Henry Plummer, bandito e sceriffo

A cura di Mario Raciti

Henry Plummer
Henry Plummer, famoso durante l’epopea del West per aver prestato i suoi servigi ai due lati della legge, divenendo bandito e sceriffo al tempo stesso, nacque ad Addison (Maine) nel 1832, da William Jeremiah e Elizabeth Plummer, ultimo di sette fratelli. Suo padre, suo fratello maggiore e suo cognato erano stati capitani di Marina, e si pensò che Henry ne avrebbe seguito le orme. Ma non fu così, anche a causa del suo fisico magro e della sua tubercolosi.
Quando, ancora adolescente, morì suo padre, e la famiglia si ritrovò a lottare per non morire di fame, decise di aggregarsi anch’esso al già numerosissimo gruppo di cercatori d’oro che si stavano spostando in California, appena colpita dalla febbre dell’oro, per cercare un po’ di fortuna sufficiente a mantenere la famiglia.
Così, nell’Aprile del 1852, Henry si imbarcò su una nave postale in partenza da New York e diretta ad Aspinwall (Panama), da cui proseguì a dorso di mulo verso Panama City e, da lì, salì su un’altra nave per proseguire e terminare il suo viaggio verso la California. Dopo un totale di ventiquattro giorni di viaggio, arrivò a San Francisco.
Lavorando in una panetteria, Henry guadagnò presto il denaro sufficiente a raggiungere i campi minerari della Sierra Nevada, distanti circa 150 miglia a nord di San Francisco.
Un anno dopo il suo arrivo in California, come testimoniano alcuni documenti, Plummer possedeva già un ranch e una miniera nei pressi di Nevada City (California). Un anno dopo ancora, investì un po’ delle sue fatiche minerarie nell'”Impero delle panetterie” di Nevada City.


Nevada City nel 1866

Nel 1856, gli abitanti del villaggio, ben impressionati ed entusiasti del giovane, lo persuasero a concorrere per il posto di sceriffo della città. All’età di 24 anni, Plummer divenne così marshal della terza città più grande, all’epoca, della California. Grazie alla prontezza e al coraggio dimostrati durante la carica di uomo di legge, e grazie anche alla benevolenza dei cittadini nei suoi confronti, Plummer vinse senza difficoltà le successive elezioni nel 1857.
Subito dopo la rielezione, Plummer si trovò nei guai. All’epoca si diceva che egli avesse una relazione con la moglie di un minatore, John Vedder. Quando quest’ultimo, visibilmente arrabbiato, andò da Plummer, i due si scontrarono in un duello e Plummer ebbe la meglio uccidendo il minatore. Per colpa di ciò, Plummer venne arrestato e, dopo due sedute, la Corte Suprema della California lo condannò a dieci anni di carcere per omicidio di secondo grado, da scontarsi nella terribile prigione di San Quintino.
Entrò in cella il 22 Febbraio 1859, ma non ci restò molto. Nel frattempo i cittadini di Nevada City chiesero inutilmente l’assoluzione al Governatore, testimoniando che Plummer avesse sparato per legittima difesa. Durante la breve permanenza in cella, conobbe un certo Cyrus Skinner, condannato per furto. Si sarebbero rivisti qualche tempo dopo, dopo che Plummer venne rilasciato a causa della tubercolosi.
Lasciò la prigione il 16 Agosto 1859, sei mesi dopo esservi entrato.
Finalmente libero, Henry Plummer ritornò a Nevada City, dove riprese il suo vecchio lavoro alla panetteria, e dove scoprì una forte predisposizione a frequentare i bordelli della cittadina. Ma dopo qualche tempo rimase a corto di soldi. Decise quindi di riunire una banda di fuorilegge per rapinare le diligenze che attraversavano il territorio. Il caso volle, però, che durante una di queste rapine, il postiglione riuscisse a scappare insieme al carico e ai passeggeri. Grazie alla sua testimonianza, Plummer venne arrestato, ma nonostante ciò venne rilasciato per mancanza di prove. Tuttavia i guai non smisero di seguire l’ex sceriffo.
Qualche tempo dopo, infatti, Plummer si ritrovò nuovamente coinvolto in una questione di donne, il cui rivale amoroso era un tale di nome William Riley. L’alterco si concluse con la morte di Riley, ucciso da Plummer, che puntualmente venne arrestato. Era il 27 Ottobre 1861.
Prima di poter essere processato, Plummer evase, dirigendosi verso l’Oregon. Durante il viaggio, incontrò un bandito, Jim Mayfield, che aveva ucciso lo sceriffo di un villaggio della zona. Entrambi erano ricercati, e a Plummer venne in mente un idea per non dover scappare dagli sceriffi e dai cacciatori di taglie. Spedì perciò un dispaccio ad un quotidiano della California, dove scrisse che entrambi lui e Mayfield erano stati impiccati nello Stato di Washington. Il giochetto ottenne l’effetto desiderato, e Plummer e Mayfield riuscirono così ad evitare le pistole degli uomini di legge.


