Non crescono rose all’inferno
A cura di Sergio Mura
Con il nuovo romanzo “Non crescono rose all’inferno”, il bravo Marco Vaccher si porta a quota due. Due libri, due ottimi libri. Già dal precedente, di cui avevamo parlato qui su Farwest.it) si era vista la buona vena di Marco Vaccher. Ma stavolta, oltre alla conferma di una indubitabile bravura, abbiamo anche la coraggiosa scelta di una generosissima filiazione che conduce il romanzo a sfiorare le 500 pagine. La trama si snoda in maniera sempre intelligente e mai scontata, conducendo il lettore lungo le polverose piste del vecchio west. Infatti, siamo nel 1855 nel Texas Orientale. Nello sperduto paesino di La Caridad, abitato da appena un centinaio di anime, si svolgono eventi che fanno pensare che nulla è come potrebbe apparire ad una prima vista. I quattro padri fondatori che hanno dato vita all Cittadina di frontiera, dietro un’apparente patina di normale convivenza, in realtà non sono uniti come danno a vedere. Si crea così una pericolosa situazione in cui si inseriscono gli Apache, popolo guerriero e indomito, che hanno una loro presenza sulle colline intorno al paese e che aspettano solo il momento giusto per entrare in scena e razziare.
Ma qualsiasi evento che accada alla Frontiera non può fare a meno di macchiarsi di sangue, e quando un evento inaspettato costringe la leggendaria fuorilegge Rebecca Costigan a tornare a casa, il silenzio in cui è immerso il paese da decenni dovrà squarciarsi, per lasciare il posto a una verità dura e pesante come il piombo.
Il nuovo romanzo di Marco Vaccher è un bel segnale di vitalità che siamo certi he verrà colto dagli appassionati di romanzi ambientati nel west.
La pagina dedicata ai ringraziamenti
Titolo: Non crescono rose all’inferno
Autore: Marco Vaccher
Editore: Casta Editore
Pagine: 490
Rilegatura: Brossura leggera
Prezzo: 16 €
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