Gli oscar del cinema western – 35

A cura di Domenico Rizzi
Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36.


LUGUBRI ATMOSFERE

Stando agli ultimi titoli presi in considerazione da questa rassegna, sembrerebbe esservi un nuovo, ennesimo revival del genere, che nel 2015-2016 ha distribuito sul mercato 19 film, dei quali 18 prodotti dagli Stati Uniti e 1 canadese.
Di questi, nelle sale italiane ne sono giunti soltanto un paio, peraltro assai reclamizzati: “The Hateful Eight” e “The Magnificent Seven”. Leggi il resto

The Hateful Eight

Il poster del film
The Hateful Eight è una sorpresa perché è il primo western dichiarato che viene sposato ad altri due generi. Non ad uno, dunque, ma a ben altri due: il giallo e l’horro-splatter. In questo senso è un film che nessuno potrebbe attribuire ad altri se non a Quentin Tarantino. Potremmo dire che è la sua quintessenza cinematografica: narrazione non lineare, attori feticcio, esplosioni impressionanti di violenza, verbosità, sangue ovunque. “The Hateful Eight” è quel tipo di film che si camuffa da western, ma che tocca ben altre corde e interessi dell’appassionato di cinema… gli offre un caffè bollente mentre gli punta il grilletto alla tempia. Ma qual è l’essenza di questo film western? L’incredibile groviglio di personaggi, di aneddoti, di storie e di circostanze, unitamente al turpiloquio, all’abbondanza di sangue, alle citazioni. Tarantino ci mette all’oscuro di tutto, usando personaggi che disquisiscono a lungo su fatti che lo spettatore ignora completamente; entrano nei particolari, divagano, sciorinano lentamente nodi focali del discorso, costringendoci a seguire il dialogo e appassionarsi alla storia. Leggi il resto