Il mistero degli Irochesi del San Lorenzo

A cura di Giampaolo Galli

Ai tempi dei viaggi di Jacques Cartier, esistevano lungo il corso superiore del San Lorenzo, alcune popolazioni di lingua irochese che successivamente scomparvero senza lasciare traccia.
E’ un piccolo mistero della vecchia frontiera che ancora oggi appassiona archeologi e studiosi della Nouvelle France.
Nell’intricato contesto delle guerre tribali del Nordamerica, la loro scomparsa è un evento del tutto marginale, pur tuttavia, la loro importanza nella storia canadese è alquanto rilevante: sui resti dei loro antichi villaggi, oggi sorgono città come Quebec City e Montreal, centri pulsanti dell’America francofona, ed è grazie a loro se oggi il Canada è conosciuto con questo nome.
Nel suo primo viaggio in Canada, Cartier incontrò un gruppo di pescatori del villaggio di Stadacona nei pressi della penisola di Gaspè, e prese con sè due di questi indigeni, figli del capo Donnacona, per portarli in Francia. Leggi il resto

Ombre Rosse sulla Nuova Olanda

A cura di Pietro Costantini

Fin dal 1606 gli Olandesi esplorarono il fiume San Lorenzo in cerca di pellicce, sfidando il monopolio francese; in quell’area la nave Witteleeuw catturò due vascelli francesi e saccheggiò olio di balena, fucili e altre ricchezze da navi portoghesi e spagnole. In seguito presero avvio in America imprese più legittime: il 26 luglio 1610 Arnout Vogels di Amsterdam inviò con brevetto la nave de Hoope in risposta alle scoperte di Henry di Hudson che, solo l’anno prima, era stato al soldo degli Olandesi. Vogels si occupava anche del commercio delle pellicce con la Russia, ma gli era stato negato l’accesso alla Nuova Francia. Tentò perciò di superare il monopolio francese commerciando con gli Indiani direttamente risalendo il fiume Hudson appena scoperto e tramite due mercanti francesi che potevano commerciare con la Nuova Francia. Così iniziò la concorrenza e la cooperazione franco-olandese in Nord America nel commercio delle pellicce. Leggi il resto