Un ritratto di Henry Plummer

Nel Gennaio del 1862, Plummer arrivò a Lewiston (Idaho), insieme ad una donna, e prese alloggio alla “Luna House”. Lavorando in un casinò, incontrò il vecchio amico di cella Cyrus Skinner, insieme ad altri banditi che erano destinati alla forca in Montana: Club Foot George Lane e Bill Bunton. Si venne così a formare una banda, e i quattro uomini iniziarono a rapinare le famiglie della zona mineraria, e soprattutto a fermare e ripulire i trasporti d’oro provenienti dai campi auriferi.
Plummer approfittò di queste “incursioni” per abbandonare lungo la strada la sua compagna e i suoi due bambini. La donna dovette prostituirsi per tenere su la famiglia, e morì alcolizzata in uno dei numerosi bordelli della città.
Dopo questo episodio, Henry iniziò a girovagare nella zona tra Elk City, Florence e Lewiston. A Orofino (Idaho), uccise un barman di nome Patrick Ford. Tutto iniziò quando Ford buttò fuori dal saloon Plummer e i suoi amici, seguendoli poi fino alla stalla, dove iniziò a sparargli addosso. Plummer rispose al fuoco, uccidendo Ford. Quando alcuni amici del barman iniziarono a riunire una posse per dar la caccia all’assassino e impiccarlo, Plummer fuggì in direzione del Montana.
Nel Settembre 1862, iniziando a sentire i primi cattivi sintomi della tubercolosi, Plummer decise di ritornare a casa. Partendo dall’ Idaho, attraverso le Bitterroot Mountains, viaggiò fino a Fort Benton con l’intenzione di proseguire verso Est. Sfortunatamente, il corso superiore del fiume Missouri era ghiacciato e di conseguenza chiuso al traffico dei traghetti. Decidendo di far passare l’inverno, Plummer andò a lavorare prima al ranch Sun River Farm e, ad ottobre, in una Agenzia Indiana. Qui, tanto per non smentire la sua fama, si innamorò di Electa Bryan, la bella cognata dell’agente indiano.
Dopo due mesi passati insieme, la coppia iniziò a sbrigare le pratiche per il matrimonio. Ma un rivale di Plummer, Jack Cleveland, era anch’esso attratto da Electa, e ciò esasperò Henry. Ma, nonostante tutto, evidentemente le tensioni si placarono, perchè, nel gennaio del 1863, entrambi si recarono a Bannack (Montana), recente punto di riferimento dell’attuale corsa all’oro, che dalla California si era spostata in Montana (dopo essere passata anche dal Colorado, dal Nevada e dall’Arizona).


