Armi lunghe Colt nel Far West

A cura di Gian Carlo Benedetti

Colt Paterson “Ring Lever” Rifle
La “COLT” è universalmente nota per i revolvers e le pistole e della sua estesa produzione tutti conoscono almeno la Colt 1873 e la semiauto 1911. Molti però ignorano che sin dagli albori l’inventore e le ditte da lui create producevano anche armi lunghe.
La produzione nel 1836 della Colt Paterson, primo revolver brevettato da Samuel Colt, fu seguita l’anno successivo da un fucile sfruttante lo stesso famoso brevetto sulla rotazione del cilindro.
Con la ditta “Patent Arms Manufactoring Co.” di Paterson (NJ) Sam Colt tra il 1837 ed il 1841 produsse, in due consecutivi modelli, fucili ad avancarica del tamburo innescati da capsule, denominati “Ring Lever Rifles” poiché la rotazione del tamburo ed armamento del cane erano assicurati da una leva ad anello posta avanti al grilletto. Le loro differenze sono minime ed il Secondo Modello si distingue per avere il castello aperto, incisione sul tamburo, leva di caricamento, scudo antirinculo ed offerto solo nel calibro .44 con canna da 28 o 32 pollici rispetto al Primo che era in .34, .36, .40 e .44 con canna ottagonale da 32 pollici.


Colt Paterson “Ring Lever” Rifle Secondo Modello

Dal 1838 al 1841 produsse anche il simile Modello 1839 Carbine in circa 950 esemplari, col tamburo più lungo (sia in pollici 2 e mezzo che Improved da 3 e 1?4) senza l’anello di armamento del cane. Ne furono acquisiti dall’esercito 360 pezzi tutti marcati sul calcio con sigla di ispezione WAT (Cap. Wiliam Anderson Thornton) .
Fu prodotto anche nella versione da caccia a pallini calibro 16 in circa 225 esemplari.
L’arma, pur con i suoi lati deboli ritenuta dalle alte sfere fragile e prona a malfunzionamento, era innovativa e molto apprezzata in un epoca di rifles militari monocolpo ad avancarica.


Colt 1839 Revolving Carbine

Colt era infatti l’unico produttore di fucili affidabili a ripetizione prima dell’avvento degli Spencer ed Henry a cartuccia rimfire nel 1860.
Il Primo Modello fu prodotto in 200 esemplari nel 1838 ed il Secondo in 500 dal 1838 al 1841.
Queste carabine furono usate dall’U.S. Army in misura limitata nella Seconda Guerra Seminole in Florida, contro il Messico e dai Texas Rangers contro i Comanches, Kiowas, Apaches ed altri.
Nel 1855 il valente capo tecnico della Colt Elisha King Root (1808 – 1865) brevettò un revolver più funzionale con cane laterale (Colt Root Sidehammer) e facilità di sostituzione del tamburo di cui fu prodotta anche la versione carabina col nome di “Colt 1855 New Model Revolving Rifle”, documentata negli scontri di frontiera e nella Guerra di Secessione in dotazione pure a reparti di tiratori scelti.
In questo tipo di armi la mano debole non deve mai essere posta avanti sotto la canna o sull’astina se presente a causa del pericolo del “chain fire” cioè l’innesco e sparo accidentale simultaneo di più camere del tanburo.


Colt 1855 Musket versione militare

A sei o cinque colpi nei calibri .36. .44 e .64. con canna da 15 a 24 pollici fu prodotto in configurazioni civili, sportive e militari, sia in versione carabina che rifle e musket con o senza baionetta dal 1855 al 1865. Divenne un best seller anche nelle colonie. Fu prodotto anche il Belgio su licenza.
Anche questo modello fu offerto a canna liscia a pallini nei calibri 10 e 20 a cinque colpi in circa 1100 esemplari.
La nuova ditta creata dopo le vicissitudini finanziarie del fondatore “Colt Firearms Factory” di Hartford produsse il fucile militare moncolpo BERDAN ordinanza russa con un caricamento a botola (trap door) nel cal. 42 centerfire dal 1862 al 1860 in circa 30 mila esemplari. Hiram Berdan era un inventore e famoso per aver creato e comandato il leggendario Reggimento dei “Berdan Sharpshooters” durante la Guerra Civile.


Fucile militare Berdan russo mod. 1868 marcato in cirillico

Solo per curiosità si aggiunge che nel 1887 e ’88 produsse solo 50 esemplari del fucile sperimentale bolt action “Colt Franklin” progettato dal Gen. William Franklin simile al fucile Gras francese ma con caricatore rimovibile a gravità contenente 9 colpi nel calibro di ordinanza 45 – 70. Non superò le prove militari cui era destinato.


Un raro Colt Franklin cal. 45 Gov.t canna da pollici 32 e 1/2

Un arma molto diffusa nel Far West era la doppietta a canna liscia inizialmente importata dalla Gran Bretagna paese del massimo sviluppo di questa tipologia. Famose sono pure quelle americane prodotte dai fratelli Parker.
La Colt MfG produsse abbastanza diffuse e belle doppiette “all american made”.
La “Model 1878 Double Barrel Shotgun” nei calibri 10 e 12 fu prodotta in 22.690 pezzi, doppio grilletto, batterie “sidelock” e cani esterni, apertura con chiave superiore ideata dall’inglese W. Scott e canna da 28, 30 o 32 pollici. La canna a richiesta, come d’uso all’epoca, poteva essere più corta o lunga. E’ ritenuta una delle più fini doppiette americane. Le versioni con canna corta erano usate dai lawmen per il pattugliamento urbano definiti “scatter gun” o dalle scorte delle diligenze quali “coach gun”.


