Il fallimento del governo di Madero – La rivoluzione messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Francisco Madero a cavallo
La rivoluzione messicana innescatasi con l’espulsione di Porfirio Díaz, iniziò con una complicatissima fase riformista. Il presidente Francisco Madero dovette sedare ben cinque diverse rivolte prima di soccombere, assassinato. Il primo a scagliarsi contro il governo fu Emiliano Zapata con il suo Plan de Ayala nel novembre 1911 perché fossero capovolte le strutture economiche e sociali del Paese. Questa rivolta non fu mai veramente spenta, ma mise in luce tutti i problemi della politica maderista. Leggi il resto

Pascual Orozco traditore della Rivoluzione Messicana?

A cura di Angelo D’Ambra

Pascual Orozco – al centro
Orozco nacque il 28 gennaio 1882 nella hacienda de Santa Inés a San Isidro, municipio di Guerrero, nello stato di Chihuahua. Sin da bambino lavorò nel negozio di suo padre, Pascual Orozco Merino, che avrebbe partecipato al suo fianco durante la rivoluzione. Nel 1902 divenne un mulattiere per le compagnie minerarie. Nel 1907 aprì un negozio di alimentari. Due anni dopo aderì al movimento contro la rielezione di Porfirio Díaz, affiancandosi a Abraham González Casavantes, sponsorizzando con i propri soldi il quotidiano Grito del Pueblo ed importando armi dagli Stati Uniti per il fronte maderista. Leggi il resto

La rivoluzione di Zapata

A cura di Angelo D’Ambra

Dietro il labile equilibrio che manteneva Madero al governo, si celavano tensioni esplosive. Il 9 e 19 febbraio 1912, l’esercito maderista compì azioni sanguinose nella città di Santa María Ahuacatitlán, agli ordini del generale Juvencio Robles. La popolazione subì violenze indicibili e il centro fu dato alle fiamme. Robles era stato uno dei principali esponenti militari del Porfiriato, aveva combattuto le insurrezioni popolari di Tlaxcala, dello Stato del Messico, di Oaxaca e Veracruz, aveva pure combattuto contro Madero, ma poi aveva accettato il nuovo governo. Leggi il resto

Il generale Felipe Ángeles nella Rivoluzione Messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Felipe Angeles con Emiliano Zapata
Felipe Ángeles era nato il 13 giugno 1869 a Zacualtipan, nello stato di Hidalgo. I suoi genitori erano Felipe Ángeles Melo e Juana Ramírez. Suo padre era stato un colonnello di Benito Juárez, protagonista della difesa del Messico durante la guerra con gli Stati Uniti del 1847 e l’intervento francese de 1862, così ligio al dovere da rifiutare i premi che Juárez gli conferì dicendo che aveva servito la Nazione per dovere, non per denaro. Con i suoi stessi valori crebbe suo figlio. Leggi il resto

La presa di Zacatecas – Rivoluzione Messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Il 23 giugno 1914, la División del Norte prese la città di Zacatecas. Fu una delle battaglie più importanti della rivoluzione messicana, quella che segnò il definitivo trionfo della rivolta contro il regime Victoriano Huerta, uno degli eventi cruciali nella storia del Messico moderno.
Nel febbraio dell’anno precedente un colpo di stato aveva rovesciato il governo di Madero, adesso la caduta di Zacatecas, capitale dell’omonimo stato, inseguito ad un brillante assalto delle truppe rivoluzionarie, dopo una serie di scontri e scambi di cannonate dalle colline di Bufa ed El Grillo, avvenuti nei giorni precedenti, riaccendeva nuove speranze. Leggi il resto

La morte di Emiliano Zapata – Rivoluzione Messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Sulla morte del rivoluzionario circolarono da subito diverse storie romantiche sebbene il cadavere fosse stato esposto pubblicamente. Ci fu chi disse che il defunto non aveva il neo sulla guancia destra che, invece, Zapata aveva. Ci fu chi disse che aveva tutte le dita della mano destra, mentre Zapata non aveva il mignolo, perso mentre praticava la charrería. Nacquero leggende, impossibili fantasie, misteri moltiplicati dalla storiografia.
Molti ritennero che l’uomo morto non fosse Zapata, ma un suo sosia di cui il generale si serviva in situazioni di pericolo. Leggi il resto

Sangue sul Rio Grande: la Bandit War

A cura di Giampaolo Galli

La cosiddetta “bandit war” fu una lunga serie di episodi violenti tra messicani e americani che insanguinarono il Texas meridionale tra il 1914 e il 1919.
La frontiera del Rio Grande, che dopo il trattato di Guadalupe Hidalgo divideva i due paesi, era sempre stata una zona turbolenta, fin dalla sua costituzione. Nel corso della seconda metà dell’800 il numero delle violenze, delle razzie e dei traffici illegali, compresi quelli di migranti, non aveva accennato a diminuire, ma la situazione degenerò ancor di più allo scoppio della Rivoluzione Messicana del 1910, quando una moltitudine di dissidenti messicani cercò rifugio negli Stati Uniti. Leggi il resto

Matanza

La copertina del libro
Esce in questi giorni per la Oakmond Publishing, il secondo romanzo di Giampaolo Galli, MATANZA, una storia tragica e oscura, ispirata a un fatto di sangue realmente accaduto nei primi anni del ‘900 durante la Rivoluzione Messicana.
Protagonista della vicenda è Juana, una giovane contadina che viene venduta a un cinico sfruttatore e avviata alla prostituzione. In un Paese lacerato da una terribile guerra civile, la ragazza tenterà con ogni mezzo di sottrarsi a un triste destino e fuggirà verso il Texas con il suo carico di dolore e speranza.
Nella sua condizione di indigena e prostituta, Juana assurge a simbolo di riscatto per tutte le donne del sud del mondo, ancora oggi sfruttate da società arcaiche, pervase di machismo e intolleranza. Fulcro dell’intero romanzo è la sconvolgente storia del massacro di Torreón, da cui è tratto il titolo in spagnolo. Leggi il resto

Ricardo Flores Magón

A cura di Angelo D’Ambra

Un poster con Ricardo Flores Magón
Per introdurre questa figura storica partiamo da un articolo che pubblicò sul suo giornale, un articolo, come potrete leggere, bello carico di accuse a Pancho Villa. In questa critica c’è un pò tutto il pensiero magonista, la sua critica sociale, la sua idea di rivoluzione e di Messico.
“È noto che Villa conquistò le grandi fattorie di Luis Terrazas per lui e per i capi del suo esercito, tenendosele come proprietà, ed espulse gli amministratori di Terrazas, rimpiazzandoli con i suoi sostenitori. Leggi il resto