Donne spie per la Confederazione
A cura di Angelo D’Ambra
Rose O’Neal Greenhow, soprannominata Wild Rose
Sia al Nord che al Sud erano consapevoli che numerosi fattori avrebbero concorso a definire la vittoria o la sconfitta. Uno di questi sicuramente era l’assicurarsi quante più informazioni possibili sull’avversario, un flusso continuo, sempre aggiornato. La spia diveniva quindi un’arma potente, capace di scoprire dove e quando il nemico avrebbe attaccato, come si sarebbe mosso, con quali armi, con quanti uomini. Già George Washington si era servito del culper ring, una rete spionistica che, non a caso, era centrata a New York, base delle forze inglesi. Le notizie che questi agenti riuscirono a ricavare garantirono, nel dicembre del 1776, l’attraversamento del Delaware e la cattura della guarnigione di Trenton. Leggi il resto