I revolver basculanti del west

A cura di Gian Carlo Benedetti

Sopra, l’interessante arma di Moore era una “open top” (castello aperto)
Il primo revolver basculante (swing out) in USA fu prodotto per la Confederazione dalla  Moore’s Patent Firearm Co. dal 1861 al 1863 in calibro 32 Rimfire a 7 colpi. Il progetto era del prolifico inventore Daniel Moore. Naturalmente si scontrava col brevetto Rollin White sulla foratura del tamburo, e quindi retrocarica, ma il Sud aveva ben altri problemi che la causa legale!
Sin 1866 il grande, ma purtroppo poco noto progettista passato poi alla Colt, William Mason, che allora lavorava alla Remington, brevettò un revolver a tamburo basculante (swing out) con estrattore a stella,  simile a quelli moderni che la ditta però usò solo su alcune conversioni anni e anni dopo.
Questo brevetto, appartenente alla Remington, su concessione del Mason, ne impedì, sino al tardo 1880 l’analogo sviluppo da parte della Colt ed orientò, nello stesso periodo, la Smith & Wesson verso il sistema “top break”.
In sostanza, sembra che sin dagli anni 1870 la Remington avesse la teorica e legale  possibilità di produrre revolvers “swing out” molto simili ai moderni Smith & Wesson.


Un esempio di Smith & Wesson con il meccanismo “top break”

In rete è possibile trovare un brevetto della Moore’s Patent Firearms del revolver, valido da 1860 al 1865 (brevetto del 18 settembre 1860), seguito poi da un ulteriore brevetto, il nr. 38321 del 28 aprile 1863, su miglioramenti apportati al sistema.
Su alcune di queste Belt Pistole basculanti (3376) veniva scritto  “MfD (manufactured) for Smith & Wesson”, in ossequio al noto brevetto della retrocarica appartenente appunto alla Smith e Wesson, ma che il povero Rollin White, per contratto, doveva difendere di tasca propria.
La Moore’s Firearms, finita la Guerra Civile, nel 1866 fu ribattezzata National Arms Co. e produsse revolver Teatfire ancora per evadere il brevetto Rollin White e poi fu acquisita dalla Colt nel 1870.
Ancora la Moore Belt Pistol in posizione chiusa e swinged out. Si nota la canna solidale al tamburo che ruota sul suo perno, esponendo le camere del tamburo per la retrocarica
Willian Mason (Oswego, 30 gennaio 1837 – Worcester, 17 luglio 1913) è stato un prolifico – ma anch’egli sconosciuto ai più – inventore di armi ed è noto per essere il padre della mitica Colt 1873.
Brevettò con il nr. 51117 in data 21 novembre 1865 un sistema basculante per revolver (swing out) mentre lavorava alla Remington, con un estrattore a stella. Nel 1866 passò alla Colt come sovrintendente ma il brevetto basculante rimase nella disponibilità della Remington, tanto che il primo “swing out” della Colt fu prodotto nel 1899.


Un disegno del citato brevetto, chiaramente applicato ad una Remington

Un sistema basculante necessita che su un revolver ci sia la retrocarica del tamburo che però allora formava oggetto del famoso brevetto di Rollin White nr. 12648 del 3 aprile 1855, miopemente e sorprendentemente rifiutato da Samuel Colt ed acquisito senza alcun indugio dalla concorrente Smith & Wesson. Da notare che il brevetto prevedeva la camera del tamburo tutta forata, ma non per consentire l’uso della cartuccia metallica… Era inizialmente considerata una retrocarica con cartuccia di carta combustibile.
Questo brevetto terminò la sua validità il 4 aprile 1869 su interessamento diretto di U. S. Grant che si oppose con fermezza ad una ulteriore proroga richiesta da White. La sua scadenza comportò così un notevole ed auspicato sviluppo delle armi corte.
Per inciso, il povero Rollin White, che era un tipo assai particolare, non guadagnò molto e perse il suo patrimonio nelle lunghe e costose cause che intentò per la violazione della sua invenzione, cui era obbligato contrattualmente dalla Smith & Wesson, come ho detto, ma a proprie spese.


