Agenzia Pinkerton: Kate Warne

A cura di Lorenzo Barruscotto

Un ritratto di Kate Warne, agente della Pinkerton
Un giorno del 1856 Allan Pinkerton si ritrovò una giovane donna che girovagava tra le scrivanie della sede centrale negli uffici di Chicago: il suo nome era Kate Warne.
Si sa molto poco di lei prima che iniziasse a lavorare per l’Agenzia Investigativa fondata dal detective di origini scozzesi, tranne che era nata ad Erin, Chemung County, New York, ed era già vedova all’età di 23 anni. Pinkerton stesso, nel suo libro “The Spy of the Rebellion” (1883), l’ha descritta come: <... (una) persona autorevole, con lineamenti netti ed espressivi... una donna snella, dai capelli castani, aggraziata nei movimenti e padrona di sé. I suoi lineamenti inoltre, sebbene non quello che si potrebbe definire “bello”, erano decisamente di un'impronta intellettuale... il suo viso era onesto, il che avrebbe indotto qualcuno in difficoltà istintivamente a sceglierla come confidente.> Leggi il resto

Donne spie per l’Unione

A cura di Angelo D’Ambra

Pauline Cushman – Harriot Wood
La Guerra Civile Americana trovò come protagoniste inaspettate delle donne abili nelle vesti di spie. Sebbene il loro numero esatto non sia ancora noto, si ritiene che in centinaia abbiano ricoperto questo ruolo durante la Guerra Civile.
Secondo il libro Women During the Civil War, queste donne raccoglievano informazioni su pezzi di carta o stoffa e le cucivano nelle loro camicette e sottovesti o le arrotolavano nei capelli. Spesso li attaccavano alla cornice delle loro gonne a cerchio o li nascondevano in ceste, pacchetti e persino dentro le bambole. Leggi il resto

Donne spie per la Confederazione

A cura di Angelo D’Ambra

Rose O’Neal Greenhow, soprannominata Wild Rose
Sia al Nord che al Sud erano consapevoli che numerosi fattori avrebbero concorso a definire la vittoria o la sconfitta. Uno di questi sicuramente era l’assicurarsi quante più informazioni possibili sull’avversario, un flusso continuo, sempre aggiornato. La spia diveniva quindi un’arma potente, capace di scoprire dove e quando il nemico avrebbe attaccato, come si sarebbe mosso, con quali armi, con quanti uomini. Già George Washington si era servito del culper ring, una rete spionistica che, non a caso, era centrata a New York, base delle forze inglesi. Le notizie che questi agenti riuscirono a ricavare garantirono, nel dicembre del 1776, l’attraversamento del Delaware e la cattura della guarnigione di Trenton. Leggi il resto