La conquista delle terre selvagge (1800-1850)
Cari amici della frontiera, ancora una volta siamo qui a segnalarvi un nuovo libro sulla storia del west, una gran bella novità a firma del nostro Domenico Rizzi. Stavolta la narrazione si concentra sulla primissima parte della conquista del west. Quella che si concentra tra il 1803 e il 1850 è certamente una parte assai importante della storia del West americano. È il tempo della corsa all’oro della California. Nel periodo intermedio, gli Stati Uniti esplorarono e conquistarono quasi tutti i territori situati tra il fiume Mississippi e la costa del Pacifico, incorporando la repubblica del Texas resasi indipendente dal Messico nel 1836, la California, l’Arizona e il New Mexico sottratti ai Messicani con la vittoriosa guerra del 1846-48 e ottenendo dal Canada britannico l’immensa regione dell’Oregon. Leggi il resto
Geronimo, storia e leggenda dell’ultimo capo Apache
A cura di Mario Raciti
Geronimo fu l’ultimo grande guerriero della storia indiana. Strenuo difensore dei diritti del suo popolo, resistette fino allo stremo contro l’avidità, l’incomprensione e la violenza dell’uomo bianco. Nemmeno una forza militare di cinquemila uomini al comando del famoso generale Miles riuscì ad avere la meglio sulla sua banda di sedici guerrieri, quattordici donne e sei bambini.
Solo l’inganno, accordi promessi e mai mantenuti, sconfissero Geronimo.
Visse rinchiuso in campi di prigionia per più di vent’anni, vagando tra la Florida, l’Alabama e l’Oklahoma. Geronimo fu uomo dotato di una grande carica magnetica e prodigioso divinatore: pur non avendo mai ricoperto la carica di capo-tribù, fu un leader incontrastato. Leggi il resto
“Il Vicino West” di Carlo Gaberscek
A cura di Angelo D’Ambra
A partire dalla seconda metà degli Anni Cinquanta l’industria cinematografica americana approdò in Spagna, attratta da bassi costi di produzione e paesaggi pittoreschi come quelli di Colmenar Viejo e Hoyo de Manzanares. Gli eccellenti risultati di film come “Spartacus” di Stanley Kubrick, con la memorabile interpretazione di Kirk Douglas, ed “El Cid” di Anthony Mann, con l’affiatatissima coppia Charlton Heston e Sophia Loren, spianarono, poi, la strada a cowboys e pistoleri.
La geografia del cinema western si arricchì di paisajes montañosos castigliani e gargantas desérticas andaluse. Sorsero così i set di Madrid e quelli dell’Almería, per una ripetuta successione di coproduzioni.
La Spagna non era l’Arizona, eppure non sembrava così. Si riuscì nell’ingegnosa impresa di imporre all’immaginario collettivo, come far west, paesaggi e scenari in realtà europei. Gli spettatori guardavano film girati nel giardino di casa e si ritrovavano catapultati nei territori della frontiera americana, in pieno Ottocento. Leggi il resto
La ballata di Colton Red
La copertina del libro
Cari appassionati di storia del west, oggi vi segnaliamo l’uscita di un nuovo romanzo del nostro genere preferito… il western. Quello che vi proponiamo è scritto a quattro mani (o forse dovremmo dire a quattro Colt!) dal nostro Gian Mario Mollar, grande talento ben noto a tutti voi che ci leggete qui e altrove, e dal giovane e validissimo sceneggiatore Marcello Bondi. Stiamo parlando de “La ballata di Colton Red”, edita da I Buoni Cugini Editori.
La storia è una vera e propria “spremuta” di western, centocinquanta pagine che si buttano giù tutte d’un fiato come un bicchiere di bruciabudella: all’interno troverete sparatorie, assalti alla diligenza, galoppate a rotta di collo, Apache sul piede di guerra, strade polverose e tramonti mozzafiato.
Protagonista della vicenda è Colton Red, un giovane cowboy che doma cavalli al Sunrise Ranch, al confine tra Texas e Messico. Leggi il resto
Assassinio sul Red River
Come ci siamo già detti più volte, la nuova vitalità del genere letterario western è oggi collegata a contributi di generi diversi, ma anche di tempi diversi da quelli tipici del vecchio west. Ciò che è western è western, a prescindere dall’anno in cui si svolge l’azione. Ed eccoci qui a presentare un gran bel romanzo edito da una coraggiosa casa editrice ben nota a noi appassionati di lingua italiana. Parliamo del romanzo “Assassinio sul Red River”, scritto da Marcie Rendon.
«Campi di grano inondati di sole. Il ritornello le passò per la mente intanto che apriva la porta a zanzariera del Casbah. Si fermò. Momentaneamente accecata, Cash aspettò che gli occhi si abituassero all’oscurità del bar. Fuori il sole si era posato sull’orizzonte, a ovest. All’interno della Casbah era sempre notte. La porta di legno a zanzariera si chiuse con un colpo sordo alle sue spalle. Gli odori del bar – birra stantia, fumo di sigaretta, segatura e gesso da biliardo – la accolsero nella sua dimora serale.»