Doppietta Colt mod. 1878 in calibro 10

L’avvento dell’hammerless spinse la ditta a produrre la Modello 1883 cal. 10 o 12 con cani interni tipo “box-lock” batterie ideate dagli inglesi William Anson e John Diley nel 1875. Va aggiunto che nei cani interni, invisibili ed armati dal basculamento delle canne, esiste anche il sistema “side-lock” più elegante, smontabile e solido ma più costoso e quindi riservato alle armi molto fini. Fu prodotto dal 1883 al 1895 in 7.366 esemplari.
Furono prodotte con due gradi di finitura e con canne in damasco.


Doppietta Hammerless Colt mod. 1883 cal. 10

La Colt produsse anche una doppietta a canna rigata “Double Barrel Rifle”, “Express” americano con cani esterni, dal 1879 al 1885 nel calibro militare 45 -70 (45 Gov.t) sembra solo in 35 esemplari su ordinazione. Costruita su idea di Caldwell Hart Colt, figlio playboy del defunto Samuel Colt, è uno dei pezzi più rari della ditta.
Negli anni ’80 nel West si vendevano bene i lever action e la Colt si assicurò un brevetto dell’eclettico Andrew Burgess. Nato a Dresda (NY) nel 1837, discendente di un mercenario Hessiano, durante la Guerra Civile divenne un provetto fotografo facendo apprendistato dal famoso Matthew Brady. Si recò in Europa per documentare la guerra Franco Prussiana dove prese passione per le armi. Ritornò in USA nel 1871 e tre anni dopo rilevò lo studio forografico di Brady che però rivendette nel 1876. Divenne uno dei più prolifici progettisti di armi americani, secondo solo a John M. Browning, con ben 894 brevetti. Nel 1883 la Colt iniziò la produzione del suo lever action chiamato “Colt’s New Magazine Rifle” più solido del rivale Winchester ’73. La produzione del Colt Burgess, solo in cal. 44 – 40, assomma a solo 6403 esemplari di cui 340 spediti all’agenzia londinese.
La sua produzione durò soltanto 16 mesi e cessò non per pecche del progetto ma per la “guerra” che intanto aveva intrapreso la Winchester che non gradiva invasioni di campo. La Colt MfG le aveva creato concorrenza con i levers e la Winchester R.A.C. rispose progettando nuovi sperimentali revolvers grazie all’apporto di tecnici del calibro di William Mason, Stephen Wood e forse Hugo Borchardt nella sua trasferta americana.
I due colossi armieri giunsero infine a patti, gentlemens’ agreements, nel senso che la Colt cessò di produrre i lever e la Winchester i revolvers. Burgess conunque continuò a produrre le sue armi con altre ditte, tra cui la Whitney – Sharf e poi la più famosa Marlin Firearms ed infine ne creò una propria, la “Burgess Gun Co.”


Vedute del Rifle Colt Burgess o New Magazine Rifle


Sopra: Il prototipo del Revolver Wood – Mason cal. 45 del 1883 mai prodotto in serie dalla Winchester. Si nota bene che S. Wood e W. Mason avevano lavorato presso la Remington e la Colt.


Sopra: Anche se esternamente è quasi identico al Winchester ’73 il leveraggio del Colt Burgess è diverso.

La Colt comunque non abbadonò il settore e nello stesso anno 1884 in cui eliminò il Burgess iniziò la produzione più fortunata di una carabina a pompa (slide action) progettata da un altro grande inventore, il dr. William H. Elliot un dentista che aveva già lavorato per la Remington. Si trattava di un arma meno costosa e con ripetizione del tiro più rapida dei levers battezzata “New Lightining Magazine Rifle”. Il richiamo al fulmine deriva dalla effettiva grande velocità di cadenza del tiro. Fu offerto in tre modelli, sia in versione Rifle che Carabina, di peso ed ingombro differente per i vari calibri:
– fusto medio (medium frame) nei calibri 44-40, 38-40 e 32-20 gli stessi dei revolver dal 1884 al 1902 con 89777 esemplari prodotti. La versione a canna corta (baby carbine) era preferita dai Marshals;
– fusto grande (large frame) nei calibri potenti da caccia 38-55, 45-60 e 50-95 Express dal 1877 al 1894 con 6496 esemplari;
– fusto piccolo (small frame) nel calibro 22 Rimfire come “gallery rifle” dal 1877.
Il Lightining fu usato dalla famosa tiratrice Annie Oakley e dalla Polizia di San Francisco che ne acquistò 401.
L’arma fu prodotta sino al 1904 per un totale di 186.185 fucili. Ebbe buon mercato ma non riuscì a scalzare il dominio della più popolare Winchester.


Colt New Lightning


Lo stesso con otturatore arretrato


Catalogo della ditta con le tre configurazioni


Sopra: Il codolo superiore (top tang) di un Colt New Lightining in dotazione alla Polizia di San Francisco (S.F.P).

Come “Colt Lightning” è conosciuto anche il revolver Double Action 1877 nel calibro 38 Long Colt ma il nome non è della ditta, come per il rifle, bensì coniato dal rivenditore B. Kittrege & Co. di Cincinnati.


Revolver Colt D.A. 1877 Lightning versione corta “Sheriff o Storekeeper”

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