Jesse e Frank James, una storia familiare

A cura di Omar Vicari

Jesse e Frank James
Negli Stati Uniti di oggi o quantomeno negli Stati del profondo Sud, la gente tende a considerare Jesse James e il fratello Frank come due dei più grandi “eroi“ del folclore americano.
Questi “eroi“, seppure macchiati dei crimini più spaventosi, li ritroviamo nella storia di quasi tutte le nazioni e spesso essi vengono partoriti dalla mente popolare per giustificare farneticanti ingiustizie sociali (vedi l’esempio italiano del bandito Giuliano).
Nati lungo il confine tra il Missouri e il Kansas, figli di un ministro del culto Battista, Jesse e Frank James iniziarono il loro percorso nella leggenda combattendo durante la guerra civile nelle file confederate a fianco di personaggi come Quantrill e Bill Anderson.
Finita la guerra, le circostanze li spinsero a valicare i confini della legalità rapinando treni e banche, atti criminosi che lasciarono una scia di sangue interrotta solo dal piombo dei fratelli Ford. Leggi il resto

Non solo Colt: le sei colpi fedeli compagne nel west

A cura di Sergio Mura da un lavoro di Marshall Trimble


Fedeli compagne di vita
Chi ha costruito la propria base di conoscenza dei fatti del vecchio e selvaggio west basandosi principalmente sui romanzi “pulp-western” o guardando i famosi “B-western-movies” potrebbe essere portato, accompagnato quasi per mano a ritenere e concludere che il revolver “Colt” fosse l’unica pistola disponibile e utilizzata nel turbolento Far-West.
Le cose, come noi appassionati di Farwest.it ben sappiamo, non stavano esattamente così. Ci sono state numerose e valide eccezioni e noi, qui, proviamo a parlarne. Leggi il resto

La grande invasione Comanche del Messico nell’autunno 1845

A cura di Renato Ruggeri

La grande invasione del Messico nell’autunno 1845 iniziò il 13 settembre quando 200 guerrieri lasciarono i loro accampamenti sulla Sierra Mojada, nel Coahuila occidentale.
La mattina di quello stesso giorno una grossa banda attaccò un villaggio sulla laguna di Tlahualilo, a nord dell’odierna Torreon. I Comanche uccisero due uomini e un ragazzo, ma persero un guerriero. Un Messicano lo decapitò e portò la testa a Mapimi per la ricompensa prevista in quei casi.
Nel pomeriggio gli indiani entrarono nell’hacienda “La Puerta de la Huerta”, sul basso Rio Nazas, uccisero un uomo e ferirono gravemente una donna e un bambino.
Un secondo gruppo di razziatori, composto da circa 80 guerrieri, rubò la mandria di cavalli dell’Hacienda de Orejas, massacrò il bestiame e ferì due pastori. Prima che il giorno finisse i Comanche uccisero due giovani e tre vaqueros in luoghi chiamati Lagualilas e El Palo Blanco, a nordest di Mapimi, e portarono via tre prigionieri e tutti i cavalli. Leggi il resto