Una vista di Bannack

Costruita in fretta per venire incontro ai numerosi minatori della zona, Bannack divenne rifugio di ogni genere di uomini, inclusi disertori della Guerra Civile, pirati dei fiumi, gambler, fuorilegge e malintenzionati vari. L’anarchia dilagò, e le rapine e gli assassinii divennero episodi quotidiani. Plummer organizzò allora una banda, nominandola “Gli Innocenti”, e iniziò una serie di rapine e assalti ai viaggiatori carichi d’oro provenienti dai campi auriferi del Montana. Gli “Innocenti” divennero subito una banda unita tanto da stabilire una parola d’ordine, in modo che i componenti potessero riconoscersi l’un l’altro. Una notte, mentre Plummer era intento a bere al “Goodrich Saloon”, Jack Cleveland, suo vecchio nemico, iniziò a fare illazioni sulle attività criminali dell’ex sceriffo. Quando quest’ultimo, seccato, gli intimò di smetterla e Cleveland continuò ugualmente a sputare accuse, Plummer estrasse la pistola e sparò un colpo d’avvertimento. Come risposta, Cleveland tirò fuori la sua pistola ma Henry fu più veloce e lo ferì mortalmente. Agonizzante, Cleveland venne portato a casa del macellaio Hank Crawford, due porte prima del saloon. Crawford ascoltò le ultime parole di Cleveland, che continuò ad accusare Plummer. Tre ore dopo Cleveland morì, e Plummer venne arrestato. Ma venne ancora una volta assolto grazie alla testimonianza di un uomo, che disse che l’ex sceriffo era stato minacciato da Cleveland.


Un articolo dedicato alle imprese di Plummer

Nella tarda primavera del 1863, oltre 10.000 cercatori d’oro stazionavano lungo le rive del Grasshopper Creek, e il caos a Bannack raggiunse dimensioni mai viste. Così i cittadini, spaventati, decisero di organizzare le elezioni per nominare uno sceriffo: Plummer e il macellaio Crawford si offrirono volontari. Quest’ultimo vinse le elezioni a discapito di Plummer, e ciò fece saltare i nervi all’ex sceriffo, che si recò dal neo eletto armato di uno shotgun. Quando l’aiutante di Crawford lo vide, gli sparò alla mano destra, che impugnava l’arma, ma Plummer continuò imperterrito a sparare con la sinistra, e con una precisione micidiale. Spaventato, Hank Crawford si tolse il distintivo e lasciò per sempre Bannack.
Nelle nuove elezioni, Plummer vinse e diventò ufficialmente sceriffo il 24 Maggio 1863. Nominò rapidamente aiutanti i suoi amici Buck Stinson e Ned Ray.


Lo “sporco” lavoro dei vigilantes del Montana

Sconosciuto alla gente di Bannack, il gruppo capeggiato da Plummer era nel frattempo cresciuto, arrivando a contare più di 100 elementi. Ma per Bannack, la nomina di Henry Plummer a sceriffo portò ad un risultato completamente opposto a quello desiderato. Infatti, la cittadina divenne ancora più violenta: nei cinque mesi successivi all’elezione di Plummer, più di 100 cittadini vennero uccisi. Il 20 Giugno 1863, Henry ed Electa si sposarono e andarono a vivere nella loro casa di tronchi a Bannack. Ma la loro unione non durò molto: meno di tre mesi dopo Electa lasciò la cittadina e abbandonò il marito per andare a vivere a Cedar Rapids (Iowa) con i suoi genitori. Non rivedrà mai più Henry. Morirà il 5 Maggio 1912 a Wakonda (South Dakota), dopo essersi sposata con James Maxwell, un vedovo con due figli, e aver avuto da lui due bambini, Vernon e Clarence. La banda degli “Innocenti” continuò i suoi misfatti rapinando i viaggiatori lungo i campi minerari del Montana e aiutando lo sceriffo a punire i “malviventi” della comunità, impiccandoli su una forca che lo stesso Plummer aveva eretto. Peccato però che coloro che Plummer impiccava non erano membri della sua banda, che si rivelò ben organizzata e spietata, pochè uccideva tutti coloro che potevano rivelarsi pericolosi con eventuali testimonianze. Molte di queste uccisioni, ed altre, rimasero impunite. Gli abitanti della zona, temendo per la loro vita, preferirono tenere la bocca chiusa. Quando, nell’Agosto del 1863, venne nominato Sceriffo del Territorio dell’Idaho ad est delle montagne, Plummer estese i suoi crimini anche a Virginia City.