Malboro, Bud e una stecca da biliardo sono ciò che la fa sentire a casa. Leggi il resto
L’eredità di Lincoln
La bella copertina del libro
Gli ingredienti per un buon libro che ci riporti ai tempi del west e della guerra civile americana e poi a spasso per il tempo quali sono?
– Una nave corazzata della Marina Confederata nascosta fra le coste dell’Irlanda.
– Un segreto custodito dalla Monarchia inglese.
– Una minaccia che potrebbe cambiare il volto dell’America.
La bella e avvincente trama inizia nel porto di Galveston, in Texas, il 4 Ottobre 1862, quando nelle acque della baia sta infuriando una tremenda battaglia tra la marina Unionista e quella Confederata. L’incredibile quantità di fumo nell’aria e un fitto strato di nebbia rendono ancora più difficile affrontare lo scontro.
L’Ironcled CSS Neptune, ancorata nel porto, approfitta della confusione per salpare e portare il suo prezioso segreto nella mani di Jefferson Davis, ma qualcosa va storto e la corazzata si perde nelle nebbie del mare. Leggi il resto
Il mio west – intervista a Domenico Rizzi
Domenico Rizzi e un collage di alcune copertine di suoi libri
Domenico Rizzi, ormai storica colonna tra gli autori di Farwest.it, è anche un prolifico scrittore di libri di storia del west. Ne ha scritti tanti e in essi appare con grande precisione il suo amore per la realtà storica, insieme alla grande onestà con cui Domenico la ricerca e la propone. Si tratta di doni speciali, sopratutto quando sono applicati alla narrazione storica di periodo controversi come la storia del west.
Recentemente, Domenico Rizzi ha ampliato gli orizzonti della sua proposta letteraria dedicandosi con successo alla narrativa. Abbiamo voluto parlare con lui per parlare di west e della sua attività di scrittore. Leggi il resto
Westbrook e Satterthwait, epigoni di Tony Hillerman
A cura di Angelo D’Ambra
Le copertine dei libri di Westbrook e Satterthwait
Assai lontano dallo stile di Tony Hillerman, un giallo con nativi degno d’attenzione è Danza Funebre (Ghost Dancer) di Robert Westbrook.
In una immaginaria stazione sciistica del New Mexico due investigatori alla prima esperienza lavorativa, il lakota Howi Cervo della Luna, studente impegnato a completare una eterna tesi di laurea, e Jack Wilder, poliziotto congedato dopo un incidente che l’ha ridotto ad uno stato di cecità, si imbattono in un cadavere sepolto nella neve, trafitto da una freccia. Leggi il resto
Gli hopi di Martin Cruz Smith (L’ala della notte)
A cura di Angelo D’Ambra
La copertina del libro
La fortuna di Tony Hillerman è stata seminale, ha dato il via ad un filone di successo nel quale si sono cimentati più giallisti, pronti a cogliere nelle riserve indiane della seconda metà del Novecento un mondo di ombre e misteri. Tuttavia già nel 1970, anno in cui Hillerman pubblicò il suo primo thriller, “Il canto del nemico” (The Blessing Way), un altro autore intraprendeva la stessa strada. Parliamo di Martin Cruz Smith, di origini pueblo.
Dei suoi “thriller etnici”, il solo che ci risulta tradotto e pubblicato in Italia è “L’ala della notte”, una mistery novel profondamente imbevuta di tradizioni religiose hopi, che si sviluppa sui profili della loro riserva in Arizona, con canyon e caverne che assumono quasi le sembianze di cattedrali e cripte gotiche. Una spruzzata di horror rende la trama più avvincente.
Il vice sceriffo Youngman Duran si ritrova a indagare sulla morte di Abner Tasupi, uno stregone hopi novantenne che fa uso di datura, che stava conducendo un sortilegio per fermare le avide mani della El Paso Gas. Leggi il resto
Appunti sulla Guerra Civile Americana (Stefano Jacurti)
A cura di Gian Mario Mollar
La copertina del bel libro di Stefano Jacurti
«Mai vista morire tanta gente… e tanto male!» Con queste lapidarie parole Clint Eastwood, cigarillo stretto tra i denti e sguardo di ghiaccio, riassume la drammatica parentesi sulla guerra civile ne “Il buono, il brutto e il Cattivo” di Sergio Leone.
Leggendo il libro di Stefano Jacurti che stringete tra le mani, mi sono sentito catapultato all’interno del calderone di eventi, battaglie e massacri che è la guerra civile americana, proprio come se stessi guardando quel vecchio film, che, tanti anni orsono, rappresentò il mio primo incontro con quel disturbante, ma anche affascinante, periodo storico. Leggi il resto