Il cinema western e non di “Bloody” Sam Peckinpah

A cura di Mario Raciti, autore di Western Campfire
Presto uscirà in libreria (30 luglio 2022) il nuovo libro di Stefano Jacurti, che stavolta dalla storia e dalla narrativa si sposta al cinema e ci regala un lavoro tutto dedicato al regista Sam Peckinpah e ai suoi film: Il cinema western e non di “Bloody” Sam Peckinpah.
Io, grazie all’autore, ho avuto l’onore e la fortuna di poter leggere il libro in “anteprima” e, come sempre finora mi è capitato, è stata una lettura affascinante ma soprattutto ricca di aneddoti, in particolare sulle gesta di Peckinpah, uno dei registi americani più discussi di sempre.
Il libro di Stefano è, in sostanza, una specie di catalogo dei film di Bloody Sam, insieme ad un profilo della sua vita e della sua personalità e un succinto occhio ai lavori “minori” come le regie e le sceneggiature di telefilm e le apparizioni in altri film. Leggi il resto

Sam Peckinpah

Sam Peckinpah
Come diavolo può essere finito nella lista dei migliori registi della storia del cinema? Molti critici ancora se lo chiedono. Lui che ha abbandonato la quiete della vita per un’esistenza da pirata inquieto, annebbiato dall’alcool, dal fumo e dalla cocaina, umiliato da anomale manie psicotiche e con tre pacemaker, si è messo in viaggio oltre i confini del mondo, usando le urla di un uomo dalle mani callose, al posto della voce stentorea di un regista comune, per decantare il mondo dei perdenti e un sogno americano che definiva ancora “imballato”. Negava la fatalità della vita, vedeva di buon occhio le forze distruttive dell’uomo, applaudiva e consacrava una civiltà disgregata dall’individuo che coinvolgeva, con le sue stragi, prede e cacciatori, prigionieri e carcerieri, patrioti e vili. Erano i bagni di sangue a eguagliare tutti, e quindi la morte. Leggi il resto