La prigione fatta costruire da Plummer a Bannack

Nel Dicembre del 1863, i cittadini di Bannack, Virginia City e della vicina città di Nevada City, esasperati da questi crimini, decisero di riunirsi segretamente e formarono i Vigilantes del Montana. Nel cuore della notte, uomini mascherati – sostituitisi alla legge ufficiale – iniziarono a girare per le strade alla ricerca di tutti i possibili fuorilegge, emanando avvisi e attaccando poster fregiati, come simbolo, di un teschio attraversato da due ossa, o dal numero mistico “3-7-77”. Nonostante il significato di questi numeri rimane misterioso, ancora oggi la polizia stradale del Montana ne porta l’emblema cucito sulla manica dell’uniforme. I Vigilantes dispensarono giustizia ovunque, impiccando circa ventiquattro uomini. Quando uno di essi, Erastus “il Rosso” Yeager, mentre si trovava sulla forca pronto per essere impiccato, puntò il dito contro Henry Plummer accusandolo di essere il leader della banda di ladri e assassini che infestava la zona, scoppiò l’inferno. Gli abitanti erano divisi riguardo la fede di Plummer: chi era convinto che fosse un bandito, chi no. Ma una notte, dopo una pesante bevuta al saloon, i Vigilantes decisero per un drastico giro di vite, considerando Plummer colpevole e, quindi, degno di aspirare alla forca. Così, dopo essere riusciti a rintracciarlo insieme ai suoi amici, il 10 Gennaio 1864 circa settentacinque uomini gli piombarono addosso, conducendolo alla forca che lui stesso aveva costruito. Ned Ray fu il primo ad essere impiccato, seguito da Buck Stinson. Quando arrivò il turno di Plummer, quest’ultimo promise di rivelare ai Vigilantes il punto esatto dove 10.000 dollari erano stati seppelliti in cambio della vita.
Ma i Vigilantes lo ignorarono, ed iniziarono a tirarlo su a poco a poco dal collo. Dopo l’esecuzione, guardie armate rimasero per un ora vicino alla forca, i cui tre cadaveri vennero lasciati appesi fino al mattino successivo. Plummer fu l’unico ad essere messo in una bara, e tutti e tre gli impiccati vennero seppelliti nella Hangman’s Gulch (La gola dell’impiccato), circa 90 metri dalla forca.


La forca eretta a Hangman’s Gulch

I Vigilantes continuarono a colpire il resto della banda, dispersosi in varie località come Hellgate, Fort Owen e Virginia City. La leggenda vuole che la tomba di Plummer venisse danneggiata in almeno due occasioni: la prima dal dottore locale che, spinto dalla curiosità, tagliò il braccio destro del cadavere alla ricerca del proiettile che aveva colpito Plummer durante la sparatoria con Hank Crawford. Da quanto riferito, il dottore trovò la pallottola in perfette condizioni all’interno dell’osso. Il secondo tentativo di vandalismo vide, sul finire del secolo, un gruppo di ragazzi staccare la testa di Plummer dal corpo e portarla al “Bank Exchange Saloon”, dove rimase fin quando l’edificio non bruciò per un incendio con tutto il suo contenuto.
Anni dopo, uno sconosciuto dottore ritrovò il teschio di Henry e lo spedì ad un centro di studio per cercare di capire il perchè della malvagità di Plummer.

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