribù devono essere considerate insieme in quanto la loro storia inizia intorno al 1670. Leggi il resto
Alle origini del popolo Catawba
A cura di Gianni Albertoli
Primi contatti con il popolo Catawba
Il termine “Catawba” apparve all’inizio del XVIII secolo su tutta una serie di giornali e rapporti coloniali dell’epoca. L’uso del nome venne probabilmente usato per la prima volta dal John Lawson ai tempi delle sue esplorazioni all’interno del territorio, esplorazioni avvenute negli anni 1700-1701. Il Charles M. Hudson, nella sua opera “The Catawba Nation”, riportava chiaramente che, “… vi sono prove considerevoli che gli antenati delle genti visitate dal Lawson si stabilirono nelle aree dove vennero incontrate molto prima dell’inizio del XVIII secolo. Leggi il resto
Gli scout Apache
A cura di Matteo Pastore
Un folto gruppo di scout Apache
Un’unità militare, esterna all’esercito statunitense, che giocò un ruolo importante nella vittoria delle guerre Apache fu, ironia della sorte, un’unità di scout Apache che si rivoltò contro altri clan della nazione Apache. Armati e guidati da contingenti dell’esercito degli Stati Uniti, come il 4° Reggimento di cavalleria, i contingenti di Apache delle Montagne Bianche divennero la forza combattente privilegiata che abbe il compito di sopprimere gli Apache guidati da Cochise e poi da Geronimo. Leggi il resto
Gli Arikara
A cura di Sergio Mura
Pachtüwa-Chtä, un guerriero Arikara – dipinto di Karl Bodmer
Durante la spedizione di Lewis e Clark, i diari riportano il nome degli Arikara con diverse varianti, tra cui Rickerie, Recreries, Richarees, Ree, Ricare, Arickaree, Rick, Rics, e Star rah he. A volte, Clark si riferiva a loro come Pawnee a causa delle loro origini linguistiche simili, poiché entrambe le tribù parlavano una lingua caddoana. Gli Arikara sono conosciuti anche come Sahnish e Hundi. Leggi il resto
La sovranità tribale e le sfide della proprietà terriera
Case di una riserva indiana
Negli Stati Uniti ci sono 573 governi tribali riconosciuti a livello federale e 326 riserve indiane. Queste tribù possiedono il diritto di costituire i propri governi, applicare leggi (sia civili che penali) nei loro territori, imporre tasse, stabilire requisiti per la cittadinanza, concedere licenze e regolamentare attività, gestire la zonizzazione e escludere persone dai territori tribali. Le limitazioni al potere di autogoverno delle tribù sono analoghe a quelle applicabili agli stati; ad esempio, né le tribù né gli stati possono dichiarare guerra, condurre relazioni internazionali o coniare moneta (inclusa la valuta cartacea). Inoltre, esistono diverse tribù riconosciute dai singoli stati, ma non dal governo federale, e i diritti e i benefici associati a tali riconoscimenti variano da stato a stato. Leggi il resto