Il famoso brevetto nr. 250375 del 1881

Il genio di Mason non si soffermò solo sui molti revolver che inventò o migliorò, ma anche su fucili, a pallini ed a palla. Contribuì a rivedere alcune parti per la produzione industriale del famoso modello 1886, ideato e presentato alla Winchester – presso cui pure lui lavorò – da John M. Browning.


Un ritratto di William Mason

Anche altri più anziani revolver di piccolo calibro S&W model 1, 1 e mezzo e 2 Army, prodotti dal 1867 al 1882, usavano tutti un sistema di basculamento della canna, la quale ruotando liberava il perno del tamburo, ribaltata quindi alla rovescia (cioè verso l’alto), sistema detto “Tip Up”.
L’avvento del Modello 3 li ha surclassati.


Un classico esemplare di Smith & Wesson “tip up” aperto

Revolver basculanti (in avanti) furono usati anche nel “Far-West” canadese dalle mitiche Giubbe Rosse (NWMP) con il revolver Enfield calibro 476, ordinanza dell’esercito di Sua Maestà e prodotto dal 1880 al 1911. La sua chiusura non era eccelsa ed era comunque di efficacia inferiore a quella degli S&W Model 3.


Il revolver Enfield calibro .476

Quella del Model 3 della Smith & Wesson, nelle sue varie declinazioni American, Russian, Schofield, D.A. 44 Frontier, Wells & Fargo, ecc. era una famiglia di armi veramente importanti e sicuramente il massimo esempio di basculante per l’epoca classica del West.


Il revolver Smith & Wesson Model 3

Un bellissima, seppur poco nota, progenie di revolver prodotti dal 1876 sin a dopo il ‘900, e usata nel Far West, era quella del progetto Merwin & Hulbert. Costruttivamente ineccepibili erano prodotte dalla famosa ditta Hopkins & Allen e tecnicamente non sono basculanti ma il gruppo tamburo, canna, ruota e slitta in avanti, estraendo simultaneamente le cartucce spente.


Revolver Merwin & Hulbert

Vari soni i modelli (Frontier, Pocket, di varia grandezza e calibro, a castello aperto (Open Top) o chiuso (Solid Frame), calciatura a campana o “Bird’s Head”, sia a singola che a doppia azione. Permetteva una facile sostituzione della canna.
Il primo modello veramente moderno a doppia azione, tamburo basculante (swing out) ed estrattore a stella della Colt risale al 1899, denominato Colt Model 1899 Navy Double Action revolver su brevetto del 1884 e 1888, prodotto in circa 31 mila esemplari nei calibri 38 Long e 41 Colt.


Una rara Colt 1889 Navy D.A.

L’ingresso della Smith & Wesson nei revolver “swing out” moderni è di poco precedente e risale al 1896 per un totale di 19.712 esemplari dell’elegante 32 Hand Ejector First Model.


Una elegante S&W 32 Hand Ejector

Come si vede le ditte entrarono nel progetto del tamburo basculante tardi e timidamente, iniziando con calibri piccoli od anemici. Ma questo tipo di chiusura “Swing out” si è invece rivelato nel tempo vincente, molto solido ed inizialmente sino ai primi decenni del 1900 ha relegato il sistema Top Break ai calibri 38 e 32 S&W per poi estrometterlo del tutto.

Una curiosità finale

L’Esercito Italiano nei suoi Revolvers non ha mai adottato uno Swing Out: sia lo Chamelot Delvigne mod. 1874 che il Bodeo mod. 1889 avevano tamburo fisso con finestra di caricamento.


Una Tettoni 1916 (sopra) e sotto una Bodeo 1889 entrambe nel nostro calibro d’ordinanza da revolver 10,35 X 20

Nel 1916, la necessità di armi nel conflitto mondiale indusse lo Stato Maggiore ad acquistare, in circostanze e per motivi mai del tutto chiariti, rilevanti quantità di una copia spagnola non autorizzata (campo i cui la Spagna all’epoca eccelleva) del revolver S&W nr. 3 Top Break prodotta in Eibar (la Gardone V.T iberica) dai Fratelli Orbea da noi ribattezzata, dal nome dell’importatore bresciano, Tettoni 1916.

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